25 December, 2024
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«La vertenza Forestas non può rimanere impantanata nelle secche della prima commissione.» Così il capogruppo regionale di Forza Italia Pietro Pittalis e il consigliere Antonello Peru tenteranno un nuovo blitz per sbloccare la situazione, proponendo la discussione del disegno di legge del gruppo di Forza Italia: «Martedì – sottolineano Pittalis e Peru – proporremo al Consiglio regionale la discussione immediata dell’ordine del giorno per dare certezze ai lavoratori sinora discriminati. Si tratta di una risposta dovuta dell’assemblea di via Roma ai dipendenti dell’agenzia che non possono essere ancora presi in giro. Il consiglio regionale si deve assumere la responsabilità di trovare una soluzione a questa vertenza ormai interminabile».

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Inaugurata con successo il 23 dicembre con il progetto “Altissima Luce” di Paolo Fresu e Daniele Di Bonaventura con Marco Bardoscia al contrabbasso, Michele Rabbia alla batteria, l’Orchestra da Camera di Perugia e il gruppo vocale Armonioso incanto, la rassegna JazzAlguer si prepara per il suo secondo appuntamento: in arrivo ad Alghero, sabato 27 gennaio, Filomena Campus, la cantante sarda di casa a Londra, di scena al Teatro Civico con il suo quartetto inglese (Steve Lodder al piano, Dudley Phillips al contrabbasso e Rod Youngs alla batteria). 

L’ingresso al concerto, con inizio alle 21.00 (apertura porte ore 20.15, chiusura ore 20.45), è libero, ma vista la limitata capienza del teatro (270 posti), gli spettatori sono invitati a munirsi degli appositi biglietti gratuiti (tre al massimo per persona) che si potranno ritirare mercoledì 17 gennaio presso Lo Quarter, in Largo San Francesco, dalle ore 18.00 alle 19,30. Trenta tagliandi sono riservati ai non residenti in provincia di Sassari: si possono prenotare – sempre mercoledì 17 e negli stessi orari – inviando una mail (ed allegando copia di un documento di identità) all’indirizzo jazzalguer@gmail.com, per essere poi ritirati la sera del concerto, sabato 27, dalle 18.00 alle 19.00, presso Lo Quarter.

Cantante, compositrice e regista teatrale, Filomena Campuss vive a Londra dal 2001. Conosciuta nella sfera del jazz sperimentale e dell’improvvisazione free, ha collaborato con musicisti di fama internazionale come Paolo Fresu, Evan Parker, Kenny Wheeler, Antonello Salis, Cleveland Watkiss, Huw Warren, Martin France, Antonio Forcione. Ad Alghero proporrà brani tratti dal progetto Jester of Jazz, un raffinato mix di puro jazz contaminato da surreali invasioni felliniane attraverso brevi testi di Stefano Benni, Franca Rame, Maria Carta e altri autori, e alcune anticipazioni da Queen Mab (un personaggio del Romeo e Giulietta di Shakespeare), dove l’artista mette a confronto Mab con il mito della Dea Madre e delle Janas, collegando le sue radici mediterranee alla musica jazz.

Poco prima del concerto, Filomena Campus avrà anche modo di incontrare il pubblico e raccontarsi a colloquio con il giornalista Tonino Oppes: appuntamento alle 18.00 a Lo Quarter.

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Nessuna sorpresa nell’ultima giornata di andata del girone A del campionato di Promozione regionale. E’ tornata al successo la capolista San Marco Assemini ’80, che ha violato con un risultato di misura, 2 a 1, il campo del Sant’Elena Quartu, dopo la prima sconfitta stagionale subita sette giorni sul proprio campo contro il La Palma Monte Urpinu; ha vinto, con l’identico punteggio di 2 a 1, la prima inseguitrice, il Carloforte, impostosi sul proprio campo al Bari Sardo; ha vinto di misura anche l’Arbus, 1 a 0, sul campo del Selargius, dove prima di Natale aveva perso il Carloforte; ed ha vinto anche il La Palma Monte Urpinu, 3 a 1 sull’Idolo di Arzana.

Non ha giocato il Carbonia, atteso dalla trasferta di Gonnosfanadiga, partita rinviata a mercoledì pomeriggio per un lutto che ha colpito alla vigilia la squadra del Medio Campidano. Sugli altri campi, il Seulo 2010 è tornato al successo, liquidando sul proprio campo il Vecchio Borgo Sant’Elia, con il punteggio di 4 a 2, mentre sono terminate in parità le partite Siliqua-Quartu 2000, 1 a 1, e Andromeda-Arborea, 0 a 0.

Nel girone B del campionato di Prima categoria, la Virtus Villamar ha strappato un pari alla capolista Monteponi (1 a 1, per i rossoblu in goal Samuele Curreli) ma la squadra di Walter Poncellini ha mantenuto invariato il vantaggio di tre punti sulla più immediata inseguitrice, che è tornata la Gioventù Sportiva Samassi che ha travolto per 3 a 0 e scavalcato la Libertas Barumini (ora distanziata di cinque punti dalla Monteponi), riscattando la sconfitta subita sette giorni fa a Domusnovas.

Ha vinto con una goleada l’Atletico Villaperuccio, 6 a 2 sul Villanovafranca con tripletta del capocannoniere Federico Trogu; larga vittoria per il Villamassargia sul campo della Gioventù Sarroch, 3 a 1; il Senorbì ha liquidato con un netto 2 a 0 il Cortoghiana, mentre alla Villacidrese è bastato un goal per sbarazzarsi dell’Atletico Narcao. Sono terminate in parità infine, le partite tra Atletico Masainas e Domusnovas Junior Santos, 2 a 2, e tra Pula e Fermassenti, 1 a 1.

 

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Il deputato del Partito democratico Francesco Sanna replica al leader del Partito dei Sardi Paolo Maninchedda, dopo la pubblicazione nel suo blog “Sardegna e Libertà” di un editoriale molto critico sull’annuncio da parte dell’imperatore sanitario Moirano dell’imminente assunzione nella ATS sarda di circa 2.000 persone.

«Leggo abbastanza incredulo una nota del segretario del Partito dei Sardi Paolo Manichedda che intima al presidente della Giunta di bloccare l’annunciato piano di stabilizzazione nel settore della sanità pubblica. Io la penso esattamente al contrario dell’amico prof., che invito a ricredersi: lo schifo è il precariato e l’abuso della utilizzazione dei contratti interinali in sanità, non lo sforzo per eliminarlo», scrive in un post pubblicato sul suo profilo facebook Francesco Sanna.

«Più in generale credo che il modo di lavorare nella pubblica amministrazione qualifichi l’idea di Stato e di Regione che sta nei programmi di una forza politica – aggiunge Francesco Sanna -. Una pubblica amministrazione che agisce con imparzialità ed efficienza, come vuole la Costituzione, non può vedere quote significative di propri impiegati periodicamente sotto la ghigliottina dei contratti a termine, o peggio dei contratti interinali, di persone assunte per attività non straordinarie. La riforma della Pubblica Amministrazione che abbiamo voluto ed approvato in Parlamento ha tra i suoi obiettivi anche il superamento delle varie forme di precariato. Il decreto legislativo 75/2017 attua la riforma su questo punto, e vuole attivare, nel 2018 almeno 50.000 stabilizzazioni. In questo settore i precari sono oltre 37.000, di cui 10.000 medici. Chiunque utilizza il servizio della sanità in Sardegna può essere curato e assistito da professionisti che fanno lo stesso lavoro, ma che ingiustamente hanno un contratto diverso che lo regola. Penso che fare l’infermiere o il medico avendo un rapporto di lavoro stabile aiuti a costruirsi una vita più serena e ad affrontare il dolore e la malattia delle persone con una serenità, una concentrazione ed una dedizione diversa. I sindacati dicono che le stabilizzazioni da fare in Sardegna sono 2.300, e che nei reparti mancano 2.300 infermieri. Trovo molto ma molto strano che invece di esultare alla notizia di 6/800 stabilizzazioni possibili, si minaccino conseguenze politiche: come se i piani previsti dalle leggi non dovesse trovare attuazione anche a casa nostra.»

«C’è il pericolo, dice il Partito dei Sardi, di un uso strumentale delle stabilizzazioni, perché ci sono le elezioni – sottolinea ancora Francesco Sanna -. Segnalo che esistono nel nostro Paese norme penali che puniscono il voto di scambio, che è molto più facile estorcere facendo credere ad un ragazzo che sarà assunto o riconfermato nel suo contratto provvisorio da una agenzia interinale. Si tengano gli occhi aperti e si denuncino i comportamenti che alterano il gioco democratico: oggi chi opera nei luoghi di lavoro può farlo senza paura di persecuzioni anche alla legge sul whistleblowing che tutela i dipendenti pubblici o privati che segnalano reati o irregolarità. Penso, piuttosto, sia un rinnovato messaggio di legalità e di fiducia che occorra lanciare ai tanti lavoratori che si sentono discriminati per la loro condizione contrattuale e alle famiglie che con grandi sacrifici consentono ai loro figli di studiare e di non scrivere sulla certificazione del loro titolo di studio: “Raccomandato da”. Responsabilità, legalità e fiducia, piuttosto dell’obliquo riferimento alle autorità italiane (io capisco: la magistratura) che perseguiterebbe su delazione ideologica “i piccoli” nonsisachi.»

«Se si fermassero i piani di stabilizzazione per paura delle elezioni politiche di marzo 2018, si dovrebbero fermare anche per il turno delle elezioni comunali di qualche mese dopo; poi inizia la discesa verso lo scioglimento del Consiglio regionale alla fine dell’anno e la lunga campagna elettorale, poi nella primavera del 2019 ci sono le elezioni europee. E così democraticamente andando.

Quindi: attuiamo le buone leggi nazionali sulla amministrazione pubblica – conclude Francesco Sanna -, eliminiamo il precariato dalla sanità iniziando il prima possibile, lavoriamo tutti insieme alle migliori condizioni da assicurare ai malati nelle strutture della sanità sarda.»

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L’ex assessore dei Lavori pubblici Paolo Maninchedda, leader del Partito dei Sardi, ha pubblicato oggi un editoriale nel suo blog “Sardegna e Libertà”,  molto critico sull’«annuncio da parte dell’imperatore sanitario Moirano dell’imminente assunzione nella ATS sarda di circa 2.000 persone».

Pubblichiamo il testo integrale.

Gli organi di stampa danno notizia dell’annuncio da parte dell’imperatore sanitario Moirano dell’imminente assunzione nella ATS sarda di circa 2.000 persone.
Cito testualmente dalle agenzie di stampa: «Questo sarà l’anno delle stabilizzazioni in sanità, delle assunzioni e della rimozione totale del blocco del turn over. (…) Dopo un anno di duro lavoro possiamo dire che l’Ats non è piu’ la semplice somma delle 8 precedenti Asl», ha aggiunto il direttore generale Fulvio Moirano, «bensì un’azienda unica che proprio in questi giorni ha deliberato la nuova dotazione organica fatta da circa 16mila dipendenti: quasi duemila in più degli attuali dipendenti a tempo indeterminato. Ciò vuol dire che nel corso del 2018 centinaia di precari potranno essere stabilizzati e tanti giovani medici, infermieri, professionisti sanitari e tecnici potranno essere assunti in pianta stabile (complessivamente tra le 600 e le 800 unità)».
Mi rivolgo al Presidente della Giunta.
Non ti sfugge sicuramente il sapore rancido di un annuncio di questo tipo fatto a bocca di campagna elettorale.
Spero anche che non ti sfugga il grave, profondo, palpabile e drammatico peggioramento dei servizi sanitari nella nostra Sardegna. C’è veramente poco da fare conferenze stampa e inaugurazioni, a meno che non si voglia ripetere lo stile dell’Anas sulle inaugurazioni farsa sulla Sassari-Olbia.
Ho avuto già modo di comunicarti direttamente, come sempre tra noi, che non accetteremo mai un atteggiamento di cieco collateralismo della Giunta in queste elezioni politiche truffa alle quali noi per legge non possiamo partecipare (ma ci stiamo ancora pensando, perché se troviamo una forma alta di disobbedienza civile per poter partecipare, lo faremo). Se è iniziata la fiera delle assunzioni in sessanta giorni o delle promesse, sappi che noi la faremo finire in un giorno.
Leggo di imminenti annunci sul Piano Straordinario del Lavoro, da noi proposto.
Mi auguro che non venga scodellato come tua concessione ottriata né che venga involgarito durante la campagna elettorale.
Dico queste cose con la testa non alta, altissima, che sta dritta, da sempre, di fronte a qualsiasi autorità italiana che perseguita su delazione ideologica i piccoli ma si guarda sempre bene dal seguire gli elefanti che devastano il sistema della convivenza civile. Lo strabismo pregiudiziale scredita le istituzioni e ammazza la giustizia, ma a questo ormai la Repubblica italiana si è abituata.

Paolo Maninchedda

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«Le Forze di Polizia rappresentano un punto di riferimento per l’ordine e la sicurezza pubblica. Non possiamo accettare che il XIII Reparto Mobile della Polizia di Stato sia assegnato alla caserma “Carlo Alberto” di Cagliari, struttura che, nonostante i milioni di euro spesi è del tutto inidonea. E’ vergognoso che la sede amministrativa del Reparto mobile sia costituita da mezzo corridoio di un secondo piano, senza la possibilità di poter effettuare lo stoccaggio dei materiali, con parcheggi insistenti, condizioni di bagni e docce e degli spogliatoi inaccettabili e armadietti ammassati. Una situazione insostenibile per chi ogni giorno assicura l’ordine e la pubblica sicurezza. Nella mia interrogazione al ministro dell’Interno chiedo quindi interventi urgenti volti a trasferire il Reparto Mobile di Polizia in una struttura idonea, prevedendo, nel caso, l’assegnazione di un’area demaniale, messa a disposizione dalla Regione Sardegna o dal Comune, dove ergere una nuova, moderna, efficiente Caserma.»
Lo scrive, in una nota, il senatore Raffaele Volpi, vice presidente nazionale di Noi Con Salvini e firmatario dell’interrogazione.

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«Anche in Sardegna “Energie Per L’Italia” correrà da sola alle prossime elezioni politiche.»

Lo scrive in una nota Tore Piana, coordinatore regionale della formazione politica creata da Stefano Parisi.

«Il messaggio di Silvio Berlusconi a Porta a Porta l’altra sera è stato chiaro, Parisi vuole fare il protagonista, se vuole avere l’apparentamento nella coalizione deve entrare nella 4ª gamba con Formigoni e Lupi (ex Alfano), Zanetti (ex Scelta civica di Monti), Cirino Pomicino, Mastella, Costa ex Scelta civica, Tosi, Cesa, Fitto che sono pronti ad accoglierlo – aggiunge Tore Piana -. Ma “Energie Per L’Italia” ha una propria individualità politica che di fatto è la vera novità politica in questo centro destra, “Energie Per L’Italia” è pronta a raccogliere quei voti che Berlusconi e il centrodestra e Berlusconi ha perso per strada in questi anni. L’attuale centrodestra è addirittura molto ma molto meno attrattivo del centrodestra che si presentò alle elezioni del 2013, può essere innovativo solo con la presenza della lista di Parisi.»

«Stefano Parisi oggi può essere la sola arma vincente che potrebbe far raggiungere la maggioranza assoluta al centrodestra e la vittoria nei collegi della Sardegna – sottolinea Tore Piana -. Ma ci sono delle rigidità da parte di Forza Italia, pensate che alle elezioni regionali in Lombardia Forza Italia ha fatto ricorso contro la deroga per non raccogliere le firme a noi concessa. Una vera follia. Tra 5 giorni scade il termine per disegnare gli apparentamenti delle liste della coalizione di centrodestra. Oggi la Meloni da Bologna si è espressa favorevolmente. Salvini più volte nei giorni scorsi ha fatto capire di non avere nulla in contrario. Forza Italia ci fa i ricorsi contro. Non c’è problema correremo da soli.»

«Anche in Sardegna con il nostro nuovo simbolo in tutti i collegi uninominali e plurinominali. Le nostre liste sono già pronte, noi di “Energie per L’Italia” siamo il Centro Destra che rappresenta il nuovo e la novità – conclude Tore Piana -, gli elettori ci capiranno e raggiungeremo abbondantemente oltre il 3%, per eleggere nostri parlamentari nel prossimo Parlamento.»

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Dal 15 al 18 gennaio Orosei e i comuni della Valle del Cedrino si presentano ad una ventina di operatori turistici, giornalisti e travel blogger provenienti da sette diversi paesi europei, con l’obiettivo concreto di allungare la stagione turistica e conquistare nuovi mercati. 

L’iniziativa ricade nel progetto “L’altra stagione della Valle del Cedrino” che sarà presentato nel corso di una conferenza stampa che si terrà domani, lunedì 15 gennaio, presso l’Hotel Baia Marina di Orosei, in via del Mare 122, a partire dalle ore 10.00. Alla conferenza stampa interverranno il sindaco di Orosei Nino Canzano, l’assessore regionale del Turismo Barbara Argiolas, il commissario della provincia di Nuoro Costantino Tidu, il presidente della Camera di Commercio di Nuoro Agostino Cicalò e l’assessore del Turismo del comune di Orosei Giovanni Vardeu.

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La compagnia dei carabinieri di Carbonia nelle ultime ore è stata impegnata in un servizio a largo raggio, mirato alla verifica del rispetto della normativa in materia di detenzione e modalità di custodia delle armi. Al termine, è stato deferito in stato di libertà un 69enne residente a San Giovanni Suergiu, pensionato, accusato di detenzione abusiva di armi. Nel corso del controllo è stato sorpreso in casa con un fucile doppietta, illegalmente detenuto. Il servizio, proseguito per tutta la notte, è stato finalizzato anche al controllo della circolazione stradale con l’effettuazione di 15 posti di blocco lungo le principali arterie stradali della città, con l’utilizzo dell’etilometro, al fine di prevenire le stragi del sabato sera. L’esito è stato positivo: nessun incidente stradale è stato registrato, mentre sono state identificate 80 persone (la maggior parte ragazzi giovanissimi), controllati 35 mezzi con un’infrazione al codice della strada e sono state effettuate 3 perquisizioni.

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Una magica atmosfera ieri sera al Teatro Centrale di Carbonia ha catturato il pubblico, facendolo evadere per quasi due ore dai problemi quotidiani, per assaporare il fantastico mondo delle fiabe, nel secondo appuntamento di “Carbonia 80”, rassegna curata dal Cedac e dal Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo Sardegna, con il patrocinio ed il contributo economico del comune di Carbonia. Una rivisitazione, a cura del coreografo Massimiliano Volpini, della celebre fiaba “Lo schiaccianoci” del grandissimo Pëtr Il’ič Čajkovskij, realizzata per la Compagnia “Il Balletto di Roma”, ambientata in un’immaginaria periferia metropolitana piuttosto che in una ricca casa borghese. Protagonisti senzatetto e ribelli: una comunità di invisibili, che da Babbo Natale, altro non desidera se non un pupazzo, quale simbolo dell’evasione da una vita disagiata, vissuta tra stenti, un pupazzo che riuscirà a superare le barriere che dividono la società in due parti, in virtù della speranza che possano farcela tutti.

Un atto, il primo andato in scena, che con la forza delle musiche e della danza ha evidenziato la voglia di riscatto da parte di chi lotta quotidianamente per non soccombere.

Un secondo atto decisamente più classico nei passi e nelle figure, ha fatto viaggiare tutti i presenti tra le danze del mondo in compagnia di personaggi bizzarri e musiche che hanno spazzato via come per incanto la tristezza di una vita vissuta nell’ombra.

Quasi uno spaccato della vita reale che invita, in modo elegante e sottile, alla riflessione su un mondo da sempre spaccato a metà, su una parte di persone “invisibili” che non possiedono nulla, ma che trovano ancora la forza di sperare in un futuro migliore a cui tutti dovrebbero “lavorare” per puntare ad una vita dignitosa per tutti.

Nadia Pische