19 November, 2024
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Sarà un 25 aprile “speciale”, denso di appuntamenti ed attività, per “Aprile alla Vetreria Aprile Resistente”, la rassegna congiunta di Cada Die Teatro, Il Crogiuolo e Cemea.
Nel pomeriggio di domani, mercoledì, nella Corte della Vetreria di Pirri, il programma per la Festa della Liberazione avrà inizio con Il Crogiuolo e TiConZero, coproduttori di “Concertato per la Liberazione”, concerto per ensemble di musicisti, spettatori, attori e performer, diretto da Daniele Ledda, con l’azione performativa dei pittori Gianluca Marjani e Mario Floris. Esperimento dove si fondono contaminazione dei linguaggi artistici e coinvolgimento attivo dello spettatore.
Dalle 16.00 alle 18.00, si terrà il Laboratorio di costruzione di strumenti musicali (aperto a tutti), fino ad arrivare all’esito finale spettacolare: dalle 19.00 alle 20.00, in scena un Concerto con gli attori Rita Atzeri, Antonio Luciano, Daniela Vitellaro, Fausto Siddi, i musicisti di TiConZero ed i partecipanti al laboratorio (coproduzione Il Crogiuolo/TiConZero). L’unico vincolo sarà il tema, che deve affrontare argomenti legati alla Festa della Liberazione. «Perché legare il tema della contaminazione in ambito artistico a quella della Liberazione? L’esigenza – dichiarano gli organizzatori – è quella di utilizzare uno spazio ludico per indirizzare, in particolare alle giovani generazioni, riflessioni su come identificare le tracce di pensiero neofascista nel nostro quotidiano».

Dalle 16.00, fino alle 20.00, sempre nella Corte La Vetreria, anche l’esposizione, curata da Cemea, di fotografie e oggetti realizzati dagli ospiti del gruppo Umana Solidarietà Sardegna.
Alle 17.30, stessa location, ecco Pietro Olla, prof. Pietrowsky, con il suo Circoscienze, spettacolo a cappello per ragazzi e bambini di tutte le età. Giocoleria, equilibrismo fra didattica e risate. Il prof. Pietrosky, docente emerito di fisica del gioco presso l’Università del Divertimento, insegue il sogno di trovare la formula per togliere un coniglio dal suo cappello. 

La serata del 25 aprile alla Vetreria si chiuderà, alle 21.00, allo spazio Fucina Teatro, con lo spettacolo Bachisio Spanu. “L‘epopea di un contadino sardo alla guerra”, libero adattamento di Marco Parodi da “Un anno sull’altipiano” di Emilio Lussu, con inserti tratti da “Roccu U Stortu” di Francesco Suriano tradotti in campidanese da Rossana Copez. In scena Giovanni Carroni, sotto la regia di Parodi (produzione Bocheteatro).

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Michela Pilia, 27 anni, nata a Senorbì e residente a Cagliari, è la migliore barista sarda che rappresenterà l’Isola alle finali nazionali Espresso Champion 2018, in programma a Milano il 7 e 8 giugno. Michela ha vinto la selezione regionale della 9ᵃ del campionato baristi organizzato ogni anno dall’Istituto Nazionale Espresso Italiano (Inei), curata da Altogusto, l’azienda sassarese leader in Sardegna nella produzione e distribuzione del caffè.

La selezione si è svolta al Mumac Academy Costa Smeralda di Palau e ha visto sfidarsi a colpi di caffè e cappuccino dieci fra i migliori baristi arrivati da tutta la Sardegna.

In gara ogni concorrente ha tarato la propria attrezzatura e ha preparato in soli 11 minuti quattro espresso e quattro cappuccini; il loro lavoro è stato giudicato da una giuria tecnica e valutata da una giuria sensoriale che operava in modo blind, seguendo gli standard dell’Istituto Internazionale Assaggiatori Caffè (Iiac).

A spuntarla su tutti è stata Michela Pilia, che vive a lavora a Cagliari: qui si è stabilita dopo un’esperienza lavorativa in Inghilterra, e dopo aver lavorato per due anni al Rafè Coffee & Shop, ora fa l’istruttrice alla scuola di formazione professionale Work Up. Emozionatissima al termine della competizione, Michela ha ricevuto dalle mani del presidente di Altogusto, Pier Carlo Bisio, la targa di prima classificata alla selezione Sardegna dell’Espresso Champion 2018.

Lo scorso anno le selezioni Altogusto avevano portato alla ribalta il barista bosano, Francesco Masala. Il barman 30enne, sassarese d’adozione, dopo avere vinto le selezioni sarde e italiane, aveva partecipato alle finali internazionali dell’Espresso Italiano Champion 2017 che si erano svolte a ottobre a Host Milano, il Salone Internazionale dell’Ospitalità Professionale, sfidando i migliori baristi arrivati da tutto il mondo. Ora la sfida si rinnova con Michela Pilia.

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Il percorso di ascolto delle diverse voci rilevanti sulla legge di Governo del territorio prenderà l’avvio venerdì 27 aprile, alle 10.15, all’ex Manifattura Tabacchi di Cagliari. Saranno presenti il presidente, Francesco Pigliaru, e l’assessore dell’Urbanistica, Cristiano Erriu. Sono stati invitati a partecipare tutti i sindaci della Sardegna, i consiglieri regionali, le Associazioni ambientaliste e imprenditoriali, le Organizzazioni sindacali, gli Ordini professionali e i due Atenei. Tale percorso ha l’obiettivo di arricchire il processo decisionale del Consiglio regionale. Un obiettivo che potrà dirsi tanto più raggiunto quanto migliore sarà la collaborazione che nascerà fra i partecipanti ai diversi laboratori territoriali programmati. Ciascuno di essi costituisce uno spazio di dialettica democratica assistita tecnicamente dalla Regione, i cui risultati verranno “consegnati” alla Commissione consiliare competente, che ha avviato i suoi lavori sul disegno di legge di Governo del territorio. Ai laboratori territoriali verrà affiancato uno spazio di informazione e discussione web attraverso la piattaforma Sardegna Partecipa.
Questo il calendario completo degli incontri territoriali:
27 aprile 2018: Cagliari, ex Manifattura Tabacchi;
7 maggio 2018: Gallura;
11 maggio 2018: Sulcis Iglesiente;
14 maggio 2018: Oristanese-Medio Campidano;
21 maggio 2018: Nuorese-Ogliastra;
25 maggio 2018: Sassarese.

Sedi e orari degli incontri – escluso quello di Cagliari – sono in corso di definizione.

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«È stato un confronto molto utile, uno scambio di informazioni su progetti concreti e attività in grado di arricchire e irrobustire il nostro sistema di accoglienza e integrazione. Dopo aver gestito gravi emergenze legate ai numerosi sbarchi attraverso Frontex, ora vogliamo realizzare un modello di accoglienza che sia diffuso ed equilibrato facendo tesoro delle esperienze di altri territori che si trovano nelle nostre stesse condizioni.»
Così l’assessore agli Affari Generali Filippo Spanu, intervenuto a Bruxelles nella sede del Comitato delle Regioni, alla conferenza sul tema Migrazione e asilo: verso un approccio di governance multilivello che si è svolta nella sede del Comitato delle Regioni.
Filippo Spanu, nella città che ospita le più importanti istituzioni europee, ha sottolineato che «è necessario tenere in grande considerazione e valorizzare il ruolo di Regioni e Comuni che accolgono i richiedenti asilo e offrono un contributo rilevante al sistema di ospitalità affrontando ogni giorno molte difficoltà». 
Alla conferenza, organizzata dal Comitato europeo delle Regioni, dalla Conferenza delle Regioni periferiche marittime e dalla Regione greca dell’Attica nell’arco di tre sessioni, hanno preso parte rappresentanti di regioni italiane, spagnole, svedesi e greche e delle istituzioni europee. Tutti convinti che solo con un’azione coordinata, frutto del lavoro comune, a diversi livelli, di enti e istituzioni, si possa gestire in modo efficace il fenomeno migratorio.
L’esponente della Giunta Pigliaru, che ha rappresentato le regioni italiane insieme all’assessore toscano Vittorio Bugli, si è soffermato sui progetti di volontariato sociale rivolti ai migranti, gli accordi sottoscritti con Anci e Prefetture per potenziare la rete degli Sprar, le iniziative di informazione e sensibilizzazione nelle scuole superiori sul tema delle migrazioni, gli eventi sportivi con il coinvolgimento dei migranti che hanno incontrato e dialogato nei campi di calcio e negli impianti che ospitano gare di atletica tanti giovani sardi.
Filippo Spanu ha ricordato il ruolo propulsivo della Sardegna nell’ambito della Conferenza delle Regioni, in cui ha il coordinamento in materia di cooperazione internazionale, e nel programma Eni Cbc Med del quale è Autorità di gestione: «Stiamo lavorando per rafforzare le relazioni con i Paesi dai quali provengono i flussi migratori per contribuire a creare migliori condizioni di sviluppo. Crediamo molto in questa strategia che comincia a produrre risultati. Per questo l’Europa deve essere capace di valorizzare il ruolo delle regioni, valide alleate ed enti attuatori di progettualità che offrono un prezioso contributo nelle complessa realtà africana».
Filippo Spanu ha anche fatto riferimento agli ingressi illegali: «Nel caso della Sardegna la maggiore difficoltà, tanto da un punto di vista politico che operativo, è costituita dalla rotta algerina, da Annaba verso le coste del Sulcis. Un caso simile a quanto avviene nelle coste siciliane con l’arrivo di persone provenienti dalla Tunisia. Su queste due rotte è necessario agire con modalità coordinate per arrestare il flusso, anche con un maggior presidio delle acque territoriali lungo la traversata e con un ulteriore rafforzamento del dialogo con le autorità algerine sulla scia di quanto già avviato dal Governo italiano, in linea con le istanze della Regione Sardegna. Siamo convinti che per arginare questi flussi possa svolgere una fondamentale funzione di deterrenza il Centro di Permanenza per i rimpatri di prossima apertura a Macomer ed esclusivamente destinato a coloro che arrivano nelle coste sarde con gli sbarchi diretti».

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Incontro assessore Paci con ex Keller e sindacati

Il vicepresidente della Regione Raffaele Paci ha incontrato una delegazione di lavoratori ex Keller in una sala del comune di San Gavino Monreale, a margine di un incontro di programmazione territoriale. Insieme a Paci, i consiglieri regionali Rossella Pinna, Alessandro Collu e Gianni Lampis, rappresentanti sindacali, sindaci e assessori locali. L’incontro è stato chiesto dagli stessi lavoratori che, in questo momento, non ricevono più gli ammortizzatori sociali.
«È un dovere essere qui, ascoltarvi e fare un ragionamento sul futuro con voi e i rappresentanti del territorio – ha detto Raffaele Paci -. Questa della Keller è una partita che stanno seguendo direttamente gli assessori dell’Industria e del Lavoro che hanno le competenze specifiche, ma anche la Presidenza segue quotidianamente la vertenza. Ci sono due strade di intervento: una è quella di dare una risposta nell’immediato alle famiglie senza reddito visto che non ci sono più gli ammortizzatori, l’altra è quella di monitorare le proposte degli acquirenti. E in questo la Regione è presente e segue da vicino l’evolversi della situazione. Sempre all’interno delle regole, però: voglio ricordare che non possiamo dare soldi senza rispettare le legittime procedure, perché poi dopo due mesi l’Europa ce li richiede. Adesso aspettiamo di vedere come va il bando che scade il prossimo 29 aprile: se entro quella data non ci saranno manifestazioni d’interesse, cercheremo di individuare e superare insieme al Consorzio industriale eventuali difficoltà di quel bando. Se invece le manifestazioni d’interesse ci saranno, allora immediatamente la Giunta si impegnerà a trovare incentivi all’interno di una procedura negoziale in cui sarà coinvolto anche il ministero dello Sviluppo economico, per accompagnare l’investitore in un processo di rilancio. Riferirò subito di questo incontro al Presidente e agli assessori competenti – ha concluso il vicepresidente Raffaele Paci – in modo che possano continuare a seguire questa vicenda e provare a risolverla al più presto.»

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L'Aula magna durante il simposio di questa mattina

E’ stata trasmessa all’Ateneo di Cagliari, nei giorni scorsi, la relazione della Commissione di esperti incaricata dall’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR) di sottoporre a valutazione l’Università degli Studi di Cagliari. Già dal 2016 l’Ateneo si era volontariamente candidato per il processo di accreditamento periodico istituito in Italia per autorizzare gli Atenei ad attivare sedi e corsi di studio (Accreditamento iniziale) ed a confermare e valutare i requisiti di qualità, di efficienza e di efficacia delle attività svolte (Accreditamento periodico), per rendere confrontabili i percorsi universitari a livello nazionale e internazionale e di conferire fiducia a tutte le parti interessate, famiglie, aziende, investitori.

L’esame degli esperti inviati dall’ANVUR è stato particolarmente approfondito: dopo una valutazione documentale a distanza, la Commissione è stata in Ateneo nello scorso mese di ottobre e ha analizzato non solo UniCa nel suo complesso, ma anche un campione statisticamente rappresentativo di corsi di laurea e dipartimenti.

Ora si attende l’ufficializzazione del risultato da parte dell’ANVUR, ma si può dire con assoluta certezza che il giudizio ottenuto è “pienamente soddisfacente” (il giudizio più elevato finora tra quelli assegnati), e colloca l’Università di Cagliari alle prime posizioni tra gli Atenei (una trentina, su 96) che sono stati finora sottoposti a valutazione.

«E’ un grande successo di squadra – ha detto il Rettore, Maria Del Zompo, conversando con i giornalisti -. Non soltanto di chi vive e opera all’interno dell’Ateneo, con gli studenti, il personale, i docenti e i ricercatori, ma anche del territorio: penso ai rapporti con le imprese, ai Comitati di indirizzo, alle istituzioni. Tutti hanno partecipato a questo percorso di crescita che premia la qualità della didattica, della ricerca, dei servizi agli studenti e delle strutture. E’ il punto di partenza di una strada sulla quale, tutti insieme, vogliamo continuare a camminare.»

«È stato riconosciuto il lavoro che si sta facendo nella sua oggettività – ha aggiunto Maria Del Zompo -. Il nostro è un bellissimo Ateneo, che può certamente migliorare, ma che offre ottimi servizi.»

Di “una certificazione importante della nostra organizzazione in qualità e per qualità” ha parlato il Direttore generale Aldo Urru, «che premia uno sforzo pesante fatto in un contesto di contrazione pesantissima di risorse finanziarie e umane».

Elio Usai, coordinatore del Presidio di Qualità, ha sottolineato che «l’Ateneo è pronto a continuare sulla strada intrapresa. Molto contenti della certificazione ottenuta, che attesa anche l’ottimo livello di tanti nostri docenti», mentre il Prorettore vicario, Francesco Mola, ha rimarcato la complessità della procedura, cominciata con una valutazione documentale, prima ancora della visita in loco. Poco dopo, il presidente della Regione Francesco Pigliaru – conversando con l’ANSA – ha espresso la soddisfazione della Giunta per il risultato centrato dall’Ateneo.

La CEV ha valutato molto positivamente (ha espresso un giudizio nel complesso pienamente soddisfacente di livello B in una scala da A a E – dove E equivale al non accreditamento, cioè alla soppressione della Sede) la capacità dell’Università di Cagliari di definire le proprie politiche e strategie per la didattica, la ricerca e le connessioni col territorio e col sistema produttivo, la capacità di coinvolgere i portatori di interesse nella vita dell’Ateneo, il ruolo attivo della Rappresentanza Studentesca negli Organi di Governo e la leadership coinvolgente.

Ancora, ha apprezzato il senso di appartenenza alla Comunità sentito da tutte le categorie di attori consultate, la centralità del ruolo degli studenti e delle loro esigenze e soprattutto la volontà di miglioramento. Gli esperti valutatori hanno apprezzato il modello adottato dall’Ateneo per realizzare il miglioramento continuo, ritenuto in grado di affrontare efficacemente le continue sfide e le novità dell’alta formazione e della ricerca.

Il Rettore, il Prorettore Mola, il coordinatore del Presidio per la Qualità Elio Usai
Il Rettore, il Prorettore Mola, il coordinatore del Presidio per la Qualità Elio Usai

La Commissione ha espresso opinioni particolarmente positive sul reclutamento e sulla qualificazione del corpo docente e ha anche giudicato come “prassi meritoria” l’attività predisposta dall’Ateneo a favore della crescita delle competenze didattiche dei docenti attraverso i progetti “Laboratorio Didattico Calaritano” e DISCENTIA.

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Ritorna l’appuntamento con “Monumenti aperti”: sabato 5 e domenica 6 maggio, porte aperte a Sant’Antioco per la visita, gratuita, di innumerevoli siti archeologici e culturali incastonati in scorci paesaggistici mozzafiato. E per l’edizione 2018, due importanti novità: il trenino turistico (gratuito) che condurrà i visitatori alla scoperta dei beni culturali dislocati nel centro cittadino, e la possibilità di conoscere il Faro di porto Ponte Romano, alto 22 metri, edificato nel 1924 e ancora oggi punto di riferimento per le imbarcazioni in navigazione sul Golfo di Palmas. Ad arricchire la visita al Faro, la possibilità di utilizzare gratuitamente bici elettriche messe a disposizione per una passeggiata con visita guidata alla Salina. Ma non finisce qui: esclusivamente domenica 6 maggio, il Comune ha organizzato un’iniziativa tesa a diffondere in maniera “virale” i siti archeologici di Sant’Antioco. Si chiama “InvadiAmo Sant’Antioco” e consiste nella condivisione di immagini del centro storico antiochense nei principali Social Network, utilizzando Hashtag specifici: #invasionidigitali e #invadiAmosantantioco #santantiocoècultura (per ulteriori dettagli visitare il sito: http://www.invasionidigitali.it).

Grazie all’immancabile collaborazione degli studenti delle scuole cittadine, i siti saranno visitabili dalle 16.00 alle 20.00 di sabato 5, dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00 di domenica 6 maggio. Non mancheranno le visite guidate nei principali luoghi di interesse: la Basilica, le Catacombe, il Museo Archeologico Ferruccio Barreca, l’Acropoli e la Necropoli, la Torre Sabauda, l’Archivio storico comunale, il MuMa, eccetera. Insomma, a Sant’Antioco c’è solo l’imbarazzo della scelta: «Incastonata in una suggestiva cornice – commenta l’assessore della Cultura, della Pubblica istruzione e dei Beni culturali, Rosalba Cossu – la nostra isola offre bellezze paesaggistiche dal fascino incomparabile. Conoscere meglio la nostra storia, oggi ci permette di avere maggiore consapevolezza della nostra identità, ci invita a tutelare, valorizzare e condividere questa grande eredità culturale che è un bene universale. L’evento di Monumenti Aperti ci offre l’opportunità di aprire con entusiasmo le porte dei nostri monumenti, incoraggiandone la fruizione in maniera collettiva. Grazie alla variegata e generosa collaborazione volontaria soprattutto degli studenti e delle Associazioni, vivremo l’emozionante esperienza del tuffo nel passato».

Per l’elenco completo dei siti e gli orari di visita, si può consultare il sito www.comune.santantioco.ca.it .

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Con una serata dal titolo “Ottoni, dal quintetto all’ensemble” proseguono nel Conservatorio di Cagliari gli appuntamenti con “Fiati, il respiro della musica”, rassegna curata dal Dipartimento fiati dell’istituzione musicale cagliaritana.

Alle 18.00, negli spazi dell’Auditorium (in piazza Porrino), formazioni composte dai migliori studenti e dai docenti proporranno musiche di Soglia, Gatti, Bernstein, De Jong, Ellington, Mills, Bigard, Meixner, Kalke, Gershwin, Gabrieli, Bach, Rheinberger, Satie, Copland, Piazzolla e Mercury.

Fiati, il respiro della musica è una rassegna pensata accendere l’attenzione sul settore degli strumenti a fiato ripescando a piene mani da un repertorio che abbraccia tutta la storia della musica, dal barocco all’ottetto a fiato di Stravinsky. Protagonisti del ciclo di concerti sono soprattutto i migliori studenti del dipartimento Fiati che, affiancati dai loro insegnanti, in un’ideale spirito di condivisione, hanno la possibilità di vivere un’esperienza professionalizzante e di esprimersi nei più rappresentativi organici di strumenti a fiato.   

L’ingresso ai concerti è libero e gratuito.

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Il periodo di estrazione del sughero per la stagione 2018 in Sardegna è stato fissato dal 1° maggio al 30 settembre. Lo dispone un decreto firmato nei giorni scorsi dall’assessore regionale dell’Ambiente Donatella Spano.
In base alla normativa, la legge regionale 4 del 1994, coloro che intendono estrarre il sughero devono dare comunicazione dell’operazione alla Stazione del Corpo forestale e di vigilanza ambientale prima dell’inizio dei lavori. Al fine di tutelare le piante, l’estrazione del sughero può essere sospesa, con determinazione del direttore del Servizio ispettorato del Corpo forestale pubblicata sul sito istituzionale della Regione, con preavviso minimo di 15 giorni in due casi: se un attacco di insetti mettesse a rischio con defogliamento lo stato fitosanitario delle sughere e se le eventuali condizioni ambientali avverse ostacolassero gravemente il razionale distacco del sughero.

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Il comune di Sant’Antioco avvia i laboratori inseriti nel progetto “Educativa di strada – L’isola che c’è”, rivolti ai giovani dai 12 ai 18 anni. Il progetto, attivato in collaborazione con il Consorzio Territoriale Network Etica Italia e con la Cooperativa “Dimensione Umana”, ha lo scopo di promuovere relazioni sociali “autentiche”, non filtrate dagli strumenti informatici che oggi hanno assunto un ruolo preponderante, anche in termini relazionali. “Educativa di strada”, inoltre, si pone l’obiettivo di interviene dove possono esistere forme di disagio: ovvero tutte quelle situazioni a rischio emarginazione, devianza, abbandono e solitudine. Spazio, dunque, ad attività ricreative, ludiche ed animative come i laboratori di cucina (denominato “La nostra cucina”), di fotografia, di creazione di videoclip, nonché escursioni all’aria aperta tramite trekking che accompagnano i partecipanti alla scoperta del patrimonio naturalistico, paesaggistico e archeologico dell’isola di Sant’Antioco.

«L’Educativa di strada – commenta l’assessore dei Servizi sociali, Eleonora Spiga – richiama l’idea di andare là dove esiste il bisogno in una nuova concezione di incontro, anziché aspettare la richiesta di aiuto: i servizi si spingono dove c’è la necessità. Tale iniziativa si presenta come una innovazione del tutto originale in un sistema nel quale spesso vengono sottovalutati, per impreparazione o per superficialità, i problemi giovanili. E l’educatore di strada parte dal presupposto che ogni soggetto che incontra è capace di iniziative, portatore di risorse da valorizzare e promuovere.»

Tutte le attività, la cui partecipazione è gratuita, sono organizzate dall’equipe educativa, in collaborazione con le agenzie educative, le associazioni di promozione sociale e le società sportive del territorio. Per le iscrizioni c’è ancora tempo: gli interessati possono contattare gli uffici della Cooperativa ai numeri 329 7818930; 324 9226449; 0781 840507.