18 July, 2024
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I carabinieri della Compagnia di Iglesias, questo pomeriggio hanno arrestato un 28enne evaso da una comunità di Uta ove si trovava in regime di detenzione domiciliare.

S.E., originario di Quartu Sant’Elena, con diversi precedenti alle spalle, si trovava nella comunità di Uta da soli 3 giorni dopo la notifica di un provvedimento di esecuzione pena: il primo reato del 28enne risale al 2007, lesioni personali, ma negli anni ha conosciuto una vera e propria escalation passando a reati contro il patrimonio e in tema di stupefacenti. Nel primo pomeriggio ha fatto i bagagli e si è allontanato in silenzio dalla struttura: è stato però notato da un operatore che, allertato il 112, ha di fatto avviato le ricerche. L’uomo è stato rintracciato dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile, nei pressi di una fermata dell’autobus mentre tentava di raggiungere la propria zona di origini e residenza, Quartu Sant’Elena. Accompagnato in Caserma, al termine degli accertamenti veniva dichiarato in arresto per il reato di evasione e trattenuto in camera di sicurezza in attesa di essere processato con rito direttissimo domani mattina.

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Qualche giorno fa, Nicola Amato, consulente nel settore della ristorazione, ha fatto visita al Museo Ristorante Tanit di Carbonia, per un intervento di adeguamento strutturale della cucina. Con lui e con Maxwell Frongia, abbiamo parlato dell’evoluzione tecnologico subito dal settore negli ultini anni. Vediamo le interviste.

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paesaggio
La Giunta regionale, su proposta dell’assessore dell’Urbanistica Cristiano Erriu, ha approvato la delibera con cui viene istituita la Scuola per il paesaggio della Sardegna presso la Direzione generale della pianificazione urbanistica territoriale e della vigilanza edilizia. Missione della scuola è la promozione e lo sviluppo di una conoscenza del paesaggio intesa nel suo significato più ampio e non di semplice percezione visiva, ma legato alle culture delle comunità e alla capacità di governarlo. A questo fine, interverrà nella formazione e nella sensibilizzazione dei tecnici della Pubblica amministrazione, dei professionisti, e in particolare degli studenti delle scuole e universitari, ma anche semplici cittadini interessati alla materia, per una sempre più diffusa e approfondita conoscenza. Inoltre costituirà strumento operativo dell’Osservatorio della pianificazione urbanistica e qualità del paesaggio. L’Anci Sardegna definirà il modello di gestione della Scuola, sulla base delle indicazioni del Comitato di coordinamento, istituito per l’occasione e che opererà a titolo gratuito.

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Questa mattina, poco prima delle 13.00, è stata inaugurata a Iglesias l’opera pittorica “RADICI” realizzata dall’artista Manu Invisible, in una parete della Sala Lepori, in via Isonzo. Con l’artista c’erano il vicesindaco e assessore della Cultura, Simone Franceschi; il presidente del Consiglio comunale, Mauro Usai; alcuni consiglieri comunali; docenti e allievi delle scuole cittadine, che in mattinata avevano partecipato ad una lezione tenuta dall’artista al Liceo Artistico; e, infine, rappresentanti delle associazioni dei minatori di Iglesias, Masua e Nebida.

Vediamo ora le fasi dell’inaugurazione, con l’intervento dell’assessore Simone Franceschi, il taglio del nastro e, infine, un’intervista con lo stesso vicesindaco.

 

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10215982752309577/

 

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«Non saprei dire quante volte ciò sia accaduto, ma stavolta il Consiglio comunale di Sant’Antioco si è pronunciato quasi all’unisono, dimostrando che sulle questioni importanti occorre essere obiettivi ed avere la capacità di superare le contrapposizioni politiche. Non importa che l’opposizione avesse chiesto con specifica mozione questa deliberazione nel mese di luglio, poi a ottobre e, infine, a marzo.»

Lo scrive, in una nota, Alberto Fois, capogruppo di Genti Noa in Consiglio comunale a Sant’Antioco.

«La politica è prima di tutto un’assunzione di responsabilità ed oggi, dai banchi dell’opposizione, Genti Noa, insieme alle altre forze politiche presenti in consiglio comunale, ha assunto una decisione di governo, responsabilmente, nell’esclusivo interesse dei cittadini di Sant’Antioco – aggiunge il leader di Genti Noa -. Il progetto di un ponte e di una circonvallazione, fortemente impattanti dal punto di vista paesaggistico ed ambientale, non avrebbe garantito la possibilità di dare un reale impulso all’economia del territorio. Meglio, allora, un porto polifunzionale dotato di moderni servizi, una laguna dedicata alla sua naturale vocazione ed una viabilità rispettosa della nostra città. In questo modo si possano creare le basi per creare nuove opportunità di lavoro e sviluppo a Sant’Antioco.»

«Questo è in sintesi il nuovo indirizzo politico di tutti i rappresentanti degli antiochensi. Adesso confidiamo nella capacità di sindaco e assessori di attivare tutti i canali  per convincere le amministrazioni competenti a rimodulare le risorse nell’interesse del nostro territorio senza perdere per strada un solo centesimo. La storia, talvolta, si costruisce in un attimo – conclude Alberto Fois -. Speriamo di averlo colto e che non sia troppo tardi!»

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Musica, danza, conferenze, proiezioni e lezioni-concerto per riscoprire il fascino della musica antica, suonata con strumenti storici. Dal 21 marzo al 4 agosto Cagliari ospiterà la 24ª edizione di Echi lontani, il festival che ripropone il prezioso patrimonio musicale appartenente all’arco di tempo compreso tra il Medioevo e il tardo Settecento.

Organizzata dall’associazione Echi lontani, in partenariato con il Conservatorio “G. P. da Palestrina”, la Fondazione di ricerca “Giuseppe Siotto” e l’associazione culturale “Le Officine”, la manifestazione si avvale della direzione artistica di Dario Luisi, violinista genovese e grande esperto di musica antica.

I dettagli della manifestazione saranno illustrati nella conferenza stampa in programma lunedì 12 marzo, alle 11.00, nell’aula magna del Conservatorio di Cagliari, in piazza Porrino.

All’incontro con i giornalisti interverranno il direttore e il presidente del Conservatorio, Giorgio Sanna e Gianluca Floris, il presidente di Echi lontani, Ferruccio Garau, l’assessore comunale alla Cultura, Paolo Frau, un rappresentante della Fondazione Siotto.

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«Invitiamo tutti a condividere questa giornata e, soprattutto, anche al di là di questo evento, a fare gli esami per la funzionalità renale». L’appello arriva dal direttore dell’unità operativa complessa di Nefrologia, dialisi e trapianti dell’Aou di Sassari, Maria Cossu, che nella giornata mondiale del rene pone l’accento sulla necessità della prevenzione delle patologie renali.

Un richiamo che in piazza d’Italia, dove con la collaborazione dei vigili del fuoco è stata allestita una tenda all’interno della quale il personale medico e infermieristico della Nefrologia dell’Aou si è messo a disposizione dei cittadini, si è levato in contemporanea con la celebrazione della giornata internazionale della donna. Ed è proprio a loro che quest’anno si è rivolta la campagna promossa a livello mondiale dalla Società internazionale di nefrologia e in Italia dalla Società italiana di nefrologia e dalla Fondazione italiana del rene. Lo slogan dell’edizione 2018, infatti, è “I reni & la salute delle donne”.

«Alle donne va il nostro appello – ha detto ancora Maria Cossu – perché controllino la loro salute e la salute dei loro reni. È facile fare questo, anche soltanto con un esame delle urine che mostra come funzionano i reni.»

I medici della struttura dell’Aou di Sassari hanno offerto uno screening gratuito con la raccolta dell’anamnesi, il controllo della pressione arteriosa, del peso corporeo e un esame delle urine. Così, infatti, è possibile identificare alcuni fattori di rischio molto comuni quali l’ipertensione arteriosa, il diabete, la calcolosi e l’obesità. Il personale sanitario ha offerto anche una serie di suggerimenti sui corretti stili di vita e sulle indagini cliniche e laboratoristiche da effettuare.

«Sassari ha sempre risposto molto bene – ha proseguito Maria Cossu – e lo scorso anno abbiamo fatto oltre trecento controlli. Molte persone che non sapevano di avere una patologia renale sono risultati positivi: alcuni avevano ematuria, alcuni erano fortemente ipertesi ed è stato riscontrato anche qualche caso di diabete.»

«In Italia una persona su dieci ha una malattia renale e spesso – ha ricordato ancora la specialista – non sa di averla. Ecco, allora, l’importanza della prevenzione, perché le patologie renali danno una sintomatologia molto tardiva. Quando il paziente avverte i disturbi, nella maggior parte dei casi, la funzionalità renale è già severamente compromessa.»

Il tredicesimo appuntamento con la giornata mondiale del rene, oltre che con la collaborazione dei vigili del fuoco che in un loro stand hanno mostrato le tecniche di primo soccorso, i mezzi e le attrezzature utilizzate nelle situazioni di emergenza, si è svolto anche con il contributo del comune di Sassari e della Provincia. 

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La visita allo spaccio per conoscere le specialità e i prodotti locali, poi un viaggio all’interno dello stabilimento tra i diversi reparti di produzione del caseificio Lacesa. Visita, la tappa pomeridiana della seconda giornata del tour del formaggio, all’interno del programma di internazionalizzazione promosso dalla Legacoop Sardegna e che vede partecipare 13 partner locali e buyer e giornalisti  stranieri specializzati.  A Birori la coop Lacesa lavora 80mila litri di latte di pecora al giorno, 12 milioni l’anno, e 10 mila di vacca (4 milioni l’anno).

«In questa azienda ci lavorano 55 persone – spiega il direttore Cristian Carta – e viene garantita una produzione d’eccellenza sia per il mercato locale sia per quello nazionale e internazionale». Alimentata da 500 conferitori la coop Lacesa produce spazia la sua attività dalla produzione di pecorino Romano e sardo alle provole di latte vaccino. 

Prodotti che finiscono sia sul mercato locale sia su quello nazionale e internazionale. Proprio al mercato internazionale guarda l’azienda fondata 111 anni fa a Birori. «Il progetto di internazionalizzazione è sicuramente un’opportunità – spiega il presidente Pietro Piras – la risposta c’è stata da parte dei buyer già dal primo giorno, cercheremo ora di proseguire su questa strada raggiungendo altri paesi». Interesse confermato anche dai buyer che hanno visitato lo stabilimento.

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Un confronto tra ospedali, sulle specialità che caratterizzano le attività quindi le modalità approccio e cura dei pazienti in sistemi sanitari tra loro differenti. Questa mattina la direzione aziendale dell’Aou di Sassari ha ricevuto una delegazione vietnamita della “Hué University of Medicine and Pharmacy”. Si tratta dei referenti del master internazionale in “Medical Biotechnology” che il dipartimento di Scienze biomediche dell’ateneo sassarese realizza in Vietnam dal 2013 assieme all’Università di Hué.

Nella sala riunioni della direzione generale, il direttore sanitario Nicolò Orrù e il direttore amministrativo Lorenzo Pescini hanno accolto i rappresentanti dell’Università vietnamita accompagnati dai docenti Salvatore Rubino, direttore del Servizio di microbiologia clinica dell’Aou di Sassari, e Piero Cappuccinelli già direttore dello stesso servizio.

Il direttore sanitario ha illustrato l’organizzazione dell’Azienda ospedaliero universitaria sassarese e ha spiegato come «l’Aou sia relativamente giovane e che – ha detto Nicolò Orrù – derivi dall’aggregazione di due grandi strutture, le cliniche universitarie e l’ospedale Santissima Annunziata. Due culture diverse, una votata all’emergenza e l’altra alla ricerca e assistenza, che devono coesistere e collaborare tra loro. Un’integrazione che riteniamo fondamentale», ha concluso Nicolò Orrù.

«A Sassari – è stato spiegato durante l’incontro – la delegazione visiterà le strutture sanitarie e i centri di ricerca e formazione dell’ateneo, oltre al Centro di Porto Conte Ricerche a Tramariglio.»

Prima dei saluti, la delegazione vietnamita ha voluto donare alla direzione aziendale una cornice dipinta con le tecniche e lo stile della tradizionale pittura su lacca.

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«È triste constatare in una giornata come questa, 8 marzo, che le donne della provincia del sud Sardegna che vogliono rivolgersi a un centro antiviolenza non possono farlo. I centri contro la violenza sulle donne sono infatti chiusi dal 2017.»

Lo scrive in una nota Eugenio Lai, consigliere regionale di Art. 1 – SDP e vicepresidente del Consiglio regionale.

«La Provincia del Sud Sardegna non ha infatti predisposto i bandi e speso le risorse a sua disposizione per uno strumento indispensabile per tutte le donne che hanno subito violenza e che hanno bisogno di aiuto – conclude Eugenio Lai -. La Provincia e l’assessorato regionale della Sanità diano immediatamente risposte perché la situazione è inaccettabile.»