19 July, 2024
Home2018Marzo (Page 22)

[bing_translator]

Andrea Rasset (Sulcispes Sant’Antioco).

Un’altra pesante sconfitta per la Sulcispes Sant’Antioco, sabato sera, sul campo del Sinnai. I padroni di casa hanno sfruttato al meglio il fattore campo, infliggendo alla squadra di Paolo Massidda un passivo assai severo: 105 a 70 (primo tempo 61 a 47). Penalizzati dalle assenze, i ragazzi di Sant’Antioco hanno sofferto le manovre offensive degli avversari, avanti nel punteggio in tutto l’arco della gara.

«Partita da dimenticare – riconosce il coach Paolo Massidda – poco allenamento e poca fortuna per la solita questione infortuni hanno certamente inciso ma questa non deve essere un’attenuante. Abbiamo giocato con una favorita nella corsa verso la promozione ed abbiamo perso pesantemente anche a causa di un approccio ed un atteggiamento non consoni a partite di un certo livello. Aspetto, quest’ultimo, che si può correggere solo durante gli allenamenti, nei quali, ultimamente, non riusciamo ad essere presenti tutti.» L’allenatore antiochense volta subito pagina e proietta il pensiero al prossimo incontro. «Domenica giocheremo contro il Cus – conclude Paolo Massida – squadra giovane e con grande intensità di gioco. Mi auguro che il gruppo ritrovi quella situazione mentale in grado di permetterci di mettere in campo tutto ciò che di buono abbiamo fatto vedere fino ad oggi, soprattutto nelle gare casalinghe.»

Sinnai – Sulcispes 105 – 70

Parziali: 29 a 20, 32 a 27, 25 a 12, 19 a 11.

Sinnai: Pisu 11, Piras 22, Spettu, Lai 5, Neri 6, Serreli 3, Mattana 4, Carrucciu 14, Jordan 21, Farci 2, Granara 14, Paddeo 3, Allenatore: Atella.

Sulcispes: Borghero 2, Rasset 15, Pintus, Castiglia 9, Aralossi 5, Piras 17, Basciu, Tosadori 20, Era 2, Allenatore: Massidda.

[bing_translator]

La Riviera del Corallo per due giorni patria sarda delle auto e moto americane. Il 7 e 8 aprile il porto di Alghero ospiterà “American Motors Festival 2018”, la più grande manifestazione motoristica dedicata ai mezzi a stelle e strisce mai organizzata in Sardegna. Un’esposizione completa del mondo dei motori d’oltre oceano sia per tipologia che generazione. Dai pick-up ai fuori strada, dalle classic, le storiche auto americane come la Cadillac alle macchine d’epoca sportive, le così dette muscle car, passando per gli hot rod, automobili con le ruote scoperte prodotte esclusivamente tra il 1928 e il 1940 sia originali che preparate appositamente per gareggiare, fino alla massima espressione delle autovetture da gara di accelerazione, i dragster. Anche le due ruote saranno degnamente rappresentate con le immancabili Harley Davidson. Ideatori e organizzatori della manifestazione l’associazione sportiva “LH Garage Car Club” il cui presidente Lucio Canu, pilota algherese conosciuto in tutta Italia, è fresco di partecipazione al campionato italiano di Drag Racing a Rivanazzano Terme (PV). L’evento ha il patrocinio del comune di Alghero e della Fondazione Alghero e vanta la prestigiosa la collaborazione di alcuni importanti soggetti del territorio esperti in organizzazione di eventi automobilistici e non. Intanto, arrivano le conferme da parte degli primi ospiti. Dalla penisola certa la partecipazione dell’AMP organizzatori di “Hills Race”, la più importante gara di accelerazione in Italia e quella di Lorenzo Dossena in arte Dox Design, celebre customizzatore vincitore di numerosi premi negli Stati Uniti d’America, per quanto riguarda l’Isola invece ci saranno sicuramente i due stuntman più conosciuti, Giampaolo Sassu e Salvatore Vinci. Piloti, appassionati, esperti e collezionisti arriveranno da tutta la Sardegna e dallo Stivale con i loro mezzi spettacolari, a metà tra opere d’arte e veicoli da gara. Inoltre intorno all’attrazione principale gli stand relativi alle passioni collegate al mondo americano, dagli accessori ai tattoo, senza dimenticare la musica ovviamente in stile anni ’50, 60′ e 70′ con sonorità rock ‘n’ roll e rockabilly.

Con queste premesse già dall’edizione numero zero American Motors Festival dimostra di avere tutte le caratteristiche per diventare un evento di cartello nella Riviera del Corallo, territorio che punta sempre con maggior forza attraverso gli eventi sportivi alla destagionalizzazione turistica.

[bing_translator]

Sono stati completati, a Carbonia, gli interventi di rifacimento del manto stradale e del marciapiede nel tratto superiore di via Giorgio Asproni. I lavori, cominciati nel dicembre scorso, sono stati eseguiti dalla So.Mi.Ca., la società in house del comune di Carbonia, secondo il cronoprogramma stabilito d’intesa con l’Amministrazione comunale. Come ha spiegato l’assessore dei Lavori pubblici Gian Luca Lai, «la manutenzione si era resa necessaria perché il manto stradale e il marciapiede risultavano dissestati a causa dell’espansione irregolare delle radici degli alberi di pino ivi presenti. Proprio per fronteggiare le criticità connesse alla pavimentazione sconnessa, all’asfalto deteriorato e alla scarsa sicurezza per automobilisti e pedoni, l’Amministrazione comunale ha messo a punto un pacchetto di interventi di demolizione e ripristino della strada e del marciapiede. Il marciapiede è stato realizzato con una pavimentazione in calcestruzzo architettonico, con effetto superficie lavata, di colore neutro».
Soddisfazione è stata espressa dal sindaco Paola Massidda: «Si tratta di un intervento che l’Amministrazione comunale ha realizzato con l’obiettivo di rendere più sicura e decorosa via Asproni, un’importante arteria stradale che conduce al centro cittadino». 
L’assessore delle Manutenzioni e dei Lavori pubblici Gian Luca Lai ha inoltre annunciato che «i prossimi interventi verteranno sull’abbattimento di alcune barriere architettoniche, secondo quanto suggerito dalle associazioni N.A.B.A. e Comunità Marconi che, su questa problematica, hanno prodotto un dossier consegnato all’Amministrazione Comunale lo scorso anno. Il nostro obiettivo – ha concluso Gian Luca Lai – è apportare alla collettività tangibili miglioramenti in termini di maggiore fluidità del traffico, riduzione delle barriere architettoniche, decoro urbano e sicurezza».

 

[bing_translator]

Si è svolta questa mattina in aula consiliare la conferenza conclusiva del progetto scolastico di educazione alla pace “Mai più muri, Berlino ma non solo…” promosso dal Liceo Scientifico “Emilio Lussu” di Sant’Antioco e realizzato grazie al contributo dell’Amministrazione comunale e della Fondazione di Sardegna. Un progetto ampio e articolato che ha preso il via nel dicembre scorso, coinvolgendo le classi III C, III B e IV B, e si concluderà con un viaggio studio a Berlino. Numerosi gli appuntamenti didattici che si sono soffermati sul concetto di pace e sull’abbattimento dei muri, sia fisici che concettuali. Un filo conduttore, quello dell’abbattimento delle barriere, che è stato analizzato sotto diversi punti di vista grazie a progetti, conferenze e incontri: “Cosa ci porta il mare”, “La figura del Papa Karol Wojtyla e l’impulso dato per l’abbattimento del muro e l’opera di promozione per la pace”, Scienza con Coscienza”, “Al di là del Muro della disabilità”, “Lo sport come messaggio di pace tra i popoli”, “Arte e cultura legate al muro di Berlino”. E, infine, la conferenza dibattito odierna “Educare alla pace”, che ha visto la partecipazione dei docenti che, insieme agli studenti, hanno compiuto questo lungo percorso di pace (Mariano Gala, Pietro Massa, Alessandra Pintus, Angelo Cauli), il presidente del Centro studi Toniolo di Alghero Tonino Baldino, il presidente dell’associazione “Le Rondini” Franca Boi e Sean Serra, giovane affetto da disabilità che ha raccontato la sua esperienza e le difficoltà che quotidianamente incontra a causa delle barriere, sia architettoniche che concettuali. All’appuntamento hanno preso parte il sindaco Ignazio Locci, il suo vice Eleonora Spiga e l’assessore della Cultura e della Pubblica Istruzione Rosalba Cossu.

Obiettivo del progetto era consentire agli studenti di confrontarsi su tematiche più che mai attuali, al fine di promuovere i valori del rispetto, della solidarietà e della pace. «Queste sono belle iniziative – ha detto Tonino Baldino, presidente del centro studi Toniolo – ci preparano e ci aiutano a capire quello che sta accadendo di fronte ai nostri occhi: il tema è di grande attualità e la vera difficoltà, ancora oggi, è quella di abbattere i muri, soprattutto quelli mentali. Il nostro ruolo, dunque, è quello di essere pacificatori». Di forte impatto l’intervento di Sean Serra, giovane originario dello Zambia, arrivato in Sardegna a soli dieci mesi, vittima a 15 anni di un incidente che l’ha costretto in sedia a rotelle. «La diversità è un bene – ha detto ai ragazzi – che non ci limita: deve invece essere considerato come uno strumento che ci aiuta a crescere e ci arricchisce. Dobbiamo abbattere le barriere per stare insieme: uniti si vince, sempre». Franca Boi, presidente dell’associazione di volontariato “Le Rondini”, ha illustrato il progetto “Quando la disabilità non è un ostacolo”, che si propone, appunto, di abbattere le barriere (in questo caso soprattutto fisiche) per consentire ai disabili gravi e gravissimi di essere accolti in un tratto di spiaggia di Maladroxia. «Un progetto – ha detto Franca Boi – che richiede il contributo di tutti: per questo mi rivolgo ai giovani affinché possano dare una mano di aiuto».

 

[bing_translator]

Riprenderanno domani, martedì 20 marzo, i lavori delle commissioni permanenti del Consiglio regionale.

In mattinata si riuniranno la Prima e la Terza Commissione. Alle 10,30 il parlamentino del Bilancio, presieduto da Franco Sabatini sentirà in audizione i rappresentanti delle categorie produttive sullo stato di attuazione degli interventi per il sostegno delle imprese previsti dalla Programmazione Unitaria 2014-2010 e dagli incentivi della legge 949/1952. I lavori proseguiranno mercoledì 21 marzo 2018, ore 10.30, con lo stesso ordine del giorno. In programma le audizioni degli gli assessori competenti in materia di programmazione, industria e artigianato, del direttore generale del Centro regionale di programmazione e del presidente della SFIRS.

Per le 11,00 è invece convocata la Prima Commissione “Autonomia”. All’ordine del giorno l’elezione di un segretario, lo Schema di Norma di Attuazione 5/XV (Norme di attuazione dello Statuto speciale della Regione Sardegna per l’istituzione del Collegio dei revisori dei Conti) e la questione insularità con l’esame di tre diverse proposte di legge nazionale per la modifica dell’articolo 3 dello Statuto. L’organismo consiliare si occuperà inoltre di alcuni provvedimenti in materia di ordinamento e funzionamento del Corpo forestale della Sardegna

Nel pomeriggio, alle 16.00, si riuniranno la Quarta e la Quinta Commissione.  

Il parlamentino del “Governo del territorio”, presieduto da Antonio Solinas, esaminerà il Programma n. 181 “Modifiche allo statuto dell’Ente di Governo dell’ambito della Sardegna”. Prevista l’audizione dell’assessore regionale dei Lavori pubblici Edoardo Balzarini. All’ordine del giorno della Commissione anche il disegno di legge n. 409 (Nuova legge urbanistica) e le proposte di legge nn. 19, 418 e 438. I lavori della Commissione proseguiranno nei giorni successivi. Mercoledì 21 marzo, alle 16.00, la Commissione si occuperà del progetto di realizzazione di un impianto solare-termodinamico a San Quirico (OR). Previste le audizioni dell’Assessore regionale dell’Industria Maria Grazia Piras, dei Sindaci dei comuni di Oristano e di Palmas Arborea, del Comitato per la salute e la qualità della vita San Quirico – Tiria e della Solar Power s.r.l., titolare del progetto.

Quattro le proposte di legge all’attenzione della commissione “Attività produttive” presieduta da Luigi Lotto: 1) la n. 437 “Norme per le cooperative di comunità in Sardegna”; 2) la n. 178 “Norme per la ricerca, la coltivazione e l’utilizzo delle acque minerali naturali, di sorgente e termali”; 3) la n.306 “Disciplina della ricerca e utilizzazione delle risorse idrotermominerali e geotermiche”; 4) la n. 495 “Disposizioni per la valorizzazione della suinicoltura sarda”.

I lavori della Commissione proseguiranno mercoledì 21 marzo 2018. alle ore 10,30. con il medesimo ordine del giorno e, occorrendo, nel pomeriggio.

Giovedì 22 marzo, infine, si riunirà la Sesta Commissione “Salute e politiche sociali”. I lavori dell’organismo consiliare guidato da Raimondo Perra si apriranno alle 10,00 con l’audizione dell’assessore del Lavoro Virginia Mura sul Piano triennale per l’emigrazione. Successivamente, la Commissione si occuperà dei programmi n. 189 e 190 sul tariffario unico per i veterinari e sui Plus. All’ordine del giorno anche il Testo unico sulla dislessia e le proposte di legge n. 164 “Interventi per la promozione e la valorizzazione dell’amministratore di sostegno a tutela dei soggetti deboli”; n. 280 e n. 56 “Gioco d’azzardo”; n. 453 “Disciplina normativa sulla disabilità uditiva”; n. 116 e 317 “Sport”, n. 472 “Istituzione del reddito di libertà per le donne vittime di violenza”, n. 223 e n. 466 “Norme i materia funebre e cimiteriale”.

[bing_translator]

Dopo il bel risultato conseguito a Quiliano in Coppa Italia Csen nello scorso mese di novembre con il 2° posto nella classifica per società, gli atleti della società Shardana Jujitsu Carbonia hanno ottenuto un altro grande risultato al Jujitsu Day Coppa Italia/ Trofeo Eccellenza Fijlkam 2018.

Gli atleti Denise Pisu, Antonio Portas ed Andrea Fais allenati dal maestro Lorenzo Cuccuru,  hanno partecipato, rappresentanti dell’unica squadra sarda, al Jujitsu Day Coppa Italia/ Trofeo Eccellenza Fijlkam 2018 che si è tenuto al Palamazzola di Taranto sabato 17 e domenica 18 marzo.

Nella giornata di sabato, nella specialità Newaza, Denise Pisu ed Antonio Portas si sono classificati primi nel torneo eccellenza per le cinture nere.

Andrea Fais, cintura blu passato d’ufficio con le cinture nere nel trofeo eccellenza, si è classificato terzo.

Il meglio, gli atleti sardi lo hanno dato nella giornata di domenica, nell’incontro di fighsistem, portando a casa tre medaglie d’oro, una d’argento ed una di bronzo.

Nella Coppa Italia (fascia blu/marrone), medaglia d’oro per Andrea Fais, senior kg 62.

Per il Trofeo Eccellenza (cinture nere) 

medaglia di bronzo per Andrea Fais, categoria senior 62 kg

medaglia d’argento per Antonio Portas, categoria senior kg 56

medaglia d’oro per Denise Pisu, categoria senior kg 55.

[bing_translator]

In occasione della Giornata europea della musica antica e, secondo il calendario giuliano, giorno di nascita di J.S. Bach, mercoledì 21 marzo a Cagliari prende il via la XXIV edizione del festival internazionale Echi lontani.

La manifestazione pensata per riproporre musiche del periodo che va dal Medioevo al tardo Settecento nei luoghi più suggestivi della città propone, nella chiesa gotico-catalana di Santa Maria del Monte, “J.S. Bach & Vivaldi, Concerti varij per Stromenti” una serata incentrata sulle musiche del grande Johann Sebastian Bach e del brillante Antonio Vivaldi.

Protagonista sarà l’ensemble L’Iride – ricerca continua per la musica antica, formazione fondata dal direttore artistico del festival, Dario Luisi e composta, oltre che da lui e Gabriele Toscani (violino barocco), da Elsa Frank (oboe d’Amore), Jérémie Papasergio (fagotto), Emanuele Marcante (viola), Marta Semkiw (violoncello barocco) e Marco Vitale (clavicembalo).

L’Iride (in una formazione che vedrà ancora Dario Luisi, Gabriele Toscani e Marco Vitale, insieme a Rosita Ippolito alla viola da gamba) torna sul palco della chiesa di Santa Maria del Monte, sempre alle 21.00, anche sabato 24 e domenica 25 marzo quando, per celebrare i 350 anni della nascita di François Couperin (tra i grandi della storia della musica), il festival apre la sezione “Capitali Europee del Barocco nel 2018” dedicata a Parigi. Per l’occasione di Couperin sarà eseguito integralmente in doppio concerto la monumentale opera Les Nations a cui si aggiungono i concerti Apothéose di Lully e Apothéose de Corelli.

Echi lontani è organizzato dall’associazione Echi lontani, in partenariato con il Conservatorio “G.P. da Palestrina”, la Fondazione di ricerca “Giuseppe Siotto” e l’associazione culturale “Le Officine”.

[bing_translator]

«Il caso Hydrocontrol e Sigma Invest è solo l’ultima tra le numerose scivolate della Giunta Pigliaru.»

Lo scrive, in una nota, Sandro Pilleri, segretario regionale dell’UGL.

«Il primo atto è quello del TAR della Sardegna che ha annullato il concorso bandito lo scorso 29 settembre in Regione per venti dirigenti, per intenderci quello che escludeva disoccupati e precari, ed è dunque tutto da rifare negli uffici di viale Trieste 190, a Cagliari, sede dell’assessorato del Personale e degli Affari Generali – si legge nella nota -. Il secondo atto lo ha sancito sempre il TAR della Sardegna che, pronunciandosi definitivamente in merito al ricorso degli ex dipendenti dell’Ente Sardo Acquedotti e Fognature (ESAF) passati alle dipendenze di Abbanoa SpA in forza dell’articolo 2 della legge regionale n. 10/2005, che hanno visto preclusa la loro partecipazione procedura di mobilità per far fronte alle carenze di organico del “sistema regione” avviata nel novembre 2015, nonostante l’articolo 14 della legge regionale 24/2014 – che ha sostituito dall’articolo 39 della legge regionale n. 31/1998 – ha espressamente previsto in favore degli ex ESAF la facoltà di partecipare alle procedure di mobilità del “sistema regione”, sgomberando il campo da interpretazioni confusionarie e forse pretestuose di taluni che mal interpretano la citata legge regionale 10/2005 che consentì il transito pienamente legittimo di lavoratori ex ESAF dalla società in house Abbanoa SpA che ha in gestione il servizio idrico integrato in Sardegna, all’ARPAS, all’Ente Foreste della Sardegna, nei ruoli ordinari dell’Amministrazione o degli Enti regionali. Il terzo, lo ha decretato la Corte Costituzionale, intervenuta con la recente sentenza con cui ha ravvisato l’illegittimità costituzionale dell’art. 6, comma 8, della legge della Regione autonoma Sardegna 29 maggio 2007, n. 2, recante «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione (Legge finanziaria 2007)», come modificato dall’art. 3, comma 22, della legge della Regione autonoma Sardegna 5 marzo 2008, n. 3, recante «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione (Legge finanziaria 2008)», e dall’art. 3 della legge della Regione autonoma Sardegna 4 agosto 2011, n. 16 (Norme in materia di organizzazione e personale). In altre parole, il personale Hydrocontrol e Sigma Invest non sarebbe potuto transitare nei ranghi della Regione senza sostenere un concorso pubblico.»

«Trionfalismi a parte, in quanto su quest’ultima vicenda lascia comunque a terra 37 famiglie – ha dichiarato Sandro Pilleri – rimane la questione di fondo sull’operato di questa amministrazione che in questioni così delicate poco ci azzecca con le questioni di diritto e di legge.»

«Le aspettative da parte di disoccupati a poter accedere ad un concorso pubblico – ha aggiunto Sandro Pilleri – oppure le mancate risposte a dei lavoratori che vincitori di un pubblico concorso si son visti trasferiti ad una società privata mentre lavoratori di società private transitavano nella pubblica amministrazione senza un concorso pubblico, rappresentano una inadeguatezza nelle procedure amministrative che la Giunta Pigliaru deve prima o poi prendere in considerazione.»

«La politica deve cercare soluzioni percorribili e ci auguriamo utili per tutti i soggetti coinvolti, senza creare disparità di trattamento e privilegi per nessuno – ha concluso il segretario UGL Sandro Pilleri -. Il rispetto di norme e leggi, ma anche delle sentenze emesse dovrà porre fine sul nascere ai malesseri ed alle diatribe che si stanno creando intorno a queste incresciose vicende. Ci auguriamo ed auspichiamo che l’assessore degli Affari generali Filippo Spanu, riesca quanto prima a convocare i Sindacati attorno ad un tavolo per trovare insieme una soluzione condivisa dalle parti per tutelari i lavoratori coinvolti.»

[bing_translator]

Oggi, alle ore 11.00, i palombari del Gruppo Operativo Subacquei (GOS) del Comando Subacquei ed Incursori (Comsubin) della Marina Militare hanno concluso le operazioni subacquee distruggendo il pericolo ordigno esplosivo rinvenuto sulla spiaggia di Fano lo scorso 13 marzo.

I palombari della Marina erano già intervenuti congiuntamente agli Artificieri dell’Esercito, su disposizione della Prefettura di Pesaro e Urbino, per movimentare e mettere in sicurezza il residuato bellico – una bomba d’aereo inglese MK6 da 500 libbre – dotata di un particolare dispositivo d’innesco a ritardo d’armamento di 144 ore che ne faceva un grave pericolo per il vicino ospedale di Fano. Dopo una lunga, meticolosa ed estenuante attività notturna l’ordigno era stato rimosso dal sito di rinvenimento e trasportato in mare aperto dal personale della Marina Militare a distanza di sicurezza da istallazioni terresti e vie di  comunicazione marittima, garantendo la regolare ripresa delle attività sociali della cittadina.

«Intervenire su di un ordigno esplosivo di così grandi dimensioni ed innescato con un congegno a tempo è molto particolare, l’adrenalina si fa sentire e l’attenzione che diamo ad ogni minima azione è sempre massima – ha dichiarato il Capitano di Corvetta Therry Trevisan, a capo del team del Comsubin incaricato del brillamento – tuttavia non abbiamo fatto a tempo a smaltire l’emozioni di quella notte perché, terminato il riposizionamento della bomba nell’area di sicurezza, siamo tornati a Grado per continuare un importante operazione di bonifica di ordigni esplosivi rinvenuti all’interno di un relitto austriaco della prima guerra mondiale. Allo scadere delle 144 ore, tempo stimato massimo d’armamento dell’ordigno rinvenuto a Fano, siamo tornati stamani nelle Marche per concludere il lavoro e distruggere la bomba d’aereo che, nei giorni passati, aveva fatto perdere il sonno a molte persone. Le operazioni subacquee condotte stamani sono state condotte con condizioni meteo marine al limite, che i palombari del Gruppo Operativo Subacquei sono in grado di affrontare grazie all’addestramento specifico.»

L’attività appena conclusa conferma l’elevato livello di professionalità che le nostre Forza Armate sono in grado di mettere a disposizione della collettività in perfetta sinergia interforze ed in un ottica di una efficace collaborazione interministeriale ed interagenzia.

Questo intervento rappresenta una delle tante attività che i Reparti Subacquei della Marina conducono a salvaguardia della pubblica incolumità anche nelle acque interne, come ribadito dal Decreto del Ministero della Difesa del 28 febbraio 2017, svolgendo operazioni subacquee ad alto rischio volte a ripristinare le condizioni di sicurezza della balneabilità e della navigazione.

Lo scorso anno i Palombari della Marina Militare hanno recuperato e distrutto un totale di 22.000 ordigni esplosivi residuati bellici, mentre dal 1 gennaio 2018 ne hanno già neutralizzati 1.360 dai mari, fiumi e laghi italiani, senza contare i proiettili di calibro inferiore ai 12,7 mm anch’essi rimossi e distrutti.

Con una storia di 169 anni alle spalle, i Palombari rappresentano l’eccellenza nazionale nell’ambito delle attività subacquee essendo in grado di condurre immersioni lavorative fino a 1.500 metri di profondità ed in qualsiasi scenario operativo, nell’ambito dei propri compiti d’istituto (soccorso agli equipaggi dei sommergibili in difficoltà e la neutralizzazione degli ordigni esplosivi rinvenuti in contesti marittimi) ed a favore della collettività.

Per queste peculiarità gli operatori subacquei delle altre Forze Armate e Corpi Armati dello Stato possono essere formarti esclusivamente dal Gruppo Scuole di Comsubin che, attraverso dedicati percorsi formativi, li abilita a condurre immersioni in basso fondale secondo le rispettive competenze. 

APPROFONDIMENTI SUL GRUPPO OPERATIVO SUBACQUEI (GOS)

Il Gruppo Operativo Subacquei, posto alle dipendenze del Comando Subacquei ed Incursori della Marina Militare, ha acquisito nel tempo la capacità di operare sotto la superficie del mare sino a 1.500 metri con i veicoli subacquei e fino a 300 metri con l’uomo. Le missioni assegnate dal Paese al GOS sono le seguenti:

– condurre qualsiasi genere di operazione subacquea tesa alla ricerca, recupero ed intervento lavorativo fino ai massimi fondali consentiti dalle numerose apparecchiature subacquee a disposizione (qualsiasi tipologia di autorespiratore, impianti integrati per immersioni profonde, scafandri rigidi articolati, minisommergibili, robot filoguidati ed autonomi ad altissima tecnologia);

– effettuare il soccorso agli equipaggi dei sommergibili in difficoltà attraverso le apparecchiature speciali imbarcate sulle Navi alle dipendenze di Comsubin o mediante il Nucleo SPAG (Submarine Parachute Assistance Group) trasportato nell’area del sinistro con elicotteri o aerei militari;

– svolgere la bonifica degli ordigni esplosivi di qualsiasi natura, convenzionali o improvvisati (EOD/IEDD – Explosive Ordnance Disposal/Improvised Explosive Device Disposal) che vengano rinvenuti in contesti marittimi. Per contesto marittimo s’intende il mare, i laghi ed i fiumi, a bordo delle Unità Navali, nelle infrastrutture portuali ed in opere fondate in acqua.

Con una storia di 169 anni alle spalle, il GOS è l’eccellenza nell’ambito della Difesa nazionale nel contesto delle operazioni subacquee ed estende le proprie capacità anche a numerose attività a favore della collettività soprattutto in ambito sanitario, scientifico e sociale. Sono stati migliaia gli interventi volti alla bonifica dei litorali italiani da ordigni esplosivi residuati bellici e quelli svolti per condurre trattamenti di ossigeno terapia iperbarica a favore di pazienti civili.

Per queste peculiarità gli operatori subacquei delle altre Forze Armate e Corpi Armati dello Stato possono essere formarti esclusivamente dal Gruppo Scuole di Comsubin che, attraverso dedicati percorsi formativi, li abilita a condurre immersioni in basso fondale secondo le rispettive competenze.

Il Gruppo Operativo Subacquei rappresenta un punto di forza, nonché elemento di orgoglio per la Marina Militare, infatti grazie alle sue capacità ed alla stretta collaborazione esistente con i diversi Dicasteri ed Agenzie dello Stato, il GOS viene impiegato in Antartide per coordinare tutte le immersioni che vengono effettuate nell’ambito delle spedizioni italiane organizzate dall’Enea, nelle attività di ricerca e tutela dei beni archeologici subacquei oppure a supporto del ministero dello Sviluppo economico per quanto riguarda le attività ispettiva di controllo agli impianti e strutture subacquee delle attività di estrazione idrocarburi off-shore.

I palombari sono spesso chiamati ad operare anche in complesse operazioni subacquee di Protezione Civile, peculiarità che rende tale componente della Marina un vero e proprio strumento dual use al servizio della collettività.

Le operazioni più recenti condotte dai Palombari di Comsubin sono state:

– il naufragio della nave passeggeri Costa Concordia (2012);

– il crollo della torre piloti di Genova a seguito dell’abbattimento causato dal Mercantile Jolly Nero (2013), operazione per la quale la Bandiera di Guerra di Comsubin è stata decorata con una Medaglia d’Argento al Valori di Marina;

– gli interventi subacquei di Lampedusa (ottobre 2013) e del Mediterraneo Centrale (aprile 2015) conseguenti ai naufragi più drammatici accaduti negli ultimi anni. In particolare, quest’ultima operazione ha visto Comsubin impegnato nella ricerca e recupero delle salme a 370 metri di profondità ed il coordinamento di tutte le attività tese al recupero dell’intero relitto dal fondo (2015-2016). Per questa operazione è stata attribuita la Medaglia d’Oro al Merito Civile alla Bandiera di Guerra della Marina Militare e delle Forze navali;

– la rimozione e neutralizzazione di oltre 22.000 pericolosi ordigni esplosivi, residuati bellici, rinvenuti nei mari, laghi e fiumi italiani durante il 2017;

– l’individuazione ed il recupero della scatola nera dell’Eurofighter Typhoon dell’Aeronautica Militare, impattato lo scorso settembre nelle acque antistanti Terracina.

 

 

[bing_translator]

Sabato 17 marzo il Rotary Club di Carbonia, in collaborazione con l’Istituto d’istruzione secondaria G.M. Angioy di Carbonia, ha piantumato degli arboscelli della tipica macchia mediterranea, nelle aree verdi della scuola.

Gli alunni sono stati preparati e messi a conoscenza sul progetto dal corpo insegnante. Al riguardo è stato sviluppato l’argomento al fine di trasmettere agli alunni il significato dell’impegno costante per mantenere vivo in tutte le persone del mondo il desiderio di un ambiente migliore.

Di fronte al deterioramento globale dell’ambiente del nostro pianeta, anche il Rotary scende in campo per sensibilizzare tutti i suoi soci sul tema “Ambientale”. Con il motto di quest’anno: “Il Rotary fa la differenza”, viene indicata la linea azione comune di servizio professionale a favore delle comunità.

In questa ottica ogni Rotary Club pianterà un albero per ogni socio, dall’inizio dell’anno rotariano fino alla Giornata della Terra che sarà celebrata il 22 aprile di quest’anno.