Il Sulcis Iglesiente per la prima volta non avrà una propria rappresentanza parlamentare nei prossimi cinque anni.
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Il Sulcis Iglesiente non avrà una propria rappresentanza parlamentare nei prossimi cinque anni. Come ampiamente previsto, per la prima volta nella sua storia, il territorio non ha eletto neppure uno dei 25 nuovi parlamentari sardi che siederanno sui banchi di Montecitorio (17) e Palazzo Madama (8).
Il risultato è l’“inevitabile conseguenza” della nuova legge elettorale che ha modificato i collegi, togliendo autonomia al Sulcis Iglesiente, inglobandolo nella provincia del Sud Sardegna (107 Comuni per una superficie di oltre un quarto della Sardegna, 6.530 kmq contro 24.100 kmq; 354.554 abitanti contro un totale dell’Isola di 1.651.793) nella parte maggioritaria uninominale e all’Area metropolitana di Cagliari in quella proporzionale plurinomimale, portando le forze politiche a “sacrificare” i candidati del Sulcis Iglesiente, a vantaggio di quelli di altre aree della Sardegna e, soprattutto, di Cagliari, città capoluogo regionale.
Nella legislatura appena conclusa, il Sulcis Iglesiente era rappresentato da 3 deputati, nella prossima, lo ripeto, non ne avrà neppure uno!
Si può discutere all’infinito sulla qualità degli eletti e sulla loro produttività, indipendentemente dall’appartenenza politica e partitica, ma certamente è innegabile l’importanza di avere un’adeguata rappresentanza territoriale nelle massime istituzioni nazionali. Diversamente, si potrebbe delegare la rappresentanza dei territori ad un ristretto nucleo nazionale, ma a quel punto sarebbe inevitabile un grave ulteriore impoverimento delle periferie.
Se la circoscrizione regionale della Sardegna elegge 25 dei 945 parlamentari (17 dei 630 deputati e 8 dei 315 senatori), numero proporzionale alla popolazione residente, ciascun territorio all’interno della Regione dovrebbe poter esprimere un numero di parlamentari proporzionale alla popolazione residente e fino al 2013 questo principio è stato sostanzialmente rispettato. I problemi sono sorti con la cancellazione delle quattro province regionali e l’istituzione dell’Area metropolitana di Cagliari e della “mastodontica” provincia del Sud Sardegna. Il Sulcis Iglesiente s’è visto privare prima di una serie di servizi, accentrati sul capoluogo regionale, altri sono stati depotenziati, ed ora s’è visto privare anche di una rappresentanza parlamentare, nonostante rappresenti l’8,3% della popolazione dell’Isola (138.073 abitanti su 1.663.000). Se il problema non è tenuto nella giusta considerazione dalle forze politiche, che hanno creato i presupposti per creare questo stato delle cose nella composizione delle liste, è incomprensibile che sia stato ignorato dalla stragrande maggioranza dei cittadini-elettori.
Giampaolo Cirronis
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