20 July, 2024
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Il presidente del Consiglio comunale, Daniela Marras, ha convocato una nuova seduta dell’assemblea cittadina per oggi, lunedì 26 marzo, alle ore 18.30, presso la sala polifunzionale di piazza Roma 1.

L’ordine del giorno è incentrato sull’esame e votazione degli emendamenti dal n. 1 al n. 19 al Bilancio di Previsione Finanziario 2018/2020 ex D. Lgs. 118/2011 e suoi allegati.

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È considerato uno dei tumori più aggressivi oltreché, nella maggior parte dei casi, letale: il tumore del pancreas colpisce ogni anno in Italia circa 13mila persone e negli ultimi 30 anni ha più che raddoppiato l’incidenza. A Sassari i pazienti vengono operati per questa patologia già dalla fine degli anni Ottanta e, negli ultimi otto anni, sono 140 gli interventi realizzati, otto da inizio 2018.

Trent’anni fa questo tumore aveva un’incidenza di circa 9 persone su 100mila oggi, invece, di 21 su 100mila. La Sardegna non si discosta dalla media nazionale e, anche nell’isola, a essere colpita maggiormente è la popolazione di età compresa tra i 60 e gli 80 anni. Ma si registrano casi anche tra i più giovani. «Abbiamo registrato un’anticipazione dell’insorgenza della patologia e, per questo motivo, di recente abbiamo chiesto al centro epidemiologico di Sassari un approfondimento su questa casistica».

A parlare è Alberto Porcu, docente di Chirurgia alla Facoltà di Medicina di Sassari e responsabile dell’unità operativa complessa di Chirurgia dell’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari. Classe 1955, si è laureato e specializzato all’Ateneo turritano. Nel suo studio, al quarto piano del palazzo Clemente, i quadri variopinti dei cavalli, che corrono a tutta velocità nel giorno dell’Ardia di San Costantino, tradiscono la sua origine sedilese. Ma a Sassari vive e lavora da oltre trent’anni e, a memoria sua, «è da quando sono arrivato in Clinica che trattiamo i tumori pancreatici».

«Dai dati del Pne, il programma nazionali esiti predisposto da Agenas, negli ultimi otto anni, dal 2009 al 2016, sono 140 i casi trattati dalla nostra unità operativa. Dall’inizio dell’anno abbiamo già operato otto pazienti, tre sono in lista d’attesa e, a breve, potranno essere operati», afferma il chirurgo.

L’obiettivo è incrementare il numero degli interventi. Per questo l’Aou di Sassari punta a investire e aumentare il numero dei pazienti presi in carico. Con i lavori del nuovo ospedale e, ancora prima, con l’arrivo dei nuovi anestesisti sarà possibile venire incontro alle esigenze del territorio, ridurre le liste d’attesa, la mobilità passiva e le spese per la sanità regionale, oltreché ridurre il disagio delle famiglie che devono intraprendere viaggi fuori dall’Isola. Sempre dai dati Pne si evince che nel 2016 su 59 pazienti sardi che hanno subito un intervento per tumore del pancreas, il 54,2 per cento (32) sono stati operati in Sardegna e la quota maggiore di questi, cioè 15 (pari al 25,4 per cento), a Sassari; il 45,8 per cento (27), invece, sono stati operati nella penisola.

Ad ammalarsi, in prevalenza, sono più uomini che donne e la sopravvivenza dopo l’operazione varia a seconda dello stadio al quale il tumore viene diagnosticato e, dove possibile, operato. La difficoltà sta proprio nella diagnosi e, per questo motivo, il tumore al pancreas è stato soprannominato anche “killer silenzioso”.

«Se diagnosticato per tempo – aggiunge Alberto Porcu – con le tecniche chirurgiche che abbiamo acquisito, e che in questi trent’anni sono migliorate notevolmente, il paziente ha buone prospettive di vita. È chiaro, però, che più difficoltoso è l’intervento, a seconda della posizione in cui il tumore è localizzato nel pancreas, maggiori sono i rischi. Che aumentano anche in caso di età avanzata del paziente. Osservando la nostra casistica – aggiunge Alberto Porcu – il 13 per cento dei pazienti operati sono ultraottantenni e hanno potuto affrontare l’intervento perché in ottime condizioni generali, con gli stessi risultati di quelli più giovani. Quel che conta è l’età bilogica e non quella anagrafica». L’intervento prevede l’asportazione del duodeno, della colecisti, della testa del pancreas quindi di un tratto dell’intestino tenue. Dopo la fase demolitiva inizia quella ricostruttiva, con il collegamento dei vari organi tramite l’intestino tenue. I tempi di ricovero post operatorio variano tra i 10 e i 15 giorni e nel periodo di convalescenza si attiva un monitoraggio continuo, mirato a diagnosticare precocemente eventuali complicanze.

L’attività interventistica vede una stretta collaborazione tra chirurghi e oncologi. Il paziente, infatti, prima dell’operazione può essere sottoposto a terapia chemioterapica neoadiuvante, per ridurre la massa del tumore; quindi a terapia adiuvante dopo l’intervento, per ridurre il rischio che la malattia si ripresenti.

Al momento, dicono gli esperti, il tumore del pancreas è la quarta causa di morte ma «considerato il suo aumento, e il fatto che la malattia resta per lungo tempo asintomatica, a breve potrebbe essere anche la seconda causa di morte», commenta lo specialista.

Per questa patologia non c’è solo una questione di familiarità, «tra i fattori che possono favorire la malattia si possono citare uno stile di vita non corretto, un’alimentazione non adeguata e il fumo», continua Alberto Porcu. Ecco allora che la prevenzione, a esempio una dieta equilibrata, rappresenta la migliore strategia per combattere la malattia.

Nella clinica di Chirurgia diretta da Alberto Porcu vengono trattate anche altre patologie. «Negli ultimi quattro anni – conclude il direttore della struttura complessa del Palazzo Clemente – abbiamo realizzato 175 interventi di resezione epatica, per tumori primitivi e secondari, e 15 resezioni epatiche per carcinoma della colecisti, con una mortalità del 2,63 per cento. Un risultato che fa del nostro centro il primo in Sardegna con minore mortalità ed equiparabile ai migliori centri internazionali». Vengono effettuati, inoltre, interventi per neoplasie delle vie biliari e tra questi i tumori di Klatskin, oltre 30 quelli già trattati.

Inoltre, nel 2017 sono stati 220 gli interventi per tumore della mammella, ai quali si aggiungono interventi per tumori del colon retto e dello stomaco quindi tumori surrenalici, della tiroide e del polmone.

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Nel sito istituzionale www.comune.santantioco.ca.it è disponibile la scheda di iscrizione SCHEDA_DI_ISCRIZIONE_WORKSHOP per accedere al “Workshop promozionale Isola di Sant’Antioco”, in programma il 17 aprile 2018 presso la sala convegni del MuMa Hostel di Sant’Antioco, dedicato alle realtà turistico-ricettive. Il modulo di domanda, debitamente compilato, potrà essere inviato, entro giovedì 29/03/2018, all’indirizzo e-mail: sulkiccn@gmail.com , oppure consegnato a mano  in occasione dell’incontro di preparazione al workshop che si terrà presso l’Aula consiliare del comune di Sant’Antioco giovedì 29 marzo alle 14.30.         

L’evento, organizzato dal comune di Sant’Antioco in collaborazione con Enit Italia – Agenzia Nazionale del Turismo, sede di Londra, e il Centro Commerciale Naturale Sulki, rientra nell’ambito dell’Educational Tour per la promozione integrata del territorio che si svolgerà a Sant’Antioco dal 14 al 17 aprile prossimi (in occasione della Festa di Sant’Antioco Martire), rivolto a possibili mercati di riferimento come Gran Bretagna, Francia e Germania quali potenziali paesi interessati ai territori del Sulcis. L’appuntamento prevede la partecipazione di 12 operatori turistici internazionali, ai quali gli addetti locali potranno proporre i propri pacchetti e offerte.                             

 

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Sarà il talentuoso diciassettenne Mattia Vlad Morleo il protagonista, sabato 31 marzo, del secondo appuntamento con 5×88, la rassegna musicale per pianoforte solo, ideata e prodotta dalla Fondazione di ricerca “Giuseppe Siotto” – ONLUS.

Considerato tra i più promettenti esponenti della musica contemporanea, con più di 20mila ascolti mensili sulle piattaforme digitali, Mattia Vlad Morleo, alle 21.00, nell’elegante “Sala dei ritratti” di Palazzo Siotto (a Cagliari, in via dei Genovesi 114), proporrà suoi brani tratti dall’album The Flying of the leaf ed alcuni inediti, tutti per piano solo. I brani seguiranno l’idea che caratterizza l’intero lavoro di Morleo: fondere le basi della musica classica con sonorità e ritmi moderni e ricercati così da definire al meglio il nuovo genere che sta creandosi negli ultimi anni: quello della “Modern Classical” (Musica Classica Moderna).

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Sarà a Sarule a partire dal 1° aprile la mostra itinerante su Andrea Parodi, la “voce della Sardegna”, in occasione della prima data del tour 2018 dei Tazenda, la band con la quale l’artista sardo era arrivato alla grande notorietà prima di cominciare la strada solistica nell’ambito della world music, collaborando fra l’altro con artisti come Al Di Meola e Noa.

La scelta di Sarule non è casuale, dal momento che è il paese della provincia di Nuoro che ha dato i natali a Barore Sini, l’autore del testo di “No potho reposare”, il brano che Andrea Parodi ha fatto conoscere al mondo.

Dichiara infatti l’assessore Maurizio Sirca: «E’ un onore per la Comunità ospitare il Museo multimediale dedicato alla voce che ha impresso nel cuore di ogni Sardo la canzone d’amore più bella di sempre. Un’intuizione della Leva e della Pro Loco che ci rendono orgogliosi e fiduciosi per il futuro culturale di questa piccola e fortunata comunità, Sarule, paese di ‘No potho reposare’».

Si tratta di un vero e proprio spazio multimediale che racconta il percorso umano e artistico di Andrea Parodi, evoluzione di una mostra inaugurata nel 2011 all’Antico Palazzo di Città di Cagliari e che ha già toccato vari centri della Sardegna.

Continuano intanto le adesioni al bando del “Premio Andrea Parodi”, l’unico concorso italiano di world music, organizzato dall’omonima Fondazione con la direzione artistica di Elena Ledda. Le finali, quest’anno, sono in programma dall’8 al 10 novembre a Cagliari al Teatro Auditorium Comunale.

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Il primo posto è solo per lei: l’etichetta sarda “Masoni Becciu” dell’omonima azienda agricola che fa capo a Valentina Deidda, ha vinto il primo posto assoluto del Premio BIOL 2018.

Giunto alla XXIII Edizione, il Premio Internazionale celebra gli oli extravergine d’oliva biologici migliori al mondo.

Sui 500 oli extravergini d’oliva biologici in concorso, la giuria internazionale composta da 30 palati eccellenti ha proclamato i vincitori di BIOL 2018 e individuato i migliori 10 extravergini in concorso. La novità di quest’anno è che sono saliti sul podio tre olivicoltori italiani: al primo posto si è classifica Masoni Becciu; il secondo posto è conquistato dal pugliese “Mimì Coratina”, prodotto dall’azienda olivicola Donato Conserva; mentre sul terzo gradino si colloca “Superbo”, etichetta prodotta dall’azienda laziale Americo Quattrociocchi.

Impegnati nell’analisi chimica e sensoriale sin dallo scorso martedì 20 marzo, gli addetti ai lavori e i giurati hanno espresso il loro verdetto, incoronando tre aziende dell’Italia centro-meridionale. Il podio trova riscontro nella nomina degli extravergini che conquistano la top-ten, tra cui spiccano le

produzioni toscane e pugliesi. Arriva quarta l’azienda pugliese “Intini”, con il suo extravergine d’oliva “Bio”; quinta e sesta posizione vanno alla toscana Frantoio Franci SRL con “Franci Bio IGP Toscana” e “Franci Bio”; è settima l’azienda agricola pugliese De Carlo, con l’extravergine bio “Tenuta Arcamone”; ottava è l’umbra Viola SRL con l’olio “Selezione Costa del Riparo”; la nona posizione è ancora una volta toscana con la Fattoria Ramerino, produttrice del “Ramerino Guadagnolo Primus”; al decimo posto infine vi è l’azienda spagnola Rafael Alonso Aguilera con l’extravergine biologico “Oro del Disierto”.

Alla classifica dei tre migliori oli evo a cui è andato il Premio BIOL 2018 e dei sette a cui è stata riconosciuta la menzione speciale della giuria, si affiancano i vincitori di BiolPack, iniziativa a latere che premia il packaging di prodotto più funzionale e invitante, ovvero la bottiglia che presenta il miglior design e l’etichettatura più chiara. Prima classificata l’azienda spagnola Olivar de Segura, con “Verde Segura”; al secondo posto con “Extra Paceful Olive Oil” troviamo l’azienda israeliana Syndianna of Galilee, premiata anche grazie al profondo senso etico espresso dal lodevole progetto di sviluppo sociale; terza classificata l’azienda pugliese Scisci SRL con “Scisci Bio”.

Altra importante iniziativa inserita all’interno dello storico Premio è BiolKids, la sezione riservata ad oltre 100 giovani palati delle scuole primarie di Ostuni, del circondario e di altre regioni d’Italia,che durante l’anno scolastico sono impegnati in un percorso didattico di avvicinamento all’analisi sensoriale e di educazione al gusto. La folta e vivace banda di baby giurati BiolKids ha incoronato l’extravergine bio “Chiavalon”, prodotto dall’azienda croata OPG Chiavalon.

Infine, novità assoluta di questa XXIII Edizione, il Biol by Biol, il Premio collaterale decretato dalla giuria di preselezione, che ha incoronato vincitore dell’inedita categoria di concorso l’olio extravergine bio “Finca La Torre”, prodotto dall’azienda spagnola Aceites Finca La Torre SLU.

Ideato dal CI.BI. Consorzio Italiano per il Biologico, Patrocinato dal ministero delle Politiche Agricole, promosso da Regione Puglia – Assessorato all’Agricoltura, organizzato in collaborazione con il comune di Ostuni, il BIOL 2018 ha potuto contare sul supporto tecnico di Chemiservice – laboratorio di analisi, Parco Naturale Regionale Dune Costiere, del GAL Alto Salento, della Scuola Alberghiera “S. Pertini” di Carovigno, dell’ITAS ostunese Pantanelli – Monnet, dell’Associazione L’Olio di Puglia Dialoghi Fluidi, di Biolitalia, di BUO’ crudo cotto e mangiato, di AgribioMediterranea e della Rete Humus.

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Proseguono con l’apertura della sezione “Pasqua a Cagliari” gli appuntamenti  del XXIV festival Echi lontani, che ripercorre il repertorio musicale antico suonato con strumenti d’epoca nei più suggestivi luoghi della città.

Mercoledì 28 marzo, alle 21.00, nella chiesa di San Michele in Stampace arriva l’Aurata Fonte ensemble (formazione vincitrice della prima selezione internazionale indetta da Echi lontani per affidare due concerti durante la Settimana Santa, composta da Anna Simboli e Miho Kamya, soprani, Perikli Pite, viola da gamba, e Valeria Montanari, clavicembalo) per un concerto che proporrà brani selezionati da Leçons de ténèbres di François Couperin.

Prosegue così l’omaggio di Echi lontani al grande musicista francese, di cui stavolta vengono presentate tre composizioni per la Liturgia delle letture della Settimana Santa, scritte nel 1714.

Il testo è tratto dalle Lamentazioni di Geremia del Vecchio Testamento. Le Leçons di Couperin sono caratterizzate da una linea melodica melismatica e molto espressiva che esprime fedelmente le intenzioni poetiche del testo di Geremia.

La Liturgia delle Lodi delle celebrazione delle tenebre era un rito molto suggestivo. Veniva eseguito nell’oscurità della sera del giorno precedente, pertanto il mercoledì sera, sia nella cappella che nelle sale del palazzo reale. Durante la celebrazione si usava un candelabro triangolare con 13 candele, ciascuna delle quali era spenta dopo ogni salmo, a rappresentazione degli apostoli che, uno dopo l’altro, abbandonavano Gesù. Alla fine rimaneva accesa solo la candela in cima al triangolo, a rappresentare Gesù abbandonato prima di salire sulla croce.

Dopo il concerto di mercoledì, l’Aurata Fonte ensemble si esibisce ancora venerdì 30 marzo nella Chiesa monumentale di Santa Chiara, dove eseguirà il concerto Due donne veneziane tra amor sacro e amor profano.

 

 

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Dal primo aprile 2018 entrerà in vigore il “Contributo Ambientale di Soggiorno” del comune di Sant’Antioco, il cui gettito sarà destinato a finanziare gli interventi previsti nel bilancio comunale di previsione in materia di turismo. Al riguardo, si rende noto che, per agevolare la gestione dell’imposta, nel sito istituzionale www.comune.santantioco.ca.it è stata inserita un’apposita sezione, cui si accede tramite il banner posizionato nella Home Page, nella quale reperire tutta la documentazione relativa all’imposta: “Delibera di istituzione dell’imposta e relativo Regolamento; l’Informativa generale; l’Informativa dedicata agli ospiti delle strutture ricettive“; nonché tutta la modulistica riservata ai gestori delle strutture.

Il “Contributo ambientale di soggiorno” è un provvedimento introdotto con deliberazione del Consiglio comunale n° 50 del 28/12/2017 e si applica nel territorio del comune di Sant’Antioco dal 1° aprile al 31 ottobre di ciascun anno. L’imposta è destinata a finanziare gli interventi previsti nel bilancio di previsione comunale, quali servizio di igiene urbana, interventi di manutenzione, pulizia e sorveglianza strade, piazze, spiagge, pinete e verde pubblico e di accessibilità delle spiagge e delle coste; promozione del sistema turistico locale; spese generali sostenute dal Comune per interventi, attività e iniziative nel settore turistico, culturale e ambientale fino al 20% dell’introito previsto.

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Le criticità degli ospedali nel nord Sardegna, le emergenze della sanità sul territorio e la necessità di nuovi investimenti per i servizi, saranno al centro del vertice in programma questa sera, alle 17.30, nel municipio di Piazza Gallura, con il sindaco di Tempio Pausania Andrea Biancareddu. Il vicepresidente della commissione salute Edoardo Tocco (FI) avrà la lente d’ingrandimento sulle condizioni del presidio ospedaliero “Paolo Dettori”. Probabile anche una perlustrazione all’interno del nosocomio.

«La riforma della sanità sta cancellando anche in Gallura pezzi fondamentali della rete ospedaliera – spiega Edoardo Tocco – mettendo a rischio il diritto alla salute.»

Domani mattina, alle 10.30, appuntamento ad Ozieri, nell’ospedale “Antonio Segni”, per un sopralluogo della commissione Sanità del Consiglio regionale. Una perlustrazione del parlamentino, presieduto dal consigliere Raimondo Perra (esponente dei socialisti), che conta tra le sue fila anche l’ex assessore della Sanità Giorgio Oppi ed il rappresentante del territorio Daniele Cocco, per valutare le condizioni della struttura.

«Anche il nosocomio di Ozieri è stato depotenziato dai provvedimenti della Giunta Pigliaru – aggiunge Edoardo Tocco – con le sforbiciate dei reparti e la cancellazione di diversi servizi indispensabili per i cittadini. Il riordino della rete ospedaliera sta producendo effetti devastanti, con la drastica riduzione dei dipartimenti all’interno dei presidi sanitari. L’esecutivo deve rivisitare questa legge, con misure urgenti per salvaguardare i pazienti costretti lunghe liste d’attesa o, ancora peggio, viaggi della speranza per le cure necessarie.»

Il presidente della commissione indica le finalità del sopralluogo: «Sarà – conclude Raimondo Perra – un momento di verifica sullo stato organizzativo dell’ospedale, per capire da medici, personale e pazienti se ci sono condizioni e margini di miglioramento all’interno della riforma, per dare risposte più adeguate ed efficienti ai cittadini del territorio».

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La Terza commissione si riunisce domani (martedì 27 marzo), alle 10.30, per l’esame della proposta di legge n. 434 (Disposizioni transitorie per la sanatoria di situazioni irregolari sugli immobili regionali) e dei documenti P/193 (Presa d’atto della riprogrammazione POR FESR Sardegna 2014-2020 approvata con Decisione di esecuzione UE C (2018) 557) e P/194 (POR FESR 2014-2020. Asse I Ricerca scientifica, sviluppo tecnologico e innovazione: rimodulazione finanziaria).

Alla stessa ora la commissione Sanità effettua un sopralluogo all’ospedale Antonio Segni di Ozieri e si riunirà anche mercoledì 28 marzo alle 10.00 per l’audizione del responsabile della “Fondazione Taccia ricerca sul cancro”.

Sempre domani, ma alle 12.00, si riunisce la Quinta commissione per le audizioni sulla proposta di legge n. 495 (Disposizioni per la valorizzazione della suinicoltura sarda): il primo ad intervenire è l’assessore della Sanità, alle 16.00 è invece il turno delle associazioni di categoria e delle associazioni cooperativistiche. Mercoledì 28 marzo, alle 10.30, spetta al responsabile dell’unità di crisi della peste suina e il ciclo di ascolto si conclude con gli interventi dell’assessore regionale dell’Agricoltura e dei direttori di Agris, Laore e Argea.

Domani, alle 15.30, la Quarta commissione inizia l’esame del Testo unificato “Norme per il governo del territorio” (Dl. 409, Pl. 19, 418, 438) e proseguirà i lavori, con il medesimo ordine del giorno, anche mercoledì 28 marzo e giovedì 29 marzo (soltanto la mattina).

È stata invece rinviata la riunione della commissione d’inchiesta sulla presenza dell’amianto in Sardegna, a suo tempo convocata per domani, alle 17.00.