Domani, in occasione de “Sa die de sa Sardigna”, si terrà una grande manifestazione in tutti gli scali – porti e aeroporti – sardi, sull’insularità.
[bing_translator]
Domani, in occasione de “Sa die de sa Sardigna”, si terrà una grande manifestazione in tutti gli scali – porti e aeroporti – sardi, sull’insularità a cui parteciperà una delegazione degli emigrati, mobilitati su tutto il territorio nazionale a sostegno dell’introduzione del principio di insularità in costituzione.
Il programma è il seguente:
Ore 1030: Aeroporto di Cagliari Elmas, settore partenze (pressi cappella). Saranno presenti esponenti della FASI
Ore 10,00: aeroporto Olbia Costa Smeralda
Ore 10: Portotorres, Stazione Marittima
Ore 10: Alghero, Fronte scalo aeroportuale Fertilia
Ore 10.30: porto di Oristano
Ore 11.30: aeroporto di Fenosu Isolani, ma mai più isolati
Ore 15.30: sotto il consiglio regionale: tavolino, incontro con gli emigrati Fasi
Ore 16.00: porto di Arbatax
«Per quanto quello della continuità territoriale sia solo uno degli aspetti del grande tema del grave e permanete svantaggio derivante dall’insularità, è evidente che si tratta di quello maggiormente significativo – dice il consigliere regionale dei Riformatori sardi Michele Cossa -. Con la manifestazione di domani si vuole dire basta a un sistema di collegamenti che non garantisce la certezza del trasporto. Ad ogni scadenza della gara per la continuità continuità la Sardegna si vede costretta a infinti bracci di ferro con lo Stato e l’Unione europea.»
«La Sardegna non vuole interventi spot, nè essere costretta ad elemosinare posti in più nei periodi di maggiore congestione. La continuità area è un diritto sacrosanto che non ammette deroghe non una concessione data volta per volta. Vogliamo che sia un diritto sancito in Costituzione – conclude Michele Cossa – e quindi e garantito ai sardi esattamente al pari degli altri italiani. Non di più, ma neanche di meno.»
NO COMMENTS