19 July, 2024
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Il Carloforte ha fermato sul pari la capolista La Palma Monte Urpinu ma la contemporanea vittoria dell’Arbus sul campo del Gonnosfanadiga ha fatto scivolare la squadra tabarchina a 9 punti dalla vetta della classifica, a sette giornate dalla conclusione del campionato ed alla vigilia della lunga sosta (si tornerà in campo l’8 aprile). La lotta per il primo posto sembra ormai ristretta a tre squadre: la capolista Arbus che guida con 50 punti, davanti alla coppia formata da La Palma Monte Urpinu e San Marco Assemini ’80 (quest’ultima tornata alla vittoria per 3 a 0 sul Quartu 2000, all’esordio di Massimiliano Pani in panchina), appaiate a quota 48. Il Carloforte è quarto, con 41 punti.

Alle spalle della squadra di Pasquale Lazzaro ci sono l’Arborea, sconfitto per 2 a 1 a Selargius, ed il Carbonia di Andrea Marongiu che ha travolto il Bari Sardo con un pesante 4 a 0 (reti di Cristian Mameli, Lorenzo Loi, Fabio Mastino e Claudio Cogotti) ed ha agganciato al sesto posto il Seulo 2010, travolto sul campo del Sant’Elena per 4 a 1.

Sugli altri campi, l’Andromeda ha superato di misura il Siliqua per 2 a 1, mentre è finita in parità, 2 a 2, Idolo e Vecchio Borgo Sant’Elia.

Nel girone B del campionato di Prima categoria, il match clou del Monteponi di Iglesias ha registrato la vittoria del Villamassargia di Giampaolo Murru che ha bissato il successo del girone d’andata e completato l’operazione sorpasso. Le due squadre sono ora divise da un solo punto, margine risicato ma preziosissimo a sette giornate dalla conclusione del campionato.

In una giornata ancora ricca di goal, la Virtus Villamar ha superato il Cortoghiana per 4 a 3; l’Atletico Villaperuccio ha vinto 3 a 2 a Pula; la Fermassenti ha piegato di misura, 2 a 1, il Villanovafranca; l’Atletico Masainas ha vinto il derby casalingo con l’Atletico Narcao, 2 a 0; la Villacidrese ha vinto sul campo della Gioventù Sportiva Samassi, 1 a 0; parità tra Gioventù Sarroch e Senorbì, 3 a 3, e tra Domusnovas Junior Santos e Libertas Barumini, 1 a 1.

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Dalla grande paura alla gioia sfrenata per una rimonta ed una vittoria clamorosa, maturata nei minuti di recupero che rilancia le quotazioni rossoblu nella corsa salvezza.

Benevento-Cagliari è una partita che la squadra di Diego Lopez ricorderà a lungo. Per 90′ è stata una grande sofferenza, perché il Benevento ha giocato decisamente meglio, costruito diverse occasioni da goal, realizzandone uno in avvio di ripresa, ma il Cagliari ha saputo soffrire e nel finale ha costruito il clamoroso sorpasso che, per la squadra campana, ha il sapore di una beffa atroce.

Dopo un avvio equilibrato, il primo brivido per la porta rossoblu è arrivato al 24′, quando Enrico Brignola ha superato Alessio Cragno con un rasoterra forte e preciso che si è stampato su un palo. La seconda metà del primo tempo non ha fornito grandi emozioni.

Al 2’ della ripresa è arrivato il goal del Benevento, con un gran tiro dalla distanza che si è infilato all’incrocio dei pali, imprendibile per Alessio Cragno.

Il Benevento ha continuato ad attaccare alla ricerca del goal della tranquillità ma il Cagliari è riuscito ad evitarlo e nel finale, dopo una lunga serie di cambi, ha cambiato atteggiamento, alla ricerca del goal del pareggio, senza risultato fino al 90′.

La svolta, nei minuti di recupero. Un tiro di Diego Farias, subentrato all’80’ a Leandro Castán, è stato deviato in angolo, sulla battuta dello stesso Farias, Senna Miangue sul primo palo ha prolungato di testa per Leonardo Pavoletti che, sempre di testa, ha messo la sfera alle spalle del portiere campano, il sardo Christian Puggioni (37 anni). Tutto finito? Per niente!

Il Cagliari, ritrovato il pari e fiducia nei propri mezzi, ha continuato ad attaccare alla ricerca del goal-vittoria che è arrivato al 97′: Nicolò Barella ha crossato dal fondo, il brasiliano Sandro in tuffo ha deviato con una mano, l’arbitro Gianluca Manganiello in un primo momento non è intervenuto ma è stato richiamato dagli uomini del VAR e costretto a cambiare la sua decisione, con l’assegnazione del calcio di rigore. Sul dischetto si è portato il 21enne Nicolò Barella che ha trasformato con grande freddezza, con un tiro forte ed angolato alla destra di Christian Puggioni.

Dopo un ultimo disperato tentativo del Benevento, neutralizzato da Alessio Cragno, l’arbitro ha fischiato la fine ed il Cagliari ha dato sfogo alla sua gioia per la conquista di 3 punti che potrebbero avere un peso decisivo in chiave salvezza. Per il Benevento, viceversa, potrebbe essere tramontata anche l’ultima speranza di risalire la china, in un campionato iniziato con 14 sconfitte consecutive, ed una classifica che oggi lo vede fermo a quota 10 punti, ben 15 meno della quart’ultima, a 9 giornate dal termine.

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La Dinamo Banco di Sardegna non sbaglia, sbanca Capo D’Orlando (89 a 103, primo tempo 42 a 56) e prosegue la sua marcia verso la qualificazione ai play-off scudetto. Per la seconda volta consecutiva la Dinamo ha sfondato il muro dei 100 punti (102 a 86 la settimana scorsa alla Vanoli Cremona), confermandosi il secondo miglior attacco del campionato per numero di punti realizzati, dietro la Red October Cantù.

Arrivata in Sicilia a poche ore dall’amara eliminazione dalla Fiba Europe Cup, la squadra di Federico Pasquini ha “aggredito” l’avversario fin dalle battute iniziali (24 a 32 al 10′), trascinata da un grande Shawn Jones (18 punti, 8 rimbalzi). Nel secondo quarto Rok Stipcevic e compagni hanno allungato ancora, con un super Josh Bostic, autore anche di una incredibile terza frazione e a referto con 16 punti, Scott Bamforth (11 punti) e Achille Polonara (20 punti, 5 rimbalzi e 5 assist), andando al riposo avanti di ben 14 punti: 42 a 56. Nel secondo tempo i biancoblu hanno tenuto saldamente il comando del match impedendo, a Capo D’Orlando di risalire la china, grazie anche ad un solidissimo Dyshawn Pierre: per lui 18 punti con 3 su 4 da tre e 4 su 5 da due, e 2 rimbalzi. Alla fine sono stati ben sei i giocatori della Dinamo in doppia cifra.

La Dinamo Banco di Sardegna domani rientrerà in Sardegna per preparare la sfida casalinga in programma domenica prossima al PalaSerradimigni contro la Pallacanestro Varese.

«Siamo stati bravi a coprire la mancanza di centimetri sotto canestro per l’assenza di Darko Planinic – ha commentato a fine match Federico Pasquini -. Sapevamo di dover fare un lavoro di squadra per sopperire a questa assenza, i ragazzi sono stati molto bravi e svegli in questi tre giorni a capire come sistemarci dal punto di vista tecnico tattico. Siamo stati bravi in questi tre giorni qui a Capo d’Orlando a recuperare le energie fisiche, perché con i viaggi che facciamo questa settimana è stata molto pesante. Siamo stati uniti e compatti quando Capo ha provato a riaprire la partita, abbiamo attaccato con molta lucidità. Sono estremamente soddisfatto – ha concluso Federico Pasquini – perché penso che Capo d’Orlando con questo nuovo assetto e i giocatori nuovi sarà una squadra molto pericolosa ragion per cui questi due punti sono molto importanti per noi.»

Orlandina Capo d’Orlando 89 – Dinamo Banco di Sardegna 103

Parziali: 24 a 32; 18 a 24, 20-21; 27 a 26.

Progressivi: 24 a 32; 42 a 56; 62 a 77; 89 a 103.

Capo d’Orlando: Galipò, Faust 23, Maynor 3, Atsur 6, Kulboka , Laganà, Campani, Stojanovic 12, Donda, Likhodey 16, Knox 17. All. Gennaro Di Carlo.

Banco di Sardegna: Spissu 3, Bostic 16, Bamforth 11, Devecchi, Pierre 18, Jones 18, Stipcevic 14, Hatcher 3, Polonara 20, Picarelli, Tavernari. All. Federico Pasquini.

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Nei giorni scorsi, nell’ambito del progetto regionale Iscol@, sono stati aggiudicati i lavori per la messa in sicurezza, la manutenzione e l’adeguamento normativo di sette edifici scolastici del comune di Iglesias per un investimento complessivo di circa 1.662.500 euro.

Gli interventi riguarderanno la scuola dell’infanzia di via Pacinotti, la scuola primaria di via Pacinotti, di via Tenente Cacciarru, di via Calabria e di via Roma, e la secondaria di primo grado di Corso Colombo e di via Isonzo. 

«I lavori aggiudicati – commenta l’assessore Barbara Mele – si aggiungono a quelli già realizzati questa Amministrazione che hanno interessato le scuole di via Grazia Deledda, di via Calabria, di via Isonzo e di via Tenente Cacciarru per un investimento complessivo di oltre 1,2 milioni di euro. Per questo risultato ringrazio l’Ufficio Lavori Pubblici per l’impegno profuso.»

«Sempre in riferimento al progetto Iscol@ – conclude l’Assessore Mele – nell’ultima seduta di Giunta abbiamo approvato gli studi di fattibilità per gli interventi sulle scuole di via Crispi, via S’Argiola (Nebida), Monteponi e via Basilicata per ulteriori 280.000 euro.»

 

 

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Il gruppo di minoranza Genti NOA nei prossimi giorni presenterà due mozioni e un’interrogazione nel Consiglio comunale di Sant’Antioco.

«Chiederemo la messa in sicurezza e la cura della piazza De Gasperi e, in particolare, segnaleremo lo stato di abbandono di alcune aree adiacenti la basilica nelle quali sono visibili le antiche vestigia della città – si legge in una nota -. Chiederemo la nomina dei componenti del consiglio comunale nel consiglio di amministrazione della Pro Loco, considerato che gli statuti delle Pro Loco prevedono la presenza di due rappresentanti del comune, di cui uno della minoranza consigliare ma nonostante ciò, dopo più di otto mesi dall’insediamento del sindaco Ignazio Locci, l’amministrazione comunale è rappresentata unicamente da due membri di maggioranza in totale spregio ai principi di democraticità che attendono la funzione pubblica delle Pro Loco.»

«Interrogheremo il sindaco e la sua Giunta riguardo le operazioni di imbarco di armi da guerra che si svolgono nel porto di Sant’Antioco – si legge ancora nella nota di Genti NOA -. Riguardo a ciò, considerando anche gli aspetti etici e quelli legati alla sicurezza dei cittadini,  vorremmo esprimere una politica coinvolgendo le forze politiche e sociali della città.»

«Ci teniamo a precisare – conclude la nota di Genti NOA – che queste due ultime istanze sono presentate congiuntamente con il resto dell’opposizione, a comprova della continua ricerca di condivisione operata per il bene della nostra comunità.»

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In Sardegna sarà Alghero ad ospitare mercoledì 21 marzo la XXIII Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie. Nella città catalana sono attese oltre cinquemila persone, tra giovani, studenti, volontari e rappresentanti delle istituzioni, per una manifestazione voluta dall’associazione Libera di don Luigi Ciotti per ricordare chi ha perso la vita difendendo i valori della libertà e della democrazia. 

Il programma della giornata (organizzata da Libera Sardegna in collaborazione con Sardegna Solidale e con il forte sostegno dell’amministrazione comunale algherese) prevede alle ore 9.30 il raduno dei partecipanti in piazza Sulis. Qui, a partire dalle ore 10.00, sul palco allestito nei pressi della torre, porteranno il loro saluto i rappresentanti delle istituzioni. Gli interventi precederanno il cuore della manifestazione: la lettura dei nomi delle oltre 900 vittime innocenti delle mafie, declamati da giovani, studenti, volontari e semplici cittadini. Tra i nomi che verranno letti ci saranno anche quelli dei sardi Emanuela Loi (l’agente di Polizia di Sestu morta nella strage di via D’Amelio), di Bonifacio Tilocca (padre del sindaco di Burgos ed ucciso da un attentato dinamitardo nel 2004), e del sacerdote don Graziano Muntoni, ucciso ad Orgosolo nel 1998.

Il programma della manifestazione proseguirà con il collegamento con Foggia per seguire l’intervento di don Luigi Ciotti. La chiusura in musica sarà invece affidata alla cantante Chiara Effe, accompagnata dalla sua band. Con il suo il brano “Non son buono”, l’artista cagliaritana lo scorso anno è giunta seconda al premio nazionale “Musica contro le mafie”.

La ricorrenza, ideata e organizzata dall’associazione Libera di don Luigi Ciotti, quest’anno per la prima volta avrà una valenza istituzionale (essendo stata riconosciuta ufficialmente con una legge varata lo scorso anno) e si celebrerà a livello nazionale a Foggia, col tema “Terra, solchi di verità e giustizia”. In Sardegna è stata scelta invece la città catalana, per rimarcare, come ha spiegato il referente regionale di Libera Sardegna Giampiero Farru, «la necessità di non abbassare la guardia in nessun territorio e rimarcare l’esempio positivo di una comunità come quella algherese fortemente impegnata sul fronte della solidarietà e del volontariato». «Il cuore della manifestazione è semplice e importante – ha aggiunto Giampiero Farru -. Autorità, ragazzi e volontari leggeranno i nomi delle vittime innocenti, come a comporre un coro di una società che si unisce per lanciare questo messaggio pulito».

Per il sindaco di Alghero Mario Bruno «la manifestazione vuole essere una testimonianza e un monito contro tutti i condizionamenti possibili e di qualunque genere che rischiano di arrivare alle istituzioni. Ma Alghero è una città vivace, con oltre cento associazioni riunite in una consulta, che testimoniano ogni giorno un modello opposto a quello che le mafie vogliono imporre. Con questa manifestazione Alghero vuole quindi lanciare un messaggio di pulizia e il messaggio chiaro è: non provateci. In piazza ci saranno i giovani e gli studenti, insieme a tante associazioni, perché la manifestazione del 21 marzo, tra le tante organizzate quest’anno ad Alghero, è certamente quella più attesa e significativa».

Replicando la formula adottata negli ultimi due anni, il 21 marzo Foggia sarà dunque la piazza principale, ma simultaneamente, in migliaia di luoghi d’Italia, dell’Europa e dell’America Latina, la Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie verrà vissuta attraverso la lettura dei nomi delle vittime e, di seguito, con momenti di riflessione e approfondimento. A sottolineare – non solo simbolicamente – che per contrastare le mafie e la corruzione occorre sì il grande impegno delle forze di polizia e di molti magistrati, ma prima ancora occorre diventare una comunità solidale e corresponsabile, che faccia del “noi” non solo una parola, ma un crocevia di bisogni, desideri e speranze.

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«Non abbiamo colto il disagio e la richiesta di cambiamento che ci proveniva da larga parte della società, e gli elettori ci hanno richiamato punendoci il 4 marzo con il più basso consenso della storia della sinistra, anche in Sardegna. Dobbiamo ripensarci rapidamente e profondamente, dobbiamo dotarci di strumenti e strategie che ci riconnettano con essi.»

Lo ha detto Silvio Lai, nella direzione regionale del Partito democratico svoltasi ad Oristano.

«L’assemblea regionale che deve essere convocata il prima possibile dovrà decidere, prima che sui dirigenti, sul progetto di sinistra in Sardegna promuovendo, se lo condividiamo, la nascita di un nuovo partito sardo che si confederi con il partito democratico, attivando l’articolo 13 dello statuto nazionale – ha aggiunto Silvio Lai -. E devono essere i nostri iscritti a dirlo attraverso un referendum interno, che va proposto già dall’assemblea di aprile. Ritengo necessaria una svolta per una nuova formazione che vada oltre il Pd, rivolta a sinistra e indipendente dalle dinamiche nazionali, capace di essere più concentrata sui temi dello sviluppo della regione, in questi anni le questioni nazionali hanno condizionato la nostra capacità anche di dialogo con i sardi. Anche le buone politiche sviluppate dalla azione positiva della Giunta Pigliaru, sono finite in secondo piano travolte da un dibattito nazionale nel quale le ragioni ed il merito non hanno avuto alcun peso.»

«Non possiamo che essere a fianco del presidente Francesco Pigliaru e della Giunta di Centrosinistra in questo ultimo anno di mandato – ha concluso Silvio Lai -, per implementare e rafforzare l’azione positiva sino a qui esercitata.»

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La VBA/Olimpia ha sfiorato un’altra grande impresa, questo pomeriggio, nel match casalingo con una delle squadre più forti del girone, la Fenice Pallavolo Roma, terza in classifica alle spalle di Pol. Sarroch e Roma Volley. Dopo aver vinto nettamente i primi due set, 25 a 18 e 25 a 19, Ceccoli e compagni hanno tenuto testa alla formazione capitolina anche nel terzo set, nel quale hanno avuto la possibilità di chiudere con un clamoroso 3 a 0 dopo il 3 a 1 inflitto due settimane fa alla capolista Pol. Sarroch, ma alla fine lo hanno perso 26 a 24 e da lì la Fenice Pallavolo Roma ha ritrovato lo slancio per la rimonta, finendo con l’imporsi nel quarto set, 25 a 22, e infine al tie-break, 15 a 11.

La squadra di Tony Bove veniva da tre vittorie consecutive e s’è confermata ai massimi livelli, riuscendo a strappare comunque un punto preziosissimo per consolidare ulteriormente una già buona classifica (è sesta con 28 punti, con 11 punti di vantaggio sulla terz’ultima posizione).

La Pol. Sarroch è passata a Sabaudia senza problemi, con un perentorio 3 a 0 (17 a 25, 17 a 25, 23 a 25), mentre la Pol. Roma 7 Volley (terza in classifica) non ha lasciato scampo al Cus Cagliari Sandalyon, travolto per 3 a 0 (25 a 15, 25 a 22, 25 a 17).

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Archiviata la Fiba Europe Cup, la Dinamo si rituffa nel campionato sul campo dell’Orlandina Capo D’Orlando, formazione ultima in classifica insieme a Pesaro ma da non sottovalutare in una fase decisiva della regular season.

«Affrontiamo una squadra completamente diversa rispetto al girone d’andata, che recentemente ha messo dentro Nicholas Faust come guardia, ha recuperato Vojislav Stojanovic e ha inserito Valery Likhodey da numero 4; domani contro di noi dovrebbe debuttare Justin Knox come pivot – ha detto coach Federico Pasquini alla vigilia del match -. Capo d’Orlando è reduce da due partite giocate molto bene a Torino e Pesaro, dove hanno comandato per lunghi tratti per poi perdere nel finale. Mi aspetto quindi che scendano in campo con grande energia e determinati a fare di tutto per vincere, per recuperare i punti persi in chiave salvezza nelle precedenti trasferte: li attendono due sfide in casa, prima contro di noi e poi Brescia, e sicuramente useranno anche la spinta e il calore del pubblico nelle mura amiche.»

«Per quanto riguarda noi vogliamo ritornare quelli che siamo stati per 35 minuti nella sfida contro Cremona, vogliamo fare una partita di livello fuori casa e mettere da parte la partita modesta dell’altra sera senza nessuna forma di scusante. Vogliamo girare pagina – ha concluso Federico Pasquini – perché a Le Portel abbiamo fatto una partita completamente priva di quell’energia necessaria se vuoi essere competitivo fuori casa.»

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Tematiche di stretta attualità sono state trattate ieri sera nel convegno-dibattito intitolato “”La mediazione familiare. Un percorso per le unioni affettive””, organizzato dall’’associazione ME.T.A. (Mediazione-Tutela-Ascolto) con il patrocinio del comune di Carbonia.

L’’incontro si è tenuto nella sala polifunzionale di piazza Roma a Carbonia ed ha visto la presenza, per l’’Amministrazione comunale, del sindaco Paola Massidda e dell’’assessore ai Servizi Sociali Loredana La Barbera.

“Il comune di Carbonia ha dimostrato di essere attento e sensibile a questi argomenti, che necessitavano di un approfondimento alla luce dell’’avvenuto mutamento delle dinamiche delle relazioni familiari e coniugali in seguito all’applicazione della Legge Cirinnà, n. 76 del 20 maggio 2016. Legge che ha regolamentato le unioni civili tra persone dello stesso sesso.

«L’’incontro svoltosi ieri – ha detto Loredana La Barbera, assessore dei Servizi sociali del comune di Carbonia -, è stato molto costruttivo per tutti i cittadini presenti, consentendo, grazie al contributo di qualificati relatori esperti in materia, di fare luce su questi aspetti”.»

Oltre alle varie sfaccettature riguardanti le unioni civili, l’’evoluzione del costume e del diritto di famiglia, nel corso del dibattito i relatori si sono concentrati anche sullo strumento della mediazione familiare, un intervento professionale che mira a riorganizzare le relazioni familiari in presenza di una volontà di separazione o di divorzio manifestata dai due partner.

Hanno partecipato al convegno il dottor Massimiliano Zarri, docente dell’’Università di Bologna ed esperto in politiche comunitarie; l’’avvocato Stefania Bandinelli, presidente dell’’AIAF Sardegna (Associazione Italiana degli avvocati per la Famiglia e i Minori); la dottoressa Assunta Pischedda, presidente dell’’associazione Me.T.A. e la dottoressa Katia Palmas, psicoterapeuta della Me.T.A.