18 August, 2024
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La rivista online “Siti”, organo dell’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale UNESCO (www.sitiunesco.it), ha dato conto della carta gialla conferita recentemente al Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna che comporta la permanenza per ulteriori due anni nella Rete Internazionale ed Europea dei Geoparchi.

L’articolo chiarisce in maniera ufficiale e chiara le motivazioni sottese alle decisioni della Commissione Nazionale Italiana UNESCO, la quale ha assegnato la medesima valutazione anche al Parco delle Madonie.

L’appuntamento è tra due anni per la nuova valutazione dei due importanti Geoparchi UNESCO.

Di seguito il testo integrale.

Il Consiglio dei Geoparchi Mondiali dell’UNESCO, che si è riunito nel settembre dello scorso anno in Cina, ha comunicato gli esiti delle proprie valutazioni ed ha conferito la carta gialla a “Parco Geominerario della Sardegna” e “Madonie”, dunque una conferma di validità per due anni al termine dei quali i due geoparchi verranno riesaminati per verificare l’attuazione delle prescrizioni indicate. A comunicarlo la Commissione Nazionale Italiana UNESCO, che spiega anche come la “Sesia Val Grande” abbia ricevuto una carta verde, che conferma lo status di Geoparco per ulteriori quattro anni, e alcune raccomandazioni.

«UNESCO, in particolare, ha sollecitato i tre geoparchi affinché partecipino maggiormente alle attività e agli incontri organizzati dalla Rete Internazionale ed Europea dei Geoparchi ed ha chiesto un maggior impegno nella comunicazione e nella visibilità, verso i visitatori e verso le comunità che vivono nei territori dei geoparchi. In questo ambito è stato suggerito di presentare i geoparchi sui siti web e sui pannelli descrittivi in loco anche in lingua inglese, utilizzando un linguaggio non troppo tecnico e comprensibile a tutti – specifica la comunicazione della Commissione -. Infine, l’UNESCO ha sottolineato l’importanza della identificazione di strategie chiare per definire i criteri di partenariato con dei geoparchi, prevedendo anche la sottoscrizione di accordi formali.»

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Sono iniziati nei giorni scorsi, a Stintino, i lavori per la realizzazione del secondo lotto della piazza Cala d’Oliva. Si avvia così a conclusione il progetto della piazza che collegherà il centro del paese con il lungomare Cristoforo Colombo. I lavori avranno un costo di 163 mila euro e sono stati aggiudicati alla ditta Sagile di Santa Maria Coghinas. La vecchia piazza, realizzata su un terrapieno, è stata già completamente smantellata e la cabina elettrica, un tempo posizionata proprio al di sotto, è stata già spostata nell’area della banchina del porto nuovo.

La seconda fase dei lavori, seguita dall’assessorato comunale Lavori pubblici guidato da Antonella Mariani, prevede la realizzazione di tre discese a gradoni, due laterali che consentiranno anche la seduta e una centrale con gradini più bassi. Ai lati della piazza, inoltre, saranno realizzate aree verdi con aiuole senza alberi. La piazza, così prevede il contratto, dovrà essere realizzata in 120 giorni dalla data dell’apertura del cantiere.

Il pavimento della piazza sarà in cemento architettonico mentre i gradini saranno in pietra. In sostanza i lavori riprenderanno lo stile già adottato per la realizzazione del primo lotto della piazza, sulla quale si affaccia la chiesa parrocchiale.

A breve, inoltre, sarà aggiudicata la gara per i lavori di restauro conservativo della torre di Capo Falcone, per i quali sono previsti interventi per 79mila euro.

Gli interventi sulla torre mirano a mitigare i processi di degrado e dissesto avvenuti negli anni, che hanno portato in questi tempi a distacchi e crolli, anche importanti, di molte parti della struttura originaria già oggetto nel corso della prima e seconda guerra mondiale di costruzioni che niente avevano a che vedere con l’impianto originario dell’edificio.

Lo scorso inverno, infatti, è crollata la garitta costruita sul tetto della torre. I lavori, adesso, consentiranno di rimettere a posto la copertura e chiudere il buco lasciato dal crollo. Importanti anche gli interventi di muratura all’esterno della torre per reintegrare la parti crollate.

Nel progetto è prevista anche l’eliminazione della scala esterna, alta circa 4 metri e costruita in epoca recente, quindi la sua sostituzione con una adeguata alla normativa vigente.

L’iter progettuale è redatto per soddisfare le intenzioni stilate con un protocollo d’intesa tra l’Agenzia del Demanio e l’amministrazione comunale guidata da Antonio Diana. L’obiettivo è la riqualificazione dell’intera area di Capo Falcone come attrattiva turistica, come centro studi per la salvaguardia e il recupero degli habitat naturali della fauna e della flora locali e come punto di osservazione naturalistico-faunistica per il “Santuario dei Cetacei”.

Infine, tra i lavori pronti ad andare in gara d’appalto quelli per la realizzazione di un breve tratto di pista ciclabile sulla strada panoramica, tra la scuola elementare e il belvedere situato difronte al museo della Tonnara. Su entrambi i lati saranno realizzati percorsi ciclopedonali a livello stradale. Sarà creato quindi un piccolo belvedere mentre resteranno i parcheggi fronte museo.

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Il carro “Il popolo laborioso”, presentato dallo storico gruppo Sturmtruppen, ha vinto l’edizione 2018 della sfilata di Carnevale 2018 di Carbonia, svoltasi questo pomeriggio, condizionata dalla pioggia caduta per quasi tutto il percorso da piazza Ciusa a piazza Roma, attraverso piazza Rinascita, via Turati, via Brigata Sassari, via Gramsci, via Fosse Ardeatine e via Manno (il percorso è stato sensibilmente ridotto rispetto alle scorse edizioni, per ragioni di sicurezza). 

Sette i carri e gruppi a piedi (numero inferiore rispetto al recente passato) che hanno risposto all’invito degli organizzatori, il comune di Carbonia e l’associazione “Il Centro rinasce”provenienti non soltanto dalla città di Carbonia, ma anche da Quartu Sant’Elena, San Giovanni Suergiu, Gonnesa e Perdaxius.

Al secondo posto si è classificato il carro dei “Flintstones”, al terzo “Assalto alla diligenza”.

La partecipazione del pubblico è andata via via crescendo, con la punta massima all’arrivo in piazza Roma, quasi piena, come documentano le foto allegate.

La sfilata è stata preceduta, al mattino, dall’iniziativa “Aspettando la sfilata”, in piazza Roma, dedicata ai bambini che hanno potuto, i bambini potuto partecipare ad una serie di attrattive, offerte gratuitamente: musica, animazione, giochi gonfiabili, zucchero filato, marshmallows e bibite.

 

                           

                            

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È stato inaugurato ieri, a Carbonia, un dojo stile giapponese. La Yama Arashi Dojo Club guidata dal maestro Amos Muscheri, società che si occupa di promuovere e divulgare lo studio del ju jitsu e delle arti marziali, ha deciso di creare in città un dojo, luogo per la ricerca della conoscenza.

In Giappone le abitazioni hanno una sala dedicata allo studio e all’allenamento per la crescita personale. La Yama Arashi ha voluto ricreare a Carbonia un luogo caldo e familiare per la pratica delle arti marziali, per la meditazione e la ricerca del benessere psicofisico di bambini e adulti, nel quale verranno praticate, oltre alle arti marziali anche discipline di meditazione, massaggi e studi della cultura orientale.

L’inaugurazione del nuovo dojo si è svolta alla presenza del soke Maurizio Silvestri, 9° dan e capo della scuola occidentale ed orientale, massimo grado al mondo di ju jitsu e direttore tecnico internazionale della World Ju Jitsu Kobudo Securuty Association; del presidente della commissione sport del comune di Carbonia Manolo Cossu; del direttore tecnico regionale Antonio Ruggiu, 5° dan, e di tutti gli atleti, genitori, amici e simpatizzanti della Yama Arashi. Il soke Maurizio Silvestri ha tenuto uno stage di altissimo livello sabato per i bambini e domenica per gli adulti.

 

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Si svolgerà domani, lunedì 12 febbraio, alle ore 16.30, presso la Sala Conferenze della provincia del Sud Sardegna (in via Mazzini a fianco ex scuola media Pascoli), a Carbonia, l’incontro pubblico dal titolo “Urologia, un’eccellenza della sanità al Sirai. L’ innovativa tecnologia con laser a Tullio“, con l’intervento del dott. Andrea Solinas, direttore del Reparto di Urologia dell’Ospedale Sirai di Carbonia.
L’evento è promosso da Unisulky S’Ischiglia Network – Università Popolare del Sulcis.

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Il Cagliari è uscito imbattuto dal Mapei Stadium nello scontro diretto con una concorrente per la salvezza, il Sassuolo, e torna in Sardegna con un prezioso punto che costituisce un nuovo significativo passo in avanti verso il traguardo finale, considerato che i punti di vantaggio sulla terz’ultima posizione, occupata dalla Spal, sono ora 8.

Quella disputata oggi nell’anticipo di mezzogiorno e mezza non è stata certamente una bella partita, condizionata sicuramente dall’importanza della posta in palio.

Diego Lopez ha tenuto inizialmente in panchina Leonardo Pavoletti, non in perfette condizioni fisiche, schierando in attacco la coppia brasiliana formata da Joao Pedro e Farias. Al posto di Paolo Faragò ha esordito dal 1’ Charalampos Lykogiannis.

Nel primo tempo il Cagliari ha controllato senza difficoltà tutti i tentativi del Sassuolo, cercando anche di creare qualche problema alla porta avversaria. Perso Luca Cigarini per infortunio al 25′, sostituito da Marco Sau, Diego Lopez ha tenuto gli equilibri facendo arretrare Joao Pedro in mezzo al campo.

In avvio di ripresa il Sassuolo ha sfiorato il goal con Domenico Berardi che ha sprecato calciando alto da favorevolissima posizione. Ci ha provato anche Babacar, sul quale ha fatto buona guardia Alessio Cragno. Nonostante la pressione del Sassuolo, la porta rossoblu non ha corso grossi rischi e lo 0 a 0 finale è arrivato come risultanza inevitabile di una partita equilibrata, con pochi lampi.

Il Cagliari conferma di essere in salute e sabato giocherà ancora in trasferta, un altro scontro salvezza, sul campo del Chievo, battuto in casa oggi dal Genoa di Davide Ballardini.

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William Hatcher. Foto Ufficio stampa Dinamo Banco di Sardegna.

E’ una Dinamo dai due volti quella che nell’anticipo di mezzogiorno ha superato la Virtus Bologna (82 a 74) al PalaSerradimigni, nella quarta giornata di ritorno della regular season del campionato di A1: brutta, bruttissima, nei primi due quarti, dominati dalla Virtus Bologna, che ha lasciato alla Dinamo solo 25 punti (18 nei primi 19′!), andando al riposo avanti di ben 13 punti: 38 a 25; bella, bellissima, nei restanti due quarti, nel corso dei quali, trascinata da uno straordinario William Hatcher, ha colmato il divario, prendendo letteralmente il volo nell’ultimo quarto, con un parziale di 32 a 17 (57 a 36 nel secondo tempo).

I primi 20′ non hanno avuto storia, la Virtus li ha dominati, raggiungendo un vantaggio massimo di 16 punti, su una Dinamo irriconoscibile che ha limitato il ritardo a 13 punti grazie ad un’autentica magia da oltre metà campo di William Hatcher: 25 a 38!

Senza Federico Pasquini in panchina, espulso dopo il secondo tecnico, la squadra s’è ritrovata e letteralmente scatenatam trascinata da Scott Bamforth (16 punti, 3 assist), William Hatcher (17 punti), Shawn Jones (7 punti, 11 rimbalzi), Darko Planinic (10 punti) e Achille Polonara (8 punti, 5r rimbalzi). Il break di Jonathan Tavernari ha segnato il sorpasso e ha fatto esplodere il PalaSerradimigni. Il finale è stato entusiasmante, con una Virtus incredula ed incapace di reagire.

Il presidente biancoblu Stefano Sardara ha sottolineato a fine partita che «il vero Mvp della sfida è stato il pubblico del PalaSerradimigni che ha risposto compatto e che ha sostenuto con energia la squadra nel momento di maggiore difficoltà, chiedendo a gran voce il rispetto che un campo corretto come il nostro merita».

«Partita dura, da playoff – ha commentato a fine match Federico Pasquini -. Lo sapevamo, c’era una grande posta in palio e soprattutto era importante per noi continuare a vincere in casa giocando partite solide. Abbiamo avuto problemi nei primi due quarti a livello offensivo, perché giocavamo accelerati nell’esecuzione ma quando loro ci chiudevano la possibilità di andare in transizione facevamo fatica a raggiungere i nostri obiettivi. Questo ci ha fatto calare in alcune situazioni a livello difensivo e abbiamo subito alcune transizioni molto semplici. Nel secondo tempo è cambiato tutto, abbiamo fatto 4-5 difese rapide veramente toste nel terzo quarto, da lì abbiamo preso fiducia anche a livello offensivo. Molto bravi i ragazzi a tenere duro nel momento in cui c’era da fare lo step per portarsi avanti e poi ci siamo davvero sciolti, abbiamo giocato la nostra pallacanestro. E’ stato molto bravo Baioni dalla panchina – ha concluso Federico Pasquini -, bravi i giocatori a fare in modo che nell’ultimo quarto si vedesse quello che è il nostro potenziale quando giochiamo liberi di testa.»

Dinamo Banco di Sardegna 82 – Virtus Bologna 74

Parziali: 11-15; 14-23; 25-19; 32-17.

Progressivi: 11-15; 25-38; 50-57; 82-74.

Banco di Sardegna: Spissu 3, Bostic 4, Bamforth 16, Planinic 10, Devecchi, Pierre 4, Jones 7, Stipcevic 6,  Hatcher 17, Polonara 8, Picarelli, Tavernari 7. All. Federico Pasquini.

Virtus Bologna: A. Gentile 19, Umeh 8, Pajola, Baldi Rossi 5, Ndoja, Lafayette 7, Aradori 8, S. Gentile 13, Lawson 11, Slaughter 3. All. Alessandro Ramagli.

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Questa mattina un gommone con due persone a bordo, causa avaria al motore, è rimasto in balia delle onde nello specchio acqueo antistante la località Capo Altano, nel comune di Portoscuso.

L’allarme è stato lanciato da alcuni ciclisti che si trovavano sulla scogliera ed hanno avvisato la Capitaneria di Porto di Cagliari. Sul punto sono state inviate un’unità navale della Guardia Costiera ed una pattuglia via terra, rispettivamente dagli Uffici Circondariali marittimi di Carloforte e Portoscuso, che alle ore 11.30 circa sono riuscite ad individuare il gommone che si trovava in balia delle onde a causa del forte vento di maestrale.

Il natante, successivamente, è stato rimorchiato e condotto presso il porticciolo turistico di Portoscuso, mentre veniva allertato il 118, causa possibile stato di ipotermia di uno dei due occupanti il gommone. Alle ore 12.10 giunti nel porticciolo turistico di Portoscuso i due malcapitati sono stati affidati alle cure degli operatori sanitari del 118 che, dopo averne valutato lo stato di buona salute, non hanno ritenuto necessario il trasporto presso la struttura ospedaliera per ulteriori accertamenti.

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Si svolgerà domani, a Sassari, nell’ambito della giornata mondiale dell’epilessia, l’Open day epilessia 2018. Il Centro per la diagnosi e cura dell’epilessia in età evolutiva della Neuropsichiatria dell’Aou di Sassari si aprirà al pubblico, con prime visite gratuite su prenotazione (079.22.93.22) e registrazioni video elettroencefalografiche.

Sassari intanto già da ieri, con l’organizzazione dell’Aou di Sassari e la collaborazione del Comune e della Provincia, ha aderito simbolicamente alla giornata mondiale. Sino al 12 febbraio, infatti, il palazzo della Provincia in piazza d’Italia sarà illuminato di viola, colore simbolo della giornata.

In Italia la ricorrenza è organizzata dalla Lice, la Lega italiana contro le epilessie, che ha coinvolto le strutture specializzate in questa patologia con numerose manifestazioni come open day delle strutture sanitarie, concerti, convegni, proiezioni di docu-film, conferenze, incontri-dibattiti e laboratori artistici. La Lice, inoltre, per l’occasione ha attivato il “telefono viola”: i cittadini che volessero ricevere informazioni sulla patologia, il 12 febbraio potranno chiamare gratuitamente il numero 800.595.496, dalle 10.00 alle 17.00.

Le epilessie colpiscono tutte le età della vita ma i maggiori picchi di incidenza si hanno nei bambini e negli anziani. Nei Paesi in via di sviluppo l’incidenza dell’epilessia è verosimilmente maggiore, anche se non vi sono dati epidemiologici sicuri.

In Sardegna sono circa 10mila le persone affette da epilessia e oltre 5mila sono i pazienti che ne soffrono in età evolutiva. Si tratta di numeri che rendono questa patologia seconda soltanto alla cefalea. A Sassari vengono seguiti circa 2.000 pazienti e si registrano due nuove diagnosi a settimana.

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I sardi sono generosi e capaci di grandissimi gesti di solidarietà e altruismo. È quanto emerge dalla relazione sintetica del Centro regionale trapianti che, per il 2017, mette in rilievo l’attività di prelievo e trapianti di organi e tessuti in Sardegna. L’Aou di Sassari, con il Santissima Annunziata, è l’azienda che fa registrare nell’isola il numero maggiore di donatori segnalati: ben 30 quelli registrati nella Terapia intensiva dell’ospedale di via De Nicola.

Tra reni, fegato, pancreas, cuore, polmoni e cornee, il Centro regionale registra nei presidi ospedalieri della regione un’attività di prelievo di 121 organi, dei quali 100 effettivamente trapiantati. E ancora, sono 67 i donatori segnalati e 39 i donatori effettivi.

A Sassari, invece, i donatori effettivi sono 13. Di questi ben 7 sono donatori multiorgano. E sempre al Santissima Annunziata, sono 33 gli organi prelevati, tra reni, fegato, cuore e polmoni. Sono 30, invece, quelli effettivamente trapiantati. Si tratta di un numero importante, in particolare per i polmoni, 4 quelli trapiantati. Un risultato raggiunto anche grazie a nuove metodiche di protezione polmonare, utilizzate durante il periodo di osservazione e assistenza al donatore.

La relazione sintetica del Centro regionale trapianti, inoltre, mette in risalto l’intensa e delicata attività fatta dalle tredici Rianimazioni degli ospedali isolani. Tra queste, oltre a quella dell’ospedale dell’Aou di Sassari anche quelle dell’Azienda ospedaliera Brotzu e del San Francesco di Nuoro (Ats-Assl Nuoro), nosocomi dove sono presenti anche le tre Neurochirurgie della Sardegna.

«L’attività di segnalazione e osservazione dei donatori è una delle più complesse che esistano – afferma Luigi Solinas, responsabile della Rianimazione del Santissima Annunziata dell’Aou di Sassari – e vede operare un team multidisciplinare composto da un anestesista, un neurologo e un medico della direzione sanitaria.» Un lavoro delicato, svolto nel rispetto del paziente e dei familiari.

«Quello raggiunto nel 2017 è un ottimo risultato – commenta Paola Murgia, coordinatrice locale delle donazioni e trapianti – ed è sicuramente incoraggiante. Dimostra l’impegno messo in campo e quanto crediamo nell’importanza delle donazioni e dei trapianti.»

Si tratta quindi di numeri in crescita per Sassari che nel 2016 aveva registrato 23 donatori segnalati quindi 19 effettivi. «Dobbiamo diffondere maggiormente la cultura delle donazioni – aggiunge Paola Murgia – anche per ridurre il numero delle opposizioni. Ecco perché sono importanti le campagne di sensibilizzazione.»

«Il cittadino, al momento del rinnovo della carta d’identità, può indicare la sua scelta alla donazione. È necessario che il cittadino debba essere informato in modo tale che, al momento della richiesta da parte dell’ufficio anagrafe, sia consapevole della decisione. Il trapianto è vita – conclude Paola Murgia – e ancora oggi troppi muoiono in attesa di un organo.»

Dall’inizio del 2018, intanto, sono già tre i donatori segnalati dalla Rianimazione di Sassari e che, con il loro gesto d’amore, hanno dato una nuova speranza di vita ad altri pazienti in attesa di un trapianto.