Le motivazioni che hanno portato la Commissione Nazionale Italiana UNESCO a conferire il cartellino giallo al Parco Geominerario.
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La rivista online “Siti”, organo dell’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale UNESCO (www.sitiunesco.it), ha dato conto della carta gialla conferita recentemente al Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna che comporta la permanenza per ulteriori due anni nella Rete Internazionale ed Europea dei Geoparchi.
L’articolo chiarisce in maniera ufficiale e chiara le motivazioni sottese alle decisioni della Commissione Nazionale Italiana UNESCO, la quale ha assegnato la medesima valutazione anche al Parco delle Madonie.
L’appuntamento è tra due anni per la nuova valutazione dei due importanti Geoparchi UNESCO.
Di seguito il testo integrale.
Il Consiglio dei Geoparchi Mondiali dell’UNESCO, che si è riunito nel settembre dello scorso anno in Cina, ha comunicato gli esiti delle proprie valutazioni ed ha conferito la carta gialla a “Parco Geominerario della Sardegna” e “Madonie”, dunque una conferma di validità per due anni al termine dei quali i due geoparchi verranno riesaminati per verificare l’attuazione delle prescrizioni indicate. A comunicarlo la Commissione Nazionale Italiana UNESCO, che spiega anche come la “Sesia Val Grande” abbia ricevuto una carta verde, che conferma lo status di Geoparco per ulteriori quattro anni, e alcune raccomandazioni.
«UNESCO, in particolare, ha sollecitato i tre geoparchi affinché partecipino maggiormente alle attività e agli incontri organizzati dalla Rete Internazionale ed Europea dei Geoparchi ed ha chiesto un maggior impegno nella comunicazione e nella visibilità, verso i visitatori e verso le comunità che vivono nei territori dei geoparchi. In questo ambito è stato suggerito di presentare i geoparchi sui siti web e sui pannelli descrittivi in loco anche in lingua inglese, utilizzando un linguaggio non troppo tecnico e comprensibile a tutti – specifica la comunicazione della Commissione -. Infine, l’UNESCO ha sottolineato l’importanza della identificazione di strategie chiare per definire i criteri di partenariato con dei geoparchi, prevedendo anche la sottoscrizione di accordi formali.»
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