Gianluigi Rubiu (Udc): «Le norme urbanistiche sono restrittive, agricoltura, turismo ed aree interne senza futuro».
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Il capogruppo regionale dell’Udc Gianluigi Rubiu non risparmia critiche al disegno di legge sull’Urbanistica predisposto dalla Giunta regionale.
«Si tratta – spiega Gianluigi Rubiu – di una legge che ambisce a diventare unica e semplificativa, racchiudendo tutte le norme del comparto edilizio. Con questo disegno si rischia di mettere ulteriormente in ginocchio un settore strategico dell’economia sarda con l’edilizia che potrebbe essere ingessata da un insieme di norme restrittive e vincolante. La maggioranza intende imporre un caos semplificativo in una dei settori maggiormente colpiti dalla crisi.»
«Nell’impianto della legge si registra – aggiunge Gianluigi Rubiu – un eccessivo e indiscriminato ricorso allo strumento della conferenza di servizi, con un utilizzo fuorviante della concertazione. Perché valori del paesaggio, territori costieri e vocazione agricola dovrebbero essere i temi di crescita e sviluppo invece sono dei concetti utilizzati per congelare o, peggio ancora, anestetizzare il territorio sardo.»
«A distanza di dieci anni dal varo del piano paesaggistico – sottolinea ancora Gianluigi Rubiu – si tenta di completare l’opera con una legge disorganica e punitiva. Gli unici aspetti di coerenza sono dei doppioni ai principi già utilizzati nei diversi tasselli del piano casa. La legge snatura i piani urbanistici comunali, sottraendo alle amministrazioni locali il compito di decidere sul loro territorio. La tanto proclamata “Analisi dei fabbisogni” racconta di una Sardegna unica e uguale, senza tenere minimamente conto delle esigenze delle zone interne sempre più disabitate, e con una forte incidenza dello spopolamento. Non si nota nessun passo avanti sulle zone turistiche. C’è poi la mortificazione e penalizzazione delle aree agricole – conclude Gianluigi Rubiu -, concepite come un deserto perenne senza prospettive di sviluppo.»
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