Fiom-Cgil: «Parte il confronto con Sider Alloys, sono molti gli aspetti da approfondire, dal piano industriale all’occupazione».
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«Nel confronto con Sider Alloys, sono molti gli aspetti da approfondire, dal piano industriale all’occupazione.»
Lo sostiene, in una nota, la Fiom-Cgil, dopo il primo incontro svoltosi ieri pomeriggio al ministero dello Sviluppo economico, tra Fim, Fiom, Uilm nazionali e Sider Alloys, verso l’acquisizione dello stabilimento Alcoa di Portovesme da parte della società svizzera.
«L’azienda ha dichiarato di aver stimato a regime, con una produzione di 150.000 tonnellate annue di alluminio, un’occupazione di 376 dipendenti diretti e circa 70 indiretti, prevedendo un costo del lavoro attraverso la sola applicazione del contratto nazionale – si legge nella nota -. Dal punto di vista dei tempi, rimangono ancora molti elementi da definire ma, come riferito dall’azienda, dal momento del passaggio dello smelter a Invitalia, saranno necessari 6 mesi per cominciare ad accendere le celle, momento dal quale ci vorranno 12-18 mesi per il riavvio definitivo dello stabilimento. Confermati i 135-145 milioni di investimenti con il sostegno dell’accordo di programma sottoscritto il 22 dicembre scorso.»
«Abbiamo chiesto all’azienda – dice Mirco Rota, della Fiom nazionale – di avere il piano industriale già presentato al Mise lo scorso luglio per una prima valutazione degli investimenti e del programma di riavvio dello smelter, così come sarà importante cercare di conoscere le condizioni di trattamento economico dei lavoratori occupati e delle tempistiche di inserimento. Per quanto riguarda gli organici – aggiunge Mirco Rota – si tratta di capire quale modello organizzativo e produttivo l’azienda intende adottare, considerando una precedente presenza più numerosa dei lavoratori indiretti. Auspichiamo – conclude Mirco Rota – che tutti i soggetti, a partire da quelli istituzionali, si adoperino per rendere possibile il riavvio degli impianti nel tempo più rapido possibile.»
Il confronto tra le parti è stato aggiornato al prossimo 29 gennaio nella stessa sede, il ministero dello Sviluppo economico.
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