Lettera aperta dei lavoratori marittimi ex Saremar.
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Lettera aperta dei lavoratori marittimi ex Saremar.
Siamo dei lavoratori marittimi ex Saremar che, a distanza di quasi due anni dal nostro licenziamento collettivo effettuato dalla Giunta regionale, scaturito dalla messa in Concordato preventivo liquidatorio dell’Azienda, viviamo in una situazione drammatica. Tutte le promesse e rassicurazioni fatte dall’ex assessore dei Trasporti Deiana nei nostri confronti, non si sono concretizzate ed un’ottantina di ex lavoratori Saremar, a distanza di due anni, stanno orbitando nel mondo del lavoro con un’esasperante precarietà e conseguenti ripercussioni economiche e sociali sulle famiglie di questi stessi lavoratori. Siamo allo stremo!!!…
In questo ultimo periodo, dove tutte le organizzazioni sindacali ci hanno abbandonato, abbiamo avvertito la necessità di creare un Comitato lavoratori ex Saremar ed URLARE la nostra situazione stagnante con un silenzio assordante da parte dell’Istituzione regionale, nonostante, essa medesima, avesse deliberato successivamente a nostro favore, dopo circa un anno dall’averci messo in mezzo ad una strada, le intenzioni di “risollevare” la nostra dignità lavorativa già calpestata duramente. La delibera di Giunta 69/22 del 23 dicembre 2016, mirava al reinserimento professionale, ad accompagnamenti al trattamento pensionistico, a Voucher formativi per aggiornamento Certificato di competenza o rimborso spese anticipate, ecc…ecc… Tutti bei propositi, ma di concreto, dopo due anni, la Giunta regionale tramite l’ASPAL, ha ottemperato solo i rimborsi corsi formativi e qualche caso di incentivazione economica per quei lavoratori che avevano maturato i requisiti pensionistici al 31 marzo 2016 (data ultimo giorno Saremar); per la parti più importanti della delibera, riguardante il reinserimento nel mondo del lavoro e l’accompagnamento alla pensione, non vi sono stati ancora riscontri… anzi, nonostante le ripetute richieste formali d’incontro da parte dell’Istituzione locale di Carloforte con l’Istituzione regionale, per discutere e risolvere questa drammatica situazione, alla data odierna, non vi è stato nessun appuntamento. Riteniamo scandaloso questo atteggiamento della Giunta regionale e gradiremmo esprimere con forza (URLO mediatico) questa vergognosa Omertà che, ahimè, rafforza ulteriormente il divario del popolo sardo verso le proprie Istituzioni con conseguenze che potrebbero sfociare in diffusi e pericolosi malcontenti sociali in cui non prevale più la ragione del vivere in democrazia.
Con questa introduzione, abbiamo cercato di farvi comprendere a grandi linee la precaria situazione in cui ci troviamo e chiediamo cortesemente a Codesta Redazione, di esprimere mediaticamente la nostre contestazioni ed avversità ai nostri rappresentanti politici che ci stanno governando. A tal fine abbiamo preparato un comunicato stampa che cortesemente chiediamo di pubblicare.
Si è ritenuto opportuno rinviarle la passata introduzione esplicativa della nostra situazione drammatica, espressa nel primo comunicato stampa pubblicato circa un paio di mesi fa. Ad oggi, nonostante che l’Ufficio di Presidenza regionale, avesse fatto promesse di impegno per definire a breve, una volta per tutte ed intervenire favorevolmente sulla nostra vicenda, mediante una nuova delibera, stiamo ancora aspettando che la Giunta batta un colpo!!! Ci avevano rassicurato che nel giro di una decina di giorni, sarebbe uscita questa tanto attesa delibera…ma il Silenzio assordante prosegue…sono trascorsi più di venti giorni da quelle promesse e la nostra situazione si fa sempre più drammatica. Sono due lunghissimi anni che attendiamo risposte…siamo allo stremo!!!
In allegato, comunque, vi inviamo un secondo comunicato stampa che si è ritenuto necessario pubblicarlo di fronte a questi atteggiamenti irresponsabili da parte di chi ci governa. Ci rivolgiamo a lei e la preghiamo cortesemente di divulgare il nostro disagio sociale in cui stiamo vivendo insieme alle nostre famiglie da più di due anni.
La ringraziamo anticipatamente per la sua disponibilità e sensibilità all’ennesimo dramma sociale di cui la nostra Regione ne ha una nutrita quantità, dimostrando incapacità e, soprattutto, un’assente volontà di agire.
Cordiali saluti
Il Comitato ex lavoratori Saremar
Comunicato stampa
Più di venti giorni sono trascorsi dall’Incontro avvenuto a Villa Devoto, con l’Ufficio di Presidenza ed invitati a partecipare dalla nostra Amministrazione comunale.
Più di venti giorni or sono, rientrammo ognuno alla propria abitazione raccontando conclusioni di speranza e di futuro. Assaporammo il gusto della dignità ritrovata ed espressa innanzi alle scadenze domestiche, ad un paio di scarpe per la Cresima imminente, per il libro da consultare in preparazione ad un esame universitario, al ticket di una cura ospedaliera…
Risuona tutt’oggi in noi l’eco di buona volontà: «Dateci 10 giorni di tempo e concluderemo questo iter».
Invece sono oramai trascorsi i dieci giorni e di più; ciò che sembrava giusto ed onesto si rivela per una volta ancora, subdolo e mendace.
Nessuno ce ne voglia, ma ogni sforzo compiuto per strozzare tali sentimenti viene rigenerato dalla indifferenza di chi, prima e oggi, è responsabile della nostra situazione.
Siamo ex lavoratori Saremar che seriamente hanno dimostrato nei fatti la Valenza professionale e ora padri, di fondata serietà che con i fatti stanno dimostrando la Valenza civica attraverso il rispetto e la fiducia nelle Istituzioni, alle quali ricordiamo, ancora ed ancora e sempre, che siamo vittime di progetti Istituzionali, annunciati secondo le più nobili aspettative, invece oggi dimostrati fallimentari.
Ma noi crediamo nelle Istituzioni, nelle persone che ora occupano gli Uffici su noi competenti, vogliamo credere al loro senso di coscienza umana. Invitiamo tutti a mantenere la giusta serietà e risolutezza innanzi a questa vicenda.
Non siamo esagerati quando chiediamo sostegno, non siamo bugiardi quando raccontiamo dei nostri figli, non siamo ambigui quando raccontiamo di una scadenza, così, alla stessa stregua, se ci viene riferito della presa in carico di un impegno, noi ci crediamo.
Giunga così il tempo della definitiva risoluzione del nostro dramma sociale e che questa tanto attesa delibera di Giunta, possa finalmente placare questo crescente stato di angoscia ed inquietudine diffuso in tutti noi ex lavoratori Saremar in mezzo ad una strada, da due lunghissimi anni. L’ulteriore silenzio assordante da parte delle Istituzioni regionali sta nuovamente alimentando sentimenti di rabbia e disperazione che sfoceranno inevitabilmente in dure azioni di contestazione verso quella politica di Governo incapace di svolgere le più elementari funzioni verso il proprio popolo. Un popolo che ha ripreso ad urlare e, pronto a mobilitarsi, per ottenere risposte esaurienti direttamente a Villa Devoto.
Il Comitato ex lavoratori Saremar
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