La Giunta regionale ha approvato un nuovo tariffario regionale per le prestazioni Lea ed extra Lea dei servizi veterinari e dei servizi di igiene degli alimenti della Ats.
[bing_translator]
La Giunta regionale ha approvato un nuovo tariffario regionale per le prestazioni Lea ed extra Lea dei servizi veterinari e dei servizi di igiene degli alimenti della Ats.
L’ obiettivo dell’intervento è di uniformare le tariffe per le prestazioni dei servizi di prevenzione, considerato che ciascuna delle ex Asl ne aveva dato applicazione in maniera difforme, in mancanza, da 26 anni, di alcun indirizzo regionale.
Le tariffe individuate dalla Giunta sono fra le più basse d’Italia anche per quanto riguarda le prestazioni extra Lea, cioè prestazioni rese nell’interesse dell’utente. Fra queste ci sono anche le registrazioni delle aziende zootecniche e degli ovini. Si tratta di due tariffe diverse per due prestazioni diverse. L’obbligo di registrazione degli ovini e dei caprini sulla banca dati nazionale ricade sul l’allevatore, che può adempiere direttamente e gratuitamente oppure tramite le organizzazioni di categoria, ciascuna delle quali applica delle tariffe.
In ultima analisi ci si può rivolgere anche ai servizi veterinari delle assl, che applicano tariffe bassissime: 20 euro se deve essere registrato un nuovo allevamento e 10 euro per gli allevamenti già esistenti, più 40 centesimi per ogni capo ovino inserito o eliminato dall’anagrafe nazionale.
Nessuna tassa sulla pecora, dunque, ma un servizio a disposizione degli allevatori che scelgono di rivolgersi ai servizi veterinari per le registrazioni.
L’ obiettivo dell’intervento è di uniformare le tariffe per le prestazioni dei servizi di prevenzione, considerato che ciascuna delle ex Asl ne aveva dato applicazione in maniera difforme, in mancanza, da 26 anni, di alcun indirizzo regionale.
Le tariffe individuate dalla Giunta sono fra le più basse d’Italia anche per quanto riguarda le prestazioni extra Lea, cioè prestazioni rese nell’interesse dell’utente. Fra queste ci sono anche le registrazioni delle aziende zootecniche e degli ovini. Si tratta di due tariffe diverse per due prestazioni diverse. L’obbligo di registrazione degli ovini e dei caprini sulla banca dati nazionale ricade sul l’allevatore, che può adempiere direttamente e gratuitamente oppure tramite le organizzazioni di categoria, ciascuna delle quali applica delle tariffe.
In ultima analisi ci si può rivolgere anche ai servizi veterinari delle assl, che applicano tariffe bassissime: 20 euro se deve essere registrato un nuovo allevamento e 10 euro per gli allevamenti già esistenti, più 40 centesimi per ogni capo ovino inserito o eliminato dall’anagrafe nazionale.
Nessuna tassa sulla pecora, dunque, ma un servizio a disposizione degli allevatori che scelgono di rivolgersi ai servizi veterinari per le registrazioni.
NO COMMENTS