Per il “Giorno della Memoria”, a Sant’Antioco, verranno rappresentate “Anne Frank” e “Stelle infrante, le donne e la Shoah”.
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In occasione delle celebrazioni legate al “Giorno della Memoria” (ricorrenza internazionale che ricade il 27 gennaio, giorno della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz), l’Amministrazione comunale di Sant’Antioco ha organizzato una serie di appuntamenti dedicati agli studenti e alla cittadinanza. Nello specifico, si tratta di due rappresentazioni teatrali che verranno portate in scena nell’aula del Consiglio comunale: “Anne Frank” e “Stelle Infrante, le donne e la Shoah”. La prima è rivolta esclusivamente alle scuole medie (mercoledì 31 gennaio, dalle 9.45 alle 11.00 e replica dalle 11.30 alle 12.45), mentre la seconda è destinata alle scuole superiori (giovedì primo febbraio, dalle 9.45 alle 11.00 e replica dalle 11.30 alle 12.45) e a tutta la cittadinanza (venerdì 2 febbraio alle 18.30, ingresso libero e gratuito).
“Stelle Infrante, le donne e la Shoah”, di Sara Poli con Laura Mantovi, è una produzione Progetti & Regie.
Tra il 1933 ed il 1945, in gran parte d’Europa, gli ebrei vennero colpiti da una persecuzione durissima, culminata in eccidi di massa. Alle vittime vennero dapprima negati i diritti civili e poi il diritto stesso alla vita. In Italia la persecuzione si sviluppò nella prima fase dal 1938 al 1943, con le leggi antiebraiche emanate dal governo fascista del Regno d’Italia, e dal 1943 al 1945, con gli arresti e le deportazioni decisi e attuati dalla Repubblica sociale italiana e dall’occupante tedesco. Migliaia di italiani vennero deportati e spediti nei campi di concentramento. Molti di loro non fecero mai ritorno. Di queste migliaia molte erano donne. Stelle Infrante è dedicato a loro. Le loro storie, le loro voci, la loro memoria. Per non dimenticare mai l’abisso in cui sprofondò l’essere umano quando dimenticò di essere umano. Un percorso emozionale ed intenso di voci, parola, musica e movimento che arriva dritto alla nostra parte viva e vibrante. Perché l’orrore del passato deve essere monito di memoria e responsabilità per ognuno di noi.
“Anne Frank” , di e con Laura Mantovi, è una produzione Progetti & Regie.
Fra il 1933 e il 1945, quando l’Europa fu sconvolta dal regime nazista, dei 6.000.000 milioni di ebrei uccisi 1.500.000 erano minorenni. Il racconto di tutte le tappe della Shoah, dei fatti, dei luoghi, dei risvolti emotivi e psicologici, degli episodi più eclatanti come di quelli apparentemente più insignificanti, delle atrocità, delle complicità è materia inesauribile di studio e di riflessione da quasi sessant’anni. Ma il mistero di tanto orrore rimane comunque insondabile e dai contorni indefiniti. Tra i 1.500.000 minorenni ebrei uccisi una era una ragazza di 15 anni. Era nata nel 1929. E’ morta di tifo e stenti nel campo di Bergen-Belsen nel 1945. Si chiamava ANNE FRANK. Perché ricordare solo Anne? Primo Levi disse, parlando della sua storia: «Una singola ANNE FRANK desta più commozione delle miriadi che soffrirono come lei ma la cui immagine è rimasta in ombra. Forse è necessario che sia così, se dovessimo e potessimo soffrire le sofferenze di tutti i coinvolti non potremmo vivere più».
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