Edoardo Tocco (FI) e Paolo Truzzu (FdI): «A San Basilio si scommette sulla rinascita delle aree interne».
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L’incremento delle risorse destinate al settore agropastorale, il potenziamento delle strutture sanitarie (che stanno subendo tagli sempre più consistenti con il varo del riordino ospedaliero) sul territorio, nuove politiche a favore delle famiglie e per il contrasto alle povertà, strategie che mirino a valorizzare le zone interne. Sono i pilastri per il rilancio del distretto che si racchiude tra la Trexenta ed il Gerrei, delineati nel corso di un meeting che si è tenuto nel Monte Granatico di San Basilio, con la partecipazione di consiglieri regionali, sindaci, esponenti delle assemblee comunali.
«Un incontro che si è tradotto in idee e proposte per lo sviluppo di un territorio – spiega Salvatore Espa, consigliere comunale a San Basilio – sempre più stretto nella morsa della crisi, con la fuga delle eccellenze e l’abbandono delle campagne.»
Il sindaco del centro sulla valle della Trexenta, Albino Porru, disegna il futuro del paese: «Il progetto si incentra su agricoltura e turismo, con la necessità di maggiori finanziamenti che incentivino le aziende agropastorali e la realizzazione di nuove opportunità sul territorio».
Claudio Fenu, capogruppo dell’opposizione a Guasila, mette in campo la sua ricetta: «Dobbiamo riscoprire il tessuto economico dei nostri paesi con il rilancio dell’artigianato e dell’edilizia, che va coniugato dal potenziamento dei servizi sociali e sanitari, mettendo così fine alle sforbiciate imposte dalla Regione».
Tra i partecipanti anche il consigliere regionale di Forza Italia Edoardo Tocco che ha rimarcato «la necessità di trovare un argine allo spopolamento dei paesi tra Trexenta e Gerrei, con il recupero delle tradizioni locali e le infrastrutture sanitarie e sociali».
Il leader isolano di Fratelli d’Italia Paolo Truzzu ha sottolineato che «San Basilio, Isili, Senorbì e Guasila rappresentano dei tesoretti per la nostra Isola ma la Giunta deve scommettere su queste aree periferiche per scongiurare la fuga dei giovani, puntando su agricoltura, turismo, sanità ed infrastrutture viarie».
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