17 August, 2024
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Si fa sempre più concreto il progetto dell’associazione di volontariato Onlus “Le Rondini” “Quando la disabilità non è un ostacolo” – che si propone di attrezzare un tratto di spiaggia di Sant’Antioco affinché possa accogliere pazienti affetti da SLA (e non soltanto), terribile patologia degenerativa che produce effetti disastrosi per la qualità della vita di chi ne è affetto. La spiaggia prescelta è Maladroxia, attualmente interessata da importanti lavori di riqualificazione nel piazzale antistante l’arenile, nei bagni pubblici e nei parcheggi. E grazie al Protocollo d’intesa tra il Comune di Sant’Antioco e “Le Rondini”, approvato all’unanimità nella seduta del Consiglio comunale di ieri e sottoscritto ufficialmente oggi dalle parti, il progetto compie un importante passo in avanti.

«Siamo felici di poter contribuire a questo importante progetto: Maladroxia diventerà la prima spiaggia in Sardegna in grado di accogliere i disabili gravi e gravissimi – commenta l’assessore alle Politiche Sociali Eleonora Spiga -. La proposta che l’associazione “Le Rondini” ha presentato nel dicembre scorso ha immediatamente incontrato il nostro consenso. E mi fa piacere che l’intero Consiglio comunale si sia espresso favorevolmente, approvando all’unanimità il protocollo. Contribuire a creare le condizioni per migliorare la qualità della vita di chi soffre, dà un senso all’attività politica. E di questo ne andiamo fieri. Per questa Amministrazione l’accordo tra Comune e associazione di volontariato si inserisce nella strada tracciata dalla nuova normativa sul cosiddetto “Terzo settore”, che favorisce, appunto, la collaborazione tra ente pubblico e associazioni. Una forma di cooperazione pienamente in sintonia con le nostre linee programmatiche.»

Il sindaco Ignazio Locci spiega i termini del protocollo: «Il comune di Sant’Antioco concede a titolo gratuito e per nove anni un tratto di spiaggia di Maladroxia, per l’esattezza 100 metri quadri, all’associazione “Le Rondini”, che a sua volta  si impegna a realizzare il progetto “Quando la disabilità non è un ostacolo”, garantendo agli utenti interessati il sostegno gratuito per usufruire del servizio di assistenza per l’accoglienza in spiaggia di soggetti affetti da disabilità e da disabilità motoria grave. L’area che abbiamo scelto – aggiunge il sindaco – risulta nei pressi dei servizi igienici pubblici, allo scopo di favorire la buona riuscita del progetto. Siamo felici di poter contribuire alla realizzazione del programma proposto da “Le Rondini”: per Sant’Antioco può rappresentare un fiore all’occhiello, anche in termini di valorizzazione delle risorse naturali. Restiamo a disposizione per agevolare l’iter e fare in modo che prenda avvio nel più breve tempo possibile. Confidiamo nella collaborazione degli altri enti coinvolti: Regione e Soprintendenza».

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Nei giorni scorsi, Serafina Mascia, presidente della F.A.S.I. (Federazione delle Associazioni Sarde nell’Italia continentale), ho comunicato al sindaco di Nuoro, Andrea Soddu, che la Federazione sostiene con i suoi 70 circoli attivi in altrettante città della penisola la candidatura della città  di Nuoro a Capitale italiana della Cultura per l’anno 2020.

Il sindaco di Nuoro, nel ringraziare, ha osservato che «condividere questo progetto con tutta la Sardegna e soprattutto con tutti i sardi è già una vittoria» e ha chiesto alla F.A.S.I. di «mettere in rete il Comune di Nuoro con tutti i circoli dei sardi per far sentire la nostra voce al Ministero».

La F.A.S.I., ben lieta di aderire a questa richiesta, ha  pubblicato nel proprio sito web il logo Nuoro2020 e intende curare la più ampia diffusione dei link ai siti che danno particolareggiate  informazioni sulle motivazioni della candidatura:

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Si è svolto sabato 3 febbraio, a Cagliari, presso l’hotel Sardegna, il convegno “Eventi avversi e responsabilità in sanità: linee guida e percorsi assistenziali nella gestione del rischio e nella prevenzione dell’errore”.

L’evento, organizzato dall’associazione HCRM (Hospital & Clinical Risk Managers), ha avuto come moderatori il dottor Sergio Pili, dirigente ospedaliero nonché referente regionale HCRM ed il professore di igiene dell’Università di Palermo, nonché presidente HCRM, Alberto Firenze.

I vari punti del programma sono stati affrontati dalle voci autorevoli di Guido Manca Bitti, avvocato penalista esperto in colpa medica e responsabilità sanitaria: Carlo Diana, avvocato dirigente del servizio legale dell’ATS Sardegna; Francesco Paribello, professore di medicina legale dell’Università di Cagliari, Risk Manager AOU CA; Raimondo Ibba, presidente dell’ordine dei medici di Cagliari; Pierpaolo Pateri, direttore del servizio SPS Sanluri e presidente del collegio IPASVI di Cagliari; Paolo Serra, farmacista AOB e presidente regionale Società Italiana Farmacisti Ospedalieri; Pierpaolo Vargiu, medico, deputato, già presidente della commissione Affari sociali della Camera dei Deputati.

Durante i lavori sono state evidenziate luci e ombre della Legge Gelli, dal nome del suo relatore alla Camera dei Deputati, entrata in vigore il primo febbraio 2018.

Una legge che arriva a colmare alcuni vuoti della Legge Balduzzi. Con questa legge si introducono delle sensibili innovazioni inerenti la responsabilità degli operatori sanitari sia sul piano civile, sia su quello penale.

Qualora uno sfortunato evento si verifichi a causa di imperizia, se sono state seguite le linee guida, o in mancanza di queste, le buone pratiche clinico assistenziali “Best Practice”, viene esclusa la punibilità, sempre che le linee guida siano state calate nel caso in esame, quindi declinate localmente e coniugate nella specificità.

Le linee guida non sono però in grado di coprire tutti gli ambiti, non possono essere esaustive in tutti passaggi, da qui la necessità di intraprendere il comportamento più adatto che non si discosti dalla migliore prassi, ma che dimostri di aver preso in considerazione scelte alternative nella diagnosi o nella terapia.

Il perché delle scelte fatte deve essere sempre chiaro, facilmente ricostruibile dal punto di vista clinico-tecnico-scientifico. Deve poter permettere a chi deve valutare, di capire quale ragionamento è stato seguito e comprendere se il percorso diagnostico scelto è stato quello più appropriato.

Da qui l’importanza che, nei casi di responsabilità medica, a fianco del  giudice, ci sia, oltre al medico legale, un tecnico consulente del ramo medico in oggetto, che possa valutare la colpa e di conseguenza avere e dare delle certezze.

Quotidianamente gli operatori si ritrovano a doversi misurare con situazioni sopra descritte, difficili da decodificare in modo rigido e predefinito, un problema molto serio che, dati europei alla mano, mostra “errori medici” e “eventi avversi” presenti durante un ricovero ospedaliero stimato tra l’8 e il 10%.

Una cornice alquanto complicata se poi a questo, si aggiunge il problema delle politiche sanitarie puntate sul risparmio e la non accettabilità di organici amputati, che devono funzionare al meglio, nonostante l’inadeguatezza del numero del personale sanitario.

Tutto questo dà origine ad un sistema sanitario che risente della non sostenibilità attuale.

Di fondamentale importanza, alla luce di questi fatti, il ruolo di associazioni che approfondiscano il tema della gestione del rischio, improntando una sorta di rete multi-professionale che possa agire nella sicurezza del paziente e nella tutela dell’operatore sanitario, che ogni giorno si misura con una varietà di malati che pur soggetti della stessa malattia, restano pur sempre un caso diverso dall’altro e come tali devono essere trattati nella loro specificità.

Nadia Pische

         

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Cagliari diventa più digitale. A circa tre anni dal varo del Portale istituzionale www.comune.cagliari.it , servizi online integrati, open data, canali social e di messaggistica istantanea messa a disposizione delle cittadine e dei cittadini per ricevere e inviare richieste o segnalazioni e per fornire aggiornamenti in tempo reale in caso di allerta meteo. Introdotta la Carta d’Identità Elettronica e attivato il sito internet www.cagliariportaaporta.it , con anolaga app per dispositivi portatili, a supporto di abitanti e operatori commerciali per il nuovo sistema di raccolta differenziata dei rifiuti porta a porta. Trascorsi appena due giorni dalla presentazione ufficiale del nuovo apparato tecnologico che renderà le deliberazioni e i provvedimenti di Palazzo Bacaredda maggiormente trasparenti e meno costosi, l’assessore Claudia Medda oggi ha tenuto a battesimo il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) che il Comune mira a diffondere in maniera massiccia. Obiettivo:  «Rendere più semplice la Pubblica Amministrazione e più efficiente il sistema Paese».

Con lo SPID i cagliaritani e le imprese dal Portale istituzionale possono accedere con il proprio computer, tablet e smartphone, a tutti i servizi online. Riconosciuti dal sistema come “Utente con profilo forte”, si ha per esempio l’accesso agli atti del Comune, ai certificati con firma e timbro digitali, al registro associazioni amiche degli animali, al portale del creditore, istanze e atti del Comune. Ma attraverso un solo nome utente ed una password, la stessa usata per i servizi erogati digitalmente dal Comune di Cagliari, si possono consultare anche i propri contributi INPS, pagare il 730, fare le prenotazioni sanitarie, le iscrizioni scolastiche e molto altro ancora. «Più velocemente e con maggiore facilità», ha assicurato l’assessore dell’Innovazione tecnologica e della Comunicazione della Giunta Zedda, nel solco dei principi ispiratori della Settimana dell’Amministrazione Aperta, l’iniziativa promossa dal Dipartimento Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri, che ha visto Cagliari fra i protagonisti a livello nazionale, con una serie di progetti volti a digitalizzare i rapporti tra i cittadini e Amministrazione comunale. Come quello della banda ultralarga per collegamenti internet iperveloci.
Lo SPID è fornito da diversi gestori di identità digitale, aziende che rispondo alle regole emanate da AgID. Ogni cittadino, maggiorenne, può scegliere l’Identity Provider che preferisce. Basta un indirizzo email, il numero di telefono del cellulare, un documento di identità valido e la tessera sanitaria con codice fiscale. In alternativa ci si può rivolgere presso uno qualunque degli uffici postali, hanno spiegato Riccardo Castrignano e Piero Orofino del Servizio Innovazione tecnologica e Sistemi informatici. «A differenza di altri sistemi di riconoscimento, per utilizzare lo SPID non occorre nient’altro che una connessione internet»». Dall’1 aprile 2018 l’accesso ai servizi online del Comune potrà essere effettuato solo con lo SPID.

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Nuove prospettive per l’industria turistica in Sardegna con le nuove rotte Summer.

«L’integrazione delle strategie e la pianificazione delle azioni che stiamo mettendo in campo con gli aeroporti è vincente: lo dimostrano i numeri in crescita, l’aumento delle rotte e le azioni promozionali coordinate che hanno già portato risultati importanti.»
Lo ha detto l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio, Barbara Argiolas, durante la conferenza stampa di presentazione del network di voli per la Summer 2018, tenutasi oggi all’aeroporto “Mario Mameli”. 
Saranno 8 le destinazioni internazionali di linea attivate nell’aeroporto di Cagliari, con l’arrivo di nuovi vettori come Air France e l’ampliamento delle destinazioni collegate con Mosca, Manchester, Bordeaux, Lione e Malta.
L’obiettivo finale è quello di rendere la Sardegna sempre più raggiungibile.

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Finalmente una buona notizia nel mondo del lavoro nel Sulcis Iglesiente. Sono stati revocati oggi i licenziamenti dei 21 dipendenti della residenza sanitaria assistita di Iglesias, Rosa del Marganai. Lo ha comunicato la direzione della Rsa, accogliendo l’appello arrivato dall’assessore della Sanità, Luigi Arru, nel corso dell’incontro con i vertici della San Raffaele spa e quelli dell’Azienda per la tutela della Salute.
«L’Ats sta chiudendo una fase istruttoria – ha detto l’assessore Luigi Arru – e per questo abbiamo chiesto che si bloccassero i licenziamenti, così da favorire un clima più collaborativo e sereno. Accogliamo perciò con soddisfazione la comunicazione che ci è giunta questo pomeriggio dalla direzione della Rosa del Marganai.»

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La Sardegna è tra le regioni italiane che più sta investendo nella mobilità elettrica. Con uno stanziamento di 15 milioni di euro (Fondi FSC 2014-2020 inseriti nel Patto per la Sardegna) e un Piano d’azione che prevede inizialmente la realizzazione di 650 stazioni di ricarica per auto elettriche, l’isola si pone all’avanguardia in Italia e crea le condizioni per una svolta ‘verde’. Tutto ciò, in linea con il Piano Energetico Regionale, predisposto dall’assessorato dell’Industria, che prevede di abbattere del 50% entro il 2030 le emissioni climalteranti. A sancire l’avvio del nuovo corso della mobilità in Sardegna è l’Accordo di Programma firmato oggi dal presidente della Regione, Francesco Pigliaru con i Sindaci della Città Metropolitana di Cagliari, della Rete Metropolitana del Nord Sardegna, di Nuoro, Oristano e Olbia, presente l’assessora dell’Industria, Maria Grazia Piras. L’Accordo, inserito nella strategia della Giunta in materia di Smart Grid e Smart City, coinvolge le principali città dell’isola e riguarda un territorio con una popolazione di oltre 800mila abitanti. 

Grazie all’Accordo, ogni Comune, oltre all’installazione delle colonnine di ricarica, avrà la possibilità di acquistare veicoli elettrici da inserire nel proprio parco mezzi. È prevista inoltre la realizzazione di infrastrutture per informatizzare e gestire i punti di ricarica ed erogare i servizi di info-mobilità. Le stazioni di Ricarica di tipo Fast Charging (con potenza di alimentazione maggiore di 22 kW) saranno 50. Le stazioni Quick Charging (con potenza di alimentazione compresa tra 7‐22 kW) saranno invece 300. Anche le stazioni Slow Charging (con potenza di alimentazione compresa tra 3‐7 kW) saranno 300. Infine, sono previsti interventi di integrazione con reti elettriche per Smart Grid.

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Sono stati definiti gli spazi per le affissioni di propaganda elettorale in vista delle consultazioni politiche del 4 marzo 2018. Si tratta di postazioni le cui dimensioni complessive misurano 2 metri lineari di altezza per 52 metri lineari di base.
Ciascuno spazio è ripartito in distinte sezioni, aventi le dimensioni di 1 metro lineare di altezza per 1 metro lineare di base, da assegnare ad ogni candidatura uninominale, e di 2 metri lineari di altezza per 1 metro lineare di base da assegnare ad ogni lista. La numerazione degli spazi, conformemente a quanto scaturito dal sorteggio, sarà progressiva, da sinistra a destra, su una sola linea orizzontale, affiancando a ciascun candidato all’uninominale le liste collegate nel collegio plurinominale.
Verrà assegnato in primo luogo lo spazio al candidato al collegio uninominale e poi alla lista o alle liste collegate al medesimo, come dal prospetto che segue, relativo alla Camera dei Deputati:

1 CANDIDATO 1 AL COLLEGIO UNINOMINALE

2 LISTA 1 – MOVIMENTO POLITICO FORZA ITALIA

3 LISTA 2 – LEGA NORD

4 LISTA 3 – NOI CON L’ITALIA – UDC

5 LISTA 4 – FRATELLI D’ITALIA CON GIORGIA MELONI

6 CANDIDATO 2 AL COLLEGIO UNINOMINALE

7 LISTA 5 – AUTODETERMINATZIONE

8 CANDIDATO 3 AL COLLEGIO UNINOMINALE

9 LISTA 6 – LIBERI E UGUALI

10 CANDIDATO 4 AL COLLEGIO UNINOMINALE

11 LISTA 7 – POTERE AL POPOLO !

12 CANDIDATO 5 AL COLLEGIO UNINOMINALE

13 LISTA 8 – PARTITO VALORE UMANO

14 CANDIDATO 6 AL COLLEGIO UNINOMINALE

15 LISTA 9 – CASAPOUND ITALIA

16 CANDIDATO 7 AL COLLEGIO UNINOMINALE

17 LISTA 10 – PARTITO COMUNISTA

18 CANDIDATO 8 AL COLLEGIO UNINOMINALE

19 LISTA 11 – IL POPOLO DELLA FAMIGLIA

20 CANDIDATO 9 AL COLLEGIO UNINOMINALE

21 LISTA 12 – MOVIMENTO 5 STELLE

22 CANDIDATO 10 AL COLLEGIO UNINOMINALE

23 LISTA 13 – ASSOCIAZIONE “+EUROPA”

24 LISTA 14 – CIVICA POPOLARE LORENZIN

25 LISTA 15 – PARTITO DEMOCRATICO

26 LISTA 16 – ITALIA EUROPA INSIEME

Per quanto riguarda il Senato, la ripartizione degli spazi sarà la seguente:

1 CANDIDATO 1 AL COLLEGIO UNINOMINALE

2 LISTA 1 – POTERE AL POPOLO!

3 CANDIDATO 2 AL COLLEGIO UNINOMINALE

4 LISTA 2 – AUTODETERMINATZIONE

5 CANDIDATO 3 AL COLLEGIO UNINOMINALE

6 LISTA 3 – CIVICA POPOLARE LORENZIN

7 LISTA 4 – PARTITO DEMOCRATICO

8 LISTA 5 – ITALIA EUROPA INSIEME

9 LISTA 6 – ASSOCIAZIONE “+EUROPA”

10 CANDIDATO 4 AL COLLEGIO UNINOMINALE

11 LISTA 7 – PARTITO COMUNISTA

12 CANDIDATO 5 AL COLLEGIO UNINOMINALE

13 LISTA 8 – LIBERI E UGUALI

14 CANDIDATO 6 AL COLLEGIO UNINOMINALE

15 LISTA 9 – LEGA NORD

16 LISTA 10 – FRATELLI D’ITALIA CON GIORGIA MELONI

17 LISTA 11 – MOVIMENTO POLITICO FORZA ITALIA

18 LISTA 12 – NOI CON L’ITALIA – UDC

19 CANDIDATO 7 AL COLLEGIO UNINOMINALE

20 LISTA 13 – IL POPOLO DELLA FAMIGLIA

21 CANDIDATO 8 AL COLLEGIO UNINOMINALE

22 LISTA 14 – CASAPOUND ITALIA

23 CANDIDATO 9 AL COLLEGIO UNINOMINALE

24 LISTA 15 – PARTITO VALORE UMANO

25 CANDIDATO 10 AL COLLEGIO UNINOMINALE

26 LISTA 16 – MOVIMENTO 5 STELLE

Nel territorio comunale saranno 10 le postazioni previste:

1. Via Roma;
2. Viale Arsia;
3. Via Lucania;
4. Via Dante;
5. Via Dalmazia;
6. Via S. Isidoro (Barbusi);
7. Is Gannaus (recinzione scuole Elementari);
8. Via Bresciano (Cortoghiana);
9. Via Pozzo Nuovo (Bacu Abis).

 

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Il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, ha presentato un’interrogazione urgente sui ritardi nell’erogazione delle risorse per l’attivazione dei bandi per l’avviamento delle imprese agricole giovanili. Un pacchetto di risorse decisive – che rientrano nel piano di sviluppo rurale – per evitare l’abbandono delle campagne isolane e la chiusura di aziende che ad oggi si trovano in forte difficoltà.

«Riteniamo che queste lungaggini siano gravissime ed inaccettabili – rimarca Gianluigi Rubiu -. Come sempre a pagarne le spese sono i giovani che intendono impegnarsi nelle aziende rurali. La Regione arranca e rischia il disastro anche per le risorse destinate agli aspiranti agricoltori. Nonostante gli impegni presi con l’universo delle campagne, tesi a snellire le procedure e migliorare la macchina amministrativa per la gestione dei finanziamenti, siamo ancora indietro rispetto alle altre realtà.»

«La situazione è gravissima – conclude Gianluigi Rubiu -. Non siamo più disposti ad accettare ulteriori ritardi, con centinaia di giovani (illusi dalle tante promesse per l’erogazione delle risorse) che vedono svanire le speranze per l’avvio di un’attività agricola.»

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Martedì 13 febbraio, alle ore 10.30, nella sala polifunzionale del comune di Carbonia, il sindaco Paola Massidda, l’assessore all’Innovazione Tecnologica Mauro Manca e il referente di Sistema 3 Srl Andrea Zonca, nel corso di una conferenza stampa illustreranno tutte le specifiche di un nuovo servizio, il fascicolo elettronico del cittadino, che consentirà a tutti i residenti a Carbonia di poter fruire comodamente da casa di una serie di servizi erogati dall’Amministrazione comunale. «Attraverso questa innovativa funzionalità i nostri cittadini potranno accedere direttamente dal proprio pc, tablet o smartphone ad una vasta gamma di servizi offerti dal comune di Carbonia: informazioni anagrafiche, protocollo, sportello demografico, situazione tributaria e, in futuro, sarà possibile pagare online anche tributi come TARI, TASI e IMU. Il giorno successivo alla conferenza stampa verranno messi a disposizione del cittadino i moduli da compilare per poter accedere al servizio», ha affermato l’assessore all’Innovazione Tecnologica Mauro Manca.

Il fascicolo elettronico del cittadino si aggiunge ai numerosi servizi online già offerti dal comune di Carbonia. Servizi certificati nello scorso mese di novembre dai funzionari dell’AGID (Agenzia per l’Italia Digitale) e della Regione Sardegna, che hanno verificato l’attivazione e lo stato di funzionamento dei centri @ll in situati nella sede della Biblioteca comunale e della Grande Miniera di Serbariu. I centri @ll in dispongono di postazioni di lavoro con personal computer, lettori di smart card a microprocessore, attivazione di una casella di posta elettronica certificata (Pec), un access point wireless e una stampante di rete multifunzione.