Frontex, l’Agenzia europea delle guardie costiere e di frontiera, ha pubblicato oggi un’analisi dei rischi legati all’immigrazione per il 2018.
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Frontex, l’Agenzia europea delle guardie costiere e di frontiera, ha pubblicato oggi un’analisi dei rischi legati all’immigrazione per il 2018.
«Nel 2017, il numero totale di attraversamenti illegali di frontiera nell’UE è sceso al livello più basso in quattro anni, soprattutto a causa di un calo dei rilevamenti sulle rotte del Mediterraneo orientale e dei Balcani occidentali, gli analisti di Frontex scrivono nell’analisi del rischio per il rapporto del 2018 pubblicato oggi – si legge nel sito http://frontex.europa.eu/-. Il totale annuale di 204.700 ha segnato una diminuzione significativa rispetto agli anni recenti, ma non ha ancora fatto ritorno alla situazione prima del 2014, quando le cifre andavano da 72.000 a 141.000 rilevazioni.»
«Mentre il confronto su base annua mostra che le rotte del Mediterraneo orientale e dei Balcani occidentali hanno avuto il più grande calo in termini assoluti, lo sviluppo più significativo dello scorso anno è stato l’improvviso crollo del numero di attraversamenti illegali delle frontiere nel Mediterraneo centrale. L’improvvisa inversione su questa rotta si è svolta a luglio – si legge ancora nel sito http://frontex.europa.eu/-. In contrasto con le tre principali rotte migratorie, il numero di rilevamenti nel Mediterraneo occidentale ha raggiunto un livello senza precedenti, più del doppio rispetto al precedente record del 2016.
In relazione ai cambiamenti sulle rotte migratorie, la quota relativa dei cittadini africani è aumentata rispetto al 2016, trainata dal numero in rapida crescita di migranti dei paesi del Maghreb (in particolare Marocco, Algeria e Tunisia) nella seconda metà dell’anno. Di conseguenza, i cittadini africani rappresentavano quasi i due terzi dei migranti irregolari che arrivavano sulle rive dell’UE.»
«L’analisi dei rischi per il 2018 presenta anche vari indicatori relativi alle frontiere esterne e alla migrazione dell’UE nel 2017. Questi includono:
• 204.700 rilevamenti di valichi di frontiera illegali tra i valichi di frontiera (-60%)
• 183.500 rifiuti di ingresso (in calo del 15%)
• 51.400 rendimenti effettivi da parte degli stati membri (-14%)
• Frontex ha assistito più di 14.000 resi (+33%)
• 10-200 rilevamenti di trafficanti/facilitatori di persone (-19%)
Il rapporto di Frontex include anche analisi in evidenza su argomenti come:
• il ruolo delle guardie di frontiera nella lotta al terrorismo
• l’impatto della criminalità transfrontaliera in mare e il ruolo crescente di Frontex nella sua lotta
• tratta di esseri umani
• movimenti migratori secondari nell’UE
L’analisi del rischio per il 2018 conclude che il mare, specialmente lungo le rotte del Mediterraneo, rimarrà il percorso più attivo per l’attraversamento illegale delle frontiere esterne dell’UE, ma anche uno dei più pericolosi per i migranti. Frontex, l’Agenzia europea delle guardie costiere e di frontiera, sta aprendo la strada per estendere la cooperazione tra le varie autorità, contribuendo alla lotta contro i vari reati transfrontalieri, nonché un ulteriore coordinamento negli sforzi di ricerca e soccorso.»
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