22 December, 2024
HomePoliticaL’urlo di dolore del Comitato dei lavoratori ex Saremar: «La Giunta regionale, dopo il licenziamento collettivo, ci ha abbandonato».

L’urlo di dolore del Comitato dei lavoratori ex Saremar: «La Giunta regionale, dopo il licenziamento collettivo, ci ha abbandonato».

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Un’ottantina di lavoratori marittimi ex Saremar, a distanza di quasi due anni dal licenziamento collettivo effettuato dalla Giunta regionale, scaturito dalla messa in concordato preventivo liquidatorio dell’Azienda, vivono una situazione drammatica, in quanto «tutte le promesse e rassicurazioni fatte dall’ex assessore dei Trasporti Massimo Deiana nei nostri confronti, non si sono concretizzate ed un’ottantina di ex lavoratori Saremar, a distanza di due anni, stanno orbitando nel mondo del lavoro con un’esasperante precarietà e conseguenti ripercussioni economiche e sociali sulle famiglie di questi stessi lavoratori. Siamo allo stremo!!!…»

Per rivendicare il rispetto degli impegni assunti nei loro confronti, hanno creato un Comitato lavoratori ex Saremar e oggi hanno diffuso un comunicato stampa che pubblichiamo integralmente.

«La Saremar è in stato di concordato liquidatorio, dal 1 aprile 2016, il Servizio di collegamento per le isole minori sarde è stato appaltato.

A circa due anni da questa situazione e, in considerazione delle rassicurazioni da parte dell’ex assessore regionale dei Trasporti Massimo Deiana verso i lavoratori diretti ed indiretti, è d’obbligo oggi denunciare il fallimento dei propositi, che per il tempo trascorso assumono la parvenza di menzogna Istituzionale. La delibera regionale che avrebbe potuto in un certo qual modo, tutelare tali lavoratori sarà definitivamente scaduta ad aprile 2018. Questa è l’intenzione per circa 80 lavoratori, la cui ampia maggioranza sono padri di famiglia che, con sacrificio e onore, disponevano del necessario sostentamento per creare futuro attraverso il loro bene più prezioso…la Famiglia.

Questo sarebbe dovuto avvenire mediante l’utilizzo del Fondo prima richiamato, pari a circa 3 milioni di euro. Tuttavia il fondo, a distanza di 40 giorni dalla sua scadenza, ha funzionato per un’irrisoria parte del suo valore.

L’ancora di salvezza non è stata calata.

I lavoratori ex Saremar stanno ancora attraversando una burrasca sociale. L’incedere della comune attività esistenziale fatta di spese per il necessario sostentamento, bollette e scadenze, figli che frequentano la scuola dell’obbligo piuttosto che l’Università, ecc., prevalgono sulla serenità di coloro che, se ne deve dare atto, pagano il prezzo di una politica distruttiva della quale non sono mai stati artefici.

Il danno sociale è per noi che lo viviamo, evidente, concreto, drammatico.

La politica non lo vede…la politica non lo avverte…la politica non lo crede.

La Giunta regionale ha solo contrattato l’usa e getta del lavoro. La Giunta regionale ha ucciso la dignità di queste persone e delle loro famiglie.

Ora il lamento è divenuto dolore profondo ed il dolore ci fa URLARE!!!

Vogliamo quello che dopo tanti anni ci avete sottratto in così breve tempo.

Vogliamo che la delibera regionale venga realizzata in tutta la sua capacità.

Vogliamo che i sindaci di Carloforte e La Maddalena vengano accolti nelle sedi opportune per dar corpo ad un iter il cui fine è il sacrosanto diritto di riacquisire dignità nel mondo del lavoro, da troppo tempo calpestata grazie a vostri provvedimenti liquidatori dettati da scelte politiche scellerate con conseguenze di disagio sociale disastroso per buona parte di noi lavoratori ex Saremar.

Dalla Giunta regionale si auspica un SUSSULTO di COSCIENZA al fine di intraprendere fattive e tempestive decisioni sui destini di circa 80 cittadini sardi (lavoratori ex Saremar) e relative famiglie ormai stremate dal vostro silenzio assordante.»

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