La commissione Sanità del Consiglio regionale ha sentito in audizione l’assessore Luigi Arru ed il direttore generale del “Brotzu” Graziella Pintus.
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La commissione Sanità e Politiche sociali presieduta da Raimondo Perra (Cps-Psi) ha ascoltato l’assessore della Sanità Luigi Arru ed il Direttore generale dell’Azienda “Brotzu” di Cagliari Graziella Pintus su alcune importanti problematiche del sistema sanitario regionale.
Con l’assessore Luigi Arru, in particolare, sono stati affrontati i temi delle strutture private che operano nell’area della salute mentale, del nuovo tariffario veterinario e dei servizi funerari e cimiteriali.
Per quanto riguarda la salute mentale, dopo un positivo confronto con l’assessore Luigi Arru, la commissione ha approvato all’unanimità una risoluzione che, prendendo spunto dalla vicenda della crisi della comunità “Approdo” di Nuoro, rilancia il ruolo di queste strutture «nel quadro di una ridefinizione generale dell’offerta (già avviata dall’Ats) che tenga conto della distribuzione dei centri sul territorio e della coerenza fra bisogni terapeutici ed assistenziali dei pazienti e strumenti disponibili».
Illustrando i contenuti del nuovo tariffario veterinario, predisposto da uno specifico tavolo tecnico, l’assessore della Sanità ha sottolineato la necessità di un intervento di revisione sia perché il precedente risaliva agli anni ’90, con tipologie di prestazioni e sistemi di calcolo non più attuali, sia per assicurarne una applicazione unitaria sul territorio superando la frammentazione legata alle diverse Aziende sanitarie.
Sullo schema delle tariffe molti esponenti della commissione hanno espresso riserve, relative soprattutto all’impatto sul mondo agricolo e sul comparto dell’agro-alimentare. Rossella Pinna, del Pd, ha ipotizzato un consistente aggravio reale dei costi per le manifestazioni equestri, sia agonistiche che religiose o laiche, mentre Augusto Cherchi del Pds si è soffermato sugli effetti negativi che potrebbero derivare sulle certificazioni, la movimentazione del bestiame ovino e la circolazione dei prodotti agro-alimentari nei Paesi Ue ed extra Ue, evidenziando in definitiva che «la delibera non affronta il nodo politico della grande sofferenza del nostro mondo agricolo».
L’assessore Luigi Arru ha manifestato ampia disponibilità politica a rivedere in modo puntuale alcuni aspetti «di una delibera certamente molto complessa che, comunque, nel panorama regionale, presenta anche specificità favorevoli alla Sardegna e va inquadrata in una ottica complessiva di sostenibilità del sistema, soprattutto per quanto riguarda le prestazioni extra-Lea a totale carico della finanza regionale».
Sintetizzando l’andamento del dibattito, il presidente Raimondo Perra ha proposto di rinviare l’argomento, per consentire alla commissione di formulare osservazioni di dettaglio sulle singole voci del tariffario, da inserire eventualmente in una risoluzione da sottoporre al Consiglio. La proposta è stata accolta.
La commissione, inoltre, ha deciso di rinviare l’esame della proposta di legge (Comandini e più) sui servizi funerari e cimiteriali per iniziare un ciclo di audizioni con i soggetti interessati.
L’audizione della dr.ssa Graziella Pintus, direttore generale dell’Azienda “Brotzu” di Cagliari, ha invece riferito sulla situazione del settore oncologico dopo che il problema era stato sottoposto all’attenzione della commissione da alcune associazioni di pazienti donne. Graziella Pintus ha ricordato in apertura che la nuova configurazione della rete ospedaliera assegna all’ex ospedale Businco il ruolo di hub regionale oncologico insieme a quelli di Sassari e Nuoro ma questo significa, ha precisato, che l’hub deve essere il terminale di una rete territoriale. «Nel caso dell’area di Cagliari – ha spiegato – abbiamo invece verificato un 35% di accessi in più alle nostre strutture di pazienti che arrivano da Carbonia, Oristano, Sanluri e Lanusei, un dato che da una parte determina un surplus di lavoro non sempre facile fa fronteggiare e dall’altra segnala che la rete territoriale è ancora troppo debole».
Sulle liste d’attesa, altro tema sensibile segnalato dalle associazioni delle pazienti, la responsabile dell’Azienda Brotzu ha fatto una distinzione fra quelle diagnostiche e quelle chirurgiche, nel senso che se per le prime si può parlare di 40/50 giorni, per le seconde c’è un problema di gestione non omogenea ed aggiornata dei dati informatici sul quale è in corso un’approfondita verifica interna.
Dal punto di vista strutturale, inoltre, la Pintus ha segnalato che, a breve e medio termine, il settore oncologico dovrà trovare rimedio alla carenza di alcune figure importanti come gli anestesisti ma soprattutto gli anatomo-patologi, specializzazione finita in fondo alle scelte dei medici con l’effetto collaterale di una forte competizione fra Regioni.
Nel corso delle audizioni con l’assessore Luigi Arru e la dr.ssa Graziella Pintus, sono intervenuti tutti i componenti della commissione. Con la responsabile dell’Azienda “Brotzu” è stato deciso di calendarizzare un nuovo incontro su temi specifici che la commissione si è riservata di individuare.
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