In Sardegna, nel 2017 sono stati registrati ben 12.462 contratti di compravendita per immobili residenziali, con un incremento del 6,1% rispetto al 2016.
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Arrivano segnali incoraggianti per il mercato immobiliare sardo. In Sardegna, nel 2017 sono stati registrati ben 12.462 contratti di compravendita per immobili residenziali, con un incremento del 6,1% rispetto al 2016.
Con questi dati, l’Isola si piazza al terzo posto per crescita in Italia, subito dopo Campania (+8,1%) e Calabria (+6,5%) contro una media nazionale del +4,9%.
E’ ciò che dimostra il dossier “Dinamica compravendite residenziali” elaborato dall’Osservatorio per le Micro e Piccole Imprese di Confartigianato Imprese Sardegna, che ha analizzato i dati del 2017 dell’Agenzia delle Entrate.
L’analisi evidenza anche una sensibile frenata rispetto al 2016, periodo in cui si registrò un incremento del 18,3% rispetto al 2015.
I dati, per la maggior parte dei casi, segnalano tipologie di immobili usati, quindi da ristrutturare e valorizzare con interventi manutentivi specifici, o già ristrutturati, con un’elevata classificazione energetica.
«Questi sono, in ogni caso, numeri positivi anche se non paragonabili a quelli pre-crisi – afferma Giacomo Meloni, presidente di Confartigianato Edilizia Sardegna – nel quale si registravano costanti crescite a due cifre. La leggera frenata rispetto al 2016 ci fa capire come sia necessario uno sforzo per rendere maggiormente appetibile e valorizzare il patrimonio immobiliare sardo – sottolinea Giacomo Meloni – un contributo potrà arrivare anche dalla prossima Legge Urbanistica, soprattutto nella semplificazione delle procedure, nel taglio dei tempi di approvazione dei progetti, nella certezza della loro regolarità amministrativa e nella riduzione del consumo del suolo attraverso la riqualificazione dell’esistente. Senza dimenticare – precisa il Presidente – l’introduzione del meccanismo dei bandi per l’attuazione dei nuovi insediamenti e la possibilità del miglioramento delle strutture turistiche esistenti ricordando che verrebbero facilitati anche gli interventi di demolizione, anche parziale, e ricostruzione per il miglioramento della qualità edilizia e ambientale.»
L’analisi dell’Osservatorio di Confartigianato Sardegna, osserva anche come nel 2017 Cagliari abbia registrato un + 9% contro il 16,9% del 2016, Oristano un + 6,2% contro l’8,4% del 2016, Sassari un +3,6% rispetto al +19,4% del 2016 e Nuoro +3,2% contro l’incredibile 26,4% del 2016.
«Dietro queste crescite ci sono due fattori -aggiunge Giacomo Meloni – i tassi favorevoli a cui vengono concessi oggi i mutui, con un ruolo importante anche del mutuo regionale e gli incentivi del Governo per le ristrutturazioni e il risparmio energetico che spingono a comprare l’usato e riqualificarlo.»
Gli ultimi dati sui bonus casa, ricordano come le detrazioni più richieste in Sardegna siano quelle connesse agli interventi di recupero del patrimonio edilizio (ristrutturazioni) che ammontano a 74 milioni di euro, pari al 79,9% dell’ammontare delle detrazioni che interessano la filiera della casa. Seguono le detrazioni connesse a interventi per l’efficientamento energetico, 15 milioni di euro, pari al 16,5% delle detrazioni. Importanti anche le detrazioni per l’arredo di immobili ristrutturati, che interessano esclusivamente il comparto dell’arredamento e ammontano a 3 milioni di euro, pari al 3,7% dell’ammontare delle detrazioni.
Da Giacomo Meloni, infine, l’ennesimo appello per una veloce approvazione del disegno di legge sull’Urbanistica: «Crediamo che questa possa essere un valido strumento per la pianificazione dell’intero territorio regionale per dare la possibilità a chi intende investire, di farlo in un quadro normativo chiaro e stabile e non soggetto alle mutazioni dello scenario politico».
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