Il governatore Pigliaru è intervenuto stamane alla presentazione della tappa sarda del “Viaggio della Costituzione”.
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«La scelta della Sardegna come luogo di presentazione dell’art. 5 è particolarmente significativa. Con una grande intuizione, questa parte della Costituzione indica la strada che va verso l’autonomia e il decentramento evitando la tentazione di uno Stato centralistico, che sarebbe un grave errore, e sancendo princìpi per noi più che mai importanti.» Lo ha detto questa mattina il presidente della Regione Francesco Pigliaru intervenendo nell’Aula consiliare del comune di Cagliari alla cerimonia di presentazione della tappa sarda del “Viaggio della Costituzione” voluto dalla Presidenza del Consiglio dei ministri e che porta la Carta in esposizione alla Manifattura Tabacchi, insieme allo Statuto speciale della Sardegna, sino al 30 gennaio.
Il presidente Pigliaru, che ha parlato insieme al sindaco Massimo Zedda, il prefetto Tiziana Costantino e il rettore dell’Università di Cagliari Maria Del Zompo, ha sottolineato come per la Sardegna l’autonomia sia «tema fondamentale e valore assoluto, non categoria astratta ma strumento essenziale per risolvere problemi specifici, che incidono concretamente sulla vita delle persone. Noi, che abbiamo una storia nostra, una cultura, una lingua e problemi molto diversi da quelli del resto del Paese, lo sappiamo meglio di chiunque altro. Sono differenze oggettive determinate anche dalla nostra condizione geografica di insularità, con gli svantaggi che ne derivano soprattutto sul fronte dei trasporti e della mobilità. Poter esercitare l’autonomia ci consente di affrontare questi problemi con più determinazione e più probabilità di risolverli. Grazie alla visione di fondo inscritta nella Costituzione, che ci mette al riparo da pericolose derive centralistiche, oggi operiamo attraverso un governo multilivello in cui i territori hanno responsabilità e possibilità di manovra molto importanti – ha aggiunto Francesco Pigliaru -, e le politiche regionali e locali sono un enorme, continuo catalogo di esperienze e buone pratiche. Dovrebbero essere raccolte, scambiate e fatte conoscere, perché molto spesso un territorio si trova a dover far fronte ad un problema che altri hanno già risolto e per il quale dunque esistono soluzioni già sperimentate. Proporremo in Conferenza delle Regioni che lo Stato prenda su di sé questo compito, in una forma di decentramento in cui si ponga come coordinatore e generatore di buone pratiche, accompagnando i singoli percorsi. E le Regioni, soprattutto quelle a Statuto speciale – ha concluso il presidente Pigliaru –, hanno un grande ruolo nel dimostrare che l’autonomia, contrapposta a illusorie soluzioni centralistiche, è un tassello fondamentale per governare meglio, cogliendo da vicino le esigenze dei cittadini e fornendo le risposte più efficaci».
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