Duro intervento di Paolo Maninchedda sull’«annuncio da parte dell’imperatore sanitario Moirano dell’imminente assunzione nella ATS sarda di circa 2.000 persone».
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L’ex assessore dei Lavori pubblici Paolo Maninchedda, leader del Partito dei Sardi, ha pubblicato oggi un editoriale nel suo blog “Sardegna e Libertà”, molto critico sull’«annuncio da parte dell’imperatore sanitario Moirano dell’imminente assunzione nella ATS sarda di circa 2.000 persone».
Pubblichiamo il testo integrale.
Gli organi di stampa danno notizia dell’annuncio da parte dell’imperatore sanitario Moirano dell’imminente assunzione nella ATS sarda di circa 2.000 persone.
Cito testualmente dalle agenzie di stampa: «Questo sarà l’anno delle stabilizzazioni in sanità, delle assunzioni e della rimozione totale del blocco del turn over. (…) Dopo un anno di duro lavoro possiamo dire che l’Ats non è piu’ la semplice somma delle 8 precedenti Asl», ha aggiunto il direttore generale Fulvio Moirano, «bensì un’azienda unica che proprio in questi giorni ha deliberato la nuova dotazione organica fatta da circa 16mila dipendenti: quasi duemila in più degli attuali dipendenti a tempo indeterminato. Ciò vuol dire che nel corso del 2018 centinaia di precari potranno essere stabilizzati e tanti giovani medici, infermieri, professionisti sanitari e tecnici potranno essere assunti in pianta stabile (complessivamente tra le 600 e le 800 unità)».
Mi rivolgo al Presidente della Giunta.
Non ti sfugge sicuramente il sapore rancido di un annuncio di questo tipo fatto a bocca di campagna elettorale.
Spero anche che non ti sfugga il grave, profondo, palpabile e drammatico peggioramento dei servizi sanitari nella nostra Sardegna. C’è veramente poco da fare conferenze stampa e inaugurazioni, a meno che non si voglia ripetere lo stile dell’Anas sulle inaugurazioni farsa sulla Sassari-Olbia.
Ho avuto già modo di comunicarti direttamente, come sempre tra noi, che non accetteremo mai un atteggiamento di cieco collateralismo della Giunta in queste elezioni politiche truffa alle quali noi per legge non possiamo partecipare (ma ci stiamo ancora pensando, perché se troviamo una forma alta di disobbedienza civile per poter partecipare, lo faremo). Se è iniziata la fiera delle assunzioni in sessanta giorni o delle promesse, sappi che noi la faremo finire in un giorno.
Leggo di imminenti annunci sul Piano Straordinario del Lavoro, da noi proposto.
Mi auguro che non venga scodellato come tua concessione ottriata né che venga involgarito durante la campagna elettorale.
Dico queste cose con la testa non alta, altissima, che sta dritta, da sempre, di fronte a qualsiasi autorità italiana che perseguita su delazione ideologica i piccoli ma si guarda sempre bene dal seguire gli elefanti che devastano il sistema della convivenza civile. Lo strabismo pregiudiziale scredita le istituzioni e ammazza la giustizia, ma a questo ormai la Repubblica italiana si è abituata.
Paolo Maninchedda
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