25 November, 2024
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A soli tre mesi dalla presentazione del progetto, il ministero delle Politiche agricole e forestali ha riconosciuto ufficialmente la cipolla di San Giovanni Suergiu come PAT, Prodotto Agroalimentare Tradizionale. La certificazione è realtà per la gioia di tutti quelli che, a vario titolo, hanno partecipato al progetto di valorizzazione del prodotto sulcitano.

«Un risultato – ha detto il sindaco Elvira Usai – che ci rende orgogliosi e che io considero come un traguardo di tutta la nostra comunità. L’Amministrazione comunale è stata determinata nel perseguire quest’obiettivo ambizioso, ma altrettanto lo sono stati i cinque giovani imprenditori agricoli che la coltivano da alcuni anni, l’antropologa Alessandra Guigoni che ha effettuato la ricerca storica e raccolto le varie testimonianze fra gli anziani del paese, il comitato patronale di San Giovanni Battista e i numerosi cittadini che hanno contribuito a perpetuare le ricette gastronomiche tradizionali. Al prodotto identitario – aggiunge il primo cittadino – ora l’auspicio di un’opportunità economica che possa investire tutto il paese sulcitano: dalla sua produzione al commercio, dalla sua trasformazione alla valorizzazione come tipicità nelle famose cucine degli chef sardi e non. Ricca di proprietà organolettiche e oligoelementi, ipocalorica e diuretica, la cipolla di San Giovanni Suergiu è un ottimo prodotto di nicchia che si sposa bene con il tonno e le uova o nel più classico “pani cun cibudda”, focaccia ripiena di cipolle e cotta nel forno a legna. Crediamo nello sviluppo locale – conclude Elvira Usai – nella valorizzazione dei nostri prodotti tipici e nelle mani sapienti di chi vuole mantenerle attuali e farle conoscere.»

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Naturalmente in questi giorni post voto, le analisi e le dichiarazioni dei rappresentanti della politica nella nostra Regione riempiono pagine e pagine dei nostri giornali. La cosa è chiaramente interessante anche se spesso le analisi e le dichiarazioni dicono poco e niente e lasciano aperti tanti, troppi interrogativi senza risposta.

Tuttavia, su L’Unione Sarda del 15 marzo 2018, le dichiarazioni del consigliere regionale di Campo progressista, movimento che ha partecipato alle elezioni politiche all’interno delle liste del Partito democratico, Francesco Agus, presidente della commissione Riforme del Consiglio regionale, dicono con chiarezza cose importanti e che tutti ormai ben conosciamo.

La conclusione delle sue dichiarazioni riconosce gli errori fatti in particolare su alcune riforme come quella della Sanità. Dice Francesco Agus: «La riforma della sanità è sbagliata, ha scontentato tutti, pazienti, dirigenti, medici, infermieri sia nelle città sia nelle campagne e quindi bisogna riconoscere che abbiamo sbagliato e cambiare».

Sono d’accordo che va profondamente cambiata ma non possono farlo certamente loro che stanno governando questa regione e che hanno presentato, votato, difeso in giro per i territori della Sardegna questa riforma, salutata come storica e in grado di garantire servizi di qualità a tutti anche spendendo meno.

Da diversi giorni leggiamo che, nell’ambito della maggioranza che governa la Regione che, ricordiamolo, è composta da Sinistra, Partito democratico, Centro democratico, Partito dei sardi, si ipotizza un ulteriore rimpasto in Giunta e si punterebbe a sostituire ovviamente l’assessore della Sanità, Luigi Arru, più l’assessore dell’Agricoltura Pierluigi Caria e quello dell’Industria Maria Grazia Piras.

Forse cosi si riconosce finalmente il fallimento delle scelte operate sulla sanità, nel mondo delle campagne, nei settori dell’industria  della nostra Regione ma certo non si pone rimedio a tale fallimento.

Suggerisco una cosa semplice da fare: chiudere subito questa legislatura che non aveva bisogno del voto del 4 marzo scorso per mettere in rilievo il totale fallimento dei professori e dei partiti della maggioranza.

Il presidente della commissione Riforme può dare un contributo in questa direzione: prima di tornare alle urne per la Regione, è necessario tenere fede agli impegni presi subito dopo le scorse elezioni, per rimediare alle storture della legge elettorale regionale che erano apparse chiare a tutti. Qualche mese fa si è introdotta una modifica per prevedere la doppia preferenza di genere e si è deciso di rinviare gli altri punti da correggere. Ci sono le proposte, sono state già discusse, per cui non dovrebbe occorrere molto tempo. Due settimane nelle commissioni e due tre giorni in Aula, possono essere più che sufficienti per fare le modifiche necessarie per dare certezza di rappresentanza al voto dei cittadini e dei territori. Naturalmente, dovrebbe essere ufficializzato che, subito dopo, si scioglierà il Consiglio. Quindi al voto per il rinnovo del Consiglio regionale senza aspettare la scadenza naturale di febbraio 2019. Sarebbe troppo  tempo perso per la Sardegna e i problemi potrebbero solo aggravarsi.

Carbonia, 15 marzo 2018

Peppino La Rosa

Dirigente Riformatori sardi

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Ma la nob” Latin Remix è nato da un’idea di Mario Ana e Claudio Deoricibus,  musicisti già noti del panorama sardo, realizzano una versione latina di “Ma la nob” in perfetto stile Gipsy Kings, con gli arrangiamenti di Mario Ana ed il ritmo travolgente della chitarra flamenca di Claudio Deoricibus, creando un feeling tra la musicalità afro e quella gitana.

Nasce così il Remix Latino di “Ma la nob” , pronto a conquistare il pubblico latino e della World Music.

Il singolo originale di “Ma la nob” scritto e prodotto da Adiouza, registrato a Parigi a fine 2017 ed uscito in tutte le piattaforme digitali, anticipa il prossimo album ancora in lavorazione. “Ma la nob” è una canzone che parla d’amore, un amore che rinasce da tutta una serie di delusioni e che si materializza in questo nuovo rapporto fatto di complicità e piena fiducia. La versione originale pur essendo in chiave moderna, presenta alcune sonorità della musica senegalese ed è cantata appunto in lingua ufficiale wolof. Su YouTube il video distribuito da Keyzit, etichetta nota nel panorama della musica Afro.

«”Ma la nob” è un brano straordinario ed intelligente – sostiene Claudio Deoricibus  – composto in soli 4 accordi che si ripetono in un giro costante sul quale viaggiano sia le strofe che il ritornello è quanto di più semplice e geniale si possa creare. Capace nella sua orecchiabilitá di conquistare chiunque – continua Deoricibus – presenta inoltre un testo bellissimo e pieno di significato che esalta il romanticismo e i valori dell’artista Adiouza. Dal punto di vista vocale, quanto di più piacevole da ascoltare che porta fino a perdersi in quel cantato. Non potevo non rimanerne affascinato, tanto da esprimere grande entusiasmo nel proporre un remix latino.»

Nata a Dakar e figlia d’arte, Adiouza, cantante e ballerina,  studia a Parigi al Conservatorio di musica e all’Università di Etnomusicologìa e ancora giovanissima inizia ad esibirsi con artisti della capitale francese. Subito dopo arriva al successo nel 2008 col suo primo album Maadou  arrangiato da Sheikh Lô Ouza Diallo e diretto da Ibou N’dou (fratello del famoso Youssou Ndour).

Dal 2008 ad oggi una serie di album e singoli che consacrano il suo successo:

Adiouza è rivelazione femminile dell’anno 2008 in Senegal e vincitrice dei Premi:

Female Revelation e Best Female Artist Senegal (2010); Best West Africa Artist in Memphis (2013); Memphis Honorary Citizen (2013); Awards nomination Kora (2015).

ADIOUZA – Ma la nob Remix

Claudio Deoricibus

Mario Ana

Adiouza – Ma la nob – remix 2018

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Il consigliere regionale di Forza Italia Edoardo Tocco, vicepresidente della commissione Salute, sollecita all’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, il potenziamento della postazione del 118 nel Sarrabus Gerrei, tramite il ricorso a personale medico a bordo delle ambulanze:.

L’appello è arrivato dopo l’ennesima avaria di un mezzo di soccorso nelle strade del territorio. «A Villasalto è intervenuta l’unica ambulanza medicalizzata disponibile nell’area, per soccorrere un paziente in codice rosso, ma si è dovuta bloccare per un guasto meccanico – dice Edoardo Tocco -. La difficoltà legata alle emergenze mediche è diventata ormai un problema annoso, con la scarsità delle autoambulanze.»
Una carenza che, oltre a ricadere con inaccettabili tempi di attesa sugli utenti, grava di responsabilità improprie i medici e il personale sanitario impegnato nel 118 costretto ad operare su più fronti.

«Si tratta della naturale conseguenza di una situazione che non viene affrontata. Il pericolo è che – conclude Edoardo Tocco – i disagi aumentino con il periodo estivo, a causa del declassamento del San Marcellino di Muravera, con la mancanza di ambulanze che potrebbe riflettersi sull’ulteriore riduzione dei servizi.»

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Mauro Pili (Unidos), deputato uscente del gruppo Misto, ha annunciato poco fa con un intervento in diretta su Facebook, che «il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, ormai a fine mandato, ha firmato un atto con il quale ha deciso, contro il parere del Comitato Misto Paritetico della Regione Sardegna, di autorizzare la realizzazione a Teulada, di due mega villaggi mediorientali e mittle-europei che, sostanzialmente verranno utilizzati per quelle che vengono chiamate guerre simulate, ma che in realtà sono una speculazione immobiliare cementizia, un affare di Stato senza precedenti del valore di 20 milioni di euro, attribuiti ad una sostanziale trattativa privata tra il ministero della Difesa e la società Vitrociset».

«Stiamo parlando – aggiunge Mauro Pili – di una cementificazione di 20 milioni di euro che deve essere realizzata all’interno di un sito di importanza comunitaria, di un’area che è comunque censita sul piano ambientale con il massimo rispetto.»

«E’ evidente che si tratta di un atto gravissimo, unilaterale, con il silenzio totale del presidente della Regione Autonoma della Sardegna che sa anche lui da qualche ora della firma di questo provvedimento del Ministro – ha attaccato Mauro Pili -. Dov’è Pigliaru, dove la maggioranza, dov’è la Giunta regionale di fronte ad un atto così violento del ministro della Difesa che, in contrasto con tutto quello è stato detto in questi mesi dal Comitato Misto Paritetico, approva un atto in totale dispregio del rapporto istituzionale con la Regione. Perché Pigliaru non reagisce, perché non dichiara, perché non ha annunciato questa firma ed il suo ricorso al Tribunale amministrativo regionale, per esempio, per impugnare quell’atto che è in violazione totale delle norme urbanistiche, paesaggistiche, della competenza primaria ed esclusiva della Regione sul paesaggio e sulla governance del territorio. Il governo del territorio è materia esclusiva di pertinenza e competenza della Regione Autonoma della Sardegna.»

«E’ vietato per chiunque costruire nel Sulcis qualsiasi tipo di albergo a Teulada, si è fatta una battaglia contro gli insediamenti turistici, si sono contrapposti poteri forti, poteri interessati, hanno fatto di tutto, hanno fatto persino demolire alcune realtà già realizzate – ha detto ancora Mauro Pili – tutto questo è successo soltanto lì, ed oggi però di fronte a questo divieto di sviluppo economico per Teulada, per il Sulcis, per tutto quel territorio, c’è chi con un atto d’imperio, autorizza la realizzazione di questi due mega villaggi mittle-europei e mediorientali, per fare guerre, per combattere guerre simulate, come se l’Italia avesse nella sua Costituzione l’elemento autorizzativo per fare delle guerre.»

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Il Consiglio comunale di Giave, piccolo Comune della provincia di Sassari (525 abitanti) ha deliberato la zona franca al consumo. In un Consiglio comunale movimentato, alla presenza dei vertici del Movimento Sardegna Zona Franca (Maria Rosaria Randaccio, Daniela Mallus, Rita Cuccureddu, Luciana Carta, Giulio Simbula) la sindaca Maria Antonietta Uras e i consiglieri della maggioranza hanno approvato la tanto attesa ultima delibera per la zona franca al consumo (7 voti favorevoli e 2 contrari), quella chiamata “delle sanzioni”, attraverso la quale si conclude il lungo e faticoso percorso di questa coraggiosa e temeraria sindaca che contro tutto e tutti, con la sola forza delle sue convinzioni e dell’amore per la sua gente, darà la zona franca al territorio comunale.

Con questa delibera, con una scadenza di 30 giorni alla sua pubblicazione, si chiede alla Regione Sardegna di procedere ad inviare la comunicazione dell’attivazione della zona franca di Giave e di tutta la Sardegna al Governo italiano, il quale dovrà poi inviarla alla UE.

«Complimenti al sindaco di Giave che ha veramente a cuore il paese ed i suoi elettori – ha commentato Francesco Scifo, segretario politico del Movimento Sardegna Zona Franca -. L’approvazione di ieri conclude un percorso iniziato a dicembre e adesso nessuno potrà fermare la zona franca di Giave che, insieme a Cagliari e Portovesme, saranno le uniche della Sardegna a breve e medio periodo. Ricordate queste tre zone franche poi, se vorrete, presenterete il conto ai politici della regione e dei comuni che vi hanno tagliato fuori dalla possibilità di uno sviluppo vero e sostenibile – conclude Francesco Scifo -. Difficilmente vedrete la notizia sula stampa di regime, perché ve la diamo noi.»

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Il Parlamento europeo ha approvato oggi la normativa che autorizza il trasferimento dell’Agenzia europea per i medicinali da Londra ad Amsterdam, in seguito alla Brexit. 

Il Parlamento europeo ha adottato due risoluzioni sulle spese e sulle entrate per il prossimo Quadro finanziario pluriennale (QFP) in vigore dal 2021.

I deputati hanno tuttavia esortato la Commissione europea e le autorità olandesi a consegnare le nuove infrastrutture in tempo utile, in modo da garantire all’Agenzia una facile transizione e consentirle di trasferirsi nella sede temporanea entro il 1° gennaio 2019 e nella nuova sede permanente entro il 16 novembre 2019.

Giovanni La Via (PPE, IT) ha dichiarato: «Siamo preoccupati per il rischio di ritardi nella costruzione del nuovo edificio Vivaldi ad Amsterdam, che potrebbe causare un deterioramento del flusso di lavoro dell’agenzia, che è proprio quello che vogliamo evitare.

Abbiamo aggiunto delle condizioni al testo legislativo, al fine di evidenziare i termini di consegna da rispettare e stabilire l’obbligo per la Commissione e le autorità olandesi di riferire ogni tre mesi sullo stato di avanzamento dei lavori di adeguamento e costruzione dell’edificio. 

Gli Stati membri non dovrebbero aspettarsi che il Parlamento europeo si limiti ad approvare automaticamente le loro decisioni. Ci rammarichiamo che il suo ruolo di co-legislatore non sia stato rispettato, ed è per questo motivo che desideriamo che la decisione sia presa in sede di trilogo, nel quadro della procedura di codecisione».

La risoluzione è stata approvata con 507 voti in favore, 112 voti contrari e 37 astensioni. I deputati avvieranno ora negoziati informali a tre (“trilogo”) con la Presidenza del Consiglio e con la Commissione, al fine di raggiungere un accordo in prima lettura sulla nuova sede dell’EMA.

 

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Ottimo bilancio per il progetto “Sicuri in strada”, organizzato dall’associazione di volontariato Auser Carbonia, con il patrocinio ed il contributo economico dell’Amministrazione comunale di Carbonia. Il corso, iniziato lo scorso 2 febbraio, sta promuovendo la diffusione della cultura e della sicurezza stradale tra gli studenti delle scuole cittadine. 

“Sicuri in strada” è rivolto, in particolar modo, agli alunni delle classi quinte delle scuole primarie e agli studenti di alcune classi della scuola dell’infanzia. Nella giornata di ieri i volontari dell’Auser, gli esperti nella disciplina del Codice della Strada, il personale della Polizia locale e il vicesindaco Gian Luca Lai hanno incontrato i bambini della scuola dell’infanzia “Don Milani” di via Dalmazia.
«Siamo convinti che attraverso l’educazione stradale si possa contribuire al processo di formazione e maturazione dei bambini. L’incontro di ieri è stato proficuo: gli studenti sono stati particolarmente attenti e partecipi. I bambini hanno compreso che utilizzare gli attraversamenti pedonali quando si cammina in strada ed allacciare sempre le cinture di sicurezza quando si è un auto sono due esempi di comportamento che possono salvare la vita. L’invito rivolto ai bambini è stato quello di essere portatori verso i propri genitori delle buone pratiche di sicurezza stradale», ha detto il vicesindaco Gian Luca Lai.
L’iniziativa “Sicuri in strada” sta coinvolgendo gli studenti di diverse scuole cittadine: Istituto Comprensivo “Deledda-Pascoli”, Istituto Comprensivo “Don Milani”, Istituto Comprensivo “Satta”, Scuola paritaria “Gritti” e Scuola dell’infanzia “Don Milani”.

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Le opere di urbanizzazione primaria di Carbonia 2 sono a buon punto. Al fine di consentire il completamento dei lavori, da domani, venerdì 16 marzo, fino a lunedì 30 aprile, è stato istituito il senso unico alternato ed il divieto di sosta in via dei Giardini, in località Sa Perda Bianca.
«Una misura opportuna in grado di garantire la sicurezza stradale, preservando l’incolumità dei cittadini e delle maestranze che operano nel cantiere di Carbonia 2 – ha detto l’assessore dei Lavori pubblici, Gian Luca Lai -. Una zona in cui stiamo realizzando una serie di interventi che i cittadini attendevano da tanti anni. Contiamo di concludere i lavori nei tempi previsti, ovvero entro la fine del mese di maggio 2018.»

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E’ stato presentato questa mattina, nell’aula magna dell’Istituto di Istruzione Superiore Angioy di Carbonia, il progetto “Il Caffè Letterario”, organizzato nell’ambito del Piano dell’offerta formativa dell’anno scolastico 2017/2018. Protagonisti dell’iniziativa sono gli studenti della quarta A del Liceo Scientifico opzione Scienze Applicate che, in collaborazione con la professoressa Franca Ghiani, si sono ispirati all’idea dei Caffè letterari, nati e diffusi più di un secolo fa in tutta Europa.

L’obiettivo è diffondere il piacere per la lettura fra adulti, ragazzi e bambini, prestando gratuitamente i libri a disposizione, messi a disposizione anche da case editrici, locali e non. L’idea è quella di organizzare eventi culturali per far amare e conoscere diversi autori italiani ed internazionali.

Il progetto è stato realizzato con la collaborazione del Jo Longue Bar di via delle Poste, a Carbonia, un locale gestito da giovani che hanno accolto con entusiasmo l’idea degli studenti dell’Angioy.

Alla presentazione del progetto erano presenti gli assessori della Cultura e del Personale del comune di Carbonia, Sabrina Sabiu e Paola Argiolas.

Dopo l’introduzione della dirigente scolastica, Antonietta Cuccheddu, gli studenti hanno presentato il percorso seguito per la realizzazione del progetto ed è poi intervenuta la docente Franca Ghiani.

Alleghiamo l’album fotografico ed il video della presentazione degli studenti protagonisti del progetto.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10216049733824073/