L’assessore Pierluigi Caria ed il presidente della Commissione Attività produttive del Consiglio regionale, Luigi Lotto, hanno incontrato ieri una delegazione delle associazioni ARAS ed APA guidata dai commissari straordinari, Enrico Leccisi e Vito Tizzano, e dal rappresentante dell’Associazione italiana allevatori (AIA), Vincenzo Greco. Al tavolo hanno inoltre partecipato i rappresentanti degli assessorati della Programmazione e del Personale.
L’incontro ha visto tutti i partecipanti impegnati a trovare una soluzione condivisa sulla gestione delle sofferenze finanziarie che interessano l’Associazione regionale allevatori della Sardegna (ARAS) e le Associazioni provinciali allevatori (APA).
Alla luce del dissesto di bilancio in cui versano ARAS ed APA, motivo di forte preoccupazione di istituzioni, dipendenti e allevatori, la Regione ha più volte ribadito che vanno tutelati i posti di lavoro e le mansioni svolte dalle 5 associazioni nelle aziende zootecniche isolane: dall’assistenza tecnica sul benessere degli animali alla gestione dei libri genealogici delle razze.
Ad oggi, ARAS conta 299 dipendenti e le 4 APA complessivamente 81. Secondo un primo calcolo potrebbero essere accompagnati alla pensione fra le 10 e le 15 persone sul totale generale. Garantiti i lavoratori e le prestazioni per le imprese agricole, la Regione è disponibile a trattare sulla stipula di una nuova convenzione con un aumento delle mansioni e quindi delle risorse. Per poter procedere, Pierluigi Caria ha chiesto ai Commissari di avere e di visionare un piano aziendale che sia sostenibile con la nuova riorganizzazione. Nel ribadire la totale volontà della Giunta a trovare le giuste soluzioni, è stata inoltre chiesta garanzia affinché la filiera delle attività e della gestione del futuro organismo rimangano in Sardegna, così come è stata avanzata la proposta di rivedere lo statuto e i suoi organi di rappresentanza.
All’orizzonte ci sono tre ipotesi di riforma: nella prima si procederebbe alla costituzione di una nuova associazione privata, che stipulerebbe direttamente con la Regione convenzioni a lungo termine, associazione che quindi assorbirebbe i dipendenti sia di ARAS che delle 4 APA. All’interno di essa potrebbero nascere due sottosezioni, che andrebbero di fatto a seguire le attività svolte dalle attuali 5 associazioni. Altra ipotesi, qualora fosse autorizzata una deroga governativa, riguarda il transito con concorso di un numero ancora non definibile di lavoratori all’interno di Laore Sardegna. La parte rimanente andrebbe invece inquadrata fra le fila del nuovo soggetto privato che, come nel primo caso, stipulerebbe direttamente con la Regione convenzioni a lungo termine. Terza ipotesi, avente le medesime finalità di salvaguardia dell’organico e di continuità dei servizi agli allevatori, vedrebbe costituito un nuovo soggetto giuridico, derivante dalla trasformazione di ARAS in una società di servizi a partecipazione pubblico/privata, parallelamente alla riorganizzazione delle 4 APA in un’unica associazione regionale.
Pierluigi Caria ha proposto di incontrare a breve, insieme ai Commissari, le rappresentanze sindacali così da illustrare i possibili scenari che potrebbero portare alla chiusura della vertenza. Nei primi giorni di maggio il titolare dell’Agricoltura, il collega del Personale, Filippo Spanu, e una delegazione di consiglieri regionali parteciperanno a una serie di incontri tecnico-politici in programma al ministero della Funzione pubblica e in quello delle Politiche agricole, alimentari e forestali.
«Abbiamo fatto un importante passo avanti. Stiamo battendo tutte le strade possibili per salvare i posti di lavoro e garantire al contempo professionalità importanti al mondo allevatoriale sardo.» Così Pierluigi Caria che ha aggiunto: «Abbiamo un mandato forte dall’intero Consiglio regionale, anche per reintegrare i dipendenti APA licenziati alcune settimana fa, e con tutta la politica e i portatori di interesse siamo disponibili a collaborare per chiudere quanto prima questa crisi che abbiamo ereditato noi, i lavoratori e gli allevatori della Sardegna».
«Apprezziamo l’impostazione data dalla Regione e con l’ultimo confronto possiamo dire di aver imboccato concrete strade per una possibile chiusura della vertenza.» Lo ha detto il Commissario Enrico Leccisi, mentre il collega Vito Tizzano ha commentato: «Rimane ancora tanto da fare ma siamo convinti che, con il clima collaborativo che caratterizza i tavoli di confronto, la via d’uscita sia sempre più vicina».