19 November, 2024
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La Regione metterà a punto un meccanismo di premialità per le piccole e medie imprese sarde che, pur avendo partecipato ai bandi europei, non sono state finanziate per mancanza di risorse.

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La Regione metterà a punto un meccanismo di premialità per le piccole e medie imprese sarde che, pur avendo partecipato ai bandi europei internazionali gestiti direttamente da Bruxelles con eccellenti risultati, non sono state finanziate per mancanza di risorse. L’ha annunciato l’assessore della Programmazione Raffaele Paci, aprendo i lavori del workshop “L’innovazione a misura di impresa” all’ex Manifattura Tabacchi di Cagliari, dove la giornata è stata dedicata a due schemi di finanziamento di Horizon 2020, “Sme Instrument” e “Fast Track to Innovation”.
«Ci sono miliardi di euro disponibili per i bandi internazionali gestiti direttamente dall’Unione europea, una risorsa importante, troppo importante per rischiare di non riuscire a sfruttarla al massimo. E’ anche vero che questi bandi sono fortemente competitivi, e molto spesso non solo le imprese ma anche le istituzioni, le imprese, le università, i centri di ricerche hanno grandi difficoltà a partecipare e soprattutto a vincere. Abbiamo perciò deciso di intervenire per premiare quei progetti che, avendo ottenuto ottimi riconoscimenti e magari anche valutazioni di eccellenza, non riescono a essere finanziati per mancanza di budget – spiega Raffaele Paci -. E’ un’importante opportunità, per le imprese che ottengono finanziamenti e per le ricadute che quei progetti possono portare in Sardegna, e procederemo rapidamente per mettere a punto il meccanismo migliore per intervenire. Allo stesso tempo continuiamo a lavorare per dare alle nostre imprese gli strumenti per essere più competitive e dunque capaci di intercettare i fondi europei.»
L’evento all’ex Manifattura è organizzato da Sardegna Ricerche nell’ambito di due attività: la rete Enterprise Europe Network – ELSE (Sardegna Ricerche ne è il nodo locale), la più grande rete di servizi per aiutare le pmi a migliorare la loro competitività e confrontarsi in contesti internazionali, e lo Sportello Ricerca europea-Apre Sardegna. Apre, Agenzia per la Promozione e la Ricerca europea, è dal 1998 il punto di contatto regionale sui programmi di ricerca e innovazione dell’Unione Europea. Dal 2012 è stata implementata, innovata e incorporata all’interno di un progetto più ampio denominato “Sportello Ricerca Europea” che promuove la partecipazione di imprese, università, centri di ricerca, enti pubblici e singoli ricercatori operanti nel territorio regionale ai programmi di ricerca, sviluppo e innovazione dell’Unione europea, in particolare Horizon 2020 e Life 2014-2020. Lo Sportello è il braccio regionale dell’Apre, coordina il tavolo dei suoi soci nel territorio per rafforzare la collaborazione tra le diverse strutture regionali in merito ai programmi europei a gestione diretta.
Sul fronte dei bandi comunitari a gestione diretta c’è, dunque, ancora da lavorare, e per questo motivo la Regione ha deciso di prendere con decisione in mano la situazione. I dati, però, registrano negli ultimi tre anni segnali incoraggianti. Durante la programmazione 2007-13, infatti, dal 2011 al 2014 erano stati finanziati 33 progetti per un totale di 9 milioni e 845mila euro di contributo. Nella successiva programmazione, dal 2015 al 2017, sono stati finanziati 54 progetti per un totale di 28 milioni. Sedici, complessivamente, i progetti che hanno ottenuto il certificato di eccellenza. «Da questi numeri vogliamo partire, per rafforzarli e migliorarli», assicura Raffaele Paci.
Alla base di tutto, quando si parla di competitività delle imprese, c’è l’innovazione, dunque, alta tecnologia e digitalizzazione, come ha sottolineato il vicepresidente della Regione. «Se in generale l’innovazione è irrinunciabile per essere sempre più competitivi, in Sardegna lo è ancora di più. Il fatto di essere un’isola ci impone di abbattere e superare i confini fisici con la tecnologia, e solo con la tecnologia ci possiamo riuscire. Questa è la strada intrapresa dalla Giunta Pigliaru sin dal primo momento, lavorando su un’innovazione trasversale con strumenti regionali, nazionali ed europei. Stiamo facendo molto per le nostre imprese, solo per il biennio 2017-2018 abbiamo messo in campo più di 250 milioni di euro. Ma l’innovazione è fondamentale, senza non si riesce a essere competitivi, e lo dico qui nel luogo della creatività e del digitale, nell’ex Manifattura Tabacchi dove abbiamo scelto di collocare il Digital Innovation Hub all’interno di Industria 4.0 per alimentare quell’ecosistema indispensabile per far funzionare tutto il meccanismo. Non abbiamo altre strade – conclude l’assessore Paci -. Innovazione, competitività, progetti validi per essere all’altezza delle sfide che il mondo c’impone a cominciare dall’Europa».

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