Gianluigi Rubiu (Udc): «Un solo emodinamista al Sirai di Carbonia, una carenza incomprensibile per il presidio, si stanno devastando i servizi sanitari sul territorio».
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L’emergenza della Struttura di Emodinamica dell’ospedale Sirai di Carbonia, snodo indispensabile nei casi di infarto nel Sulcis Iglesiente, nella quale il dirigente Salvatore Ierna è rimasto solo dopo che il secondo medico in servizio ha chiesto ed ottenuto un’aspettativa di un anno, è stata portata all’attenzione del Consiglio regionale con un’interrogazione urgente, dal capogruppo dell’Udc Gianluigi Rubiu.
«L’insufficienza del personale medico è stata accentuata dai tagli decisi con la riforma della rete ospedaliera – rileva il Gianluigi Rubiu -. La riduzione dell’organico è stata intrapresa da qualche anno, con la struttura dell’Emodinamica costretta a garantire un numero ristretto di interventi per otto ore, dal lunedì al venerdì. Non c’è terapia sub intensiva e rianimazione – attacca Gianluigi Rubiu -. Il Sirai si ritrova con un unico cardiologo che deve dividersi tra ambulatorio, pronto soccorso, esami cardiologici e altre visite. Un solo operatore interventista non può assicurare un servizio così importante del presidio, dalle diverse operazioni programmate sino alle emergenze urgenze. Si sta demolendo uno dei pezzi fondamentali della sanità sul territorio.»
La situazione provoca l’inevitabile allungamento dei tempi di attesa per i consulti medici specialistici e la drammaticità delle condizioni all’ospedale Sirai si allunga all’intero reparto di Cardiologia, eccellenza del comparto, con i responsabili costretti all’interruzione del servizio di ecografia del cuore.
«Il motivo – conclude Gianluigi Rubiu – è legato alla mancanza di apparecchi ecocardiografici adeguati. Un disservizio incomprensibile in un territorio vasto come il Sulcis Iglesiente, ancora una volta tradito dalle scelte dell’Azienda Tutela della Salute, con il taglio di indispensabili attività sanitarie.»
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