Gianluigi Rubiu (Udc): «Anche in Sardegna le nuove norme imposte per le sagre e le manifestazioni si stanno rivelando un ostacolo per gli organizzatori».
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Il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, ha presentato una mozione, nella quale auspica «un tavolo di confronto con il Governo finalizzato a rivedere le discipline restrittive sulla pubblica sicurezza, che stanno ostacolando l’organizzazione di eventi legati alla tradizione culturale e storica della Sardegna (dalle feste alle sagre religiose e laiche sino alle corse equestri e alle sfilate folcloristiche), onde evitare l’eccessiva burocrazia e la cancellazione degli aspetti identitari».
I primi risultati si sono riverberati sulla Sartiglia di Oristano: «Durante l’ultima edizione – spiega Gianluigi Rubiu – i cavalieri della giostra hanno palesato il loro malcontento per l’eccessiva burocratizzazione ad opera dell’autorità preposta alla pubblica sicurezza, così da stravolgere la centralità della corsa. Un numero di controlli antidoping giudicato eccessivo – almeno una sessantina – cui gli atleti sono stati obbligati a sottoporsi prima della sfilata».
In forte pericolo anche l’Ardia, con aspetti troppo rigidi da rispettare. E molti degli eventi estivi che si tengono nel Sulcis Iglesiente: «Queste prescrizioni debbono ragionevolmente essere concordate con le amministrazioni comunali e i sindaci, che già intervengono con le loro ordinanze – conclude Gianluigi Rubiu – e, soprattutto, con gli organismi che da secoli presiedono a queste feste. I costi troppo elevati per l’organizzazione degli eventi potrebbero la soppressione di tantissimi appuntamenti legati alla tradizione isolana, con la Regione che si dovrebbe attivare per ulteriori stanziamenti per fronteggiare queste spese».
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