La relazione di fine mandato del commissario straordinario del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna.
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Con il decreto del ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 28 ottobre 2017, è stato riconfermato, per altri tre mesi, il commissario straordinario del Parco Geominerario Storico ed Ambientale della Sardegna, Tarcisio Agus, ed in relazione allo stesso, richiesta relazione a fine mandato.
Al termine dei tre mesi, Tarcisio Agus ha inviato la relazione di fine mandato al ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Direzione Generale per la protezione della natura e del mare e, per conoscenza, alla Regione Autonoma della Sardegna ed al presidente della Comunità del Parco, il sindaco di Iglesias Emilio Gariazzo.
Relazione di fine Mandato
Dopo l’incontro tenutosi a Roma, presso gli uffici di codesto ministero, il 28 novembre 2017, di cui si è redatto puntuale verbale, con la sintesi dei temi più rilevanti: Personale – Trasparenza – Anticorruzione – OIV – Bilanci Consuntivi – Regolamento Amministrazione e Contabilità – Piano di Gestione Siti Minerari – Piano dei siti minerari prioritari, nonostante le difficoltà per la carenza di personale, dopo la nomina del direttore, Dott. Ciro Pignatelli, avvenuta con delibera commissariale n. 34 del 19.10.2017 e la presa in servizio il 25 ottobre 2017, si è proceduto da subito alla predisposizione del Piano della Performance 2017/2019, scaduto a Gennaio 2017, (per il quale l’OIV ha rilasciato parere positivo) e dell’aggiornamento e implementazioni della sezione Amministrazione trasparente.
Con Determinazione commissariale n. 36 del 27 novembre 2017, si è proceduto alla Ricognizione delle eccedenze del personale, ai sensi dell’Art.33, Comma 1, del D. LGS N.165/2001. Annualità 2017
Da subito ci si è preso in carico i numerosi atti che da tempo attendevano d’essere evasi. In particolare: rendicontazioni per le liquidazioni ai Comuni ed alle associazioni, beneficiarie di contributi a seguito del bando del 2 novembre 2016, avvenuto con determina n. 222 e conclusosi, con la graduatoria degli ammessi datata 6 giugno 2017, determinazione n. 69.
Questa operazione tutt’ora in atto è resa difficile dalla mancanza di atti, oggetto a suo tempo di prelievi da parte degli organi giudiziari, per tutta una serie di denunzie anonime e non, al quale il Parco negli anni addietro è stato sottoposto. Il ricostruire, con i comuni o con i beneficiari di finanziamento, il percorso deliberativo impegna tutto il personale del Parco, a discapito di nuove azioni di programmazione. Ciò nonostante, si guarda al pregresso ma anche ad una nuova programmazione, nell’ottica di una futura stabilizzazione dell’Ente con tutta la sua pianta organica prevista ed i suoi organi statutari: Presidente e Consiglio Direttivo.
E’ in preparazione la redazione del bilancio di previsione 2018.
Sono state avviate una serie di azioni da attuarsi con la programmazione 2018 e in particolare, con deliberazione N.38 del 29 Dicembre 2017, si è programmato, in partenariato con altri soggetti in ambito nazionale, comunitari ed internazionale, tre incontri formativi, rivolti ai giovani imprenditori, amministratori locali, studenti, laureati o laureandi in materie geologiche, economiche, ambientali e turistiche, ai funzionari di amministrazioni e istituzioni pubbliche e private, ad esperti in pianificazione ambientali e del territorio, alle guide turistiche e ambientali, ai Tour Operator e manager del turismo, ecc., in tre aree del Parco, Sulcis-lglesiente, Sarrabus-Gerrei e Arburese-Guspinese
La realizzazione di questo progetto formativo sperimentale, costituisce elemento significativo e di opportunità di nuove forme di occupazione alla luce di esperienze ormai consolidate nel resto dell’Europa.
Con determinazione del direttore n. 134, del 29.12.2017, si da corso ad un importante evento, al quale ne seguiranno degli altri, per riattivare i percorsi in sotterraneo dei siti minerari prioritari. In questa occasione sarà presentata la riapertura della galleria “Anglo Sarda”, presso la Miniera di Montevecchio – Guspini.
Le iniziative culturali, di promozione e di sensibilizzazione delle comunità ex minerarie, rientrano nel programma che il Parco ha iniziato a promuovere per l’anno Europeo del Patrimonio Culturale.
Come già accennato nella precedente relazione il Parco intende operare anche nel campo della ricerca e per il 2018 sosterremo due importanti interventi di ricerca archeologica entro il perimetro del Parco ed in particolare nel comune di Arbus, ove i due importanti eventi si sono manifestati:
Scavo del sito Mesolitico di “Domu de S’Orku” a ridosso delle miniere di Ingurtosu e Montevecchio, in comune di Arbus. L’intervento è previsto con l’Università di Cagliari – Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche.
Studio dei materiali e della possibile presenza ancora in situ di materiali del carico Nuragico, lingotti di stagno e piombo, rinvenuti, sempre in territorio di Arbus, in regione Rio “Domu de S’Orku”, con la collaborazione, per lo studio degli isotopi dei materiali, dell’Università della Ruhr – Universitat Bochum.
Nell’ottica della promozione delle aree minerarie, su richiesta dei Comuni di Arbus e Guspini, il Parco sostiene la promozione delle aree minerarie di Montevecchio e Ingurtosu, con il primo Rally “Parco Geominerario”, marzo 2018. Una iniziativa sportiva di carattere Nazionale che porrà all’attenzione del vasto pubblico per quattro giorni, l’area mineraria del Guspinese Arburese, promuovendone i luoghi, la cultura e la storia.
Da diversi anni a cominciare dal 2011 o forse anche prima il Parco impegnò parte dei suoi avanzi per intervenire su diverse aree, con l’ottica di migliorarne la fruibilità, ampliare il recupero e promuoverne le visite. Forse l’alternarsi dei Commissari con le diverse visioni, hanno frenato l’azione, accrescendo i residui.
In questo fine 2017 abbiamo ripreso buona parte della suddetta programmazione e costituito le condizioni perché quegli gli impegni ed altri siano concretamente assunti, nell’ottica di promuovere una nuova azione di fiducia e di collaborazione con i Comuni, perché il Parco possa diventare strumento, non solo di conoscenza, ma anche di sviluppo economico dei suoi territori.
Gli interventi previsti:
Buggerru – per manutenzione ed interventi presso il Museo della Miniera;
Carbonia – per progetto di cartellonistica entro e fuori dal complesso di Serbariu;
Fluminimaggiore – per sistemazione e pavimentazione area esterna miniera “Su Zurfuru”;
Iglesias – per intervento di completamento della seconda sala espositiva minerali presso l’Istituto Minerario;
Lula – per sistemazione viabilità di accesso alla miniera di “Sos Enattos”;
Masullas – per opere di completamento Geo Museo Monte Arci;
Montevecchio – Guspini – per intervento per la predisposizione del Piano Particolareggiato del Borgo minerario autentico di Montevecchio;
Montevecchio – per intervento recupero Direzione della Miniera di Montevecchio;
Montevecchio – Arbus – per intervento di messa a norma degli immobili della foresteria e dell’Ufficio Geologico;
Nuxis – per lo studio del sito minerario “Sa Marchesa”
Pau – per manutenzione straordinaria del museo dell’ossidiana;
Sant’Antioco – per segnaletica nelle aree costiere.
Villamassargia – per intervento di ripristino distribuzione idrica ed elettrica presso il villaggio minerario di “Orbai”;
Villasalto – per interventi da realizzarsi nel sito minerario di “Su Suergiu”;
Questa nuova azione punta anche a riprendere una seria promozione e visibilità del parco. Attraverso la gestione dei siti turistici minerari, sulla base dell’approvazione del Piano di Gestione dei siti prioritari.
Dopo gli otto incontri territoriali con gli 87 comuni del Parco, si è condiviso di predisporre nuovo materiale promozionale che valorizzi le otto aree del Parco, con i suoi siti minerari, ma anche i geositi, gli ambiti paesaggistici, l’archeologia e le produzioni artigianali e agroalimentari, nonché tutto il sistema della ricezione.
Si è concordato di dar seguito ad una Carta del Parco della Sardegna, ad otto Carte Territoriali di Area, per meglio descriverne ed indicarne la fruibilità e un libretto per Area ove siano raccolti tutti i contenuti dell’Area in oggetto: i Comuni, i siti, le percorrenze, le attività produttive artigianali e agroalimentari. I numeri di telefono e le mail utili per accompagnare la fruizione del territorio in sicurezza.
Con il suddetto materiale il Parco, nella programmazione 2018, sta valutando ove promuovere la rete del Parco ed in particolare si stanno avviando le consultazioni, con le aree dei parchi più importanti d’Europa, per un allestimento del Parco Geominerario Storico ed Ambientale della Sardegna, onde favorire un possibile flusso verso la Sardegna dei milioni di visitatori dei Parchi Europei.
In quest’ottica si sta già lavorando per ospitare nel prossimo autunno, gli 80 delegati delle aree industriali d’Europa facenti parte dell’ERIH (European Route of Industrial Heritage).
L’adesione al Patrimonio Europeo Industriale ci consente di ampliare la promozione delle nostre aree minerarie dismesse. Nel precedente incontro dell’autunno scorso a Copenaghen il Parco Geominerario si è posto all’attenzione di tutti i rappresentati delle aree industriali europee che hanno manifestato il desiderio di realizzare in Sardegna il prossimo appuntamento annuale, per fare il punto sulla promozione delle rispettive aree e con delle escursioni per conoscere le realtà del paese ospitante.
L’ERIH Italia ha sostenuto con convinzione tale ipotesi e nei prossimi giorni di Febbraio inizieremo le valutazioni opportune per poter soddisfare i requisiti richiesti dall’ERIH per ospitare l’importante evento.
Il 12 gennaio scorso, il Parco Geominerario ha presentato a Roma, al ministro della Pubblica Istruzione, Valeria Fedeli, l’importante lavoro portato avanti dai giovani Unesco della Sardegna, con l’iniziativa Unesco Edu. La ministra ha apprezzato il lavoro svolto che ha unito, sotto lo stesso obbiettivo, i quattro siti Unesco presenti nell’isola:
1) – La Fondazione Barumini, importante realtà aziendale sarda, fondata sul turismo culturale che gestisce i beni culturali di Barumini ed in particolare il complesso nuragico “Su Nuraxi”, inserito nel 1997 nelle liste del Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco.
2) – I Tenores di Bitti “Remunnu ‘e Locu”, un gruppo rappresentativo di canto corale sardo di grande importanza nella tradizione isolana, quale espressione artistica di matrice originale e autoctona, nonché espressione sociale del mondo agro – pastorale, fortemente caratterizzante l’isola.
3) – Intergremio Città di Sassari. L’intergremio città di Sassari è un sodalizio che sin dal 1979 raggruppa i Gremi cittadini ai fini di coordinare le attività e promuovere iniziative di interesse strategico per la comunità grembiale. I Gremi rappresentano le antiche corporazioni di arti e mestieri, che in Sardegna assunsero profili particolari in quanto assommarono alle dimensioni corporativa, quella religiosa. Ogni Gremio è devoto ad un Santo o Santa. L’espressione più nota di tale tradizione è la Discesa dei Candelieri (in sassarese “Faradda”), processione votiva che da secoli si svolge il 14 agosto e che vede i Gremi accompagnare un pesante cero ligneo, sollevato a braccia e fatto danzare da otto “portatori”, lungo un percorso definito che culmina con l’ingresso nella chiesa di Santa Maria. Dal 2013, la festa è stata riconosciuta Patrimonio Immateriale dell’Umanità Unesco.
4) – Il Parco Geominerario Storico ed Ambientale della Sardegna che si estende su tutto il territorio isolano ed è il custode di una ricchissima storia geologica risalente a più di 500 milioni di anni fa, che mostra i segni di una straordinaria varietà di eventi occorsi tra il Paleozoico e il Quaternario. Il territorio del Parco è caratterizzato dall’alternarsi di rocce sedimentarie, metamorfiche e magmatiche e da un’ affascinate varietà di depositi minerari che vengono sfruttati dall’uomo da migliaia di anni, come dimostrato dall’abbondante presenza di siti archeologici.
I quattro ambiti Unesco Sardegna hanno offerto ed offriranno anche per il futuro interessanti contributi al programma: Patrimoni e Paesaggi tra ieri, oggi e domani. I temi Unesco ci sono tutti, legati al patrimonio materiale ed immateriale, alla storia, all’ambiente naturale, ai saperi, alle tradizioni, alle arti, e ai mestieri, con la prospettiva di poter creare ambienti di vita e di apprendimento significativi per i ragazzi, col fine di ampliare la loro conoscenza in merito alle attività condotte dall’Unesco e stimolarne una maggior sensibilizzazione.
In questa fase finale dell’incarico è stato redatto il progetto per l’utilizzo di 15 unità lavorative provenienti dai cantieri Ati – Ifras proponendo alla Regione Sardegna di aprire quattro piccoli cantieri dislocate nelle aree del Parco ed in particolare a Lula; Orani; Montevecchio – Guspini e sede del Parco Geominerario ad Iglesias: i costi relativi al progetto sono a totale carico della Regione Sardegna e, non ci sono risorse economiche su questo progetto a valere sui fondi disponibili del Bilancio dell’Ente.
Gli interventi proposti si pongono in continuità con altri interventi già posti in essere dal Consorzio del Parco e prevedono:
I1) l’esecuzione di piccoli interventi di manutenzione ordinaria, con annessi interventi di sistemazione delle aree verdi pertinenziali (Villa Pertusola) – Comune di Iglesias.
I2) la valorizzazione del Borgo Minerario di Montevecchio (sistemazione e cura degli spazi verdi e delle aree attrezzate a gioco e a sosta, manutenzione staccionate e cartellonistica)
I3) la manutenzione e/o il ripristino della sentieristica esistente e la pulizia dei Siti minerari di Guzzurra e Arghentaria ai fini dell’accessibilità (sfalcio d’erba, pulizia di arbusti, manutenzione cunette, riassetto del fondo, etc);
I4) la manutenzione e/o il ripristino della sentieristica esistente e la pulizia dei Siti minerari di San Francesco, Sa Menta, Istellai e Lasasai Bonu Core ai fini dell’accessibilità (sfalcio d’erba, pulizia di arbusti, manutenzione cunette, riassetto del fondo, etc).
Gli interventi, articolati in un unica fase, verranno attivati in contemporanea per tutti siti, impiegando tutto il personale sino al 31.12.2018 (11 mesi).
Il personale impiegato:
Struttura di coordinamento tecnico/amministrativo:
n. 1 tecnico laureato – laurea specialistica in ingegneria;
n. 1 impiegati tecnici – diploma;
n. 1 impiegati amministrativi – diploma.
Totale lavoratori n. 3.
Alla struttura di coordinamento verrà affidato il compito di verificare il buon andamento dei lavori dal punto di vista tecnico/amministrativo di tutti gli interventi. In particolare:
– il tecnico laureato assumerà il ruolo di direttore dei lavori ai sensi del D. Leg.vo 50/2016 e s.m.i. e di responsabile dei lavori ai sensi del D.Lgs 81/2008 e s.m.i.;
– l’impiegato tecnico, farà parte dell’ufficio della direzione lavori con compiti di assistenza, contabilità e misura, ufficio acquisti, coordinamento, etc;
– l’impiegato amministrativo, farà parte dell’ufficio della direzione lavori con compiti di assistenza, contabilità e misura, ufficio acquisti, rendicontazione, gestione del personale, elaborazione buste paga, etc;
La struttura di coordinamento avrà sede operativa a Iglesias, presso gli uffici del Consorzio.
Squadre operative
si prevede la costituzione di complessive 4 squadre composte da 3 lavoratori con esperienza specifica in interventi di tipo ambientale con le seguenti qualifiche:
n. 1 lavoratore specializzato con mansioni di caposquadra/capocantiere;
n. 1 lavoratore qualificato con mansioni di operatori del verde;
n. 1 lavoratore qualificato con mansioni generiche.
Totale lavoratori n. 12
Le quadre operative saranno distaccate in misura di una per area di intervento, con sede operativa nell’area dei lavori e sede d’appoggio (per servizi igienici, spogliatoi e locali mensa, ricovero attrezzi e/o mezzi) presso locali comunali, messi a disposizione in maniera gratuita dalle amministrazioni comunali di competenza.
La quadra operativa impiegata a Iglesias avrà sede di appoggio presso i locali del Consorzio del Parco Geominerario.
Tutto il progetto, costo personale, attrezzature, noli e materiali, sono interamente a carico della regione Sardegna.
Nel giorno di lunedì 22 il dott. Roberto Rizzo, referente per il Parco Geominerario della rete Global Geoparks ha ricevuto in forma ufficiosa, in inglese, il risultato dell’ispezione Unesco tenutasi dal 15 al 18 Luglio scorso: in riscontro alla sua richiesta, le allego il rapporto della seconda sessione del Global Geoparks Council (Zhijindong Cave UNESCO Global Geopark, People’s Republic of China, 16/17 September 2017), diffuso dall’UNESCO.
Parti relative al Parco Geominerario della Sardegna (pag. 41).
Molto cordialmente,
Arnaldo Minuti
***
189. Parco Geominerario della Sardegna (Italia)
190. Nessun conflitto di interessi è stato dichiarato dai membri dell’UGGpC [N.d.T – UNESCO Global Geoparks Council of the International Geosciences and Geoparks UNESCO Programme (IGGP)]
191. A seguito del report di rivalidazione della Sardegna (Italia), l’UGGpC ha deciso di assegnare un cartellino GIALLO per le seguenti motivazioni:
a) C’è ancora confusione tra le otto “aree principali”, nonostante il Geoparco sia stato sottoposto quattro anni fa ad un’estensione significativa per l’inclusione dell’intera isola. Sono stati compiuti progressi insufficienti per includere l’intera area come Geoparco Globale UNESCO con il confine aggiornato non visibile nemmeno su mappe e pubblicazioni.
192. Sono state fatte le seguenti raccomandazioni:
1) Assicurarsi che tutte le pubblicazioni, le mappe, i pannelli e il sito web siano aggiornati per rispecchiare il confine del Geoparco (l’isola completa) e garantire che tutto il personale e i partner siano pienamente informati del confine in modo che possano esserne ambasciatori e contribuire alla comunicazione in modo appropriato.
2) Continuare a lavorare con le comunità per migliorare la visibilità attraverso la segnaletica e la divulgazione (attraverso varie forme, non solamente i pannelli).
3) Estendere strutture e infrastrutture dalle aree principali all’intera isola.
4) E’ necessario sviluppare ulteriormente le attività geoturistiche al di là delle aree principali.
5) Continuare con l’implementazione e l’adozione degli aspetti e meccanismi della partecipazione comunitaria anche nell’area di estensione. E’ stato notato che occorrerà un periodo significativo per l’incorporazione di tutta l’isola.
6) Il Geoparco deve essere molto più attivo nel networking a livello internazionale.
7) Rafforzare il coinvolgimento nelle attività della Rete Globale dei Geoparchi e della Rete Europea dei Geoparchi che promuove il valore internazionale del territorio attraverso le i Geoparchi Globali sotto l’egida UNESCO dei Geoparchi Globali.
Si raccomanda una migliore partecipazione alle comunicazioni di gruppo.
La partecipazione attiva a conferenze (presentazioni orali), fiere internazionali e alle partnership internazionali con gli altri Geoparchi sono anch’esse obbligatorie come membri dell’EGN, del GGN e dell’International Geoscience and Geoparks Program (IGGP). Il Geoparco [N.d.T – il Parco Geominerario] è fortemente esortato ad essere un membro attivo e contribuire alle attività di rete internazionali.
Nelle more dell’ufficialità, si è ritenuto, comunque di portarla all’attenzione del pubblico e nel contempo si sta già operando per far fronte non solo alle raccomandazioni, ma al superamento del punto a), nocciolo duro del problema.
Il Commissario Straordinario
Prof. Tarcisio Agus
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