La Regione finanzierà tutti i progetti (8) che hanno partecipato al bando “Aerospazio”.
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Dalla gestione satellitare degli incendi all’agricoltura di precisione, passando per il monitoraggio ambientale e la sorveglianza del territorio per garantire più sicurezza. L’aerospazio si fa strada nella vita dei sardi con i progetti vincitori del bando della Regione pubblicato a settembre da Sardegna Ricerche nell’ambito della S3 (Strategia di specializzazione intelligente) e finanziato dal Por Fesr 2014-2020 con 5 milioni di euro. Cinque dei nove progetti verranno immediatamente finanziati, parzialmente il sesto, altri due hanno superato la soglia di punteggio minima per la finanziabilità pari a 70/100: è questo l’esito (http://bit.do/SR-Aerospazio) della commissione di esperti incaricata della valutazione tecnico-scientifica dei progetti partecipanti, nove in totale. Sei degli 8 progetti sono focalizzati sulle due aree tematiche dei Droni e sensori per applicazioni civili e duali e del Monitoraggio ambientale e del territorio basato su tecnologie satellitari, mentre 2 sono relativi all’area della caratterizzazione dei materiali per applicazioni aerospaziali. Il costo di ognuno va da un minimo di 515.800 euro a un massimo di 1.250.000. Per finanziare tutti i progetti ammessi mancano poco più di 2 milioni di euro che, si impegna l’assessore della Programmazione Raffaele Paci, saranno garantiti per completare lo scorrimento della graduatoria.
«L’aerospazio farà crescere la Sardegna, ne siamo sempre stati convinti e oggi ancora di più, perché i progetti presentati e approvati dimostrano come anche in questo settore si stia passando dalla teoria, dalla ricerca, alle ricadute reali sul territorio – dice Raffaele Paci -. Sono progetti che coniugano la tradizione, per esempio l’agricoltura, con l’innovazione e l’alta tecnologia, indispensabili per rilanciare quella tradizione, rafforzarla e renderla capace di affrontare le nuove sfide imposte dal mondo digitalizzato. E questo passaggio dalla teoria alla pratica è strategico, perché significa aprire nuove, concrete opportunità di occupazione e sviluppo – aggiunge il vicepresidente della Regione -. I numeri del bando sono molto significativi, dimostrano una grande vitalità delle imprese del settore dell’aerospazio, una forte propensione all’innovazione e all’alta tecnologia, una decisa tendenza a mettersi in gioco, a investire, a credere in queste importanti possibilità dopo anni di crisi generale. Anche in questo caso infatti, come già successo per altri bandi, le richieste hanno superato l’importo, abbiamo messo a disposizione 5milioni e abbiamo avuto richieste per 8: un segnale molto positivo, perciò ci impegniamo a garantire al più presto l’importo necessario a finanziare tutti i progetti approvati, per accompagnare questa voglia di ripresa da parte delle imprese, incoraggiate anche dai dati confortanti su Pil, export, occupazione».
«Quello aerospaziale è un settore estremamente innovativo e “di nicchia”, questo primo bando (http://bit.ly/2mOuvud) può essere letto come sperimentale a tutti gli effetti – sottolinea il direttore di Sardegna Ricerche Giorgio Pisanu -. La risposta delle imprese e del sistema regionale della ricerca consente tuttavia di affermare che potrebbe trattarsi di una scommessa vincente: una valutazione decisiva dipenderà dall’effettivo impatto dei progetti realizzati. Il nostro ruolo in questo progetto complesso consiste, oltre che nel curare la gestione operativa della procedura, nel creare le condizioni per far dialogare le Università e i centri di ricerca con le aziende ad alta tecnologia del settore, forti in questo dell’esperienza della creazione e gestione del Parco tecnologico e della partecipazione al Distretto Aerospaziale della Sardegna. Vorrei, infine, evidenziare la qualità delle proposte pervenute, riconosciuta dalla Commissione di valutazione, che le ha giudicate quasi tutte meritevoli dell’intervento.»
Il bando prevedeva che i progetti venissero elaborati e presentati in collaborazione fra imprese e organismi di ricerca. Dei 20 soggetti complessivamente coinvolti, 14 sono imprese (di cui 7 socie del Distretto Aerospaziale della Sardegna) e 6 organismi di ricerca (5 del Dass).
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