L’Aou di Sassari assumerà 15 anestesisti che consentiranno di ridurre le liste d’attesa chirurgiche dei pazienti oncologici e avviare la partoanalgesia.
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«Assumeremo quindici anestesisti attraverso la graduatoria del concorso pubblico che, come Aou, abbiamo chiuso proprio nei giorni scorsi. Questo ci consentirà di venire incontro alle richieste delle nostre chirurgie e ridurre così le liste d’attesa, in particolare per i pazienti oncologici.»
Lo ha detto ieri sera il direttore generale dell’Azienda ospedaliero universitaria Antonio D’Urso, intervenuto durante la riunione della conferenza socio sanitaria provinciale, convocata dall’Ats Sardegna-Assl Sassari nella sala Angioy della provincia di Sassari.
La direzione aziendale dell’Aou, proprio nei giorni scorsi, ha deliberato l’approvazione dei verbali e degli atti della commissione esaminatrice del concorso per tre dirigenti medici anestesisti e rianimatori.
Sono 30 i medici inseriti in graduatoria e risultati idonei alla selezione che si è svolta dal 5 al 7 febbraio scorso. Di questi, quindici saranno quelli che l’azienda di viale San Pietro intende assorbire entro breve.
«Registriamo una carenza di medici di pronto soccorso, cardiologi, radiologi e anestesisti – ha detto Antonio D’Urso – e proprio la mancanza di questi ultimi, spesso, costringe ad allungare le liste d’attesa dei pazienti da operare.»
«Queste assunzioni – ha aggiunto Antonio D’urso – ci consentiranno di potenziare la breast unit. Non solo. L’ingresso di nuovi anestesisti permetterà all’azienda di avviare il progetto di partoanalgesia.»
L’istituzione del servizio di parto in analgesia, che vedrà lavorare assieme un’equipe multidisciplinare, prevede un’integrazione sia all’interno del dipartimento materno infantile che con l’unità operativa di Anestesia e rianimazione. L’attivazione di questo percorso consentirà di ridurre il ricorso al parto cesareo, quando non motivato da esigenze cliniche e di sicurezza della madre e del bambino.
La partoanalgesia, inoltre, fa parte dei progetti che l’azienda attiverà nell’ambito del piano triennale di rientro per il miglioramento della qualità delle cure e l’adeguamento dell’offerta.
Durante la riunione, inoltre, il direttore generale ha sottolineato che l’azienda con i suoi ospedali si inserisce nel territorio e nella situazione storica della città di Sassari e che l’accorpamento era l’unica soluzione pensabile, «ma ancora c’è molto da fare» con investimenti e risorse qualificate. Un accenno quindi alla rete ospedaliera e alla necessità di un “gioco” in sinergia con le strutture territoriali e ospedaliere dell’Ats.
Alla riunione di ieri hanno partecipato anche il direttore generale di Ats Sardegna Fulvio Moirano, il direttore dell’area Assl Sassari Giuseppe Pintor, il presidente della conferenza socio sanitaria e sindaco di Thiesi Gianfranco Soletta quindi numerosi sindaci del territorio.
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