19 July, 2024
Home2018Aprile (Page 16)

[bing_translator]

Ancora premi e riconoscimenti per i vini della Cantina Nuraghe Crabioni di Sorso, azienda sassarese guidata da Alessandra e Maurizio Seghene, durante la prestigiosa kermesse del Vinitaly di Verona.

Per il terzo anno consecutivo, il “Sussinku Bianco IGT di Romangia”, vermentino vinificato in purezza, è stato premiato con un punteggio di 90/100 e inserito nel prestigioso “5 Stars Wines THE BOOK 2017”, guida internazionale dei vini della 53ª edizione della manifestazione. Riconoscimento anche per il “Vermentino DOC Nuraghe Crabioni 2016”, che al Concorso nazionale Vermentino ha conquistato la medaglia di bronzo.

«Il Vinitaly è stata l’occasione per consolidare i rapporti con i clienti storici dall’Europa, Stati Uniti e Australia – afferma Alessandra Seghene, Amministratrice della società “Tresmontes”e per stringere nuovi accordi con importatori da tutto il mondo soprattutto da Russia Ucraina e Kazakhistan

«Siamo molto soddisfatti di questi riconoscimenti perché stanno premiando la nostra voglia di crescere e di puntare sul futuro e sull’innovazione – aggiunge Alessandra Seghene – ma sono stati premiati anche il lavoro, l’amore per il territorio e l’ecosostenibilità, tutti elementi che garantiscono standard produttivi e qualitativi di altissimo livello

«Abbiamo 14 anni di attività e produciamo 6 vini, tra vermentino, bianco, cannonau e moscato – sottolinea l’Amministratrice – il tutto immerso in una tenuta di 35 ettari nel territorio di Sorso sui quali sorgono anche la cantina e le altre infrastruttureNonostante la giovane età della Cantina siamo riusciti a coniugare gli antichi saperi dei vecchi contadini del posto con le più moderne tecnologie di vinificazione, privilegiando sempre e comunque la qualità e la tipicità che sono i valori aggiunti di un mercato attento ed esigente

«Abbiamo visto che questo lavoro ci sta premiando in tutto il mondo – conclude Alessandra Seneghe – a Los Angeles come a New York, a Londra come a Mosca. Proprio nella capitale russa, a febbraio i nostri vini sono stati proposti e fatti conoscere in tutto il continente euroasiatico attraverso una fitta serie di incontri con importatori, responsabili delle catene di supermercati e gourmet, ristoratori, albergatori e giornalisti specializzati russi

[bing_translator]

Circa 250 atleti provenienti da 10 differenti scuole di arti marziali hanno partecipato oggi al campionato regionale di Wushu-Kung Fu-Sanda-Taiji, che si è svolto al Palazzetto dello Sport di Via delle Cernitrici a Carbonia. La manifestazione è stata organizzata dall’’ASD Wudang Kung Fu di Carbonia con il patrocinio e il contributo economico dell’’Amministrazione comunale. “Una giornata in cui hanno trionfato i valori della sana competizione sportiva. È stata una bellissima emozione vedere tantissimi bambini e ragazzi esibirsi in gare altamente spettacolari, sotto lo sguardo attento e commosso dei genitori, fieri dei loro piccoli campioncini in erba”, ha commentato il vicesindaco Gian Luca Lai che, insieme al presidente della commissione Sport del comune di Carbonia Manolo Cossu, ha premiato gli atleti vincitori.

[bing_translator]

Questa mattina, nella sede elettorale della coalizione che appoggia la candidata sindaca Valentina Pistis, è stato presentato il secondo assessore, della futura squadra di governo, in caso di risultato favorevole alle prossime elezioni amministrative del 10 giugno.

«Proseguendo il lavoro cominciato due settimane fa con Miriam Cabras, assessore delle Attività produttive, turismo, artigianato e commercio – ha detto Valentina Pistis, candidata alla carica di sindaco – questa mattina parliamo di politiche sociali, famiglia e sport. Tema delicato e decisivo per la nostra comunità. Abbiamo in programma per le prossime settimane, incontri e consultazioni con associazioni di volontariato e onlus, sindacati e consulte, l’obiettivo è quello di scrivere un programma il più condiviso possibile e ben centrato su quelle che sono le emergenze da arginare.»

Si tratta di Alberto Cacciarru, nato ad Iglesias, classe 1966, diploma di perito minerario geo tecnico, sposato e padre di due figli. Ex dipendente Alcoa, attualmente è responsabile di una società di logistica. Capogruppo in Consiglio comunale dal 2013 ad oggi e presidente della commissione Politiche sociali.   

 

[bing_translator]

La Copagri del Nord Sardegna, plaude per l’ottima organizzazione della fiera dell’Agricoltura in programma oggi e domani nel quartiere “San Nicola” di Ozieri. Un appuntamento fisso da diversi anni, affermano Paolo Ninniri e Tore Piana. “Le fiere sono energia per il territorio”, continuano Ninniri e Piana, “Il sistema fieristico di Ozieri e del Nord Sardegna, sostengono, è un passaporto fondamentale per l’internazionalizzazione del made in Sardynia e uno strumento imprescindibile per entrare nei mercati”, siamo convinti che la molteplicità, la varietà e la ricchezza del tessuto produttivo ma anche culturale e territoriale in senso lato della Sardegna debbano essere rappresentate dalle numerose fiere esistenti, come è quella di Ozieri. La specificità peculiare di ciascuna realtà fieristica, che deve rispecchiare le caratteristiche intrinseche del suo territorio, è ciò che rende forte l’intero comparto agricolo. La confederazione territoriale della COPAGRI del Nord Sardegna, metterà a disposizione le sue pur modeste strutture organizzative, a chiunque voglia organizzare momenti espositivi e/o mostre e Fiere.

Nonostante queste considerazioni positive, COPAGRI  si dichiara fortemente dispiaciuta, per la mancata autorizzazione all’esposizione di alcuni capi di Suini della razza autoctona riconosciuta dai registri genealogici “SU PORCU SARDU” da parte delle autorità sanitarie della Fiera di Ozieri, a favore di alcune aziende suinicole associate a COPAGRI e facenti parte della cooperativa della razza autoctona “SU PORCU SARDU”.

[bing_translator]

Il Consiglio regionale si appresta ad adottare l’inno ufficiale della Sardegna, un tema che era stato sollevato nei mesi scorsi dai Riformatori sardi, presentatori di una specifica proposta di legge che prevedeva un percorso condiviso tra i sardi per la  sua scelta.

Questa esigenza si può sintetizzare nella considerazione che Il popolo sardo è universalmente riconosciuto come una “nazione senza stato”. I sardi si sentono indissolubilmente legati – in qualunque parte del mondo essi si trovino – alle loro radici, alla loro storia, alla loro cultura, alle loro tradizioni. Questo è il messaggio che viene trasmesso dallo sventolio di una bandiera con l’effige dei quattro mori che, ovunque venga esposta, certifica la presenza della sardità ed accende in noi un profonda emozione di appartenenza.

Allo stesso modo l’inno sardo sarebbe un forte elemento simbolico, che consentirebbe di rafforzare ancora di più questo sentimento di unità e di coesione.

L’inno che viene proposto, “Procurad’e moderare”, il canto de “S’innu de su  patriottu sardu a sos feudatarios”, è certamente uno di quelli maggiormente amati.

La Sardegna può vantare antichi primati in ambito di “riconoscimento” identitario, attraverso la forza di brani musicali. Da “Cunservet Deu su Re” (1842) fino a quello proposto nel 2005, dal maestro sassarese Antonio Deiara, con un arrangiamento dei versi di Montanaru e la musica del grande Lao Silesu.

Ma esistono anche altri “canti della sarditá” che, per differenti ragioni, storiche, politiche, sociali, religiose, sono tutti capaci di suscitare emozioni profonde tra i sardi e possono dunque ragionevolmente rappresentarne l’identità;  tra questi l’inno della Brigata Sassari “Dimonios” ed il bellissimo canto d’amore “No poto reposare”, le cui note commuovono ogni sardo. Ed è stata anche avanzata l’autorevole opinione di scrivere un inno ex novo, coinvolgendo le migliori espressioni poetiche e musicali della Sardegna.

Chi deve scegliere dunque il “canto dei sardi” tra le diverse opzioni in campo?

La politica dice che lo deve scegliere il Consiglio regionale. Noi invece siamo convinti che nella decisione su un tema così fortemente evocativo deve essere coinvolto il popolo sardo. Viviamo, infatti, un momento storico particolarmente propizio per avviare un percorso di coinvolgimento della comunità sarda: le celebrazioni del 70° anniversario dello Statuto e la grande iniziativa legata all’inserimento del principio di insularità in Costituzione.

Coinvolgere le scuole, il mondo accademico, l’intera società sarda in una grande riflessione collettiva su questo rappresenterebbe una spinta potente in termini di rafforzamento di quell’orgoglio di appartenenza oggi così tenue ma di cui abbiamo tanto bisogno e di quelle positività ed entusiasmo indispensabili per far ripartire la nostra Isola anche sul piano economico.

La paura è che si stia si stia sprecando una preziosa occasione.

Perciò chiediamo al Consiglio regionale di riflettere sull’opportunità di fare della scelta dell’inno una mera “cosa di Palazzo”, che i sardi finirebbero per percepire come artificiale ed estranea.

Michele Cossa

Consigliere regionale Riformatori sardi

[bing_translator]

La Fiba Sardegna, presente ieri all’incontro svoltosi a Roma presso l’aula parlamentare dei capigruppo della Camera con lex commissario europeo Frits Bolkestein, esprime grande soddisfazione per le dichiarazioni del padre della direttiva Servizi Bolkestein «Spiagge sono beni e non servizi. Ldirettiva non va applicata a balneari».

È stata accolta con l’ovazione di tutte le imprese balneari, che da anni vivono con l’incubo della direttiva Bolkestein, vista come una tagliola, la notizia data dal padre della direttiva in persona.

Lo stesso ha, infatti, dichiarato che le concessioni balneari non sono servizi ma beni, e che pertanto la direttiva sulla libera circolazione dei servizi non va applicata alle concessioni delle spiagge.

La buona notizia è stata data nel corso del convegno “L’EURO, L’EUROPA E LA BOLKESTEIN SPIEGATI DA FRITS BOLKESTEIN”, organizzata oggi alla Camera dei deputati.

All’evento, moderato da Vittorio Macioce, caporedattore de Il Giornale”, hanno parteciperanno i rappresentanti di tutti gli schieramenti politici tra i quali: Matteo Salvini, Giorgia Meloni, Maria Stella Gelmini, Gian Marco Centinaio, Maurizio Gasparri, Carlo Fidanza, Deborah Bergamini,  Massimo Mallegni, Giorgio Mulé, Vittorio Sgarbi, Riccardo Zucconi, Sandra Lonardo, Edoardo Rixi, Roberto BagnascoRoberto Cassinelli, Lorenzo Viviani, Gianni Alemanno, Paolo Ripamonti,  Stefania Pucciarelli, Sara Foscolo, Manuela Gagliardi, Franco Vazio, Sergio Battelli, Gregorio De Falco, Luciano Monticelli, Marco Scajola, Angelo Vaccarezza, Ugo Capellacci e tanti altri politici.

Ora spetterà al nuovo governo recepire queste indicazioni con un atto normativo che tuteli le 30.000 imprese balneari italiane davanti a un’Europa non più matrigna come molti hanno creduto o voluto far credere.

«Ci si auspica che anche il governo regionale della Sardegna prenda atto di queste autorevoli dichiarazioni», commenta Gianluigi Molinari, coordinatore regionale Fiba Confesercenti

[bing_translator]

 

Martedì 24 aprile, a Cagliari, gli appuntamenti con il festival Echi lontani ritornano con una serata interamente dedicata al flauto.

Alle 21.00, nella Chiesa monumentale di Santa Chiara, arriva Stefano Bet, tra i più innovativi flautisti italiani della sua generazione, per un concerto intitolato D”el sonar con ogni sorte de flauti, arie, balli e variazioni in Friuli, a Venezia, e nell’Europa tra Rinascimento e Barocco”.

Per l’occasione il musicista friuliano proporrà un programma eclettico e articolato che permetterà al pubblico di gettare uno sguardo attento alla musica strumentale del periodo compreso tra il Rinascimento e il primo Barocco.

Saranno proposti brani di autori come Silvestro Ganassi dal Fontego (tra i primi a dare alle stampe metodi per l’apprendimento degli strumenti musicali), Girolamo Dalla Casa, Giovanni Bassano (figura chiave nello sviluppo del gruppo strumentale della Basilica di San Marco a Venezia),  (musicista fiammingo che, trasferitosi in Italia influì sullo sviluppo della musica tardo rinascimentale), sino a Marc’Antonio de Pordenon, Salomone Rossi, John Dowland, Thomas Morley, trad. Sefardi, Giulio Caccini, Alessandro Orologio, Jakob van Eyck.

L’appuntamento di martedì inaugura la sezione “Feste musicali per Sant’Efisio” del festival.

[bing_translator]

Novità e aggiornamenti nel programma di Jazz Island for UNESCO, la due giorni di musica, natura e cultura con cui si celebra, il 29 e il 30 di questo mese in varie località della Sardegna, l’appuntamento annuale dell’International Jazz Day promosso dall’UNESCO: un cartellone di eventi organizzato dalla rappresentanza sarda dell’Associazione Italiana Giovani per l’UNESCO, l’Ente Musicale di Nuoro (responsabile dei Seminari Jazz che da trent’anni si tengono ogni estate, tra fine agosto e i primi di settembre, nel capoluogo barbaricino), l’associazione culturale Time in Jazz di Berchidda (titolare dell’omonimo festival fondato nel 1988 e diretto da Paolo Fresu), e la rassegna JazzAlguer (in corso ad Alghero, dallo scorso dicembre fino al prossimo luglio).

La prima notizia riguarda l’evento inaugurale di domenica 29 aprile, in programma all’Asinara, l’isola parco di Porto Torres: sono andati esauriti i posti disponibili per Asinara Trekkin’ Jazz, curato da Time in Jazz in collaborazione con Escursi.com, portale online sul mondo escursionistico della Sardegna, con il patrocinio e il sostegno del Comune di Porto Torres e la collaborazione del Parco Nazionale dell’Asinara – Area Marina Protetta. Sopraggiunti problemi logistici hanno costretto a limitare il numero di partecipanti sotto la prima soglia stabilita di 450 posti. Tutto confermato, comunque, per quanti hanno effettuato per tempo la prenotazione per la giornata sull’isola: dopo il ritrovo dei partecipanti alle 7.45, partenza alle 8.30 da Porto Torres a bordo del traghetto Delcomar alla volta dell’Asinara per un suggestivo percorso di trekking di circa sette chilometri con guide esclusive del Parco Nazionale, coordinato dal team di Escursi.com: un viaggio in un luogo da sogno, popolato da piante e animali unici, in compagnia della musica della Funky Jazz Orchestra, street band di casa a Berchidda diretta dal trombettista Antonio Meloni, con la sua trascinante miscela di brani tra funky, jazz, pop, rock e arrangiamenti originali.

Novità anche per l’appuntamento nell’altra isola che offre il suo scenario alla due giorni dell’International Jazz Day in terra sarda: da domenica 22 a mezzogiorno sarà infatti possibile prenotarsi per il trekking musicale in programma lunedì 30 a Tavolara, tramite l’apposito form pubblicato sul sito www.timeinjazz.it e nella pagina facebook di Jazz Island for UNESCO. L’eccezionalità dell’evento – a cura di Time in Jazz e della rappresentanza regionale dell’Associazione Italiana Giovani per l’UNESCO in collaborazione con l’Area Marina Protetta di Tavolara Punta Coda Cavallo e i comuni di Loiri Porto San Paolo, di San Teodoro e di Olbia con il contributo della Fondazione di Sardegna – prevede la partecipazione di un massimo di 150 persone, per cui è necessario accreditarsi.

Il programma di Tavolara Trekkin’ Jazz (questo il titolo) propone una passeggiata/laboratorio lungo il Sentiero del Prolago (circa 2 km) alla scoperta delle sue specificità naturalistiche, e gli interventi musicali del violoncellista olandese Ernst Reijseger, uno dei più originali e rappresentativi esponenti della musica di improvvisazione europea, con il Cuncordu e Tenore de Orosei, tra i complessi di primissimo piano nel campo delle musiche vocali della Sardegna, con il suo repertorio che abbraccia entrambe le forme della tradizione vocale del suo paese: quella del canto sacro, tipica delle confraternite religiose, e quella profana del canto a tenore, iscritto nel 2008 dall’UNESCO nella lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’Umanità.

[bing_translator]

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10216360539394018/

E’ stato inaugurato questa mattina, a Nuxis, un monumento “Per non dimenticare i 6 lavoratori morti nella miniera “Sa Marchesa” di Nuxis “. L’iniziativa, voluta dallo Speleo Club di Nuxis e patrocinata dal comune di Nuxis, ha visto la partecipazione, tra gli altri, dei sindaci dei tre Comuni in cui risiedevano le vittime: Nuxis (Pier Andrea Deias), Perdaxius (Gianfranco Trullu) e Narcao (Danilo Serra); dell’ex sindaco di Nuxis Antonello Pilloni, del consigliere regionale dell’Udc Gianluigi Rubiu, del presidente della Fondazione del Cammino Minerario di Santa Barbara Giampiero Pinna e dell’ex parroco di Nuxis don Silvano Cani.

Dopo l’introduzione del presidente dello Speleo Club, Roberto Curreli, don Silvano Cani ha benedetto il monumento, nel quale sono riportati i nomi delle 6 vittime e le date della loro tragica scomparsa (Paolino Nonnis e Giovanni Efisio Obino, 18 aprile 1955; Raffaele Mei, 7 marzo 1959; Efisio Fois, 12 febbraio 1960; Giuseppe Cau e Francesco Cadoni, 14 febbraio 1969); sono intervenuti quindi i tre sindaci e, infine, don Silvano Cani ha recitato il Padre Nostro.

Al termine, sul piazzale del sito, si sono succeduti alcuni interventi e la giornata si è conclusa con un buffet.

                                                                 

[bing_translator]

Oggi Carbonia è il principale polo del kung fu a livello regionale. Al Palazzetto dello Sport di via delle Cernitrici, alle ore 9.30 di stamane, infatti, sono iniziate le prime gare del campionato regionale di Wushu-Kung Fu-Sanda-Taiji, organizzato dall’’ASD Wudang Kung Fu di Carbonia con il patrocinio e il contributo economico dell’’Amministrazione comunale. Una lunga giornata all’’insegna delle arti marziali, che si protrarrà per tutto il pomeriggio, per poi culminare con le premiazioni alle ore 17.00.

«Sono centinaia gli atleti che hanno preso parte a questa manifestazione che il comune di Carbonia ha deciso di sostenere nella piena consapevolezza dell’’importanza dello sport in generale – e del Kung Fu nel caso specifico – come fattore di aggregazione, integrazione e socializzazione per tanti giovani del nostro territorio»”, ha affermato il vicesindaco Gian Luca Lai, presente all’iniziativa.