Dopo le polemiche scatenatesi a seguito delle proteste dei genitori degli utenti del centro diurno di via della Costituente (conosciuto come centro Domotica), rimasti privi di assistenza dallo scorso 5 gennaio a seguito della conclusione del progetto e del mancato rinnovo con il nuovo affidamento, questa sera abbiamo sentito l’assessore dei Servizi sociali del comune di Carbonia, Loredana La Barbera, per cercare di capire lo stato delle cose e le prospettive a brevissima scadenza.
«Dispiace quanto è accaduto – ha detto Loredana La Barbera – perché abbiamo lavorato intensamente per cercare di superare le difficoltà burocratiche che hanno portato al ritardo nel rinnovo dell’affidamento. I tempi, purtroppo, si sono rivelati più lunghi del previsto ma posso assicurare che non c’è alcuna volontà di cancellare il servizio, contiamo di definire il nuovo affidamento e riprendere l’attività entro la fine del mese. E, in prospettiva, intendiamo lavorare ad un nuovo progetto, per allargare l’utenza, oggi ridotta a sole sette unità.»
Loredana La Barbera guarda oltre i confini comunali.
«Abbiamo già avviato i contatti con alcuni Comuni del territorio per verificare la possibilità di lavorare ad un progetto comune – ha concluso l’assessore dei Servizi sociali del comune di Carbonia – con il quale si potrebbe assicurare un servizio eccellente ad un maggiore numero di utenti.»
Dopo Scott Bamforth e Dyshawn Pierre, la Dinamo confermerà anche Shawn Jones per la prossima stagione. Al momento è in stallo invece la ricerca del sostituto di Levi Randolph (richiesto dalla Betaland di Capo d’Orlando): impossibile liberare Victor Rudd dall’attuale accordo con il Gaziantep, tra i nomi offerti c’è la 31enne ex prima scelta NBA Lazar Hayward (1.98 m, 102 kg) inattivo però dal luglio 2017 dopo il titolo vinto in Venezuela con i Guaros De Lara (13.8 punti e 6.0 rimbalzi di media a partita) e proposto anche a Cantù.
Il segretario generale della Camera del Lavoro Cgil del Sulcis Iglesiente, Roberto Puddu, interviene sulla vicenda del licenziamento del lavoratore sindacalista dell’Aias Michele Serra.
«Continua il melodramma all’Aias con le ritorsioni verso i delegati sindacali e i lavoratori che chiedono il rispetto dei diritti – dice Roberto Puddu -. A Michele Serra licenziato con la motivazione di aver leso l’immagine della Società, tutta la vicinanza, ed il supporto che si renderà necessario, della Cgil del Sulcis Iglesiente. Alla Regione il sollecito all’applicazione della legge indispensabile per andare verso la soluzione degli enormi problemi che ledono la dignità delle lavoratrici, dei lavoratori del Servizio e delle Istituzioni. Per l’ormai irrecuperabile perdita dell’immagine e della credibilità della Società – conclude Roberto Puddu -, crediamo non ci sia nessuno più responsabile del suo vertice, il quale con un minimo di coerenza, dovrebbe licenziare se stesso.»
«L’ennesimo licenziamento da parte dell’Aias di un lavoratore sindacalista, Michele Serra, è un fatto molto grave che non può non obbligare la Regione ad una verifica seria sullo stato di applicazione di un servizio erogato in regime di convenzione con il sistema pubblico che deve garantire assistenza sanitaria e riabilitativa dei pazienti.»
Lo scrive, in una nota, Pietro Cocco, capogruppo del Partito democratico in Consiglio regionale.
«Non si può continuare a rimanere insensibili di fronte a fatti così gravi e va definitivamente trovata una soluzione per garantire stipendi arretrati e diritti che paiono sempre più messi in discussione con gravi ripercussioni anche sull’erogazione dei servizi – aggiunge Pietro Cocco -. Non serve granché continuare a fare comunicati di solidarietà nei confronti dell’ennesimo lavoratore licenziato, a cui evidentemente rivolgo un forte attestato di vicinanza, se non si prendono le necessarie contromisure.»
«Il licenziamento di oggi del rappresentante sindacale Michele Serra si aggiunge a quelli già effettuati nei confronti di Roberto Fallo Fp Cisl, Armando Ciosci USB ed Antonello Repetto, fatti gravi su cui la politica regionale ha il dovere di intervenire per ristabilire le condizioni di tutela per i lavoratori. Per questa ragione chiedo non solo che venga rispettato l’ordine del giorno approvato dal Consiglio regionale, di cui sono primo firmatario – conclude Pietro Cocco -, ma che immediatamente sia condotta da parte dell’assessorato della sanità un’adeguata verifica sullo stato della convenzione con l’Aias per decidere se ci sono ancora le condizioni per continuare con l’affidamento dei servizi.»
«Chiedo al Consiglio di supportare le azioni della direzione generale dell’Aou di Sassari, perché l’azienda possa essere il punto di riferimento del Nord Sardegna e, nella sua attività, fare squadra con Ats e con le altre due aziende ospedaliere della Regione e l’Areus.»
Così il direttore generale dell’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari, Antonio D’Urso, si è rivolto ai consiglieri regionali della commissione VI sanità, presieduta da Raimondo Perra, dove era stato convocato in audizione, assieme ai direttori generali di Ats Fulvio Moirano, dell’Azienda ospedaliera Brotzu di Cagliari Graziella Pintus e dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari Giorgio Sorrentino.
Per il manager dell’Azienda di viale San Pietro è stata l’occasione per fare il punto della situazione sulla sanità sassarese, a circa 16 mesi di distanza dal suo insediamento. Inoltre, l’occasione per chiedere il supporto di giunta e Consiglio nelle scelte della direzione aziendale, per l’attribuzione di risorse che consentano all’Aou di diventare davvero hub del territorio.
«E per fare questo, a esempio, c’è la necessità di avere una nuova emodinamica – ha sottolineato – perché non possiamo rischiare di restare senza, come avvenuto sotto Natale con la rottura del macchinario.»
L’arrivo dei pezzi di ricambio dall’estero e il noleggio di un macchinario di supporto hanno in parte risolto la situazione, ma l’obiettivo al quale l’azienda sta lavorando è l’acquisto di due nuove macchine che avranno un costo totale di 3 milioni di euro.
«Con la nuova rete è fondamentale fare squadra per dare risposte ai cittadini – ha proseguito – e il sistema sardo deve essere il più possibile autosufficiente.»
Il direttore generale ha ricordato la recente approvazione dell’atto aziendale, una delle grandi novità per l’Aou sassarese che, nonostante i suoi dieci anni di vita, ne era ancora sprovvista. «Ed è stato proprio questo atto – ha detto ancora Antonio D’Urso – a riconoscere, in maniera equilibrata, pari dignità alle “famiglie professionali” dei medici ospedalieri e universitari».
Il direttore ha ricordato che, grazie all’atto aziendale che prevede la presenza di dipartimenti, a fine mese andranno a votare circa 2000 dipendenti che dovranno eleggere i componenti elettivi dei comitati di dipartimento, dando vita a «un esercizio democratico straordinario».
In evidenza quindi le difficoltà scaturite dall’accorpamento del Santissima Annunziata nella Aou e le problematiche legate alla questione della carenza del personale, in particolare amministrativo, necessario per la gestione di un enorme presidio ospedaliero con oltre 800 posti letto. Una situazione che ha portato in stallo la macchina della gestione gare che, soltanto di recente e dopo un attento lavoro della direzione, ha ripreso a camminare.
In chiusura, tra le altre cose il direttore ha ricordato che l’Aou nel 2017 è riuscita a certificare i fondi contrattuali del personale comparto e che sono in fase di certificazione quelli del personale amministrativo e medico.
Il consigliere regionale di Forza Italia Edoardo Tocco, vicepresidente della commissione Sanità, sollecita la rivisitazione dei tetti di spesa per le strutture sanitarie accreditate.
«Bisogna dire basta a queste continue azioni ingiuste nei confronti dei centri di fisioterapia e dei laboratori di riabilitazione con riduzione del budget nei confronti delle strutture e la sforbiciata imposta ai tetti di spesa. Si adottino dei parametri che consentano ai complessi sanitari di programmare per l’anno successivo, ripristinando le giuste percentuali. La causa del disavanzo non è affatto colpa della sanità privata – rimarca Edoardo Tocco -. La diminuzione del margine previsto, che si aggira sul 25 per cento all’anno, sta producendo gravi problemi ai centri che paventano licenziamenti in seguito al drastico decremento della spesa.»
Troppi i costi che gravano sulle strutture, con impossibilità di fronteggiare tutte le attività. «Si tenga conto – aggiunge Edoardo Tocco – che questi centri convenzionati consentono di alleggerire le liste d’attesa negli ospedali pubblici, dando un servizio indispensabile ai pazienti e con un’occupazione di operatori del settore che consente di stabilizzare molti professionisti. Le strutture private rappresentano un supporto fondamentale per il comparto pubblico, sempre in affanno. Sarebbe necessario – conclude Edoardo Tocco – trovare un’intesa con la galassia della sanità privata volta a definire le nuove convenzioni con le giuste percentuali e con una revisione dei tetti di spesa che consenta di salvaguardare i posti di lavoro, tutelando altresì l’offerta specialistica per i pazienti».
«L’accelerata impressa dalla Regione avvicina l’avvio delle bonifiche nell’area industriale di Porto Torres. Questa è indubbiamente un’ottima notizia e se i tempi verranno rispettati a breve potrà partire il cantiere per realizzare la piattaforma polifunzionale, indispensabile per l’attività di bonifica ma anche la base per la creazione di un polo tecnologico per le altre bonifiche future in altre aree dell’isola. Per questo primo importante intervento, che durerà diversi mesi, si deve rispettare quanto previsto prima nell’accordo di programma sulla chimica e poi dalla stessa gara con la quale sono stati affidati i lavori alla Astaldi: un adeguato coinvolgimento di imprese e lavoratori locali.»
Lo afferma, in una nota, il senatore del Partito democratico Silvio Lai che nei mesi scorsi si era occupato di questa vicenda con un’interrogazione inviata ai ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo economico.
«Le bonifiche sono giustamente considerate un’occasione importante per Porto Torres e per il nostro territorio, prima di tutto per il risanamento ambientale dell’area ma anche per il suo futuro riutilizzo e lo sviluppo di tecnologie innovative proprio nel campo delle bonifiche. Per questo motivo con l’interrogazione avevamo chiesto di porre fine ai ritardi che impedivano l’avvio dei lavori. La conferenza di servizi convocata ieri dalla Regione ha sbloccato l’iter per la concessione della Valutazione di Impatto Ambientale. Ora con l’ultimo passaggio burocratico dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, in capo alla Provincia il conto alla rovescia, per l’apertura dei cantieri si avvia finalmente a conclusione. A questo punto – conclude il senatore del Partito democratico – è necessario vigilare con attenzione perché questa importante opportunità occupazionale per il nostro territorio non venga persa ma venga messa a disposizione dei lavoratori fuoriusciti dal petrolchimico dopo l’abbandono di Eni e delle imprese locali. Su questo punto non può e non si deve arretrare di un solo passo.»
L’Agenzia regionale Laore Sardegna, soggetto attuatore del progetto, ha pubblicato una rettifica del bando Terra ai giovani che prevede l’esclusione del lotto n. 12, fra quelli messi a disposizione dalla Regione Sardegna, a causa di ulteriori verifiche tecniche. È stata quindi fissata una nuova data di scadenza per la presentazione delle domande che dovranno pervenire entro le ore 12 del 5 aprile 2018.
Il progetto, lanciato nel 2016 dall’Esecutivo Pigliaru per favorire il ricambio generazionale in agricoltura anche attraverso il riutilizzo di terre incolte e libere di proprietà regionale, taglia il traguardo del secondo bando. L’iniziativa, nata dall’assessorato dell’Agricoltura, in collaborazione con la presidenza della Giunta e l’assessorato degli Enti locali, coinvolge inoltre le Agenzie agricole Laore Sardegna ed Agris Sardegna. 648 ettari suddivisi in 15 lotti localizzati in 12 Comuni saranno concessi in affitto agevolato per 15 anni, eventualmente rinnovabili una sola volta, a giovani di età non superiore ai 40 anni. Le proprietà interessate si trovano nei territori di Alghero, Arborea, Arbus, Gonnosfanadiga, Luras, Marrubiu, Palmas Arborea, San Basilio, San Vito, Serramanna, Siliqua e Villasor. Fra i lotti messi a bando anche due ex siti militari, a Siliqua e Villasor, che dopo i diversi passaggi di dismissione e ripresa in carico seguiti dalla Regione potranno essere rivalorizzati dai nuovi assegnatari sardi.
I terreni sono destinati all’esercizio di attività agro-silvo-pastorali e ad attività a esse funzionali o complementari. La richiesta di assegnazione potrà essere presentata per più lotti ma, in ogni caso, il partecipante potrà aggiudicarsene in via definitiva uno solo. La descrizione degli immobili, l’ubicazione, la superficie, gli estremi catastali, le caratteristiche agronomiche e ogni altra informazione riguardante i singoli lotti sono contenute nelle schede tecniche consultabili sul sito SardegnAgricoltura.
A marzo 2017, con il completamento del primo bando, erano stati assegnati 10 lotti, ad altrettanti beneficiari, per un totale di circa 670 ettari fra i Comuni di Alghero, Sassari, Serramanna, Villasor, Vallermosa, Ussana e Donori.
Il 24 e 25 gennaio alla Fiera della Sardegna, a Cagliari, torna il Sardinian Job Day, la manifestazione della Regione Autonoma della Sardegna dedicata alle politiche attive per il lavoro nell’isola. Promosso dall’ASPAL (Agenzia Sarda per le Politiche Attive del Lavoro), il Sardinian Job Day è una due giorni ricca di appuntamenti, confronti e opportunità di nuovi contatti, dove domanda e offerta di lavoro si incrociano e dove aziende e cittadini, manager e pubbliche amministrazioni avranno l’opportunità di incontrarsi. Come nelle passate edizioni, l’ultima focalizzata sul settore turistico nel 2016, tra i momenti più attesi della manifestazione ci sono i colloqui di lavoro, l’incontro tra i giovani, gli studenti, i disoccupati, i fuoriusciti dal mondo del lavoro e le imprese, sarde, nazionali e internazionali. L’edizione di quest’anno è fortemente radicata in tutto il territorio regionale, per la prima volta i CPI (Centri per l’impiego), divenuti diramazione territoriale dell’ASPAL, sono il fulcro dell’organizzazione della manifestazione: sono stati loro a svolgere la fase di ricerca e individuazione delle imprese più rappresentative dei rispettivi territori e a sensibilizzare i cittadini e gli iscritti ai loro centri a partecipare all’evento e candidarsi per i colloqui.
Alla scadenza del termine, ieri pomeriggio, sono state 15.800 le candidature inviate per rispondere ai 600 seicento annunci caricati dalle aziende nel sistema web del Sardinian Job Day, gestito dalla società di recruiting Monster. In totale le vacancies, ossia le posizioni e i profili ricercati dalle 160 aziende che si sono registrate, sono oltre 3.200 . Nei due giorni della manifestazione si svolgeranno i colloqui programmati, ma ogni azienda presente con uno stand potrà anche fare colloqui liberi ai partecipanti che arrivano con il CV in mano.
Quest’anno il SJD cresce saranno 175 le aziende presenti negli stand a loro dedicati. Turismo, agrifood, innovazione, Ict e formazione i settori scelti in questa edizione allargata della manifestazione. A farla da padrone il turismo, a dimostrazione del peso che il settore ha nell’economia isolana e al suo apporto occupazionale: al SJD partecipano moltissime aziende del ricettivo e ristorazione. Camerieri, chef de rang, commis, ma anche manager del turismo, esperti in marketing e comunicazione, sono le figure più ricercate. Anche gli altri settori, in particolare i servizi, hanno numerose richieste di profili qualificati e innovativi, soprattutto sulle professioni digitali.
Ampio spazio in questo SJD avrà il settore della formazione professionale con la presenza di 40 tra enti di formazione, scuole, università, società di recruiting e lavoro interinale coinvolti nell’organizzazione di seminari e workshop e presenti con i loro stand. Sono 145, e rappresentano l’altra anima del SJD, i seminari e laboratori in programma; dal marketing turistico al lavoro femminile nelle imprese, dalla creazione di impresa al coaching, passando per la valorizzazione dei prodotti agricoli, il gaming e 3D ma soprattutto i numerosi appuntamenti dedicati alla ricerca attiva del lavoro.
Forte la partecipazione delle scuole, coinvolte attraverso l’Ufficio scolastico regionale che ha collaborato all’organizzazione dell’evento: da tutta l’isola arriveranno centinaia di classi degli istituti superiori. Per i ragazzi, oltre a tutti i seminari in programma, ci saranno quelli dedicati in particolare all’alternanza scuola-lavoro. Presenti e attive nell’organizzazione di parte dei seminari, anche le Università di Cagliari e Sassari, con i loro poli di Oristano e Olbia.
Il SJD non è solo colloqui di lavoro, in ciascuna delle due giornate un importante convegni farà il punto sulle politiche attive per il lavoro, gli strumenti in campo e le nuove competenze e professioni richieste dal mercato. Il giorno dell’inaugurazione, mercoledì 24 alle 11, saranno il presidente della Regione Francesco Pigliaru, il ministro del Lavoro Giuliano Poletti e il presidente dell’Anpal Maurizio Del Conte a confrontarsi nel convegno «Le riforme del lavoro e gli effetti sulla Sardegna. Come stabilizzare la crescita occupazionale». Porterà i saluti il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, ad introdurre e moderare il direttore generale dell’Aspal, Massimo Temussi. “Innovazione digitale e impatto sul mercato del lavoro: competenze digitali e mismatch” è il tema del convegno in programma per il giorno successivo, 25 gennaio alle 10.30. Introduce Massimo Temussi e intervengono le assessore regionali del Lavoro Virginia Mura e del Turismo Barbara Argiolas, il direttore generale dell’Anpal Salvatore Pirrone e Giacomo d’Arrigo (direttore generale dell’Agenzia Nazionale Giovani). Modera e conclude Romano Benini, giornalista economico e docente di politiche del lavoro.
Altri momenti di approfondimento saranno quelli delle testimonianze, con quattro personaggi del mondo dell’impresa e del lavoro che racconteranno, introdotti e intervistati da Giuseppe Deiana (L’Unione Sarda) e Virginia Saba (Videolina) il proprio percorso professionale di successo, le sfide affrontate e le competenze trasversali acquisite. Sul palco del Palazzo dei Congressi nei due giorni si alterneranno Flavio Manzoni, direttore del Design Ferrari, Alberto Onetti, fondatore e CEO di Mind The Bridge, Pierluigi Pinna, fondatore Abinsula, Alessandro Gallo, responsabile PA e Partner di LinkedIn.
Un’intera area sarà dedicata al lavoro all’estero, con la presenza di 11 servizi pubblici per l’impiego di 9 paesi europei (Germania, Spagna, Francia, Belgio, Polonia, Slovenia, Portogallo, Romania, Finlandia). Anche i centri stranieri, attraverso la rete Eures, svolgeranno dei colloqui per chi intende lavorare all’estero e sono state 770 le candidature arrivate per questo recruitment day. In particolare le figure ricercate all’estero riguardano ingeneri e in generale professioni dell’edilizia, della sanità (medici, infermieri e dentisti), operai qualificati (impiantisti, metalmeccanici) e professioni del turismo. In programma anche specifici seminari sul lavoro nei paesi europei e sulle competenze maggiormente richieste.
Due serate tutte da ridere al Birdland di Sassari: protagonisti Francesco De Carlo, di scena questa domenica (21 gennaio) alle 20.30 nel club in zona industriale Predda Niedda (strada 22), e Giorgio Montanini, in arrivo l’11 febbraio (ore 21.00) con il suo monologo “Eloquio di un perdente”; due nomi di primo piano della stand-up comedy nostrana, ovvero di quella comicità basata su monologhi graffianti e impertinenti che vedono l’artista rivolgersi al pubblico in modo diretto, in piedi, senza filtri, scenografie, mediazioni.
Organizza la cooperativa Forma e Poesia nel Jazz in collaborazione con Birland. Il biglietto a 20 euro, mini abbonamento per le due serate a 35 euro. Informazioni e prenotazioni ai numeri 079 26 25 56 e 320 81 11 019.