17 August, 2024
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E’ stato presentato a Portoscuso, nella sala riunioni della biblioteca comunale, nel corso di un incontro organizzato dal coordinamento del Piano Sulcis, il programma delle bonifiche dei suoli e della falda superficiale nell’Area Industriale di Portovesme.

All’invito del coordinatore del Piano Sulcis, Salvatore Cherchi, hanno risposto, tra gli altri, il sindaco di Portoscuso, Giorgio Alimonda; l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano; l’amministratore straordinario della provincia del Sud Sardegna, Mario Mossa; il presidente del Consorzio industriale, Federico Strina; dirigenti delle aziende di Portovesme; sindacalisti; rappresentanti di associazioni ambientaliste; amministratori dei comuni del territorio, lavoratori e cittadini.

I lavori, dopo la presentazione di Salvatore Cherchi ed il saluto del sindaco di Portoscuso, Giorgio Alimonda, sono stati aperti dalla relazione dell’ingegner Alessandro Murgia, tecnico dell’assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente sullo stato delle bonifiche. Sono seguiti gli interventi dell’ing. Giuseppe Toia, uno dei manager storici di Alcoa; di Mario Mossa, amministratore della provincia del Sud Sardegna; di Franco Bardi, sindacalista della Fiom Cgil; telefonicamente, da Roma, dell’ingegner Laura D’Aprile, rappresentante della Direzione Generale per la Salvaguardia del Territorio e delle Acque Divisione III Bonifiche e Risanamento del ministero dell’Ambiente; dell’ingegner Vincenzo Tiana di Legambiente; Rino Barca, segretario regionale uscente della FSM Cisl; Pietro Caredda, responsabile dell’attività di bonifica della Portovesme srl; l’ingegner Maurizio Ardu, responsabile della Centrale Enel Grazia Deledda di Portovesme e, infine, l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano.

Dal dibattito è emerso il significativo passo in avanti compiuto dal programma di bonifiche dei suoli e della falda superficiale, reso possibile dall’intesa raggiunta dalle aziende che si sono accollate, nel rispetto del principio “chi inquina paga”, l’intero costo degli interventi.

Vincenzo Tiana ha riconosciuto l’importanza di questo risultato ma non ha mancato di sottolineare che l’utilizzo del carbone, come prevedono gli accordi a livello comunitario, è superato, ed ha aggiunto che non è accettabile la sopraelevazione del bacino dei fanghi rossi dell’Eurallumina e che se si vuole procedere con i programmi di rilancio della produzione, va individuato un nuovo sito di stoccaggio dei residui di lavorazione.

Il coordinatore del Piano Sulcis ha presentato a tutti i convenuti il rapporto aggiornato al 31 dicembre del programma delle bonifiche, che riepiloga le principali azioni di bonifica e/o di messa in sicurezza operativa e/o permanente dei suoli e attività di messa in sicurezza d’emergenza e/o bonifica della falda acquifera, realizzate, in realizzazione o di cui è stata decisa la realizzazione nell’Area Industriale di Portovesme, con investimenti a carico totale delle Aziende che li hanno in attuazione – Alcoa, Portovesme srl, Eurallumina, Enel, Ligestra.

Queste azioni sono state deliberate con una serie di decreti del ministero dell’Ambiente poiché riguardano un Sito d’Interesse Nazionale (SIN Sulcis-Inglesiente-Guspinese) e a seguito di complessi procedimenti conclusi con conferenza di servizi decisoria. Tali procedimenti hanno fortemente impegnato l’assessorato regionale dell’Ambiente, la provincia SUD Sardegna, il Comune di Portoscuso, Arpas, Ispra e altri pubblici soggetti, oltre alle Aziende interessate.

Si tratta di impegni che attualmente ammontano a oltre 170 milioni di euro per costi di investimento e a oltre 60 milioni di euro per costi di gestione parametrati per difetto su 5 annualità. Deve essere sottolineato che il costo del risanamento della falda è stato stimato sulla base di un progetto risalente ad alcuni anni fa che deve essere aggiornato in relazione ai fatti e alle decisioni nel mentre intervenuti e che poi andrà approvato in sede di Conferenza di Servizi. Peraltro, per determinati interventi, ad esempio ancora per la bonifica della falda acquifera, sono riportati costi OPEX per cinque anni laddove è assai probabile che la durata del programma avrà una proiezione decennale con un corrispondente incremento dei costi; in ogni caso, la conclusione del programma è subordinata all’esito positivo del monitoraggio per tre anni consecutivi.

Il più rilevante programma da avviare, sebbene già decretato, riguarda il barrieramento idraulico consortile, sono però già in attività gli impianti per la Messa in Sicurezza d’Emergenza – MISE negli stabilimenti e lungo il perimetro del bacino fanghi rossi.

Vediamo ora l’intervento iniziale di Salvatore Cherchi; l’intervento telefonico dell’ingegner Laura D’Aprile, rappresentante della Direzione Generale per la Salvaguardia del Territorio e delle Acque Divisione III Bonifiche e Risanamento del ministero dell’Ambiente e quello conclusivo dell’assessore regionale dell’Ambiente Donatella Spano.

    

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Parte il piano della regione Sardegna per l’installazione di 650 colonnine per la ricarica delle auto elettriche. Saranno installate lungo le principali direttrici stradali compresa la 130 che collega il Sulcis Iglesiente con Cagliari.

«A quanto se ne sa – scrive in una nota Francesco Loi, coordinatore dei Riformatori sardi del Sulcis Iglesiente -, copriranno l’area metropolitana di Cagliari, la rete metropolitana del nord Sardegna (Sassarese), le aree dei comuni di Olbia, Oristano e Nuoro. E il territorio del Sulcis Iglesiente?»

«Il programma dovrebbe prevedere l’installazione nelle piccole isole della Sardegna, quindi anche Sant’Antioco e Carloforte, ma per ora è stato finanziato soltanto un progetto pilota per La Maddalena – aggiunge Francesco Loi -. Per le aree di Carbonia e di Iglesias non c’è traccia.»

«Che aspettano gli amministratori, e non solo – conclude Francesco Loi – a chiedere e pretendere che le colonnine per la ricarica delle auto elettriche siano installate anche nelle nostre piccole isole e nelle aree dei nostri comuni più importanti?»

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La mostra dell’artista Marco Picci, inaugurata lo scorso 29 dicembre 2017 e che avrebbe dovuto concludersi il 31 gennaio 2018, resterà aperta fino al 17 febbraio.

Organizzata dal Circolo Soci Euralcoop in collaborazione con la Galleria d’arte Esdé, sarà visitabile dalle 17,30 alle 20,00 (escluso i festivi), presso il Circolo Soci Euralcoop Piazza Marmilla (piano terra palazzi gemelli).
L’artista: di formazione autodidatta si avvicina subito al realismo e all’iperrealismo, concentrandosi sulla tecnica dell’acquerello. Nella sua ricerca alterna tematiche personali e familiari ad argomenti di denuncia sociale: la scelta di una tecnica tanto difficile, abbinata alla ricerca iperrealista e a tematiche ricorrenti ha permesso a Marco di creare una cifra stilistica riconoscibile. Dal 2010 inizia a lavorare anche con l’acrilico, tecnica che gli permette di sviluppare opere di dimensioni più importanti rispetto all’acquerello. Marco ha avuto modo di operare in campo internazionale attraverso numerose mostre e concorsi, le sue opere sono presenti in svariate collezioni pubbliche e private. Dal 2009 abita e opera in Svizzera.

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Questa mattina l’Amministrazione comunale di Carbonia commemorerà le vittime delle foibe, «con l’obiettivo – ha affermato il Sindaco Paola Massidda – ricordare migliaia di italiani trucidati e infoibati nelle cavità carsiche del Friuli e dell’Istria. Migliaia di cittadini innocenti, ammazzati dai partigiani di Tito per la sola ragione di essere italiani residenti nelle zone di confine. La memoria di queste vittime, purtroppo, è spesso rimasta per tanti anni sottaciuta ed è nostro dovere ricordare e acquisire consapevolezza sui fatti tragici che hanno colpito i nostri connazionali».
Il sindaco Paola Massidda deporrà, alle ore 11.00, una corona d’alloro presso la stele situata nel Parco dei Martiri delle foibe. Una cerimonia che sarà accompagnata dalla presenza di cittadini, consiglieri, assessori, istituzioni e dal sottofondo musicale della Banda Vincenzo Bellini di Carbonia.
Nella ricorrenza del “Giorno del Ricordo”, il sindaco ha disposto, su richiesta della prefettura di Cagliari e della Presidenza del Consiglio dei ministri, l’esposizione a mezz’asta della bandiera nazionale ed europea sugli edifici pubblici, in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata e delle vicende del confine orientale.

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Sanità ospedali analisi
Il Registro tumori della Sardegna meridionale muove i primi passi, con l’assegnazione di personale dedicato e attrezzature. E’ quanto emerso dalla riunione del tavolo di coordinamento regionale del registro dei Tumori, riunito alla presenza dell’assessore della Sanità, Luigi Arru, del direttore generale dell’assessorato, Giuseppe Sechi, del direttore sanitario dell’Ats, Francesco Enrichens.
Alla sede di Cagliari, istituita nel Dipartimento di Prevenzione della Assl/Ats, sono stati assegnati medici, infermieri e personale tecnico e amministrativo. Come spiegato nel corso della riunione, gli aspetti tecnici e organizzativi per l’avvio e la messa a regime, in maniera uniforme, del Registro Tumori Regionale è assicurata dall’attività del “Gruppo tecnico regionale del Registro Tumori”, che opera in capo alla Direzione Generale dell’assessorato della Sanità : da settembre dello scorso anno ad oggi, il gruppo tecnico si è occupato di aspetti legati alla privacy e alla trasmissione dei flussi sanitari. Allo stato attuale, sono già a disposizione del Registro Tumori della Sardegna Meridionale tutti i dati sui ricoveri, la mortalità e una parte dei referti di anatomia patologica, per procedere alla fase di avvio.

L’obiettivo dato dall’assessorato è quello di allineare entro breve tempo il Registro della Sardegna meridionale ai due registri già operanti in Sardegna. Il Registro tumori della Sardegna settentrionale, che ha competenza sul territorio di Sassari e Olbia, è già attivo e operante dal 1993; quello della Sardegna centrale, con competenza sui territori di Nuoro, Ogliastra e a breve Oristano, dal 2002. L’attivazione del Registro della Sardegna meridionale estenderà quindi la copertura della sorveglianza a tutto il territorio regionale.

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Sarà una lunga ed intensa giornata quella che attende giovani e meno giovani domani, domenica 11 febbraio, a Carbonia, con il Carnevale 2018, il cui fulcro sarà rappresentato dalla tradizionale sfilata, che sarà preceduta da numerose iniziative che coinvolgeranno, fin dalla mattina, bambini e ragazzi, in particolar modo gli studenti delle scuole primarie e secondarie della città.

La novità di questa edizione del “Carnevale di Carbonia” si chiama “Aspettando la Sfilata”: in piazza Roma, a partire dalle ore 10.30, i bambini potranno partecipare ad una serie di attrattive, offerte gratuitamente: musica, animazione, giochi gonfiabili, zucchero filato, marshmallows e bibite.
Divertimento assicurato fin dalla mattina, in attesa della sfilata di Carnevale, che si snoderà, come di consueto nel pomeriggio, lungo le principali vie del centro cittadino. Si segnala la presenza di carri e gruppi in maschera provenienti non soltanto dalla città di Carbonia, ma anche da Quartu Sant’Elena, San Giovanni Suergiu, Gonnesa e Perdaxius.

La sfilata osserverà il seguente percorso: piazza Ciusa, piazza Rinascita, via Turati, via Brigata Sassari, via Gramsci, via Fosse Ardeatine, via Manno, piazza Roma.
Il raduno dei carri è previsto in piazza Ciusa, alle ore 14.30. La sfilata inizierà alle ore 15.00.
L’Amministrazione comunale invita tutta la cittadinanza a scendere in piazza domenica per partecipare al Carnevale, uno degli eventi più attesi dell’anno, all’insegna delle maschere, dello zucchero filato, dei coriandoli e dei mille colori che caratterizzeranno la nostra città in quella che si preannuncia una splendida giornata di festa.

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La città di Iglesias oggi, sabato 10 febbraio, viene insignita del IX Premio Internazionale “Chiara Lubich” per la ricerca della fraternità espressa attraverso l’azione sinergica svolta da cittadini organizzati ed Amministrazione comunale per la riconversione al civile della fabbrica di bombe d’aereo che si trova sul suo territorio.

A sostenere la candidatura di Iglesias è stata la città di Assisi, vincitrice dell’edizione 2017.

La cerimonia di premiazione si svolge a Loreto nel corso del convegno nazionale “La Città luogo di Fraternità?”.

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Martedì 13 febbraio, alle 10.00, al THotel di Cagliari, Confartigianato Imprese Sardegna presenta i risultati del mandato politico di deputati e senatori sardi in rapporto alle esigenze di imprese ed imprenditori dell’Isola.

Chi sono i parlamentari sardi che più hanno ascoltato le imprese? Come hanno agito per sostenere la crescita e la competitività delle aziende? Qual è stato il loro contributo per sviluppare il mercato dellavoro? Quanto ha inciso la loro attività per la riduzione della pressione fiscale e della burocrazia nel sistema produttivo?

Attraverso dati oggettivi, incontrovertibili e verificabili, sono stati analizzati gli atti prodotti dei rappresentanti politici isolani rispetto alla riduzione della pressione fiscale, l’accesso al credito, il sostegno alla crescita e alla competitività, la semplificazione burocratica, gli incentivi alle imprese, il sostegno all’internazionalizzazione, lo sviluppo del mercato del lavoro e gli investimenti in infrastrutture ed energia.

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«La legge sugli appalti è una priorità e va approvata subito.» Lo sostengono Attilio Dedoni e Michele Cossa, consiglieri regionali dei Riformatori sardi.

«L’economia sarda trarrebbe un enorme beneficio se si allargassero le opportunità di partecipazione agli appalti pubblici alle imprese locali, oggi ampiamente penalizzate a causa di una normativa nazionale che favorisce i grandi gruppi imprenditoriali – aggiungono Attilio Dedoni e Michele Cossa -. Il fatto che la maggioranza di centrosinistra la stia sostanzialmente affossando è molto grave ed è sintomatico di come una visione della politica di stampo assistenzialistico e clientelare sia ancora dominante in chi governa la Regione. Manca invece del tutto il focus sulle ricadute in termini di arricchimento del territorio e di incremento dei livelli occupazionali generati dagli ingenti investimenti pubblici – concludono Attilio Dedoni e Michele Cossa -, quasi che esse fossero affidati al caso. Un’abilità che oggi la Sardegna non si può più permettere.»

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Il comune di Carbonia ha pubblicato il bando finalizzato alla concessione delle agevolazioni tariffarie a carattere sociale per il Servizio Idrico Integrato, il “Bonus Idrico”, per l’annualità 2016. «Si tratta di rimborsi tariffari a favore delle cosiddette “utenze deboli”, ovvero nuclei familiari – residenti nel Comune di Carbonia – che versano in condizioni socioeconomiche disagiate. Una misura importante di contrasto alla povertà e di sostegno al reddito», ha affermato l’assessore dei Servizi sociali, Loredana La Barbera.

Possono beneficiare dell’agevolazione le famiglie in possesso di una certificazione ISEE – in corso di validità – di importo inferiore o uguale a 10 mila euro, e in possesso di fatture per il Servizio Idrico Integrato (Abbanoa), pagate o non pagate, inerenti al consumo maturato nell’anno 2016.

La misura delle agevolazioni per gli utenti aventi i requisiti previsti non potrà superare gli importi massimi indicati: 50 euro per ogni componente del nucleo familiare, in presenza di un indicatore ISEE minore o uguale a 5mila euro; 40 euro per ogni componente del nucleo familiare, in presenza di un indicatore ISEE maggiore di 5mila euro e minore o uguale a 10mila euro.

La domanda di partecipazione al rimborso tariffario “Bonus Idrico” dovrà pervenire all’Ufficio Protocollo del Comune di Carbonia, sito in piazza Roma 1, oppure trasmessa all’indirizzo Pec comcarbonia@@pec.comcarbonia.org entro e non oltre il 28 febbraio 2018.

La modulistica è disponibile presso:

1. la Portineria della sede dei Servizi Sociali, sita presso l’Ex Tribunale di via XVIII Dicembre, nei seguenti giorni e orari: dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 13.00, il martedì pomeriggio dalle 15.30 alle 17.30;

2. gli uffici circoscrizionali di Bacu Abis e Cortoghiana;

3. sul sito internet del comune di Carbonia, all’indirizzo www.comune.carbonia.ca.it nelle sezioni “Bandi e concorsi/Tutti i Bandi” e “Servizi Comunali/Servizi Sociali e Politiche Giovanili”.