21 November, 2024
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L’Ufficio regionale del referendum ha dichiarato illegittimo il quesito proposto dal Comitato per l’inserimento del principio di insularità nella Costituzione.

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«Con una decisione incomprensibile, l’Ufficio regionale del referendum ha dichiarato illegittimo il quesito proposto dal Comitato per l’inserimento del principio di insularità nella Costituzione.»

Lo ha annunciato questa mattina Roberto Frongia, presidente del Comitato promotore del referendum per l’inserimento del principio dio insularità nella Costituzione.

«Sapevamo bene che il cammino verso il riconoscimento del principio d’insularità sarebbe stato difficile, come tutte le scelte che rivoluzionano “su connotu” – ha aggiunto Roberto Frongia -. Mai avremmo però immaginato un’interpretazione burocratica di questo genere, che sostanzialmente nega il diritto dei sardi ad utilizzare lo strumento referendario, contraddicendo mille altre interpretazioni precedenti. Forti del parere di illustri costituzionalisti ed amministrativisti impugneremo immediatamente questa scelta pazzesca, che violenta la sovranità popolare espressa da 92mila sardi e ritarda la partenza della rivoluzione della responsabilità e della consapevolezza che può davvero cambiare la testa ed il futuro dei sardi.»

«Agiremo nelle prossime ore in tutte le sedi giudiziarie per difendere la libertà di manifestazione del pensiero da parte dei cittadini sardi. Mercoledì presso il Consiglio regionale, saletta gruppi consiliari, alle ore 10.30, insieme al nostro pool di giuristi – ha concluso Roberto Frongia -, parleremo dunque di “92.000 buone ragioni per dire che il referendum NON SI TOCCA!”».

Sulla bocciatura del quesito referendario è intervenuto anche l’europarlamentare di Forza Italia Stefano Maullu, convinto sostenitore del referendum.

«La bocciatura da parte della regione Sardegna del referendum sull’insularità promosso da ben 92.000 firmatari rappresenta l’ennesimo schiaffo ai Sardi – ha detto Stefano Maullu -. Siamo di fronte ad un tentativo di demolizione di un sacrosanto principio democratico, un diabolico progetto che vuole i Sardi imbavagliati e muti. Presenterò domani un’interrogazione alla Commissione europea, perché è del tutto inammissibile che i diritti dei Sardi vengano calpestati in questo modo. Il governo regionale sardo, sempre più servo dei burocrati del sistema e dei capi bastone del PD romano – ha concluso Stefano Mullu -, dimostra tutta la sua incapacità di rappresentare i Sardi. Questo è il momento di mandarli a casa.»

«La dichiarazione di illegittimità del referendum sul l’insularità in Costituzione non fa parte di nessun complotto, come invece qualcuno sospetta, ma è solo l’ennesima certificazione di quanto sia difficile sfondare il muro della conservazione in Sardegna.»

Lo ha dichiarato il parlamentare dei Riformatori Sardi Pierpaolo Vargiu che ha aggiunto: «Parlare di insularità significa abbandonare la cultura dell’assistenza, che ci ha resi servi passivi per tanti anni, per riscoprire responsabilità, meritocrazia e cultura d’impresa. Tutte cose scomode per un sistema pietrificato, sempre uguale a se stesso».

«Insieme a 92.000 sardi, tra cui centinaia di sindaci e decine di illustri giuristi – ha concluso Pierpaolo Vargiu – ci batteremo sono in fondo perché il giudizio di legittimità sia ribaltato e parta finalmente  la grande rivoluzione di discontinuità con il vecchio e il passato di cui la nostra terra ha ormai sempre più disperato bisogno.»

Il presidente del Co
I carabinieri di Car

giampaolo.cirronis@gmail.com

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