25 November, 2024
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Un confronto nella commissione Bilancio tra le organizzazione delle imprese e gli assessori della Programmazione, dell’Industria, del Turismo, il direttore del centro regionale della programmazione e i vertici della Sfirs, per fare il punto sui ritardi nelle istruttorie e nella gestione del complesso sistema dei bandi di agevolazione per le imprese, in vista di una risoluzione della Terza commissione per migliorare meccanismi di spesa e procedure relativamente ai bandi T1, T2, T3 e T4.

È questa la decisione annunciata dal presidente della commissione, Franco Sabatini, a conclusione della due giorni di audizioni dedicata al tema degli interventi a sostegno alle imprese, compresa la legge n. 949\52, finanziata con stanziamento regionale al fine di agevolare le operazioni di credito in favore delle imprese artigiane.

In precedenza gli assessori della Programmazione, Raffaele Paci; dell’Industria, Maria Grazia Piras; il capo gabinetto del Turismo, Ninni Chessa; il direttore del Crp, Gianluca Cadeddu, ed il presidente della Sfirs, Paolo Sestu, nei loro rispettivi interventi, avevano riconosciuto come fondata la lamentazione delle organizzazione delle imprese sui ritardi nelle istruttorie delle domande di ammissione ai bandi.

Ma – come hanno avuto modo di spiegare – gli assessori, i vertici della Sfirs e il direttore del Crp – l’implementazione dei nuovi sistemi gestionali, il soccorso istruttorio e alcune norme più stringenti imposte dall’Unione europea (ad esempio, nella certificazione antimafia anche per importi inferiori ai 150mila euro) hanno allungato tempi e iter burocratici ma nel complesso, dopo una prima fase di rodaggio, il sistema sembra pronto a rispondere con maggiore tempestività ed efficacia.

L’assessore Paci ha quindi ricordato la condivisione, a suo tempo registrata, per il superamento delle ripartizioni tra i diversi assessorati attraverso la predisposizione dei bandi nell’ottica della programmazione unitaria, con il conseguente accorpamento della direzione politica nella cabina unica di regia. Il responsabile della Programmazione regionale ha inoltre confermato la scelta in favore dei cosiddetti bandi a sportello e ha evidenziato in positivo la decisione di affidare la gestione procedurale della domande alla Sfirs. «Vogliamo agevolare con ogni azione possibile il credito alle imprese – ha dichiarato l’assessore – come dimostra l’entità degli stanziamenti nel biennio 2017-2018 che ammonta a 250 milioni di euro». In conclusione del suo intervento, Raffaele Paci, si è detto ottimista sui grandi investimenti (da 5 milioni a 20 milioni) del bando T4 ed ha informato la commissione di aver deliberato in Giunta il cofinanziamento all’investimento delle Antiche fornaci a Bolotana (50 milioni di investimento, 70 nuovi occupati, 25 milioni finanziamento Mise e 5 milioni cofinanziamento regionale).

L’assessore dell’Industria ha invece riepilogato i dati delle pratiche di competenza: 104 domande sul bando T1 (concluso il 20.12.2016) delle quali 69 rigettate e 35 accolte; 109 domande sul bando T2 (18.09.2017) delle quali 3 rigettate mentre le altre sono ancora in fase di istruttoria.

Il capo gabinetto dell’assessorato del Commercio, Artigianato e Turismo ha illustrato i dati del bando T1- Commercio (93 domande, 14 accolte, 74 rigettate e 5 in corso di definizione) bando T1-Turismo (95 domande, 13 accolte, 57 rigettate e 25 da definire) bando T1-Artigianato (185 domande, 72 accolte, 97 rigettate e 10 da definire) ed ha dichiarato che sono da definire invece tutte le domande pervenute sul bando T2.

Il rappresentante dell’assessorato (in sostituzione dell’assessore Barbara Argiolas) ha inoltre affermato che, per quanto riguarda la legge 949, si è in attesa del rinnovo del contratto con l’Artigiancassa ma che in tempi brevi l’iter dovrebbe concludersi così da consentire l’approvazione in Giunta delle direttive per i contributi alle imprese.

Il presidente della Sfirs, Paolo Sestu, ha illustrato le attività e gli impegni della finanziaria regionale che gestisce 28 differenti fondi a valere su risorse comunitarie, statali e regionali. Sestu ha rassicurato sulla organizzazione e sull’efficienza della struttura ma ha ribadito la necessità di rafforzare le professionalità presenti in Sfirs con il reclutamento di almeno altri dieci analisti finanziari.

Gianluca Cadeddu, direttore del centro regionale di programmazione, non ha nascosto difficoltà e fisiologici ritardi ma ha evidenziato anche i positivi risultati raggiunti con l’implementazione della piattaforma unica e con la profonda riorganizzazione del sistema nel verso della semplificazione, della trasparenza e dell’efficienza.

«Resta da abbattere un ritardo di otto, dieci mesi – ha dichiarato Cadeddu – e lavoriamo per migliorare  i tempi di risposta ma abbiamo già istruito 1.628 domande, delle quali 664 con esito positivo ed abbiamo già erogato 30 milioni di euro mentre altri 30 sono i fase di erogazione, a fronte di 180 milioni di euro di contributi richiesti.»

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Il Gruppo Storico Teatro, diretto da Monica Zuncheddu, è al suo esordio.

Dodici giovani attori, provenienti in gran parte dalla Compagnia di Ragazzini di Cagliari, si cimenteranno con “La tragedia di Guevara” di Muin Bsiso (Gaza, 1927 – Londra 1984). Lo spettacolo sarà accompagnato, con musiche originali, dalla fisarmonica di Luigi Lai.

In scena domani 22 marzo, alle ore 20.00, presso il Piccolo Auditorium in piazzetta Dettori a Cagliari, lo spettacolo rientra nella programmazione della quindicesima edizione di “Al Ard” Doc Film Festival organizzato dall’Associazione Sardegna Palestina.

Si tratta di una sintesi dell’opera teatrale in versi “Ma’ sàt Guevara” (La tragedia di Guevara) del 1969 di cui la versione italiana è tratta da Antologia di letteratura palestinese, a cura di Wasim Dahmash, Roma, Università Sapienza, 2005.

Subito dopo la morte di Muin Bsiso, riconosciuto tra i più grandi scrittori arabi di tutti i tempi, un compositore egiziano cantava: “Muin, voce delle vittime / riempi la mia con la tua voce”. È stato sepolto al Cairo poiché non poté mai tornare nella città dove era nato e nella cui storia la famiglia affonda le sue radici.

Muin Bsiso fa paura anche da morto. Fin da giovanissimo milita nel Partito Comunista Palestinese. Conosce la prigione, la guerra, l’occupazione, gli assedi e i massacri, ma continua instancabile la sua lirica combattiva e insieme delicata. Per Bsiso la poesia è impegno sociale e politico al fianco delle vittime.

Quando nel 1982 le truppe israeliane assediano Beirut, un gruppo di scrittori pubblica un foglio letterario “al-Ma‘raka” (La battaglia) – che tra l’altro fu il titolo della prima opera di Bsiso (Il Cairo, 1952) – e sceglie due suoi versi come motto della nuova pubblicazione: “Aqbalu fa-la musàwama / al-majd lil-muqàwama” (Sono venuti, che nessuno contratti / gloria alla resistenza).

Comincia a pubblicare poesie nel 1946 sul giornale Hurriyya (Libertà) di Giaffa. Tra il 1952 e il 1983 ha pubblicato 29 volumi di poesia e di teatro in versi. Sue opere sono tradotte in molte lingue tra le quali: inglese, francese, tedesco, spagnolo, italiano, russo, turco, azeri, uzbeco, persiano, urdu, hindi, giapponese, coreano.

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Abbanoa si è presentata questa mattina agli operatori economici, alle banche e agli amministratori, per fare il punto su quanto realizzato rispetto al Piano degli investimenti 2017, con un focus sulla programmazione dei prossimi mesi. Un meeting di rilevanza strategica che ha visto, tra gli altri, la partecipazione del Direttore del Dipartimento Nars del Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica, Dipe, Gabriele Pasquini e dell’esperto di Project Financing del Dipe, Pasquale Marasco. A introdurre i lavori il direttore generale di Abbanoa Sandro Murtas, in rappresentanza del sindaco di Cagliari l’assessore Francesca Ghirra, a rappresentare l’importanza di Abbanoa per il sistema idrico della Sardegna l’Assessore ai Lavori Pubblici Edoardo Balzarini.

«Questa occasione annuale di incontro ci serve per fare un bilancio di quanto realizzato e per presentare la programmazione di quanto ancora è da fare – spiega il direttore generale di Abbanoa Sandro Murtas -. Rappresenta una assunzione di impegni di fronte a cittadini, operatori, investitori e stakeholders. La Sardegna è seconda in Italia sul fronte degli investimenti con 62 euro ad abitante nel 2017. Davanti solo la Toscana, dove la tariffa è superiore di due volte quella sarda. Nelle altre regioni si registrano 42 euro pro capite al Centro Italia, 39 euro pro capite al Nord, 11 euro pro-capite al Sud. La sfida di questi anni è quella della innovazione di processo e dello sviluppo tecnologico a supporto del servizio al Cittadino.»

Definendo la metodologia GAR, Gestione attiva delle reti – in fase di estensione a 230 comuni sardi – Abbanoa ha sviluppato una considerevole esperienza nell’ambito della gestione delle reti e lotta alle perdite idriche. Esperienza misurabile attraverso un dato: nel 2014 il Gestore potabilizzava e immetteva in rete 242 milioni di metri cubi d’acqua, nel 2017 ne ha potabilizzati 230: dodici milioni di metri cubi di acqua, l’equivalente di ben 8 miliardi di bottiglie da un litro e mezzo, in meno immessi in rete, pur in presenza di consumi in aumento, e avendo soddisfatto una richiesta che, soprattutto d’estate, cresce al ritmo del 20% all’anno. E’, infatti, proprio il calo dei quantitativi di risorsa, come ha sottolineato il direttore Murtas nel corso della sua presentazione, a confermare l’impegno di Abbanoa nell’attività costante di monitoraggio e riduzione delle perdite idriche, vera emergenza che scaturisce dalle condizioni delle reti sarde, consegnate ad Abbanoa (insieme agli impianti di potabilizzazione e depurazione) in condizioni critiche, bucate e corrose, con oltre mezzo secolo di attività alle spalle.

INTERVENTI GIA’ APPALTATI SULLE RETI

Ammontano a quasi 180 milioni di euro (178,9 per la precisione) le risorse già appaltati che Abbanoa investirà nei prossimi tre anni negli interventi di efficientamento delle infrastrutture del servizio idrico integrato tra manutenzioni ordinarie (pronto intervento) e straordinarie (sostituzioni di interi tratti di rete): due maxi appalti divisi in 11 lotti che saranno operativi dal 15 aprile.

Oliena Abbanoa ha sperimentato un nuovo programma di ingegnerizzazione della rete che ha consentito di intervenire in maniera decisa sulla riduzione delle perdite e sulle loro cause. Verifica della rete, analisi dei flussi d’acqua, installazione di valvole regolatrici di pressione nei punti strategici, riparazioni e sostituzione di interi tratti di condotte: ora l’intera rete idrica è coperta da un sistema innovativo di misura e gestione del servizio che garantisce una notevole efficienza e risparmio di preziosa risorsa idrica. Il “Progetto Oliena” sarà esteso in 230 Comuni, Abbanoa sta aggiudicando le procedure di gara per i primi 30 previsti per il 2018. I servizi tecnici – che si collegano agli interventi di efficientamento previsti nei due maxi appalti da 180 milioni di euro – saranno avviati da maggio (11,5 milioni).

Nel primo semestre dell’anno Abbanoa avvierà gare per 8,5 milioni in relazione a servizi di ingegneria e architettura, compresi sempre nel progetto di ingegnerizzazione delle reti. 

Già nel 2017 Abbanoa si è confermata il primo investitore in Sardegna per i servizi di ingegneria e architettura legati alla realizzazione di nuove opere. E’ quanto emerso dal “Monitoraggio dei bandi per la regione Sardegna” effettuato dal Centro studi Sardegna dell’Ordine degli ingegneri di Cagliari. Abbanoa è al primo posto per 42 bandi pubblicati (13,1% sul totale dei bandi pubblicati in tutta l’Isola nel 2017), seguita a grande distanza dai Comuni di Sassari e Oristano con 10 bandi ciascuno (pari al 3,1%). “Determinanti per la crescita”, viene riportato nel dossier, “sono state le gare d’appalto bandite da Abbanoa”.

Abbanoa sta rivoluzionando anche tutto il sistema di gestione dei serbatoi al servizio dei centri abitati. In 460 impianti sono stati installati degli innovativi misuratori che consentono una gestione informatizzata delle riserve idriche. In precedenza le rilevazioni venivano eseguite del tutto manualmente dagli operatori.

Abbanoa è sempre più impegnata a indirizzare i propri investimenti verso soluzioni tecnologiche che assicurino il minor consumo di acqua, energia e reagenti attraverso progetti di automazione e telecontrollo degli impianti in grado di ottimizzare i loro cicli di lavoro. Con una grande responsabilità: quella della tutela dell’ambiente.

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Questo pomeriggio, la sede di San Giovanni Suergiu dell’Unione dei Comuni del Sulcis, su richiesta dei Riformatori Sardi del Sulcis Iglesiente, ha ospitato un incontro tra l’Unione dei Comuni del Sulcis e la delegazione del coordinamento dei Riformatori Sardi del Sulcis Iglesiente.

«Al centro dell’incontro – si legge in una nota del coordinatore del Sulcis Iglesiente Francesco Loi ed il coordinatore del gruppo di lavoro per la nuova piattaforma Peppino La Rosa – l’analisi della grave crisi economica e sociale che investe il territorio, gli strumenti che possono essere utilizzati per affrontarla; la necessità e l’urgenza di costruire una nuova piattaforma condivisa dal territorio per affrontare l’emergenza lavoro e indicare le prospettive di sviluppo da fondare, come proposto dal coordinamento dei Riformatori Sardi, su quattro piani operativi:

  • Piano Sulcis da rivedere su alcune scelte con la conseguente rimodulazione delle risorse finanziarie;
  • Piano per l’emergenza lavoro come base della nuova piattaforma;
  • Piano di riconversione e riqualificazione di cui al decreto di dichiarazione di area industriale di crisi complessa;
  • Piano di formazione come fattore determinante nell’ambito degli interventi con l’obiettivo di raggiungere anche quella fascia ampia di giovani e meno giovani che rischia di restare fuori dallo studio e dal lavoro per la vita.

E’ stato preso l’impegno di portare avanti il confronto sulle proposte e gli obiettivi specifici dopo il necessario approfondimento da parte dei sindaci.»

«Come Riformatori sardi esprimiamo l’auspicio che il confronto si possa estendere nelle prossime settimane – concludono Francesco Loi e Peppino La Rosa -, coinvolgendo tutti i comuni del territorio, le forze politiche e sociali, le associazioni di categoria, i movimenti e i comitati, tutti coloro che vogliono condividere l’impegno per costruire e sostenere una nuova piattaforma per il lavoro e lo viluppo del nostro territorio.»

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Carbonia e Dorgalese sono le due squadre finaliste della Coppa Italia di Promozione regionale. Si contenderanno il prestigioso trofeo, nella finale unica in programma il prossimo 25 aprile sul campo del Centro Federale di Sa Rodia, a Oristano.

La Dorgalese è la squadra campione in carica, avendo vinto la finale dello scorso anno con il Guspini Terralba, formazione poi promossa in Eccellenza, ripescata come vincitrice della Coppa Primavera. Per il Carbonia di Andrea Marongiu si tratta della seconda finale nelle ultime tre stagioni, dopo quella persa il 13 aprile 2016 ai calci di rigore con il Bosa, poi promosso in Eccellenza, pure ripescato dopo il secondo posto nella stagione regolare.

Questo pomeriggio il Carbonia ha pareggiato 2 a 2 la semifinale di ritorno con il Sant’Elena, dopo aver vinto la partita di andata, 2 a 1 sul campo, risultato poi tramutato in 3 a 0 dal giudice sportivo perché il Sant’Elena ha impiegato un calciatore squalificato, Danilo Lepori. Il Sant’Elena è passato in vantaggio alla mezz’ora del primo con Alessio Cossu ma il Carbonia ha saputo capovolgere il risultato nel secondo tempo, con una doppietta di Marco Foddi. Nel finale, al 44′, il quartese Testa ha fissato il risultato sul definitivo 2 a 2.

A Dorgali la squadra di casa ha resistito ai tentativi di rimonta del Porto Rotondo, vicecapolista in campionato nel girone B (la Dorgalese è 9ª) e, dopo aver subito un goal, lo hanno pareggiato, strappando il pass per la finale con il Carbonia (la partita di Villaperuccio era iniziata alle 16.00, quella di Dorgali alle 17.00).

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Venerdì 23 marzo, alle ore 11.00, presso la sede di Cagliari di Sardegna Ricerche, in via Palabanda n. 9, si terrà una conferenza stampa per la presentazione dei primi risultati del Club di prodotto Parteolla e Basso Campidano.

Interverranno: Fausto Piga, presidente dell’Unione dei Comuni del Parteolla e Basso Campidano; Massimo Feruzzi, JFC srl; Valentina Argiolas, presidente della Rete di Imprese “Tasty – Wine  & Food  Experience  in Sardinia”; Raffaele Paci, assessore della Programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio della Regione Sardegna.

I lavori saranno introdotti dal presidente dell’Unione dei Comuni del Parteolla e Basso Campidano, seguiranno l’intervento di Massimo Feruzzi per spiegare l’importanza di un Club di prodotto nella valorizzazione di un territorio come destinazione turistica, l’intervento di Valentina Argiolas per presentare la nascita della Rete di imprese del Parteolla e Basso Campidano: “Tasty – Wine & Food Experience in Sardinia”. Le conclusioni saranno a cura dell’Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio, Raffaele Paci.

Modererà l’incontro un referente di Sardegna Ricerche.

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Il fortissimo vento e la pioggia insistente hanno provocato ingenti danni e disagi in tutto il Sulcis Iglesiente. La Primavera 2018 si è presentata in modo insolito e non verrà certamente ricordata bene da tanti, soprattutto da chi ha ha subito danni o è andato incontro a forti disagi.

La Delcomar ha dirottato su Calasetta le ultime corse di ieri sera e le prime di questa mattina tra Carloforte e Portovesme e la situazione è tornata alla normalità dopo le 7.30. La caduta di un albero sui binari ha provocato disagi sulla tratta ferroviaria tra Cagliari e Decimomannu, all’altezza di Elmas. Il treno appena partito da Cagliari, ha accumulato circa un’ora di ritardo e leggeri ritardi hanno registrato altri treni. Il vento ha provocato caduta di alberi, cornicioni e pali dell’illuminazione pubblica a Iglesias e Carbonia. In alcune frazioni si sono registrati danni ingenti alle abitazioni, con tetti scoperchiati. Sono state diverse decine le chiamate giunte alla centrale dei vigili del fuoco per la rimozione di rami finiti su strade e marciapiedi, e per la rimozione di tettoie. Fortunatamente non sono stati registrati feriti.

A Porto Pino il libeccio ha spirato fortissimo (vedi il filmato di Lorenzo Uccheddu)

ed ha portato le alghe nella prima spiaggia, completamente ricoperta.

Il sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci, ha ringraziato a nome della comunità antiochense gli operai comunali e la Protezione Civile che ieri, di fronte al fortissimo vento di libeccio accompagnato da una pioggia incessante, si sono adoperati prontamente per porre rimedio ai danni provocati dall’ondata di maltempo, con la caduta di 4 alberi e di una ringhiera in via San Paolo che, per fortuna, grazie all’immediato intervento degli uomini impegnati, non hanno determinato complicazioni alla sicurezza dei cittadini.

A Buggerru il maltempo ha devastato tutte le attrezzature montate per la tradizionale “Sagra dei ricci”, tradizionale appuntamento organizzato dall’associazione turistica Pro Loco.

Il dramma provocato dal maltempo è stato documentato ieri dal presidente della Pro Loco, Massimiliano Esposito, in un post pubblicato nel suo profilo facebook, con tre fotografie che parlano da sole.

«500mq di gazebo, cartelloni, bagni, spazzati via come fuscelli, alberi sradicati finiti sulla strada provinciale, una sorta di tromba d’aria, una folata proveniente dall’entro terra e mare, qui chiamata “burriana” che ha fatto letteralmente volare via i gazebo della kermesse chiamata “Sagra dei ricci” a Buggerru, organizzata da noi associazione turistica Pro Loco Buggerru, diventata tappa abituale per ospiti di tutta la Sardegna e non solo, diventati simbolo del Sulcis che a marzo in bassa stagione fiorisce e cerca di muovere gli ingranaggi dell’economia» ha scritto Massimiliano Esposito.

«Le foto mostrano ciò che è rimasto – ha aggiunto Massimiliano Esposito -, mi hanno detto: Massi siate forti… Dal nervoso non nego d’avere le lacrime agli occhi, oltre 10mila euro di gazebo e attrezzature buttati via, 5 anni di sacrifici economico/lavorativi spazzati via. Ma che male abbiamo fatto per meritare tutto questo? Un default pazzesco per l’associazione un maledetto 2018, noi che in prima persona aiutavamo, associazioni locali e non solo, comuni limitrofi e del territorio prestando attrezzature e quanto altro, ed ora a noi chi ci aiuta…chi!!!»
«C’era una volta la Sagra dei ricci a Buggerru, c’era una volta l’associazione Pro Loco Buggerru…», ha concluso amaramente Massimiliano Esposito.

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Sono in programma questo pomeriggio le partite di ritorno delle semifinali della Coppa Italia di Promozione di calcio. Alle 16.00 si gioca Carbonia-Sant’Elena, sul campo Comunale di Villaperuccio (dirige il Francesco Mulargia di Cagliari, assistenti di linea Andrea Porcu e Riccardo Loi di Oristano); alle 17.00 Dorgalese-Porto Rotondo (dirige Marco Casula di Ozieri, assistenti di linea Flavio Pisu e Marco Fara di Oristano).

Il Carbonia parte dal vantaggio di 3 goal, scaturito dalla sentenza del giudice sportivo che ha punito la formazione quartese per l’impiego nella partita di andata disputata il 7 marzo, vinta dal Carbonia con il punteggio di 2 a 1, del calciatore Danilo Lepori, che avrebbe dovuto scontare una giornata di squalifica rimediata nel turno precedente contro la San Marco Assemini ’80; nell’altra semifinale, la Dorgalese parte dal vantaggio di un goal, per la vittoria ottenuta sul campo del Porto Rotondo (vicecapolista del girone B), a Olbia, nella partita di andata disputata due settimane fa.

Il Carbonia è a un passo da una nuova finale, dopo quella disputata e persa ai rigori con il Bosa, due anni fa, sul campo del Centro Federale di Sa Rodia, a Oristano.

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Si è tenuto oggi, presso l’Autorità Portuale di Cagliari – Molo Ichnusa – il workshop di presentazione del Progetto Cagliari Port 2020. Vitrociset, capofila di un gruppo di importanti imprese locali, in partnership con l’Autorità Portuale di Cagliari ha presentato, anche attraverso delle dimostrazioni dal vivo, i risultati del progetto Cagliari Port 2020, che è tra i progetti vincitori dell’avviso del MIUR 391/ Ric del 5 luglio 2012: “Smart Cities and Communities and Social Innovation“.

Il progetto è realizzato da Vitrociset, capofila, e da CRS4, dal Dipartimento di Ingegneria elettrica ed elettronica e quello di Matematica e Informatica dell’Università di Cagliari, dal Consorzio Trasporti e Mobilità (CTM) di Cagliari, da Cagliari International Container Terminal (CICT) e da un’associazione temporanea di imprese formata da Click&Find, Flosslab e 4CMultimedia. Il progetto propone lo sviluppo di modelli, tecnologie e strumenti per la gestione integrata dell’ecosistema logistico formato dal porto, sia storico che industriale, e dall’area vasta di Cagliari, affrontando in modo organico sia le tematiche relative ai movimenti interni all’area portuale sia quelle relative ai flussi di passeggeri e merci.

Negli ultimi anni, la città di Cagliari con il suo porto è coinvolta in un processo di trasformazione infrastrutturale e organizzativa, atto a favorire la crescita economica del territorio e ad assicurare la circolarità delle merci, dei passeggeri e lo sviluppo del turismo crocieristico nel Mediterraneo. Il porto di Cagliari recepisce i principi della pianificazione europea delle reti TEN-T, che propone un nuovo modello infrastrutturale basato sulla logica di “Rete”: diventa essenziale, per aumentare la competitività e conservare un ruolo centrale nel Mediterraneo, individuare infrastrutture capaci di accogliere i flussi commerciali che attraversano il territorio europeo, incentivando il trasferimento delle merci dall’opzione strada all’alternativa ferroviaria e marittima. Il porto non può essere visto come un singolo nodo isolato dal contesto produttivo, ma come un sistema complesso che deve interagire con i territori o aree vaste in cui opera. In questo contesto giocano un ruolo importante le infostrutture che permettono di ottimizzare al massimo l’intera filiera della logistica. CagliariPort2020 coglie queste trasformazioni proponendo nuove soluzioni che contribuiscono a migliorare il Sistema Portuale integrando il Sistema dei Trasporti nel contesto urbano ed extraurbano, ottimizzando i nodi logistici distribuiti sul territorio in ottica “Smart Nodes”.

Vitrociset, azienda italiana leader nella fornitura di servizi tecnologici ICT per l’efficienza e l’ammodernamento della Pubblica Amministrazione, usufruirà di uffici messi a disposizione dall’Autorità portuale di Cagliari dai quali verranno gestite tutte le attività inerenti il progetto Cagliari Port 2020.

“Vitrociset”, sottolinea Paolo Solferino, Amministratore Delegato di Vitrociset, «dimostra attraverso questo progetto le sue capacità nel realizzare tecnologie complesse ed innovative, non solo in ambito militare, ma anche in quello civile. CagliariPort 2020 ci vede coinvolti insieme ad attori locali, al mondo della ricerca e università e all’Autorità Portuale di Cagliari. Questo testimonia la centralità che il territorio sardo ha per Vitrociset e l’apertura di questi uffici ci darà ancor di più la possibilità di essere vicini ai nostri Clienti e Partner, massimizzando in questo modo le nostre competenze e creando una rete di intelligenze con cui realizzare innovazione aperta, concreta e sostenibile».

Paolo Solferino.

 

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L’onda antimafia dei giovani sardi ha invaso Alghero per dire no alla criminalità, nel ricordo delle oltre 900 vittime innocenti delle mafie i cui sono nomi sono riecheggiati oggi dal palco di piazza Sulis, letti da studenti, volontari e rappresentanti delle istituzioni. Neanche la pioggia è riuscita a fermare la manifestazione regionale della XXIII Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, organizzata ad Alghero da Libera Sardegna in collaborazione con Sardegna Solidale e con il forte sostegno dell’amministrazione comunale. Cinquemila ragazzi provenienti da tutta l’isola hanno invaso la cittadina richiamati dallo slogan “Terra, solchi di verità e giustizia”, per una giornata di festa che culminata, in contemporanea con la manifestazione nazionale di Foggia e con altri 4.000 luoghi in tutt’Italia, con la lettura dei nomi delle vittime innocenti. Tra questi, anche quelli di Emanuela Loi (l’agente di Polizia di Sestu morta nella strage di via D’Amelio in cui perse la vita anche il giudice Borsellino), di Bonifacio Tilocca (padre del sindaco di Burgos e ucciso da un attentato dinamitardo nel 2004), e del sacerdote don Graziano Muntoni, ucciso ad Orgosolo nel 1998.

«Mia sorella è morta nella strage di via D’Amelio ma il suo sogno era di fare l’insegnante» ha detto Claudia Loi rivolgendosi ai tantissimi bambini delle scuole primarie presenti sotto il palco di piazza Sulis. «Sono passati ventisei anni dalla sua morte ma noi familiari non proviamo un sentimento di odio nei confronti dei mafiosi ma solo un desiderio di giustizia, di pace, di memoria e di legalità. E il valore della legalità deve essere appreso fin da piccoli perché, come disse il giudice Caponnetto, la mafia teme la scuola più della giustizia».

«Se questa Giornata della Memoria cade di 21 marzo è perché quella di oggi è una festa» ha affermato Pino Tilocca, figlio di Bonifacio Tilocca. “Noi sentiamo il vostro affetto e questo ci dà la forza di continuare a incontrare i più giovani nelle scuole di tutta la Sardegna”.

«Non è vero che la questione delle mafie non ci tocca, riguarda invece tutti» ha detto nel suo intervento a nome degli studenti presenti ad Alghero il giovane Emanuele Corongiu. «Purtroppo, la lista delle vittime innocenti ogni anno cresce. Questo non significa che non dobbiamo avere paura delle mafie ma che dobbiamo stare assieme per farci coraggio. Perché alla fine vinceremo noi. Non possiamo più stare in silenzio».

Aperta dalla musica della cantante Chiara Effe e del suo gruppo (recente vincitrice del premio nazionale “Musica contro le mafie”), la mattinata è iniziata con gli interventi istituzionali e di saluto, portati innanzitutto da Giampiero Farru, referente di Libera Sardegna e presidente di Sardegna Solidale. «Il 21 marzo nasce da intuizione di don Ciotti che rimase colpito dal dolore di una madre che chiedeva di ricordare suo figlio ucciso dalla mafia ma di cui mai nessuno parlava. Oggi diamo a tutte le vittime la stessa dignità. Da questa piazza di Alghero parte dunque il coro che si unisce alle altre piazze d’Italia e del mondo. Le mafie hanno più paura delle scuole che delle prigioni, della cultura che delle armi: ecco perché diciamo grazie agli studenti e ai dirigenti scolastici che oggi sono qui, veri testimoni di giustizia, invitandoli a tenere gli occhi aperti perché oggi le nuove mafie hanno cambiato pelle».

Nel suo intervento, il sindaco Mario Bruno ha ringraziato tutti i volontari presenti ad Alghero: «Oggi è una giornata particolare, perché non soltanto si leggono i nomi delle vittime innocenti ma perché siamo qui a dare una risposta contro la criminalità in qualità di cittadini organizzati. Tutti noi dobbiamo impegnarci concretamente perché ci siano sempre più amministrazioni, istituzioni e imprese capaci di farsi risposta ed essere protagoniste del cambiamento».

Si è rivolto ai giovani anche il vescovo di Alghero, monsignor Mauro Maria Morfino: «Noi oggi ricordiamo le vittime delle le mafie che hanno sparso il sangue ma ci sono mafie molto piccole e giornaliere che sono terribili come quelle grandi. Le grandi mafie nascono in un luogo dove la gente non si rende conto di avere atteggiamenti mafiosi. La vostra presenza ci fa dunque sperare che voi possiate essere promotori di un mondo non violento».

Dal palco di Alghero ha portato il saluto e l’adesione dell’iniziativa da parte dell’amministrazione regionale l’assessore alla sanità Luigi Arru («Vi stiamo accanto nella vostra battaglia e ribadiamo il nostro impegno in prima linea contro la corruzione»), mentre il vicequestore di Sassari Maurizio Terlizzi ha ricordato il sacrificio di tanti rappresentanti delle forze dell’ordine e della magistratura, e la necessità che la società civile rifiuti «ogni logica di sopraffazione e di violenza».

Sulla stessa line anche il presidente del Co.Ge. Sardegna Bruno Loviselli («Vogliamo dire un no forte a tutte le mafie») e di Salvatore Serra, vice prefetto vicario Sassari: «Questa è una giornata di grande valore simbolico che serve a mantenere vivo l’esempio di chi è caduto e a ringraziare chi nei territori contrasta la criminalità. Proprio perché la mafia colpisce tutti che tutti devono dare il loro contributo».

La manifestazione si è chiusa con le parole di don Luigi Ciotti (in collegamento da Foggia, sede della manifestazione nazionale della Giornata) e con la musica di Chiara Effe.