Amara sconfitta casalinga per la Dinamo Banco di Sardegna, l’Ucam Murcia espugna il PalaSerradimigni per 94 a 88.
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Amara sconfitta casalinga per la Dinamo Banco di Sardegna, nella decima giornata della regular season della Basketball Champions League. La squadra di Federico Pasquini s’è arresa agli spagnoli dell’Ucam Murcia con il punteggio di 88 a 94 (primo tempo 38 a 42), con un margine di un punto superiore rispetto a quello con il quale il 25 ottobre dello scorso anno si impose in Spagna (83 a 78).
Avanti in avvio sul 7 a 0 e di due lunghezze al termine del primo quarto (19 a 17), i biancoverdi hanno subito la reazione iberica nel secondo quarto, terminato sul 19 a 25 e, soprattutto, per larghi tratti del terzo quarto, nel corso dei quali il Murcia è arrivato ad accumulare un margine di vantaggio di ben 18 punti. A quel punto, quando ormai tutto sembrava perduto con una squadra in completa confusione, è stato il beniamino sassarese Marco Spissu a suonare la carica e, con alcune giocate difensive superbe, ad accendere la rimonta, sostenuta poi dall’incredibile precisione al tiro del brasiliano Jonathan Tavernari, autore di ben 4 triple su 5 tentativi. La Dinamo prima ha chiuso il terzo quarto a -12, 55 a 67, e poi con un parziale di 9 a 0 in avvio di ultimo quarto, si è riportata ad un solo possesso di distanza, 64 a 67, riaprendo completamente il match.
Da lì in avanti è stata partita vera, con gli spagnoli nuovamente avanti di 8 punti, Tavernari fuori per raggiunto numero di falli e Dinamo nuovamente a -3 con i canestri di Scott Bamforth, fino a quel punto in giornata decisamente poco felice rispetto alle sue solite prestazioni. Nel finale, purtroppo, alla Dinamo non è riuscito l’ultimo allungo per completare la rimonta e l’Ucam Murcia ha fatto suo l’incontro ed anche la differenza punti nel doppio confronto, utile nel caso di arrivo a pari punti al termine della regular season.
«Innanzitutto devo parlare della questione arbitrale, perché risulto il piagnone che si lamenta – ha detto in conferenza stampa Federico Pasquini -. Il concetto è molto semplice: io non penso che gli arbitri debbano decidere le partite. La situazione di stasera sul finale è stata questa: a un minuto e mezzo dalla fine ci sono due squadre che se la stanno giocando, la differenza è di un possesso e mezzo e si chiama un fallo. Non vedo perché questa partita debba essere chiusa in questa maniera. Se poi il problema è che era stato fischiato un fallo tecnico 5 minuti prima agli avversari, allora dico che è una logica che non esiste, così come non esiste il fatto che proprio questa sera che abbiamo fatto una prestazione difensiva modesta, alla fine noi abbiamo 30 falli e loro 18. Ecco questo mi sembra qualcosa di particolare, qualcosa che non mi piace. Avremmo perso lo stesso, lo ribadisco, avremmo perso lo stesso, però mi resta la rottura di coglioni di non avercela giocata noi, che siamo in campo come giocatori e allenatori, che lavoriamo per fare questo. Detto questo, per quanto riguarda la partita, non mi era mai capitato prima che dopo 6 minuti 4 giocatori mi chiedessero il cambio. Questo, a dimostrazione del fatto che la partita contro Trento ci ha prosciugato molte energie. Da questo punto di vista, non siamo riusciti nel secondo e terzo quarto ad essere i soliti, ad essere brillanti dal punto di vista difensivo, perché non eravamo reattivi come lo eravamo tre giorni fa. Siamo stati bravi a riagganciare la partita con delle situazioni strane, con dei quintetti atipici, giocando molto piccoli perché cercavo energie. Chiaramente giocando accelerati con degli assetti particolari ci può anche stare che abbiamo fatto qualche scelta offensive sbagliata. Non ho niente da rimproverare ai ragazzi perché era una partita contro un avversario di alto livello e qualità. Continuiamo a tenere accesa la fiammella, vogliamo crederci, abbiamo quattro partite da vincere. Adesso la corsa va su Karsiyaka che è quella che ci sta davanti, con la quale abbiamo differenza canestri positiva. Non voglio che nessuno si arrenda – ha concluso Federico Pasquini -, questa sera è andata in questa maniera, per cui complimenti a Murcia e peccato che non avessimo benzina come tre giorni fa.»
Dinamo Banco di Sardegna 88 – Ucam Murcia 94
Parziali: 19-17; 19-25; 17-25; 33-27.
Progressivi: 19-17; 38-42; 55-67; 88-94.
Banco di Sardegna: Spissu 5, Casula, Bamforth 18, Planinic 7, Devecchi 2, Randolph 5, Pierre 14, Jones 9, Hatcher 10, Polonara 6, Picarelli, Tavernari 12. All. Federico Pasquini.
Ucam Murcia: Soko 16, Mutic, Urtasun, Martin, Kloof 2, Martinez, Hannah 21, Oleson 19, Olaizola, Delia 14, Rojas 12, Lukovic 10. All. Ibor Navarro.
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