19 November, 2024
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La Società Assicuratrice Italiana (SAI) nasce come società di assicurazioni nel 1921 a Torino con lo scopo principale di assicurare i rischi industriali. Nel 2002, dopo aver incorporato La Fondiaria Assicurazioni, cambia nome diventando Fondiaria Sai. Nel gennaio 2014 la società, che è entrata a far parte del Gruppo Unipol, prende il nome di UnipolSai, una delle compagnie assicurative più importanti nella graduatoria nazionale dei gruppi assicurativi e leader in Italia nel ramo danni, in particolare nell’RC Auto. La Compagnia opera in Italia attraverso una grande rete formata da circa 3.000 agenzie assicurative e oltre 5.700 subagenzie, tramite le quali offre una gamma completa di prodotti e servizi assicurativi e serve oltre 10 milioni di clienti. UnipolSai è sempre alla ricerca di personale giovane diplomato o laureato da assumere come… L’articolo completo è consultabile nel sitohttp://www.suntini.it/diariolavoro_unipol.html .

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Ancora pochi giorni per iscriversi al “Premio Amnesty International Italia”, sezione Emergenti. Scade il 30 aprile, infatti, il bando di concorso del Premio, organizzato come sempre nell’ambito del festival “Voci per la libertà”, che quest’anno si svolgerà dal 19 al 22 luglio a Rosolina mare (Rovigo). Il 20 e 21 luglio si svolgeranno dal vivo le semifinali del concorso con otto artisti, il 22 la finale con cinque di loro.

Possono partecipare tutti gli artisti che abbiano un brano legato al tema dei diritti umani, in qualsiasi lingua o dialetto. Le informazioni sul concorso, i premi, le modalità di iscrizione e il bando completo sono disponibili all’indirizzo www.vociperlaliberta.it/festival/premio-amnesty-emergenti .

Uno degli otto semifinalisti è già noto. Sono le napoletane Mujeres Creando che, con il brano “E je parlo ‘e te”, hanno ottenuto il Premio Web Social 2018 in virtù dei voti raccolti sul sito e sulla pagina Facebook di “Voci per la libertà”. Grazie a ciò si aggiudicano, oltre all’accesso diretto alle semifinali, un pacchetto promozionale offerto dal Mei.

La band partenopea ha prevalso sugli altri 53 artisti che si erano iscritti al concorso entro il 10 marzo, artisti che sono, comunque, ancora in lizza per partecipare alle semifinali del 20 e 21 luglio.

Fra tutte le iscrizioni arrivate entro il 30 aprile sarà inoltre assegnato il Premio under 35, che consentirà anch’esso al migliore giovane di accedere alle semifinali del concorso.

L’Associazione Voci per la libertà sceglierà poi altre sei proposte, che si batteranno assieme al Premio Web Social e al Premio Under 35 nelle semifinali a Rosolina mare. Qui una giuria prestigiosa di addetti ai lavori assegnerà il Premio Amnesty International Italia Emergenti.

In occasione della finale del 22 luglio sullo stesso palco salirà anche Brunori Sas, in qualità di vincitore del Premio Amnesty International Italia sezione “Big”, con la sua “L’uomo nero”. Big ed emergenti uniti nell’intento di promuovere i diritti umani e le campagne di Amnesty International attraverso la musica.

Le Mujeres Creando sono una band interamente femminile formata da: Assia Fiorillo (voce), Igea Montemurro (violino), Giordana Curati (fisarmonica), Anna Claudia Postiglione (chitarre), Marisa Castaldo (batteria e percussioni).

Nasce nel 2010 in formazione di trio. Il nome è mutuato dal collettivo femminista sudamericano e in italiano significa “Donne che creano”; il riferimento alla creatività, al grande potenziale delle donne quando si uniscono per un obiettivo comune, insieme al carattere mediterraneo della lingua spagnola sembrano cogliere in pieno l’impronta artistica e concettuale che si vuole dare al progetto. Il 26 gennaio 2018 la band ha presentato il primo disco dal titolo “Le stelle sono rare”.

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Ieri, 23 aprile 2018, tramite PEC dell’ufficio protocollo del comune di Sant’Antioco, il circolo cittadino di Fratelli d’Italia ha chiesto al sindaco Ignazio Locci e alla sua Giunta, di presentare una mozione per attivarsi presso la Presidenza della Regione Sardegna e la Giunta regionale, per individuare un Centro di riferimento regionale relativo a questa patologia nell’ambito del Sistema sanitario regionale ad attivare corsi di aggiornamento e preparazione per medici e sanitari al fine di garantire una migliore assistenza alle persone affette dalla sindrome della fibromialgia; un codice di esenzione regionale per le prestazioni sanitarie fruibili dai pazienti affetti dalla sindrome della fibromialgia.

Ad attivarsi con la Regione Sardegna per l’adesione alla piattaforma nazionale “Nuova celiachia”, l’adozione della piattaforma creata dalla Regione Lombardia ed attivare le successive convenzioni con gli esercizi commerciali accreditati, per semplificare maggiormente l’erogazione dell’assistenza per i cittadini celiaci ed i loro familiari.

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Le sarde e i sardi hanno diritto a pari opportunità col resto d’Italia e d’Europa. Da tale assunto, semplice quanto fondante, è partita la campagna culturale, sociale e politica per l’inserimento del principio di insularità in Costituzione. Il concetto di “isola” è da troppo tempo associato a quello di “isolamento”, al punto che, per una sorta di determinismo geografico, chi nasce in un’isola come è la Sardegna, si trova in una “naturale” condizione di esclusione e di marginalità. Talmente pervasiva è stata tale percezione che gli stessi sardi, spesso, fanno di ciò una caratteristica naturale.

Il Comitato per l’insularità in Costituzione ha voluto, fin dalle prime attività, tematizzare in termini istituzionali la questione: pari opportunità e diritti significa veder riconosciuto un principio; tale principio non può realizzarsi solo attraverso regimi di vantaggio negli spostamenti (continuità territoriale etc.); tale principio non è una novità, giacché si tratta di declinare a favore delle giovani e dei giovani sardi (a loro soprattutto ci si rivolge) l’articolo 3 della Costituzione.

Se è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli economici e sociali che fissano punti di partenza differenti, in Italia, a seconda del luogo di nascita, è evidente come la richiesta di pari dignità geografica sia non già pretendere privilegi, bensì vedere riconosciuti diritti fondamentali. Anche perché il processo attivato dal Comitato promotore vuole davvero essere il coronamento della riscoperta e messa in valore dei caratteri dell’isola, e non esaurirsi nel tempo di una campagna elettorale.

I principi alla base della campagna referendaria hanno stimolato la costante dialettica tra cittadini, intellettuali, studiosi; l’affermarsi di buone prassi e comportamenti collaborativi e inclusivi; la promozione di concetti quali Costituzione, insularità, pari opportunità, interdipendenza, reciprocità, coesione, la raccolta di migliaia di firme (92.000) a significare una partecipazione popolare reale.

La presa di coscienza dell’insularità positiva potrà radicarsi definitivamente solo se passerà attraverso l’azione delle studentesse e degli studenti sardi. A tal fine il comitato promotore ha attivato un percorso di alternanza scuola-lavoro con il Liceo Scientifico Leon Battista Alberti, I.I.S. Tecnico Nautico Buccari – Marconi, Liceo Classico Giovanni Maria Dettori, I.I.S. (Liceo linguistico, Liceo scienze umane, Istituto tecnico tecnologico) De Sanctis – Deledda, Liceo Artistico Foiso Fois, Liceo Scientifico Antonio Pacinotti,Liceo Classico Giovanni Siotto Pintor.

L’obiettivo di tale progetto è appunto la presa di coscienza, da parte di studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado del concetto stesso di insularità e della necessità di superare le condizioni ostative del riconoscimento di una parte dell’identità nazionale – costituita dalla Sardegna e dalle sue isole – negli aspetti storici, geografici, insediativi, storico culturali, economici. Il disconoscimento del concetto di insularità, sottraendo opportunità di sviluppo per i residenti nell’isola, temporanei o definitivi, rappresenta, infatti, una visione da modificare, a partire appunto dal mondo giovanile.

Gli studenti e le studentesse coinvolti approfondiranno precisi argomenti (economici, ambientali, storici, culturali, sociali) riguardanti la Sardegna; da ciò partiranno per la creazione di “moduli” da sviluppare nel corso di conferenze durante le quali dialogheranno con studiosi, esperti, professionisti e pubblici decisori. I risultati delle attività saranno diffusi dai media partner L’Unione Sarda, Videolina online e Radiolina. Lungo il loro percorso di ricerca saranno supportati dal comitato promotore, che farà dei materiali prodotti la base per le sue future azioni di promozione, conoscenza e diffusione.

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In occasione delle celebrazioni del 25 aprile (1945-2018) per il 73° Anniversario della Liberazione dal nazifascismo, mercoledì 25 aprile alle ore 10.00, in piazza Roma, il Sindaco di Carbonia Paola Massidda deporrà una corona d’alloro presso la targa dedicata ai caduti per la Liberazione dell’Italia. 

A seguire, dalle ore 10.30, organizzato dalla compagnia La Cernita Teatro insieme all’Anpi sezione di Carbonia e al Comitato Provinciale Carbonia Iglesias, con il patrocinio del Comune di Carbonia, la sala polifunzionale di piazza Roma ospiterà lo spettacolo teatrale “Storia di una piccola città”, con: Pietro Carta, Piero Deidda, Lucia Longu, Mariella Mannai, Luciano Sulas, Rosanna Sulas; costumi: Lucia Longu, Mariella Mannai, Rosanna Sulas; oggetti di scena realizzati da: Luciano Sulas; disegno luci: Giampietro Guttuso; regia: Monica Porcedda; produzione La Cernita Teatro.

«Una piccola città, appena uscita dalla guerra, si stringe tutta intera attorno ai minatori scioperanti per affermare il suo diritto di esistere.»

Una piccola Città deve sorgere in men che non si dica. 
E’ una “Città Macchina”, costruita a bocca di miniera, il sogno di emancipazione per molti giovani attratti dalla speranza di un lavoro e di una nuova vita. Ingegneri, operai, muratori, manovali in men di tredici mesi costruiscono strade e piazze e case e palazzi per accogliere migliaia di persone provenienti da tutta l’Italia. 
E’ una migrazione verso un diverso modo di “coltivare”, a 100, 200, 300 metri di profondità dove il frutto della terra non è appannaggio dei lavoratori, ma serve a forgiare le armi della guerra e della pace secondo le logiche dell’autarchia fascista.

Così, nel profondo sud della Sardegna, nasce Carbonia.

Ma, a soli dieci anni dalla sua fondazione, già mostra i segni della sua esistenza precaria quando i più economici carboni esteri mandano in crisi il settore estrattivo. E’ la fine.
Da obiettivo e rifugio sicuro per la sua gente essa diventa una temuta arma di ricatto in mano all’Azienda proprietaria di tutta la Città.

Contro le misure repressive e provocatorie a danno soprattutto dei lavoratori che lottano per difendere il posto di lavoro, il 7 ottobre 1948, il sindacato proclama lo sciopero.

«Al centro di questo lavoro non c’è una storia che si conclude risolvendo il conflitto che l’aveva originariamente suscitata, ma il conflitto stesso, ancora aperto, su una rinascita economica e sociale che in Sardegna non è mai avvenuta, al di là dei problemi di natura geografica ed economica derivanti dall’essere un’isola. 

La narrazione compie un salto nel passato per ripercorrere alcuni tra i problemi emersi nel dopoguerra nel Sulcis Iglesiente, problemi ancora oggi non risolti a fronte di una condizione economica e sociale che alimenta il disagio, problemi che non riguardano solo la Sardegna. 

Questo lavoro, infatti, rappresenta il tentativo di scavalcare il leitmotiv di “Sulcis Iglesiente territorio più povero d’Italia” per guardare oltre: basterebbe volgere lo sguardo poco oltre l’isola per fermarsi in mezzo al mare che in questi anni ha un bel sacco di storie da raccontarci. 

Così la storia di una piccola città come Carbonia, è solo un pretesto per raccontare una storia più grande, una storia universale di potere, di abusi, di fame ma anche di lotte quotidiane e, soprattutto, di tanta dignità.»

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L’Automek Calasetta esordirà mercoledì 25 aprile, alle 18.00, sul campo dell’Esperia (rispettivamente seconda e terza classificata al termine della seconda fase), sul campo di via Pessagno, a Cagliari, nelle semifinali di andata del campionato di serie C Silver di basket. Nell’altra semifinale, alle 20.30, si affronteranno due squadre quartesi, il Basket Antonianum e la Ferrini Delogu Legnami, rispettivamente quarta e prima classifica al termine della seconda fase.

La squadra di Simone Frisolone ha condotto fin qui una stagione eccellente, con un continuo testa a testa con la Ferrini Delogu Legnami, perdendo nettamente lo scontro diretto casalingo dell’ultima giornata della seconda fase, per 91 a 72.

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Valentina Pistis (Cas@ Iglesias), questa sera ha diffuso una nota, dopo l’accordo elettorale siglato due giorni fa con Forza Italia che ha deciso di non partecipare alle prossime Amministrative con gli altri partiti della coalizione di centrodestra e di entrare a far parte della coalizione con Cas@ Iglesias e la lista civica ispirata dal Partito Comunista di Iglesias.

«Abbiamo ritenuto e concordato con i consiglieri comunali di Forza Italia, Saiu, Mannu e Biggio, ed il Partito un percorso trasparente – ha dichiarato Valentina Pistis -. Sono certa che sapremo rappresentare la nostra Comunità avendo ben chiari i principi di legalità, efficienza e giustizia. Sta nascendo una nuova classe dirigente consapevole dei profili morali con cui deve rappresentare la propria Comunità e cosciente dei doveri che l’attendono. Il nostro orizzonte – ha concluso Valentina Pistis – sarà la difesa delle tante famiglie deboli e il rilancio della Città. Ora lavoriamo.»

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Slitta di 24 ore il nuovo vertice su Sider Alloys Italia Spa, convocato al Mise, per parlare di piano industriale e nuovo assetto societario, partecipazione finanziaria e piano di lavoro per la riattivazione degli impianti ex Alcoa. Il responsabile dell’Unità che gestisce le crisi aziendali presso il Mise, Giampietro Castano, ha convocato per le 11.00 del 3 maggio, nel salone Arazzi del Mise, in via Molise 2, a Roma, il presidente della Regione, Francesco Pigliaru; l’amministratore delegato di Invitalia, Domenico Arcuri; il presidente ed il responsabile HR della Sider Alloys Italia Spa, Giuseppe Mannina e Gaetano Libia; il presidente del coordinamento del Piano Sulcis, Salvatore Cherchi; le organizzazioni sindacali nazionali e territoriali FIM-CISL, FIOM-CGIL, UILM-UIL, UGL Metalmeccanici e CGIL-CISL-UIL-UGL.

Si tratta di una tappa fondamentale, la più attesa dai lavoratori e dalle loro rappresentanze sindacali, per conoscere soprattutto il piano industriale della Sider Alloys e per parlare dell’organico con il quale procedere alla riattivazione degli impianti, fermi ormai da diversi anni.

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Si è svolta oggi, al Teatro civico “Oriana Fallaci” di Ozieri, la giornata commemorativa del 73° anniversario della Liberazione. Una giornata che il presidente ha voluto collegare ad un recente fatto di cronaca accaduto nel centro del Mejlogu, dove comparvero scritte intimidatorie contro la presenza di un gruppo di migranti. La ferma condanna di quell’episodio che tutta la comunità ozierese ha voluto esprimere, ha ricordato il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau, «è un esempio di buona politica che sa assumersi la responsabilità di gestire problemi complessi di fronte ai quali nessuno può girarsi dall’altra parte». Per questo, rivolgendosi ai ragazzi del Liceo “Segni” e dell’Istituto “Fermi”, il presidente li ha invitati ad impegnarsi «per essere migliori di noi e cercare sempre risposte alle domande che ci pone la società, perché i problemi dell’immigrazione sono strettamente legati ad altre grandi questioni del nostro futuro: sostenibilità, lavoro, diritti umani, equilibrio demografico, sicurezza».

Dopo il presidente Gianfranco Ganau, ha preso la parola la senatrice Albertina Soliani, presidente dell’Istituto “Alcide Cervi”. Un intervento appassionato, aperto dal ricordo della Carta costituzionale come «una Costituzione che pensò ai giovani», permettendo loro di studiare ed affrontare in anni difficilissimi un futuro ricco di opportunità. La Soliani ha poi ricordato brevemente la figura di Gavino Cherchi, insegnante di Ittireddu che durante la seconda guerra mondiale venne a lavorare a Parma e diventò un protagonista della Resistenza, prima di essere catturato ed ucciso sulle rive del Po con altri due compagni. Gavino, ha affermato la senatrice Soliani, «è un nostro eroe e un vostro eroe». Albertina Soliani si è poi soffermata sulle vicende della famiglia Cervi e dell’Istituto, da lei guidato, che ne porta avanti la memoria.

Vediamo le interviste con il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau e con la senatrice Albertina Soliani.

 

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Giovedì 26 aprile, alle ore 10,00, una delegazione del coordinamento dei Riformatori sardi incontrerà, presso la sede di via Dalmazia, a Carbonia, la responsabile della ASSL di Carbonia, dottoressa Maddalena Giua, per un confronto sulle cause delle criticità della sanità nel territorio. L’incontro arriva in risposta alla richiesta inviata nei giorni scorsi.

«Ci risulta che le proteste e le iniziative di queste ultime settimane hanno prodotto qualche primo risultato in termini di impegno su organici e strumentazioni e strutture – scrive in una nota il coordinatore dei Riformatori sardi Francesco Loi -. Noi andremo per sostenere una cosa prima di tutto: sono state prese decisioni che in gran parte non condividiamo ma pretendiamo che le scelte siano effettive e funzionino al meglio. Servizi e prestazioni previsti devono essere garantiti nelle strutture ospedaliere, nel territorio, nelle piccole isole.»

«L’ospedale per l’emergenza urgenza deve essere in grado effettivamente di affrontare l’emergenza ogni giorno ed ogni ora – conclude Francesco Loi -. Ci impegniamo a comunicare puntualmente tutto quanto sarà affrontato durante l’incontro.»