28 July, 2024
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Promuovere il benessere organizzativo all’interno delle aziende, valorizzando le diversità nei contesti lavorativi e contrastando le situazioni discriminatorie, in funzione del miglioramento delle condizioni di lavoro. Sono le finalità dell’avviso per la promozione del Diversity Management, pubblicato dall’assessorato del Lavoro, che finanzia le imprese per l’adozione di politiche del personale mirate, che tengano conto delle diverse necessità, dei bisogni e delle aspettative di lavoratrici e lavoratori. Sono comprese in tali politiche anche quelle di riorganizzazione del lavoro per l’adattamento dell’ambiente e dei processi lavorativi, al fine di valorizzare le diversità e ottimizzare le risorse, con ricadute positive sulla produttività complessiva.
«È un intervento innovativo che si colloca nell’ambito delle misure per la promozione delle pari opportunità nei luoghi di lavoro e del welfare aziendale, con un’attenzione rivolta ai soggetti che presentano maggior rischio di esclusione lavorativa e sociale», dichiara l’assessore del Lavoro Virginia Mura.
«La Sardegna è tra le prime regioni d’Italia a sperimentare questo strumento, con risorse del Fondo sociale europeo, credendo nelle potenzialità del diversity management per gli effetti positivi che è in grado di generare nella cultura aziendale, attraverso un nuovo approccio improntato all’inclusione senza rinunciare alla maggiore efficienza. Trattandosi di una misura mai adottata prima – aggiunge l’assessore del Lavoro – abbiamo voluto coinvolgere le imprese attraverso un’ampia consultazione che ha restituito importanti elementi di spunto per la costruzione dell’avviso e ha fatto emergere una spiccata sensibilità verso il tema. Abbiamo, dunque, registrato un grande interesse per un nuovo modello di organizzazione aziendale che, non solo non procuri svantaggio alle persone con uno o più fattori di rischio, ma che valorizzi le competenze di tutti, con particolare riferimento ai soggetti più fragili.»
«Con questa misura – conclude la titolare del Lavoro – vogliamo sostenere lo sviluppo e la competitività delle imprese in un’ottica inclusiva, improntata alla valorizzazione delle risorse umane e a una concezione orizzontale e paritaria del lavoro, che tenga conto in particolare delle varie condizioni di svantaggio, delle differenze di genere e delle disabilità.»
L’avviso, con uno stanziamento di 1,2 milioni di euro del Fondo sociale europeo, finanzia progetti per l’adozione delle misure di Diversity management, con un contributo forfettario, modulato in base alla dimensione dell’azienda e alla proposta progettuale, che va da un minimo di 4.500 euro fino a un massimo di 30.000 euro. Possono partecipare le piccole e medie imprese, profit e no profit, anche in forma associata, con sede operativa in Sardegna, che abbiano i requisiti richiesti dall’avviso. I destinatari finali dei progetti dovranno essere: lavoratrici e lavoratori svantaggiati, persone disabili, cittadini di Paesi Terzi, richiedenti asilo e rifugiati, soggetti vittime di violenza.
L’avviso e gli allegati sono consultabili alla sezione ‘bandi e gare d’appalto’ del sito web della Regione Sardegna. Le domande potranno essere presentate a partire dal 2 maggio e fino al 31 maggio 2018. 

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https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10215473689303320/

Si è svolto questa mattina, nella sala polifunzionale del comune di Carbonia, il penultimo appuntamento del ciclo di incontri tra Regione, enti locali, aziende e parti sociali, sulla riforma del trasporto pubblico locale (TPL). L’ultimo incontro è in programma questa sera a Nuoro. Gli altri incontri, da lunedì 8 gennaio, si sono svolti a Sassari, Olbia, Lanusei, Oristano e Sanluri. All’incontro odierno hanno partecipato alcuni sindaci ed amministratori locali, il nuovo amministratore straordinario della provincia del Sud Sardegna Mario Mossa, il presidente dell’Unione dei Comuni del Sulcis Ivo Melis, rappresentanti delle imprese e dei lavoratori. Il progetto di riforma prevede la complessiva riorganizzazione del trasporto pubblico locale con la creazione di nuovi bacini di mobilità e dei relativi enti di governo per garantire qualità ed efficienza dei servizi essenziali, così come richiedono le norme nazionali e comunitarie in materia, entro la fine del 2019.

Al termine dell’incontro, abbiamo intervistato l’assessore regionale dei Trasporti, Carlo Careddu.
   

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Dalla rivendicazione di pari opportunità per l’accesso alle cariche elettive nel Consiglio Regionale della Sardegna, all’attuazione di adeguate politiche di genere, per una nuova condizione delle donne in una società più equa e rispondente  ai bisogni del mondo contemporaneo. Questo lo spirito del “Plenum 2018” del Coordinamento 3-Donne di Sardegna, in programma domenica 14 gennaio ad Arborea, nella Sala Conferenze del Museo della Bonifica. 

Obbiettivo: presentarsi alle donne sarde  decise a contribuire alla costruzione di un futuro possibile per l’isola, fondato su un rapporto paritario ed equilibrato fra donne e uomini, condizione necessaria  per una  stagione di sviluppo e rinascita. Proposta rivolta anche agli uomini, disposti a collaborare lealmente alla realizzazione dei futuri progetti, tesi al progresso e alla crescita del benessere e della felicità del popolo sardo, nel rispetto della dignità e dell’identità delle persone. I lavori, coordinati da Susi Ronchi, incominceranno alle ore 9.30 e vedranno la partecipazione della segreteria uscente: Carla Medau, Rita Corda, Simonetta Corongiu, Rita Mameli, Carla Puligheddu, oltre a tante altre donne che si sono sempre distinte per il loro attivismo a favore del riconoscimento dei diritti e delle opportunità delle donne:  Simonetta Sotgiu, Carmina Conte, Luisa Marilotti, Paola Secci, Alessandra Addari, Patrizia Desole, Rita Nonnis, Pupa Tarantini, Franca Mandis, Manuela Pintus. Si tratterà di un momento di intenso confronto e partecipazione, da tutte atteso ed auspicato in vista delle imminenti scadenze elettorali, dove certamente saranno impegnate moltissime donne che hanno partecipato e contribuito alla battaglia per la doppia preferenza di genere.

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Dal 13 al 21 gennaio la città di Carbonia sarà presente, grazie alla rete creata con Visit Sulcis, al CMT di Stoccarda. Il CMT è la fiera turistica più importante della Germania, nonché una delle principali manifestazioni mondiali sul tempo libero, con una media di oltre 250 mila visitatori. Per nove giorni verranno promosse le bellezze turistiche del nostro territorio direttamente al fruitore finale. La fiera di Stoccarda rientra nell’ambito delle azioni di internazionalizzazione a cui partecipa Visit Sulcis con l’intento di valorizzare e far conoscere il Sulcis Iglesiente all’estero.
«Si tratta di una grande vetrina per la nostra città e il nostro territorio in una delle principali fiere turistiche a livello globale – spiega l’assessore del Turismo del comune di Carbonia Sabrina Sabiu -. I rappresentanti di Visit Sulcis presenteranno ai partecipanti alla kermesse di Stoccarda il materiale informativo e fotografico che caratterizza Carbonia ed il Sulcis Iglesiente, sempre nell’ottica di un marketing turistico integrato, capace di coniugare le nostre peculiarità naturalistiche con quelle archeologiche, storiche e architettoniche.»

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Il ministero della Giustizia, dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, ha indetto vari concorsi pubblici per trentacinque posti a tempo indeterminato per il profilo professionale di funzionario contabile, III Area funzionale, fascia retributiva F1, ed altre 15 figure di varie qualifiche. Per partecipare al concorso i candidati devono essere in possesso dei seguenti requisiti: cittadinanza italiana; godimento dei diritti civili e politici; idoneità fisica all’impiego; qualità morali e di condotta; etc. Se le domande di partecipazione sono superiori a mille verrà svolta una prova preselettiva che consisterà in una serie di domande a risposta multipla vertenti su argomenti di cultura generale. Il ministero della Giustizia ha bandito anche altri concorsi per l’assunzione di altre…

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://www.suntini.it/diariolavoro_min_giustizia.html .

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Nel sito internet del comune di Sant’Antioco www.comune.santantioco.ca.it ed presso il centralino del Municipio, è disponibile la modulistica per accedere alle linee di intervento sul diritto allo studio: borsa di studio (contributo rimborso spese scolastiche annualità 2016/2017); e buono libri (fornitura gratuita o semigratuita di libri di testo annualità 2017/2018). Le domande dovranno essere presentate presso l’Ufficio protocollo entro il 15 febbraio 2018.

La borsa di studio è rivolta agli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado, il cui nucleo familiare presenti un ISEE in corso di validità inferiore o uguale a 14.650,00 euro. Il buono libri è invece rivolto esclusivamente agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, il cui nucleo familiare presenti un ISEE in corso di validità inferiore o uguale a 14.650,00 euro. La borsa di studio è attribuita esclusivamente sulla base del valore ISEE, per un importo massimo di 200 euro a studente, indipendentemente dalla scuola frequentata, mentre il buono libri è concesso in proporzione alle spese dichiarate e ritenute ammissibili, senza limite massimo. 

Possono presentare domanda compilando l’apposito modulo (cui va allegata fotocopia del certificato ISEE e del documento di identità del richiedente) il genitore, il rappresentante legale dello studente o lo stesso studente se maggiorenne. Per quanto riguarda il buono libri, occorre allegare anche la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà sulle spese effettivamente sostenute per l’acquisto dei libri di testo adottati dalla propria scuola (cartacei o digitali) unitamente alla documentazione comprovante la spesa (fatture). Nel caso di acquisto di libri usati va allegata la dichiarazione sostitutiva predisposta dall’Ufficio Pubblica Istruzione. Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi all’Ufficio Pubblica Istruzione dal lunedì al venerdì, dalle 10.00 alle 12.00, e il lunedì pomeriggio dalle 16.00 alle 18.00.

 

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Amara sconfitta casalinga per la Dinamo Banco di Sardegna, nella decima giornata della regular season della Basketball Champions League. La squadra di Federico Pasquini s’è arresa agli spagnoli dell’Ucam Murcia con il punteggio di 88 a 94 (primo tempo 38 a 42), con un margine di un punto superiore rispetto a quello con il quale il 25 ottobre dello scorso anno si impose in Spagna (83 a 78).

Avanti in avvio sul 7 a 0 e di due lunghezze al termine del primo quarto (19 a 17), i biancoverdi hanno subito la reazione iberica nel secondo quarto, terminato sul 19 a 25 e, soprattutto, per larghi tratti del terzo quarto, nel corso dei quali il Murcia è arrivato ad accumulare un margine di vantaggio di ben 18 punti. A quel punto, quando ormai tutto sembrava perduto con una squadra in completa confusione, è stato il beniamino sassarese Marco Spissu a suonare la carica e, con alcune giocate difensive superbe, ad accendere la rimonta, sostenuta poi dall’incredibile precisione al tiro del brasiliano Jonathan Tavernari, autore di ben 4 triple su 5 tentativi. La Dinamo prima ha chiuso il terzo quarto a -12, 55 a 67, e poi con un parziale di 9 a 0 in avvio di ultimo quarto, si è riportata ad un solo possesso di distanza, 64 a 67, riaprendo completamente il match.

Da lì in avanti è stata partita vera, con gli spagnoli nuovamente avanti di 8 punti, Tavernari fuori per raggiunto numero di falli e Dinamo nuovamente a -3 con i canestri di Scott Bamforth, fino a quel punto in giornata decisamente poco felice rispetto alle sue solite prestazioni. Nel finale, purtroppo, alla Dinamo non è riuscito l’ultimo allungo per completare la rimonta e l’Ucam Murcia ha fatto suo l’incontro ed anche la differenza punti nel doppio confronto, utile nel caso di arrivo a pari punti al termine della regular season.

«Innanzitutto devo parlare della questione arbitrale, perché risulto il piagnone che si lamenta – ha detto in conferenza stampa Federico Pasquini -. Il concetto è molto semplice: io non penso che gli arbitri debbano decidere le partite. La situazione di stasera sul finale è stata questa: a un minuto e mezzo dalla fine ci sono due squadre che se la stanno giocando, la differenza è di un possesso e mezzo e si chiama un fallo. Non vedo perché questa partita debba essere chiusa in questa maniera. Se poi il problema è che era stato fischiato un fallo tecnico 5 minuti prima agli avversari, allora dico che è una logica che non esiste, così come non esiste il fatto che proprio questa sera che abbiamo fatto una prestazione difensiva modesta, alla fine noi abbiamo 30 falli e loro 18. Ecco questo mi sembra qualcosa di particolare, qualcosa che non mi piace. Avremmo perso lo stesso, lo ribadisco, avremmo perso lo stesso, però mi resta la rottura di coglioni di non avercela giocata noi, che siamo in campo come giocatori e allenatori, che lavoriamo per fare questo. Detto questo, per quanto riguarda la partita, non mi era mai capitato prima che dopo 6 minuti 4 giocatori mi chiedessero il cambio. Questo, a dimostrazione del fatto che la partita contro Trento ci ha prosciugato molte energie. Da questo punto di vista, non siamo riusciti nel secondo e terzo quarto ad essere i soliti, ad essere brillanti dal punto di vista difensivo, perché non eravamo reattivi come lo eravamo tre giorni fa. Siamo stati bravi a riagganciare la partita con delle situazioni strane, con dei quintetti atipici, giocando molto piccoli perché cercavo energie. Chiaramente giocando accelerati con degli assetti particolari ci può anche stare che abbiamo fatto qualche scelta offensive sbagliata. Non ho niente da rimproverare ai ragazzi perché era una partita contro un avversario di alto livello e qualità. Continuiamo a tenere accesa la fiammella, vogliamo crederci, abbiamo quattro partite da vincere. Adesso la corsa va su Karsiyaka che è quella che ci sta davanti, con la quale abbiamo differenza canestri positiva. Non voglio che nessuno si arrenda – ha concluso Federico Pasquini -, questa sera è andata in questa maniera, per cui complimenti a Murcia e peccato che non avessimo benzina come tre giorni fa.»

Dinamo Banco di Sardegna 88 – Ucam Murcia 94

Parziali: 19-17; 19-25; 17-25; 33-27.

Progressivi: 19-17; 38-42; 55-67; 88-94.

Banco di Sardegna: Spissu 5, Casula, Bamforth 18, Planinic 7, Devecchi 2, Randolph 5, Pierre 14, Jones 9, Hatcher 10, Polonara 6, Picarelli, Tavernari 12. All. Federico Pasquini.

Ucam Murcia: Soko 16, Mutic, Urtasun, Martin, Kloof 2, Martinez, Hannah 21, Oleson 19, Olaizola, Delia 14, Rojas 12, Lukovic 10. All. Ibor Navarro.

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Il variegato mondo della canzone d’autore al femminile sarà ancora il protagonista del Premio Bianca d’Aponte – Città di Aversa, l’unico concorso italiano dedicato esclusivamente alle cantautrici. La manifestazione lancia ora il bando per la 14ª edizione, le cui finali sono in programma ad Aversa (CE) il 26 e il 27 ottobre 2018.

La partecipazione è gratuita, la scadenza per le iscrizioni è fissata al 28 aprile 2018. Le dieci finaliste saranno selezionate dal Comitato di garanzia del Premio, composto come sempre da cantanti, autori e compositori di notevole rilievo nonché da operatori del settore e critici musicali. Alla vincitrice del premio assoluto sarà attribuita una borsa di studio di € 1.000,00; per la vincitrice del Premio della critica “Fausto Mesolella” la borsa di studio sarà di € 800,00. Riconoscimenti andranno anche alla migliore interprete, al miglior testo ed alla migliore musica.

Nei due giorni del Premio le esibizioni delle finaliste si alterneranno a quelle di alcuni dei nomi più importanti del panorama musicale italiano. Negli anni scorsi hanno calcato, infatti, il palco del Teatro Cimarosa di Aversa, fra gli altri, Mario Venuti, Fausto Cigliano, Tricarico, Enzo Avitabile, Mauro Giovanardi, Raiz, Avion Travel, Musica Nuda, Erica Mou e, in veste di madrine, Paola Turci, Irene Grandi, Rossana Casale, Ginevra di Marco, Cristina Donà, Nada, Elena Ledda, Petra Magoni, Rachele Bastreghi, Andrea Mirò, Mariella Nava, Brunella Selo, Fausta Vetere.

Nelle passate edizioni il premio assoluto è andato a Veronica Marchi e Germana Grano (ex aequo, 2005), Chiara Morucci (2006), Mama’s Gan (2007), Erica Boschiero (2008), Momo (2009), Laura Campisi (2010), Claudia Angelucci (2011), Charlotte Ferradini (2012), Federica Abbate (2013), Elisa Rossi (2014), Irene Ghiotto (2015), Sighanda (2016), Federica Morrone (2017).

Il premio della critica, dallo scorso anno ribattezzato “Premio Fausto Mesolella” in omaggio allo storico direttore artistico della manifestazione, è stato invece attribuito a Marilena Anzini (2005), Ivana Cecoli (2006), Giorgia Del Mese (2007), Silvia Caracristi (2008), Momo e Giorgia Del Mese (ex aequo, 2009), Paola Rossato (2010), Rebi Rivale (2011), Cassandra Raffaele e Paola Rossato (ex aequo, 2012), Rebi Rivale (2013), Elsa Martin (2014), Helena Hellwig (2015), Agnese Valle (2016), Fede ‘N’ Marlen (2017).

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Il segretario nazionale di Progres Gianluca Collu, in proiezione elezioni Politiche, apre al confronto con i partiti sardi per una convergenza nazionale, alternativa agli schieramenti italiani.
«Progetu Repubblica de Sardigna, fin dalla sua fondazione sostiene il dibattito con tutte le forze dell’arco politico nazionale sardo, con l’ambizione di costruire un’alternativa seria e credibile ai poli italiani – scrive in una nota Gianluca Collu -. Le recenti elezioni in Corsica e Catalogna hanno dimostrato al mondo, e in particolare a una ormai vecchia e inadeguata Unione Europea, che i popoli delle nazioni senza stato hanno acquisito la consapevolezza di poter cambiare il proprio destino, di essere artefici del proprio futuro e del significato più compiuto della parola “Democrazia”. In tal senso il nostro popolo, i cittadini sardi, possono guardare a questi processi con fiducia perché anche nella nostra Nazione l’indipendentismo ha maturato la consapevolezza e la determinazione politica di poter ambire a governare la Sardegna con un progetto condiviso di reale emancipazione politica, economica e sociale.»

«Da anni promuoviamo spazi di sintesi capaci di attrarre anche le forze sane della società, così come abbiamo fatto nelle scorse elezioni sarde del 2014 – aggiunge Gianluca Collu -. Pur essendo un giovane partito abbiamo aperto una nuova strada politica la cui strategia prescinde dall’obbligo di allearsi con i partiti italiani; per la prima volta nella storia della RAS abbiamo candidato alla carica di Presidente una donna indipendentista e proposto un programma di governo partecipato, condiviso con tutti i cittadini sardi. I risultati sono stati più che lusinghieri in termini percentuali ma non abbastanza da permetterci di governare e di mettere in atto il nostro progetto: la graduale costruzione della Repubblica di Sardegna.

Oggi in tanti condividono questa strategia e l’esigenza di creare un’alternativa di governo al disastro compiuto – in egual misura – dalle coalizioni unioniste di centrosinistra e centrodestra. Ci ritroviamo davanti a un bivio e la disponibilità a costruire un blocco nazionale sarà determinata, oltre che dal momento storico propizio, dalle imminenti politiche italiane del 4 marzo.»

«Quattro anni fa alle scorse elezioni proponemmo l’annullamento della scheda elettorale con la campagna “Bollo Nero”; era un modo per responsabilizzare i sardi, invitandoli comunque a recarsi nei seggi per esercitare un diritto democratico, e per dare un segnale ai partiti italiani e dire “la vostra politica è morta”. Oggi come allora riteniamo che l’impegno richiesto per una competizione di questo tipo, tenuto conto di una legge elettorale “Rosatellum” che rende praticamente impossibile arrivare ad ottenere un seggio in Parlamento, limiterebbe i nostri obiettivi alla mera testimonianza, o al poco edificante risultato di contribuire far perdere o vincere una coalizione unionista su un altra coalizione anch’essa unionista. Come partito indipendentista, pur considerando legittimo che altre forze politiche sarde si presentino alle elezioni, riteniamo che attualmente non sussistano le condizioni per una proficua e soddisfacente partecipazione alle politiche di marzo.

Ciononostante siamo altresì convinti che si debba fin da ora aprire un confronto con i partiti sardi che condividono valori e obiettivi comuni come il riconoscimento della nazione sarda, il diritto a decidere del nostro popolo, la conquista di nuovi e maggiori spazi di sovranità, una ridefinizione dei rapporti con lo Stato italiano attraverso la riscrittura dello Statuto sardo, per una Convergenza che possa in tempi brevi proporre ai sardi un blocco nazionale forte e autorevole, determinato a cambiare le sorti del nostro Paese. Un blocco nazionale capace di lanciare la sfida di governo per le prossime elezioni sarde del 2019 con un programma incentrato sul lavoro, una fiscalità equa e la difesa degli interessi dei cittadini sardi.

La campagna politica per le prossime nazionali sarde deve iniziare ora – conclude Gianluca Collu -, possibilmente partendo dall’impegno nelle 42 comunità dove sono previste le amministrative di quest’anno, perché non si ottiene la fiducia dei sardi se non siamo in grado di proporci alla guida dei nostri paesi e delle nostre città.»

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Il deputato Emanuele Cani (Pd) esprime un giudizio positivo sulla Finanziaria regionale, in particolare per gli interventi su lavoro, istruzione e sociale.

«L’approvazione della Finanziaria regionale che al suo interno si sviluppa seguendo tre linee fondamentali come il lavoro, l’istruzione e gli interventi sul sociale, è un fatto positivo che non potrà che contribuire a una ripresa economica della nostra isola – dice Emanuele Cani -. Elementi significativi che vanno a incrociarsi con i segnali di ripresa che gli indicatori già segnalano. Gli interventi sul lavoro giungono poi in un momento che vede profilarsi la chiusura positiva di importanti vertenze regionali con un peso nazionale. Altresì importanti sono le misure che riguardano l’istruzione giacché si investe sulle future generazioni – conclude Emanuele Cani -. E il sociale, doveroso percorso per affrontare quelle situazioni emergenziali e necessarie di supporto che un paese civile e moderno deve affrontare.»