23 November, 2024
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Oggi, mercoledì 24 gennaio, alle ore 17.00, presso la Lilith-sezione di Storia Locale della Grande Miniera di Serbariu, si svolgerà la presentazione della raccolta di saggi di Paola Atzeni, dal titolo “Saper vivere. Antropologia mineraria della Sardegna nell’Antropocene”, la cui pubblicazione informatizzata è stata promossa dal Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna. L’incontro è stato organizzato dalla Società Umanitaria e dal Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna, in collaborazione con il comune di Carbonia e il Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis.

I saggi di Paola Atzeni stimolano la riflessione sul grande patrimonio culturale umano presente nelle zone minerarie e forniscono una serie di spunti per aprire un dibattito che sarà moderato dall’assessore della Cultura del comune di Carbonia Sabrina Sabiu. All’incontro saranno presenti i seguenti relatori: Tarcisio Agus, Commissario del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna, Tore Cherchi, Coordinatore del Piano Sulcis, Francesco Bachis, ricercatore afferente al Dipartimento di Scienze Sociali e delle Istituzioni dell’Università di Cagliari e Felice Tiragallo, professore associato presso il Dipartimento di Storia, Beni Culturali e Territorio dell’Università di Cagliari.

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Preziosa vittoria in chiave salvezza, per la VBA/Olimpia Sant’Antioco, contro il fanalino di coda della classifica Junior CDP Lves Roma, nell’ultima giornata di andata del girone F del campionato di serie B di volley maschile. 3 a 1 il risultato finale, con parziali di 25 a 18, 25 a 9, 18 a 25, 25 a 18. La squadra di Tony Bove ha dominato i primi due set, chiusi con larghi vantaggi, ma ha poi avuto una flessione sulla reazione d’orgoglio della squadra capitolina che ha fatto suo il terzo set. Nel quarto i biancoblu hanno rimesso le cose a posto, imponendosi senza più problemi.

Con i tre punti conquistati, la VBA/Olimpia ha raggiunto quota 15 in classifica, agganciando al 7° posto il Cus Cagliari Sandalyon, piegato nettamente nel derby sul campo della capolista Pol. Sarroch (3 a 0, 25 a 22, 25 a 18, 25 a 17) e la Lazio Pal. G. Castello, battuta nettamente in casa dall’Ist. Estetico It. Sab. Latina (0 a 3, 20 a 25, 21 a 25, 21 a 25).

La Pol. Sarroch, dopo aver espugnato il campo della Roma Volley con un netto 3 a 0, scavalcandola in testa alla classifica, con la netta vittoria sul Cus Cagliari Sandalyon s’è confermata capolista, ora con un punto di vantaggio sulla Fenice Pallavolo Roma che ha vinto con autorità il derby di vertice con la Roma Volley (3 a 1, 25 a 19, 28 a 26, 19 a 25, 25 a 23), quest’ultima scivolata al terzo posto dopo la seconda sconfitta consecutiva, a quattro punti dalla Pol. Sarroch e a 3 dalla Fenice Pallavolo Roma, un solo punto avanti ad un’altra squadra capitolina, la Pol. Roma 7 Volley.

Il campionato osserverà ora una giornata di riposo e ripartirà il 3 febbraio, con la VBA/Olimpia impegnata in casa con il Volley Marcianise (sesta in classifica con 5 punti di vantaggio sulla squadra antiochense), impostasi all’andata per 3 a 0 (26 a 24, 25 a 22, 30 a 28).

 

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Venerdì 26 gennaio, alle ore 15.30, l’ Aula 1b, Edificio Psicologia della Facoltà di Studi Umanistici (Sa Duchessa, Via Is Mirrionis 1) a Cagliari, ospiterà la 16ª Giornata della Memoria, organizzata come sempre dal prof. ordinario Aldo Natoli, quest’anno in collaborazione con una rete di organizzazioni di persone con disabilità. In particolare, interverrà anche Nicola Melis, presidente uscente dell’Associazione Lps Sardegna e ricercatore presso l’Ateneo cagliaritano, che affronterà il tema del nazismo e le malformazioni craniofacciali.

Ospite d’onore sarà il professore Christoph Schminck-Gustavus dell’Università di Brema (Germania) che parlerà del giudice Lothar Kreissig e della sua resistenza contro il nazismo. L’intervento del professor Natoli, invece, riguarderà la famigerata operazione T4 e le cliniche-fabbriche della morte naziste. L’evento sarà coordinato dal professore ordinario Francesco Atzeni (Università di Cagliari).

Nel 1920, lo psichiatra, Alfred Hoche (1865-1943), e il giurista Karl Binding (1841-1920) pubblicarono un libro dal titolo “L’autorizzazione all’eliminazione delle vite non più degne di essere vissute”,  dove sviluppavano il concetto di “eutanasia sociale”: il malato incurabile era da considerarsi portatore di sofferenze personali, ma soprattutto un peso sociale ed economico.

Il nazismo coltivava l’idea di ottenere un miglioramento della “razza” germanica coltivando e favorendo i caratteri ereditari favorevoli, “eugenici”, e impedendo lo sviluppo dei caratteri ereditari sfavorevoli, “disgenici”. All’interno di questo progetto non trovavano ovviamente posto i malati incurabili e le persone con disabilità di ogni tipo.

Il movimento nazionalsocialista giunse al potere nel gennaio del 1933, con la nomina di Hitler come Cancelliere da parte del presidente del Reich. Il 14 luglio 1933 fu promulgata la legge sulla sterilizzazione, con il macchinoso nome di “Legge per la prevenzione di nuove generazioni affette da malattie ereditarie”. La legge aprì l’offensiva contro le persone con disabilità e servì da pietra angolare per la legislazione eugenetica e razziale del regime. Alle politiche di sterilizzazione furono affiancate politiche di eugenetica positiva, ossia d’incoraggiamento e promozione delle nascite ritenute “positive” per il regime.

 

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La nuova gestione della So.Mi.Ca. targata Movimento 5 Stelle con il nuovo amministratore unico Giuseppe Baghino (in carica dal 3 novembre 2016), è l’obiettivo di due interventi molto critici del consigliere regionale di Art. 1 – Sdp Luca Pizzuto e del dirigente regionale del Partito democratico Giacomo Guadagnini (ex presidente e direttore della So.Mi.Ca.).

«Osservo con una certa preoccupazione le azioni politiche messe in atto dall’Amministrazione comunale di Carbonia – scrive in una nota Luca Pizzuto -. In particolare negli ultimi mesi ci sono stati due interventi che non ho condiviso affatto. Il primo riguarda la So.Mi.Ca. L’Amministrazione ha scelto di aumentare quasi del doppio i compensi dell’amministratore di So.Mi.Ca., di cui il Comune è unico socio, dimenticandosi, però, di dare certezze ai lavoratori circa il loro futuro occupazionale. Negli anni la So.Mi.Ca. si è distinta per l’importante lavoro svolto a favore della città e dei suoi cittadini e oggi pare stia attraversando un periodo finanziario infelice. Senza alcun dubbio mi schiero in difesa dei lavoratori, che hanno sempre operato con serietà ed efficienza, e lotterò insieme a loro per difendere una realtà importante per la nostra città. Il secondo intervento riguarda la decisone di chiudere il centro per disabili, ultima di una interminabile serie di inaccettabili chiusure come la ludoteca, la casa dell’anziano, la sala prove, il centro diurno di prima assistenza e altri servizi.»

«Queste scelte mettono in evidenza una politica distante dagli interessi reali dei cittadini, gli unici ai quali bisogna rendere conto – conclude Luca Pizzuto -. È chiaro che questa linea politica non è da me condivisa: Carbonia si è sempre distinta per la sua azione sociale e solidale a favore delle persone con maggiore difficoltà e non permetteremo che venga privata di questa sua identità.»

«I grillini, sia in campagna elettorale che nelle dichiarazioni programmatiche in Consiglio Comunale, hanno sempre sostenuto che con la loro gestione la So.Mi.Ca  avrebbe fatto solo lavori a programma (global service), mentre i lavori a progetto sarebbero stati assegnati agli imprenditori locali – dice Giacomo Guadagnini -. L’Amministratore So.Mi.Ca. ha presentato il Bilancio di previsione per l’anno 2017, con l’approvazione del “socio Sindaco”, nel quale si prevedeva un fatturato di euro 1.935.400 di cui solo euro 1.200.000 erano lavori programmati (global service) mentre euro 490.000 erano lavori a progetto, mentre euro 220.000 non previsti da fare a prezziario.»

«Il Bilancio di previsione per il 2017 presentato dalla Giunta Comunale, e approvato dal Consiglio, avrebbe dovuto contenere, tra le altre cose, anche le cifre presenti nel bilancio So.Mi.Ca.; in realtà non è stato così: cifre fasulle, partite finanziarie legate a vendite irrealizzabili per il periodo previsto – aggiunge Giacomo Guadagnini -. Davanti alle perplessità di molti sul futuro della So.Mi.Ca. il Sindaco e il Vicesindaco, in Consiglio, ma anche con una nota scritta condivisa, hanno sostenuto che la copertura assegnata alla So.Mi.Ca  nel 2016 pari a 1.866.269 è stata similare a quella prevista nel 2017; anche se da un punto di vista sostanziale le risorse previste per la So.Mi.Ca. nell’annualità 2017 sono decisamente superiori.»

«Nel luglio 2017 è apparso sulla stampa un articolo sui famosi 150.000 euro da assegnare alla So.Mi.Ca. per la pulizia dei canali, soldi sbandierati e promessi sin dal dicembre 2016 ma già disponibili dall’agosto 2016 – sottolinea ancora Giacomo Guadagnini -. Di questi soldi, però, solo circa 90.000 sono stati assegnati alla So.Mi.Ca. in Dicembre 2017, mentre per i restanti esiste una trattativa in corso, estesa anche ad altre imprese non di Carbonia (come, peraltro, non lo è il progettista, cagliaritano, remunerato con una parcella di circa 15.000 euro). Purtroppo, già la relazione di Agosto, presentata dall’Amministratore della So.Mi.Ca. al Comune, mostra che la Società per la prima volta, dopo quindici anni, ha una gestione passiva, e che gli impegni presi e scritti  in sede di bilancio 2017 sono stati abbondantemente disattesi. I lavori a canone, quelli programmati per intenderci, sono rimasti complessivamente gli stessi, mentre quelli a contratto non hanno superato i 200.000 euro. Inspiegabilmente sono aumentati i costi di alcuni servizi.»

«Cito due fatti emblematici: uno riguarda il servizio di uscierato in comune, nel 2016 è costato 111.786 euro/anno mentre nel 2017  è costato 167.800 euro/anno, quindi, un costo superiore rispetto all’anno precedente di 56.000 euro; l’altro riguarda il contratto di pulizia dei canali il cui costo a metro lineare, pagato dall’amministrazione alla So.Mi.Ca. nel 2017 è più del doppio di quello pagato negli anni precedenti per la stessa tipologia di servizi. Un altro fatto riguarda la manutenzione dei semafori, data in appalto ad una società del “continente”; la stessa società successivamente ha però dato in subappalto la stessa manutenzione alla So.Mi.Ca.; roba da corte dei conti! Inizio a pensare – conclude Giacomo Gaudagnini – che si stia facendo l’impossibile per togliere i lavori alla So.Mi.Ca. e per dirottarli a ditte esterne, e non, come tanto sbandierato in campagna elettorale, affidarli a ditte locali.»

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La Dinamo ritorna alla vittoria in Champions League, 93 a 78 alla Juventus Utena (primo tempo 47 a 44). L’incontro è stato equilibrato per tutto il primo tempo, poi la Dinamo ha trovato gli spunti giusti per allungare nel terzo quarto, concluso con un margine di 11 punti (22 a 11) e nell’ultimo ha controllato tutti i tentativi di reazione degli ospiti, riuscendo ad imporsi con autorità.

A trascinare la squadra è stato un super Scott Bamforth, ritrovato ai massimi livelli, autore di ben 28 punti, ben coadiuvato da Darko Planinic (21 punti con 9 su 11 da 2 punti e 9 rimbalzi in 22’37”) e Dyshawn Pierre (17 punti, 11 rimbalzi e 4 assist). Menzione speciale per l’ottimo lavoro difensivo di tutto il gruppo che per 40’ ha difeso senza sosta, arginando i tentativi di rimonta degli avversari. Bene Shawn Jones, a referto con 9 punti, 7 rimbalzi in 17’, fondamentale il lavoro difensivo del capitano Jack Devecchi partito in quintetto, buona prestazione di William Hatcher (9 punti, 7 rimbalzi e 5 assist) e ottimo apporto dalla panchina di Marco Spissu.

Da domani la squadra lavorerà in vista del prossimo impegno di campionato, sabato sera contro l’Auxilium Torino.

«Abbiamo approcciato male, forse perché avevamo ancora delle tossine mentali e ci sono voluti un paio di contropiede per scioglierci – ha commentato alla fine Federico Pasquini -. Poi siamo stati bravi a lavorare bene a livello difensivo e anche nelle letture a zona mista. Sono contento che li abbiamo tenuti a 34 punti nel secondo tempo e questo è il tipo di atteggiamento e di energia che ci volevano. Sono anche molto contento – ha concluso il coach sassarese – che non siamo entrati nel panico negli ultimi 5 minuti, mantenendo lucidità e concentrazione fino alla fine.»

Dinamo Banco di Sardegna 93 – Juventus Utena 78

Parziali: 19-23; 28-21; 22-11;24-23.

Progressivi: 19-23; 47-44; 69-55; 93-73.

Banco di Sardegna: Spissu 5, Gallizzi, Bamforth 28, Planinic 21, Devecchi, Pierre 17, Jones 9, Hatcher 8, Polonara 2, Picarelli, Tavernari 3. All. Federico Pasquini.

Juventus Utena: Gaines 10, Bickauskis 5, Ireland 8, Siksnius 16, Guscikas 12, Komiienko 14, Buterlevicius 3, Dendy 4, Flowers 6, Kupsas. All. Zydrunas Urbonas.

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La crisi alla Rosa del Marganai di Iglesias precipita. Nei giorni scorsi 21 dipendenti hanno ricevuto le lettere di licenziamento, motivate con una sensibile riduzione del numero degli assistiti.

Sull’accaduto prende posizione il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, che ha chiesto la convocazione immediata della commissione d’inchiesta sulla sanità.

«Non ci sono dubbi – dice Gianluigi Rubiu – che queste decisioni scaturiscono da una riforma sanitaria scellerata, fatta di tagli, e in alcuni casi dalla volontà di distruggere un’azienda privata da una maggioranza che soffre di risentimento politico. La San Raffaele spa, che gestisce la struttura di accoglienza per anziani non autosufficienti e pazienti affetti da patologie invalidanti come la Sla, non ha avuto altra scelta. Purtroppo il riordino della sanità – aggiunge Gianluigi Rubiu, che ha presentato la presentazione di un’interpellanza urgente – è stato un misto tra incoscienza e incapacità. I tagli minacciati, poi attuati dagli stati generali dell’Ats, hanno indotto l’area socio sanitaria locale di Carbonia a non inviare alla struttura sanitaria della Rosa del Marganai ospiti da ricoverare, con la motivazione dettata dall’esaurimento delle assegnazioni extra budget.»

«Una situazione che è la conseguenza della miopia della Assl e dei sui dirigenti, mentre i pazienti in sofferenza sono stati palleggiati da una struttura all’altra in ambulanza. E’ inaccettabile e inaudito – conclude Gianluigi Rubiu, che invoca le dimissioni dell’assessore Luigi Arru e la revoca dell’incarico di Fulvio Moirano -. I vertici dell’Ats dovrebbero essere mandati a casa per palese incapacità.»

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Anche quest’anno, a Portoscuso, si è rinnovata la magia del Natale con l’allestimento di alcuni bellissimi presepi. L’associazione “Sa Fabbrica” ha voluto ripetere l’appuntamento presso le sale di Su Pranu con un presepe sardo ed uno campano, interamente realizzati a mano, frutto di un lavoro attento e puntuale messo in atto dalle abili mani dei volontari dell’associazione.

In entrambi, visitabili fino al 31 gennaio, si possono ritrovare i tratti della tradizione che li contraddistingue per abiti, colori e particolarità del paese: quello sardo sobrio ed elegante nella sua semplicità e quello campano coloratissimo e ricco di perline e lustrini.

Nei locali della Tonnara Su Pranu sono visitabili fino al 31 gennaio altri due presepi realizzati dai giovani alunni delle scuole di Portoscuso. Il primo, realizzato dai bambini e dalle bambine della Scuola dell’Infanzia Statale di Portoscuso e Paringianu, dell’Istituto Comprensivo “V. Angius”, con un materiale davvero particolare: la pasta; il secondo, realizzato dagli alunni della Scuola Primaria di via Nuoro, nell’ambito del progetto “La storia siamo noi”, in collaborazione con l’associazione “Sa Fabbrica”.

I due presepi, con la loro essenzialità ed originalità, sono stati capaci di catturare l’attenzione dei numerosi visitatori, che hanno apprezzato l’impegno e la creatività, che ben caratterizza il lavoro che si svolge nelle scuole.

Nadia Pische

         

 

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La Dinamo torna in campo alle 20.30, al PalaSerradimigni, contro la Juventus Utena, per la 12ª giornata della Champions League. E’ una partita importante, al di là dei punti in palio, perché la squadra biancoverde è attesa ad reazione per uscire dalla crisi di risultati che l’ha vista perdere 7 delle ultime 8 partite, tra campionato e Champions (serie negativa giunta dopo una positiva di ben 7 vittorie consecutive tra campionato e Champions.

«La Juventus Utena è una squadra che in campionato vince facile che arriva qui fresca e determinata a conquistare la vittoria – ha detto il coach biancoblu Federico Pasquini nella consueta conferenza prepartita -. I principali terminali offensivi sono i due americani Ireland e Dendy che ci hanno fatto molto male all’andata, oltre a queste due pedine possono contare sui giocatori lituani che danno fisicità e profondità al roster: è una squadra che gioca molto fisica con il 3, il 4 e il 5 molto grossi. Noi dovremo essere bravi a correre in contropiede quanto più possibile ed essere aggressivi fin dal primo possesso.»

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L’Amministrazione comunale di Carbonia ha organizzato una serie di iniziative per celebrare il “Giorno della Memoria”, istituito per ricordare la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione dei cittadini ebrei, nonché tutte le persone che hanno subito la deportazione, la prigionia e la morte, insieme a coloro che si sono opposti al progetto di sterminio, mettendo a rischio la propria vita per salvarne altre e per proteggere i perseguitati.

«Questi incontri consentiranno di riflettere sugli atroci fatti accaduti – ha affermato il sindaco Paola Massidda – con l’obiettivo di conservare, soprattutto a beneficio delle giovani generazioni, la memoria storica di un tragico ed oscuro periodo per la storia del nostro Paese e dell’umanità intera.»
Sabato 27 gennaio al Teatro Centrale, per gli studenti delle scuole medie e superiori, verrà proiettato il film “Una volta nella vita: eredi di un’umanità da proteggere”, mentre domenica, alle ore 17.30, nella sala polifunzionale di piazza Roma si svolgerà un incontro intitolato “Da Rodi alla Sardegna: Bianca e Girolamo Sotgiu Giusti tra le Nazioni”. “Giusto tra le Nazioni” è il titolo di un importante riconoscimento che viene assegnato ai non ebrei che hanno agito in modo eroico per salvare la vita anche di un solo ebreo dal genocidio nazista. Tra questi si segnala lo storico e politico Girolamo Sotgiu che, insieme alla moglie Bianca Ripepi, nel 1944 salvò dalla deportazione a Rodi la bambina ebraica Lina Kantor Amato, falsificandone i documenti e facendola passare per loro figlia. Per ricordare queste vicende, Monica Porcedda, direttrice de La Cernita Teatro, leggerà – con sottofondo musicale a cura di Massimo Sciascia, Presidente della Banda Musicale Bellini – alcuni passi del libro di Bianca Ripepi Sotgiu, intitolato “Da Rodi a Tavolara: per una piccola bandiera rossa”, pubblicato da AM&D Edizioni.
Alla cerimonia interverranno Donatella e Federica Sotgiu, figlie di Girolamo e Bianca Sotgiu, il sindaco di Carbonia Paola Massidda, il presidente del Consiglio Comunale Daniela Marras, l’assessore alla Cultura Sabrina Sabiu, il prof. Stefano Pira, docente di Storia moderna presso l’Università degli Studi di Cagliari, Tarcisio Agus, Commissario del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna.

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Dopo le polemiche dei giorni scorsi, seguite soprattutto al trasferimento di un paziente da Iglesias all’ospedale San Francesco di Nuoro, denunciato dal deputato di Unidos Mauro Pili, l’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, interviene oggi sull’emergenza presente nei reparti di Rianimazione degli ospedali sardi.

«Come sta accadendo nel resto d’Italia, anche in Sardegna i posti letto dei reparti di Rianimazione degli ospedali sono utilizzati per pazienti con gravi complicazioni respiratorie conseguenza dell’influenza – dice l’assessore della Sanità -. Questi casi – attualmente in Sardegna sono 25 – si aggiungono all’ordinaria attività dei reparti e rendono necessari trasferimenti nei posti liberi e nei quali, secondo normali protocolli sanitari, i pazienti possono trovare pronta risposta.»
«Nel caso del Sulcis, a fronte di otto posti letto di Rianimazione, tutti occupati, si registrano quattro casi di persone con complicanze da influenza – aggiunge Luigi Arru -. Sette casi a Sassari, quattro a Olbia, tre a Lanusei, due a Oristano, quattro al Policlinico, uno al Santissima Trinità.»
«Pur nell’emergenza, il sistema sanitario sta rispondendo in un’ottica di rete, trovando – per quanto possibile – risposte di prossimità, garantendo la presa in carico qualificata e senza rischi per i pazienti. A differenza di altre regioni – conclude Luigi Arru -, questo tipo di assistenza intensiva si è resa possibile senza interrompere le attività elettive chirurgiche.»