E’ improntata alla prudenza la reazione dei lavoratori Eurallumina alla notizia arrivata oggi che ufficializza lo stralcio della centrale a carbone dal progetto della Rusal.
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E’ improntata alla prudenza la reazione dei lavoratori Eurallumina alla notizia arrivata oggi che ufficializza lo stralcio della centrale a carbone dal progetto della Rusal presentato alla Regione e che ora prevede, in accordo con l’Enel, il collegamento al vaporodotto attraverso la centrale Deledda di Portoscuso.
Antonello Pirotto, rappresentante della RSU Eurallumina, ha dichiarato all’ANSA che «i tempi dell’iter procedurale si allungano, ma l’obiettivo raggiunto oggi è importantissimo perché migliora sotto tutti i punti di vista, ambientale ed industriale, il progetto originario per il riavvio di Eurallumina e concretizza le sinergie tra Enel e Sider Alloys per il rilancio del comparto». «Auspichiamo solo che i procedimenti relativi alla nuova variante siano contenuti al massimo – ha aggiunto Antonello Pirotto – in questo momento ci poniamo il problema del sostegno al reddito ai lavoratori nel periodo transitorio, considerando che gli ammortizzatori scadono il 31 dicembre 2018. E se anche il nuovo progetto ottenesse il via libera prima, tutto il 2019 – ha concluso Antonello Pirotto – serve ad attivare gli investimenti propedeutici al riavvio della produzione.»
Giovedì mattina, alle 10.00, nella sala assemblee dello stabilimento si svolgerà un’assemblea informativa straordinaria con all’ordine del giorno le ultime novità sull’andamento della vertenza. «Le informazioni riportate dalla stampa o da altri soggetti che, come nel nostro caso specifico, riportano solo ed esclusivamente cronaca e valutazioni parziali di quanto avvenuto nella riunione tecnica svoltasi a Roma – si legge in una nota della RSU Eurallumina -. Queste devono necessariamente essere poi valutate nella completezza del quadro generale che si potrà ottenere solo mediante il lavoro di approfondimento di tutti gli aspetti che sta svolgendo e che svolgerà la RSU in queste ore, per poi comunicarle ai lavoratori.»
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