Comitato Porto Solky: «La politica dice SI’ al Porto Polifunzionale e NO al nuovo Ponte di Sant’Antioco».
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«Il Comitato Porto Solky ha appreso con soddisfazione la deliberazione del Consiglio comunale di Sant’Antioco in merito alle opere infrastrutturali previste dal Piano Sulcis. Un risultato ottenuto anche grazie al lavoro, iniziato due anni fa, di informazione e di approfondimento svolto dal comitato in merito al progetto, alle procedure, alla ventilata perdita dei finanziamenti e infine con la messa disposizione della documentazione Anas che scioglieva le ultime riserve in merito alle inesistenti penali sulla revoca dell’appalto, che di fatto ostacolavano una serena, oculata e seria valutazione.»
I portavoce del comitato Porto Solky: Rolando Marroccu, Alfonso Curridori e Daniele Garau commentano così il risultato maturato ieri sera nella seduta del Consiglio comunale di Sant’Antioco.
«Alla soddisfazione per il risultato ottenuto, il comitato tende ad evidenziare che affinché il Porto Polifunzionale assuma il ruolo che tutto il Sulcis si aspetta, si dovrà risolvere il vero problema delle infrastrutture viarie che trovano nella SS 126, dal Bivio di Sirai a Calasetta, il punto debole in termini di sicurezza e tempi di percorrenza che andrebbe risolto contestualmente alla realizzazione delle opere portuali, per rendere più fluido, scorrevole e sicuro il traffico del Sulcis ed i collegamenti con il porto ed aereoporto di Cagliari, oltre a rendere effettivamente funzionanti i collegamenti tra centro intermodale di Carbonia ed i paesi del Sulcis – aggiungono Rolando Marroccu, Alfonso Curridori e Daniele Garau -. Riteniamo fondamentale che tutto il territorio del Sulcis colga l’importanza dell’atto politico e delle proposte del comitato, ed accolga l’invito già inoltrato formalmente di organizzare un incontro pubblico in aula consiliare coinvolgendo tutti i Sindaci del territorio, nonché i nuovi Parlamentari recentemente eletti al governo, in quanto riteniamo che solo con una corretta ed esaustiva informazione si possa arrivare alla condivisione unanime degli intenti per la rinascita del Sulcis.»
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