24 November, 2024
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La Giunta regionale ha dato il via libera, su proposta dell’assessore del Lavoro Virginia Mura, a due distinte delibere con le quali si approvano il Piano annuale per l’Emigrazione per il 2018 e il Piano triennale 2018-2020. I due documenti sono già stati approvati all’unanimità, lo scorso 2 febbraio, da parte della Consulta regionale per l’Emigrazione. Il Piano per il 2018 distribuisce le risorse, pari a 2 milioni e 194 mila euro, per lo svolgimento delle varie attività, istituzionali e culturali, svolte dai Circoli dei sardi in Italia e all’estero. Per il 2019 e per il 2020 lo stanziamento previsto è pari a 2 milioni e 193 mila euro per ciascuna annualità.
«Contiamo di anticipare le risorse nel più breve tempo possibile, velocizzando ulteriormente le procedure rispetto agli anni precedenti, per dare modo ai Circoli di svolgere tutte le attività previste dal Piano – afferma l’assessore Mura -. Come già evidenziato nel corso dell’ultima riunione della Consulta regionale per l’emigrazione la Regione e gli emigrati sardi in Italia e all’estero operano in sintonia con un obiettivo comune: dare rilevanza all’immagine della Sardegna nel mondo. Gli interventi previsti nel Piano vanno in quella direzione.»
Nel piano annuale 854.500 euro sono destinati a garantire il funzionamento dei Circoli, mentre 550mila euro sono assegnati per le attività e le iniziative dagli stessi organizzate. Sono destinate alle Federazioni dei Circoli risorse per 110mila euro, mentre alle Associazioni di Tutela e alla loro Federazione è assegnato un contributo complessivo di 50mila euro. Nel Piano sono previsti inoltre 80mila euro per progetti a regia regionale sul mondo dell’emigrazione, 99mila a progetti dedicati alla promozione della cultura sarda e 110.500 per i progetti volti alla promozione turistica della Sardegna. Previsto inoltre uno stanziamento di 20mila euro come contributo una tantum per l’ammodernamento e la manutenzione delle sedi dei vari circoli.
Tanto il piano Annuale che quello triennale sono allegati alle delibere e saranno pubblicati sul sito istituzionale della Regione.

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Roma, Viminale, firma presidente Pigliaru ministro Minniti e prefetta di Cagliari Costantino

Questo pomeriggio al Viminale il presidente della Regione Francesco Pigliaru, il ministro Minniti ed il prefetto di Cagliari Tiziana Costantino, presenti gli assessori degli Affari generali Filippo Spanu e degli Enti locali Cristiano Erriu con il sindaco di Macomer Antonio Onorato Succu, hanno firmato l’intesa sui Patti territoriali.
Lo scorso 18 gennaio Pigliaru e Minniti, nel corso della visita del Ministro a Nuoro e in particolare nell’incontro con i presidenti di Cal e Anci e con una folta delegazione di sindaci, avevano concordato infatti la stipula di Patti territoriali sulla sicurezza per contrastare il fenomeno degli attentati ai danni degli amministratori locali. I Patti, di cui l’accordo è la cornice, saranno declinati localmente per rispondere alle singole esigenze dei differenti territori in cui si andranno ad applicare.
L’obiettivo generale è quello di migliorare la qualità della vita favorendo l’inclusione sociale, l’integrazione dei migranti regolari e dei richiedenti asilo, e, nel complesso, innalzando i livelli di sicurezza e conseguentemente contrastando le situazioni di illegalità.
La Regione e, attraverso le Prefetture, il Ministero opereranno congiuntamente per l’implementazione ed il potenziamento degli strumenti operativi ricompresi nei principali filoni di intervento individuati nell’accordo. Sul fronte dei flussi migratori in arrivo dall’Algeria, una particolare attenzione viene rivolta al Cpr di prossima apertura a Macomer, all’interno dell’ex struttura carceraria.
Vengono previsti il rafforzamento dei sistemi di videosorveglianza e della interconnessione, a livello territoriale, delle sale operative delle Polizie locali con le sale operative delle forze di polizia, settore nel quale si registrano significativi esempi di sinergie e collaborazioni che sono alla base di un’incisiva attuazione delle politiche di sicurezza integrata.
In tale ambito si potrà promuovere, in favore dei Comuni, l’adozione di misure di sostegno per l’adeguamento tecnologico delle ‘centrali’ esistenti o per la creazione di nuovi sistemi. Le iniziative da assumere dovranno anche essere finalizzate a garantire che gli apparati di videosorveglianza realizzati da parte degli Enti locali si inseriscano in un circuito complessivo in grado di dialogare ed interagire.
A tal fine la Regione, con deliberazione n. 56/8 del 20 dicembre 2017, ha già destinato oltre 7 milioni di euro per il collegamento in fibra ottica alla Rete Telematica Regionale delle sedi comunali. La Giunta Pigliaru ha deciso di modificare l’articolazione finanziaria dell’Asse prioritario II del POR FESR, assegnando una parte delle economie derivanti dal Piano Tecnico (circa 25 milioni di euro) per la realizzazione della Banda Ultra Larga a favore dei nuovi interventi per le reti di videosorveglianza da destinare ai Comuni in ragione dei fabbisogni rappresentati dal sistema delle Autonomie locali con particolare riferimento agli ambiti ottimali costituiti da Unioni di Comuni.
La Regione Sardegna si impegna ad affiancare i Comuni che, nell’ambito dei Patti per l’attuazione della sicurezza urbana, intendano avanzare richieste di accesso al finanziamento ai fondi statali per l’installazione di sistemi di videosorveglianza.
Nell’Accordo sottoscritto oggi si fa riferimento inoltre all’estensione al territorio della Sardegna del Numero unico di emergenza europeo 112 (cd. 112 NUE). La Regione si impegna in particolare ad avviare il Servizio ‘112 NUE’, previo specifico accordo col Ministero dell’Interno, secondo il modello della centrale unica di risposta.
Saranno avviati progetti di inclusione sociale, con l’obiettivo del miglioramento della qualità della vita, e di riqualificazione socio-culturale delle realtà territoriali individuate maggiormente in sofferenza. Su questo specifico tema, la Regione si impegna a dare piena attuazione ad alcune misure di finanziamento già programmate direttamente o attraverso gli Enti locali: ‘LavoRas’, Investimenti territoriali integrati (ITI), REIS (reddito di inclusione sociale), bando ‘Includis’ e ‘Prendere il volo’.
Verranno potenziate iniziative di prevenzione e contrasto del fenomeno degli atti intimidatori nei confronti degli amministratori locali che saranno coinvolti per l’individuazione delle azioni coordinate ritenute maggiormente rispondenti alle necessità dei territori.
Le parti concordano di realizzare congiuntamente, con le loro strutture, campagne di sensibilizzazione dei giovani, nelle scuole di ogni ordine e grado, attraverso iniziative didattiche nel campo dell’educazione alla legalità.
Il Centro di permanenza per i rimpatri, che sarà ospitato nell’ex carcere di Macomer, avrà una capienza non superiore a cento unità. Viene prevista la realizzazione di impianti di videosorveglianza e di illuminazione su tutto il perimetro della struttura. Il Ministero dell’Interno, con il Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione, in relazione alla necessità di garantire le migliori condizioni di sicurezza nelle aree contigue alla struttura, si impegna a finanziare per un importo fino a un massimo di 200mila euro il potenziamento della rete di illuminazione pubblica nelle aree dell’abitato di Macomer più vicine. Lo stesso Ministero assicurerà i necessari servizi di vigilanza presso il Centro, anche eventualmente avvalendosi dei militari delle Forze Armate impiegati nell’operazione ‘Strade Sicure’. Riguardo al personale della Guardia di Finanza, viene condivisa la necessità della riattivazione della caserma di Macomer. Per raggiungere l’obiettivo il Comune di Macomer si impegna a mettere a disposizione, in comodato d’uso gratuito, uno stabile di adeguate dimensioni che sarà riadattato per l’impiego da parte della Guardia di Finanza. Per il reperimento delle risorse necessarie alla riapertura saranno promosse le indispensabili sinergie istituzionali.
La videosorveglianza del quartiere che ospita il Centro di permanenza per i rimpatri, così come degli snodi strategici e nevralgici del Marghine, rientra nei previsti ambiti attuativi del presente protocollo relativi ai sistemi integrati di controllo territoriale, cui verrà riconosciuta priorità nell’ambito degli specifici investimenti regionali.
I Comuni dell’Unione del Marghine, per i quali è stato riconosciuto ammissibile il progetto SPRAR per l’accoglienza diffusa, saranno esentati dalla istituzione di nuovi CAS, in conseguenza dell’apertura del Centro di permanenza per i rimpatri.
L’Accordo si sofferma anche sule criticità, connesse alla sicurezza, determinate dai flussi migratori non programmati. Viene stabilito l’adeguamento delle forze di sicurezza disponibili in particolare nelle aree di sbarco e nelle immediate vicinanze dei Centri di accoglienza di più rilevanti dimensioni in area urbana; Viene stabilito poi di rafforzare le azioni destinate al contrasto di fenomeni di tratta legati ai flussi.
Sono previsti interventi d’urgenza per le prime azioni di assistenza sanitaria ed integrazione sociale dei migranti per i quali la Regione Sardegna per il 2018 ha già destinato 320mila euro e l’attivazione delle strutture altamente specializzate per l’assistenza dei Minori Stranieri non Accompagnati mediante l’utilizzo di fondi nazionali e comunitari.

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La Commissione apistica regionale ha competenza consultiva e propositiva per la programmazione degli interventi e degli aiuti a favore del settore. Esprime il proprio parere sul prezziario regionale per l’apicoltura e sui relativi aggiornamenti periodici. Esprime inoltre pareri e proposte su iniziative, indagini e studi relativi allo sviluppo del comparto. La Commissione propone infine temi di ricerca per il superamento delle problematiche sanitarie, tecnologiche e produttive, per lo sviluppo di nuovi prodotti e il miglioramento dell’apicoltura.

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Abbanoa garantisce operatività straordinaria per l’ondata di gelo, con la situazione più delicata a Nuoro e in Gallura.

Operatori reperibili e impegnati nei territori, squadre di pronto intervento preparate per ogni necessità, numero di segnalazione guasti attivo, call center sempre a disposizione. Operatività massima con uomini e mezzi nei territori: Abbanoa sta garantendo un servizio h24 con una operatività straordinaria per far fronte all’ondata di gelo che in alcuni casi rende difficoltoso anche raggiungere gli impianti.

In caso di necessità Abbanoa ricorda che esiste un numero gratuito di segnalazione dei guasti che garantisce una copertura di 24 ore, in ogni momento è quindi possibile contattare un operatore Abbanoa al numero verde 800 022 040.

Presenza costante negli impianti e controllo di tutte le zone. In questi giorni l’attività di potabilizzazione è costantemente sorvegliata con un’attenzione particolare in relazione a eventuali problemi di processo che potrebbero essere generati dagli eventi meteorologici. Impegno continuo anche sul fronte delle reti negli 8 Distretti di competenza (Distretto 1 – Cagliari; Distretto 2 – Sulcis; Distretto 3 – Sanluri; Distretto 4 – Oristano; Distretto 5 – Nuoro; Distretto 6 – Sassari; Distretto 7 – Olbia; Distretto 8 – Ogliastra). La situazione più delicata si registra naturalmente nei Distretti 5 e 7, dove comunque Abbanoa sta portando avanti tutti gli interventi programmati con l’obiettivo di non arrestare l’attività ordinaria.

Grazie  a un call center efficiente, l’assistenza ai clienti (numero verde 800 062 692) è garantita ogni giorno fino alle 18.30 e il sabato fino alle 13.15. Nel corso di questa settimana Abbanoa ha avviato un piano di operatività straordinaria degli sportelli fisici di tutta la Sardegna: è infatti in fase di avvio il nuovo sistema informativo. Si tratta di un passaggio delicato che si avvale delle più alte professionalità del settore e che si concluderà lunedì 5 marzo. Nel corso di questa settimana l’assistenza al cliente presso gli sportelli è sostituita dal servizio telefonico (call center) e, nelle sedi di Cagliari, Sassari, Nuoro, Oristano, Olbia e Carbonia, da un presidio informativo.

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Domenica 4 marzo, dalle ore 7.00 alle ore 23.00, si svolgeranno le operazioni di voto per il rinnovo del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati.

Lo scrutinio avrà inizio al termine delle operazioni di voto e di riscontro dei votanti, cominciando dallo spoglio delle schede per l’elezione del Senato.

Il comune di Carbonia ha diffuso una nota nella quale si spiegano nel dettaglio le modalità di voto.

La nuova legge elettorale prevede un sistema elettorale misto sia alla Camera che al Senato: un terzo dei seggi è assegnato con il sistema maggioritario e due terzi con il sistema proporzionale.

Con il sistema maggioritario in ciascun collegio viene eletto un solo candidato: quello che ottiene più voti. Con il sistema proporzionale a ciascuna lista o coalizione di liste sono assegnati i seggi in proporzione ai voti ottenuti, calcolati a livello nazionale e poi redistribuiti nelle singole circoscrizioni territoriali.

Ogni candidato che concorre con sistema maggioritario è identificato sulla scheda elettorale perché il suo nome è scritto dentro un rettangolo che non presenta simboli ed è collocato in alto rispetto alla lista o alle liste collegate. Ogni lista o coalizione di liste è collegata a un solo candidato.

Con il sistema maggioritario sono assegnati 232 seggi alla Camera e 116 seggi al Senato.

L’assegnazione dei restanti seggi del territorio nazionale (386 alla Camera e 193 al Senato) avviene con il metodo proporzionale in collegi plurinominali.

Per l’elezione della Camera possono votare i cittadini che alla data di domenica 4 marzo hanno compiuto diciotto anni; per l’elezione del Senato possono votare i cittadini che alla data di domenica 4 marzo hanno compiuto il venticinquesimo anno di età.

Per l’elezione della Camera dei Deputati la scheda è rosa. Per l’elezione del Senato della Repubblica la scheda è gialla.

Ogni scheda è dotata di un apposito tagliando rimovibile, “tagliando antifrode”, dotato di un codice progressivo alfanumerico, che sarà annotato al momento dell’identificazione dell’elettore. Una volta espresso il voto, l’elettore consegnerà la scheda al presidente del seggio. Il presidente staccherà il “tagliando antifrode” e, solo dopo aver verificato la corrispondenza del numero del codice con quello annotato al momento della consegna della scheda, la inserirà nell’urna.

Ciascuna scheda – in un rettangolo – ha il nome e il cognome del candidato nel collegio uninominale. Nel rettangolo o nei rettangoli sottostanti, sono riportati il simbolo della lista o delle liste, collegate al candidato uninominale, con a fianco i nomi e i cognomi dei candidati (da un minimo di 2 a un massimo di 4) nel collegio plurinominale, secondo il rispettivo ordine di presentazione.

L’elettore potrà votare apponendo un segno sulla lista prescelta e il voto si estenderà anche al candidato uninominale collegato; oppure potrà apporre un segno su un candidato uninominale ed il voto si estenderà alla lista o alle liste collegate in misura proporzionale ai voti ottenuti nel collegio da ogni singola lista.

Il voto è valido anche se si appone il segno sia sul candidato uninominale che sulla lista o su una delle liste collegate; non è possibile il voto disgiunto, cioè votare un candidato uninominale e una lista collegata a un altro candidato uninominale.

È vietato scrivere sulla scheda il nominativo dei candidati e qualsiasi altra indicazione.

Non è previsto il voto disgiunto.

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Un pensionato di Sant’Antioco, Emanuele Longu, 82 anni, è morto ieri sera vittima dell’incendio dei suoi vestiti, sviluppatosi accidentalmente nella sua abitazione. Le cause sono state individuate nelle scintille del fuoco acceso nel caminetto dell’abitazione, davanti al quale si era seduto troppo vicino per riscaldarsi in una serata molto fredda. Avvolto dalle fiamme, purtroppo, l’uomo non è riuscito a spegnerle ed è stato ritrovato senza vita.

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Il presidente del Consiglio comunale Daniela Marras ha convocato per oggi, martedì 27 febbraio, alle ore 19.00, una nuova riunione per l’esame dei in cui verranno affrontati 9 punti all’ordine del giorno, tra i quali vi sono quelli rimasti inevasi sette giorni, per l’anticipato scioglimento della seduta per mancanza del numero legale:

1. Interrogazioni, interpellanze, mozioni;

2. Approvazione del Documento Unico di Programmazione (DUP) 2018-2020;
3. Approvazione Piano Finanziario per la gestione del servizio integrato di igiene urbana e servizi complementari ai sensi dell’art. 8 del DPR 158/1999 per l’anno 2018;
4. Approvazione delle tariffe per l’applicazione della tassa sui rifiuti (TARI), anno 2018;
5. Canone di occupazione di spazi ed aree pubbliche. Approvazione del nuovo Regolamento Comunale;
6. Determinazione aliquote e detrazioni per l’applicazione dell’Imposta Municipale Propria “IMU” – anno 2018;
7. Approvazione delle aliquote del tributo sui servizi indivisibili (TASI) per l’anno 2018;
8. Approvazione del Regolamento per l’applicazione dell’addizionale comunale all’Imposta sul Reddito delle persone fisiche per l’anno di imposta 2018;
9. Criteri per il rilascio delle concessioni su area pubblica scoperta e coperta.

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Questa mattina, il sindaco di Sant’Antioco Ignazio Locci, il vice sindaco Eleonora Spiga e l’assessore della Cultura Rosalba Cossu hanno incontrato il Direttore della Direzione Marittima di Cagliari, Capitano di vascello Giuseppe Minotauro, accompagnato dal comandante della Capitaneria di Porto di Sant’Antioco, Tenente di vascello Maria Teresa Ostuni, e dal Comandante della delegazione di spiaggia di Calasetta – Circomare Sant’Antioco, Robertino Esposito. All’incontro ha preso parte anche il sindaco di Sant’Anna Arresi, Teresa Pintus.

La visita istituzionale è stata l’occasione utile per affrontare tutta una serie di tematiche che pongono in relazione la Guardia Costiera con le Amministrazioni comunali di Sant’Antioco e Sant’Anna Arresi. In particolare, il tavolo di confronto si è concentrato sugli aspetti legati alla pianificazione del Porto di Sant’Antioco e al problema degli sbarchi dei migranti. Per quanto riguarda la pianificazione del porto, il sindaco Ignazio Locci ha ripercorso le tappe specificando lo stato attuale della procedura. Sul problema sbarchi, i due sindaci hanno evidenziato le criticità che sorgono ogniqualvolta si verificano simili episodi, soprattutto in riferimento al recupero dei cosiddetti barchini, spesso abbandonati nei luoghi di approdo. Da parte della Guardia Costiera è stata manifestata apertura in tal senso, al fine di trovare soluzioni condivise che possano porre rimedio al problema.

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Una raccolta ricca di testimonianze e di immagini inedite che raccontano la storia di un grande calciatore e di un grande uomo. È il libro “Gigi Riva e l’isola nel pallone” curato da Giovanni Gelsomino e che sarà presentato giovedì mattina (1 marzo) alle ore 11.00, nella sala conferenze del museo della Tonnara di Stintino.

L’evento è organizzato dalla biblioteca comunale gestita dalla cooperativa Comes, in collaborazione con l’assessorato della Cultura. Alla presentazione parteciperanno una rappresentanza della squadra di calcio dello Stintino e gli alunni della scuola secondaria di primo grado di via Lepanto.

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Giovedì 1 marzo, dalle 17.00 alle 19.00, si terrà a Sant’Antioco, presso la sala consiliare, la presentazione dei percorsi di creazione di impresa e formazione per lo sviluppo costiero sostenibile, che si svolgeranno nel Sud Ovest della Sardegna negli anni 2018 e 2019. I percorsi, incentrati su tematiche quali la pesca, l’acquacoltura, il turismo ittico e la valorizzazione della risorsa ittica, sono promossi dall’agenzia formativa IFOLD e dal FLAG Sardegna Sud Occidentale, con il supporto tecnico della società Poliste.

Nello specifico, verranno realizzati tre edizioni di un percorso di accompagnamento alla creazione di impresa e al lavoro autonomo e cinque percorsi di formazione per la certificazione delle competenze. Le attività saranno gratuite e rivolte ai residenti in Sardegna, occupati e disoccupati, in possesso della licenza media/elementare. Durante l’incontro verranno presentati nel dettaglio i percorsi e illustrate le opportunità per il territorio e per i partecipanti, lavorando e dialogando con gli attori locali per comprendere le esigenze formative. I percorsi si inseriscono nell’ambito dell’avviso POR Sardegna FSE 2014-2020, Misure integrate tra sviluppo locale partecipativo e occupazione nell’ambito della Green & Blue economy, Linee di sviluppo progettuale 2 e 3. 

Di seguito un breve riepilogo dei percorsi:

  Accompagnamento alla creazione d’impresa e al lavoro autonomo – Competenze e impresa per lo sviluppo costiero sostenibile”: 140 ore, 3 edizioni per 20 partecipanti ciascuna. Per partecipare occorre essere in possesso della licenza media. I destinatari sono disoccupati, lavoratori in CIGS, ASPI e mobilità.

  Formazione per la certificazione delle competenze – Lavorare con la risorsa ittica”: 280 ore per 25 disoccupati.

  “Coltivare il mare”: 130 ore per 15 occupati.

  Educare e far conoscere la risorsa ittica”: 130 ore per 15 occupati.

  “Accogliere turismo esperienziale”: 130 ore per 15 occupati.

   “Innovare la filiera e certificare il prodotto”: 160 ore per 15 occupati.