19 July, 2024
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«Siamo orgogliosi di voi. Avete realizzato un bellissimo progetto didattico-educativo che è stato meritatamente premiato in Senato. Un riconoscimento che dà lustro all’intera città di Carbonia.»

Così il sindaco Paola Massidda si è congratulato con le insegnanti e gli studenti della classe 5ª F dell’Istituto Comprensivo Deledda-Pascoli con sede a Cortoghiana.
I ragazzi della scuola hanno partecipato con successo al Progetto didattico-educativo “Vorrei una legge che…” promosso dal Senato della Repubblica nell’ambito delle iniziative rivolte al mondo della scuola e in collaborazione con il ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
L’iniziativa ha coinvolto le ultime classi delle scuole primarie e le prime classi delle scuole secondarie di primo grado. Gli studenti, dopo aver approfondito insieme ai loro insegnanti un tema che li ha particolarmente interessati, hanno proposto ed illustrato in forma creativa un vero e proprio “disegno di legge”.
Soddisfazione è stata espressa anche dall’assessore della Pubblica istruzione Valerio Piria, che «si è complimentato con i ragazzi per la qualità del lavoro realizzato. Siamo convinti che, attraverso progetti di questo tipo, le nuove generazioni possano comprendere meglio l’importanza del confronto democratico e del senso civico, avvicinandosi nel contempo alle Istituzioni».
Il progetto della classe 5ª F è stato apprezzato dalla commissione di Valutazione e stamattina, alle ore 12.00, è stato illustrato nei minimi dettagli in Senato, dove i ragazzi hanno ricevuto un prestigioso premio. La Commissione ha valutato positivamente la rilevanza del tema scelto dagli studenti dell’Istituto Comprensivo Deledda-Pascoli, l’originalità dell’idea e l’efficacia espressiva degli elaborati.
L’Amministrazione Comunale si complimenta con i docenti e gli studenti del nostro Istituto per l’ottimo risultato raggiunto

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L’assessore Pierluigi Caria ed il presidente della Commissione Attività produttive del Consiglio regionale, Luigi Lotto, hanno incontrato ieri una delegazione delle associazioni ARAS ed APA guidata dai commissari straordinari, Enrico Leccisi e Vito Tizzano, e dal rappresentante dell’Associazione italiana allevatori (AIA), Vincenzo Greco. Al tavolo hanno inoltre partecipato i rappresentanti degli assessorati della Programmazione e del Personale.
L’incontro ha visto tutti i partecipanti impegnati a trovare una soluzione condivisa sulla gestione delle sofferenze finanziarie che interessano l’Associazione regionale allevatori della Sardegna (ARAS) e le Associazioni provinciali allevatori (APA).
Alla luce del dissesto di bilancio in cui versano ARAS ed APA, motivo di forte preoccupazione di istituzioni, dipendenti e allevatori, la Regione ha più volte ribadito che vanno tutelati i posti di lavoro e le mansioni svolte dalle 5 associazioni nelle aziende zootecniche isolane: dall’assistenza tecnica sul benessere degli animali alla gestione dei libri genealogici delle razze.

Ad oggi, ARAS conta 299 dipendenti e le 4 APA complessivamente 81. Secondo un primo calcolo potrebbero essere accompagnati alla pensione fra le 10 e le 15 persone sul totale generale. Garantiti i lavoratori e le prestazioni per le imprese agricole, la Regione è disponibile a trattare sulla stipula di una nuova convenzione con un aumento delle mansioni e quindi delle risorse. Per poter procedere, Pierluigi Caria ha chiesto ai Commissari di avere e di visionare un piano aziendale che sia sostenibile con la nuova riorganizzazione. Nel ribadire la totale volontà della Giunta a trovare le giuste soluzioni, è stata inoltre chiesta garanzia affinché la filiera delle attività e della gestione del futuro organismo rimangano in Sardegna, così come è stata avanzata la proposta di rivedere lo statuto e i suoi organi di rappresentanza.

All’orizzonte ci sono tre ipotesi di riforma: nella prima si procederebbe alla costituzione di una nuova associazione privata, che stipulerebbe direttamente con la Regione convenzioni a lungo termine, associazione che quindi assorbirebbe i dipendenti sia di ARAS che delle 4 APA. All’interno di essa potrebbero nascere due sottosezioni, che andrebbero di fatto a seguire le attività svolte dalle attuali 5 associazioni. Altra ipotesi, qualora fosse autorizzata una deroga governativa, riguarda il transito con concorso di un numero ancora non definibile di lavoratori all’interno di Laore Sardegna. La parte rimanente andrebbe invece inquadrata fra le fila del nuovo soggetto privato che, come nel primo caso, stipulerebbe direttamente con la Regione convenzioni a lungo termine. Terza ipotesi, avente le medesime finalità di salvaguardia dell’organico e di continuità dei servizi agli allevatori, vedrebbe costituito un nuovo soggetto giuridico, derivante dalla trasformazione di ARAS in una società di servizi a partecipazione pubblico/privata, parallelamente alla riorganizzazione delle 4 APA in un’unica associazione regionale.

Pierluigi Caria ha proposto di incontrare a breve, insieme ai Commissari, le rappresentanze sindacali così da illustrare i possibili scenari che potrebbero portare alla chiusura della vertenza. Nei primi giorni di maggio il titolare dell’Agricoltura, il collega del Personale, Filippo Spanu, e una delegazione di consiglieri regionali parteciperanno a una serie di incontri tecnico-politici in programma al ministero della Funzione pubblica e in quello delle Politiche agricole, alimentari e forestali.

«Abbiamo fatto un importante passo avanti. Stiamo battendo tutte le strade possibili per salvare i posti di lavoro e garantire al contempo professionalità importanti al mondo allevatoriale sardo.» Così Pierluigi Caria che ha aggiunto: «Abbiamo un mandato forte dall’intero Consiglio regionale, anche per reintegrare i dipendenti APA licenziati alcune settimana fa, e con tutta la politica e i portatori di interesse siamo disponibili a collaborare per chiudere quanto prima questa crisi che abbiamo ereditato noi, i lavoratori e gli allevatori della Sardegna».

«Apprezziamo l’impostazione data dalla Regione e con l’ultimo confronto possiamo dire di aver imboccato concrete strade per una possibile chiusura della vertenza.» Lo ha detto il Commissario Enrico Leccisi, mentre il collega Vito Tizzano ha commentato: «Rimane ancora tanto da fare ma siamo convinti che, con il clima collaborativo che caratterizza i tavoli di confronto, la via d’uscita sia sempre più vicina».

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Senorbì, Assessore Paci programmazione territoriale Trexenta

L’assessore regionale della Programmazione e Bilancio Raffaele Paci ha presentato oggi a Senorbì il progetto di sviluppo della Trexenta.

La Trexenta progetta il suo futuro, per creare lavoro, generare sviluppo, combattere lo spopolamento e integrare le fasce più deboli della popolazione. Lo fa all’interno della programmazione territoriale della Regione, avviando il tavolo istituzionale allargato al partenariato economico e sociale. Nove Comuni (Gesico, Guamaggiore, Guasila, Ortacesus, Pimentel, Selegas, Senorbì, Siurgus Donigala e Suelli) associati in un’unica Unione e poco più di 16mila abitanti per un unico progetto, presentato all’assessore Raffaele Paci ospite del sindaco Adalberto Sanna, a Casa Lonis, in piazza Municipio, a Senorbì. Il progetto punta ad innescare processi sinergici nei settori del patrimonio archeologico-naturalistico, agroalimentare e storico-culturale del territorio per generare processi virtuosi in campo economico e di conseguenza contrastare lo spopolamento e incentivare l’integrazione sociale delle fasce più deboli della cittadinanza.

«Stiamo investendo moltissimo sui territori – spiega l’assessore Raffaele Paci -. È fondamentale, per sostenere la crescita e lo sviluppo di tutta la Sardegna, partire dalle singole zone che puntano sui loro punti di forza, sulle loro specialità, sulle loro caratteristiche. Su un patrimonio unico al mondo e non replicabile in alcun modo, su prodotti che non si trovano da nessun altra parte e su un ambiente straordinario. Questo è alla base della nostra programmazione territoriale, progetti esclusivi perché nati da territori con caratteristiche esclusive, con l’impegno di tutte le istituzioni e l’irrinunciabile contributo delle imprese. E poi ci sono poche, ma chiare, regole d’ingaggio: la proposta può essere fatta almeno da un’Unione e non da un unico Comune, meglio ancora se più Unioni si alleano per coinvolgere una parte più ampia del territorio; devono essere necessariamente coinvolti i privati; i progetti devono arrivare dal basso e, una volta firmata la convenzione, essere realizzati entro 36 mesi. E devono essere progetti di ampio respiro con ricadute in una zona quanto più possibile ampia. Da parte nostra c’è la assoluta garanzia che i progetti, una volta approvati, saranno realmente finanziati. C’è grande entusiasmo in tutte le zone della Sardegna coinvolte nella programmazione territoriale, ormai quasi il 90% – conclude Raffaele Paci-. E sono sicuro che anche questo territorio riuscirà a realizzare un progetto utile a favorire lo sviluppo e creare le condizioni per offrire anche qui un futuro ai nostri giovani.»

Gli obiettivi e le azioni proposte nel progetto puntano a raggiungere 6 obiettivi principali: incentivare le produzioni legate alle vocazioni agro-pastorali di qualità; migliorare i servizi di comunità per favorire il contrasto allo spopolamento; valorizzare il patrimonio ambientale, integrandolo con le attività di sviluppo turistico del territorio e creando sinergie con il comparto culturale-archeologico e con quello delle produzioni agroalimentari; migliorare la viabilità, i trasporti e la connettività; sviluppare percorsi formativi adeguati alle vocazioni economiche del territorio; potenziare i servizi di welfare. Con la manifestazione d’interesse presentata oggi si avvia il percorso di condivisione con la Regione che, dopo tutti gli step tecnici, porterà all’approvazione finale e al finanziamento.

Dalla Giunta sono stati già stanziati per la Trexenta 71 milioni e mezzo di euro. In particolare, 46 milioni e 800mila euro del Patto per la Sardegna permetteranno di realizzare il bivio di Senorbì e il bivio di Monastir sulla Statale 128; 20 milioni sono destinati a controllo e sicurezza delle linee ferroviarie regionali; 4,3 milioni finanziano le politiche di Iscol@ e 230mila la manutenzione delle strade.

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Lo svolgimento di un corso-concorso, l’ampliamento degli spazi per le procedure di mobilità ed il via libera all’ipotesi del contratto. Sono i temi delle delibere, approvate oggi dalla Giunta su proposta dell’assessore al Personale Filippo Spanu, che riguardano i dirigenti dell’Amministrazione e degli enti della Regione.
Viene delineato, con l’aggiornamento del Piano Triennale del Fabbisogno 2017-2019, il nuovo quadro del reclutamento delle figure apicali per un totale di 29 unità da inserire negli organici dell’Amministrazione e del Corpo Forestale.

14 posti, suddivisi tra l’area amministrativa e l’area tecnica, saranno assegnati con il corso-concorso che la Regione ha deciso di bandire nelle prossime settimane (di cui due unità per Enas secondo il relativo programma assunzionale). Altri 10 (dei quali 4 già coperti) vengono attribuiti attraverso procedure di mobilità mediante cessione del contratto. 7 posti sono destinati al concorso per il Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale.
L’Aspal viene autorizzata a gestire in modo autonomo le procedure concorsuali per il reclutamento di una unità di personale con qualifica dirigenziale prevista nel Piano triennale del fabbisogno.
Allo stesso modo si consente ad Agris di gestire autonomamente le procedure concorsuali per il reclutamento di 2 nuovi dirigenti.

«L’assunzione di nuovi dirigenti – sottolinea l’assessore Filippo Spanu – è una priorità di fronte alle gravi carenze negli organici che si vanno delineando. E’ necessario garantire la piena funzionalità all’intero apparato organizzativo della Regione e per questo siamo intervenuti sul programma assunzionale. Ripartiamo con il corso-concorso dopo la sentenza del Tar che aveva bloccato il precedente bando. Era urgente riattivare la procedura finalizzata all’inserimento negli organici dell’Amministrazione di figure di gestire in modo efficace i processi decisionali. La delibera – conclude l’assessore del Personale – ha avuto il consenso unanime delle organizzazioni sindacali con le quali la Giunta ha concordato di presentare in tempi brevi un disegno di legge con interventi urgenti sul reclutamento dei dirigenti.»

La Giunta ha poi dato il via libera all’ipotesi di contratto collettivo di lavoro dei dirigenti del comparto dell’Amministrazione e degli Enti e della Agenzie regionali.
Il periodo temporale riguarda il triennio 2016-2018. Le parti hanno ritenuto di riconoscere immediatamente gli adeguamenti retributivi e rinviare l’esame degli altri istituti di carattere normativo.
«La scelta di fondo che ha guidato le decisioni sui punti dell’accordo – precisa Filippo Spanu – è fondata sulla tendenziale equiparazione del trattamento economico dei dirigenti a quella dei dirigenti degli altri comparti della pubblica amministrazione. Tale ravvicinamento è un elemento essenziale per garantire e rendere funzionale la mobilità delle figure apicali tra le diverse amministrazioni attualmente molto limitata.»
Entro 30 giorni il Coran dovrà stipulare un nuovo accordo con i sindacati per definire gli istituti in grado di dare attuazione, a partire da quest’anno, al nuovo sistema di valutazione dei dirigenti sulla base di due criteri: l’aggravio delle responsabilità che deriva alle strutture dalla copertura temporanea delle posizioni dirigenziali scoperte e il conseguimento di obiettivi di particolare valore strategico.

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La sala biblioteca del Teatro delle Saline, a Cagliari, ha ospitato la conferenza stampa di presentazione di “1 €uro festival”. L’edizione 2018 segna il raggiungimento della maggiore età artistica del percorso creato dalla Compagnia Akròama nel 2000. Ai lavori di presentazione della rassegna hanno partecipato Enrico Murgia (capo di gabinetto assessorato regionale cultura), Paolo Frau (assessore comunale della Cultura) e Lelio Lecis (direttore artistico e regista della compagnia Akròama). «Il festival – ha detto Marina Mura, direttore della compagnia Akròama – è un’oasi di promozione e divulgazione delle produzioni emergenti del teatro sardo. Siamo grati alle istituzioni per le attenzioni che ci riservano». “1 €uro festival” prevede dieci spettacoli su due turni, più due opere fuori abbonamento, dall’1 maggio all’8 giugno.

«Il festival è un momento magico e importante delle produzioni e degli spettacoli in Sardegna. Siamo contenti di aver finanziato con sei milioni e ottocentomila euro il settore. Adesso, anche grazie ai suggerimenti degli operatori, tra questi il direttore e regista Lelio Lecis, mettiamo mano alle criticità della legge 18 del ‘96», ha aggiunto Enrico Murgia. Arte, suoni e passione. Per Paolo Frau «una pluralità artistica che rende da sempre imperdibile la rassegna. Appuntamenti come quelli con Piero Marras e il Teatro di Sassari, sono imperdibili. Cagliari, anche con queste proposte, conferma di poter stare tra le prime dieci città-capoluogo in Italia con la migliore media spettacoli/residenti».

«Portiamo in scena una pluralità di proposte tese a fondere le migliori capacità espressive teatrali. Ma anche un fresco spaccato di vivacità creativa, contaminazioni, artisti di grido e musica», ha sottolineato Lelio Lecis. Il direttore artistico della compagnia Akròama ha rimarcato un aspetto: «Le particolari e accessibili condizioni di ingresso rispondono alla nostra filosofia: puntiamo a catturare il pubblico e allenarlo a seguire le arti teatrali con continuità. 1 €uro festival è nato nel 2000 con un progetto triennale, per approcciarsi agli spettatori con limitate capacità economiche e distanti culturalmente dai teatri. Direi che ci siamo riusciti: vantiamo due turni e a quindici giorni dalla prima rappresentazione, sono stati già sottoscritti quattrocento abbonamenti».

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«Siamo molto soddisfatti, è stato un anno complicato perché la sentenza della Corte Costituzionale ci ha obbligati a rivedere alcune impostazioni del Bilancio, anche se puramente formali. Ma è stato anche un anno in cui abbiamo ottenuto risultati importanti, soprattutto in termini di risanamento dei conti con una forte riduzione del debito, certezza delle entrate, tempi più rapidi nei pagamenti, forte riduzione dell’abbandono scolastico, impegno sulle politiche sociali come nessun altra regione italiana, certificazione di tutti i fondi europei della programmazione 2007-2013. Continueremo su questa strada, per garantire solidità e trasparenza dei conti a tutela delle casse della Regione e di tutti i cittadini.» L’ha detto il presidente della Regione Francesco Pigliaru dopo la parifica del Bilancio 2016 della Regione da parte della Corte dei Conti.

Secondo l’assessore del Bilancio, Raffaele Paci, uno dei risultati più importanti raggiunti nel rendiconto 2016 è stato sicuramente la forte riduzione del debito attraverso l’abbattimento di residui passivi e perenzioni. Proprio la riduzione del debito pubblico è stata indicata ieri come priorità assoluta per le pubbliche amministrazioni italiane da parte del Fondo monetario internazionale. «Sull’indebitamento complessivo della Regione abbiamo ottenuto risultati senza precedenti – ha detto Raffaele Paci -. I residui passivi, ovvero le somme da pagare, sono passati da 5 miliardi del 2013 a 3,2 miliardi del 2016; i residui attivi, cioè le somme da incassare, da 4 a 3,7 miliardi. Questo significa che invece di avere un debito occulto di 1 miliardo come nel 2013, la Regione nel 2016 ha registrato un attivo di 500 milioni. Le perenzioni sono calate da 2,3 a 1,3 miliardi. La percentuale fra impegni di spesa e stanziamenti è migliorata passando all’82,1% del 2016 dal 76,7% del 2015. I tempi di pagamento sono molto migliorati e sono inferiori rispetto alla media nazionale. Sono numeri che parlano chiaro – ha sottolineato Raffaele Paci -, frutto di un duro e non facile impegno quotidiano, che oggi la Corte ha riconosciuto con la parifica».

La chiusura del Bilancio 2016 è stato poi reso particolarmente complicato dalle norme del bilancio armonizzato, di non facile lettura, sia nella interpretazione che nella applicazione, e dalle indubbie difficoltà ad affrontare i cambiamenti organizzativi che dall’armonizzato derivano. Va infatti ricordato che, sebbene lo Stato pretenda dalle amministrazioni regionali il bilancio armonizzato, per se stesso non l’ha ancora applicato, continuando a rinviarlo. «La Sardegna sul bilancio armonizzato non ha fatto sperimentazione – ha aggiunto Raffaele Paci -, ci siamo trovati di fronte a norme nuove e complesse, spesso farraginose, e da questo sono dipesi i ritardi, che però stiamo recuperando pienamente».

«La Regione ha speso e rendicontato tutte le risorse della programmazione 2007-2013. E lo ha fatto esattamente nei tempi previsti dalla normativa europea – ha spiegato Raffaele Paci -, senza neanche un giorno di ritardo: la normativa prevedeva che si potesse rendicontare fino a marzo 2017, e noi abbiamo rendicontato tutti i fondi nei tempi previsti. Per quanto riguarda il ciclo 2014-2020, di fatto si è partiti nel 2016, perché prima è necessario definire tutte le non semplici procedure gestionali. Stiamo accelerando sulla spesa dei fondi, siamo in linea con le altre regioni e contiamo di centrare tutti gli obiettivi previsti.»

«Abbiamo certezza delle entrate, che sono aumentate, e abbiamo ottenuto regole chiare con la chiusura delle norme di attuazione – ha ricordato Raffaele Paci -. La Corte nella sua relazione sollecita giustamente la capacità della Regione di ottenere tutte le risorse che ci spettano. E questo è un impegno quotidiano, dei miei uffici e mio personale, grazie anche alla chiusura da parte di questa Giunta della Vertenza Entrate, con le norme di attuazione, dopo oltre dieci anni di attesa. Continueremo a governare la Regione con il massimo dell’impegno: per questo apprezziamo le sollecitazioni che arrivano dalla Corte dei Conti, e sono sicuro che continueremo a ottenere risultati importanti per la Sardegna.»

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Aderendo alla campagna nazionale “Cessate il fuoco! Fermiamo le guerre in Medio Oriente”, la Rete della Pace della città di Iglesias ha organizzato per lunedì 23 aprile l’iniziativa “Passi e gesti di pace”.

Gli 0rganizzatori hanno rivolto l’invito a partecipare a tutte le classi e tutti i cittadini, dalle ore 9.30 e per tutta la giornata, in piazza Sella, per esprimere un gesto di pace offrendo una scatola di colori, un fiore, un rametto d’olivo, un disegno in dono per i bambini profughi a causa delle guerre (solo in Siria i piccoli rifugiati sono 600.000 di cui il 70% non scolarizzati).

Alle ore 17.00 è prevista l’iniziativa “Parliamo di pace, di nonviolenza, di fraternità”, libere espressioni multiculturali.

Alle ore 19.00 si svolgerà una fiaccolata da piazza Sella a piazza Municipio, attraversando il centro storico.

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pigliaru delegazione cinese

Il presidente della Regione Francesco Pigliaru ha ricevuto questo pomeriggio, nella sala Emilio Lussu a Villa Devoto, i rappresentanti della Fondazione cinese WCCO: Irene Pivetti, (AD Only Italia e membro del Direttivo della Fondazione), Chaney Cheng (AD Fondo di Investimento Governativo) e Alberto Farci (segreteria Only Italia e Responsabile progetti di sviluppo), accompagnati dal responsabile tecnico di progetti di sviluppo Bonaventura Meloni e dall’avvocato Giuseppe Luigi Cucca.
I rappresentanti di WCCO hanno illustrato al presidente Pigliaru le attività della Fondazione, che ha cinque sedi in Cina e opera in Italia attraverso Only Italy, che si occupa in particolare di internazionalizzazione.
Nel corso della presentazione è stato sottolineato che il settore di maggiore interesse per WCCO nel dialogo con la Sardegna è quello dell’industria turistica: obiettivo è strutturare un costante flusso turistico dalla Cina mirato a target specifici, interessati ad ambiente, qualità della vita, longevità e agroalimentare d’eccellenza.

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Si è svolta questo pomeriggio, a Carbonia, una visita informale del Direttore Generale ATS Fulvio Moirano che ha incontrato il Direttore dell’Area Socio sanitaria Maddalena Giua.

«E’ stato un incontro proficuo – seguito da una visita presso il reparto di Emodialisi del Presidio ospedaliero Sirai – nel quale si è discusso dei problemi dell’Area e di modalità e impegni precisi per l’immediata risoluzione degli stessi», si legge in una nota della ASSL 7.

Il direttore generale, in particolare, s’è impegnato a destinare all’ASSL di Carbonia le risorse necessarie per importanti interventi, tra i quali:

1) acquisto di 2 ambulanze;

2) acquisto di letti elettrici per le esigenze dei due presidi di Carbonia e Iglesias;

3) Interventi di manutenzione straordinaria per i presidi di Carbonia e Iglesias.

In particolare per il Sirai:

Acquisto dell’ecocardiografo

Impianto di condizionamento per tutto il Presidio;

Interventi nel Reparto di Emodialisi

Acquisto di attrezzature per il Reparto di Rianimazione

In particolare per il CTO:

Acquisto di un Apparecchio Telecomandato e di un Mammografo.

«E’ stato un momento di confronto molto importante – ha commentato il direttore generale Fulvio Moirano – che mi ha permesso di verificare direttamente l’impegno del personale a supporto di un servizio fondamentale per la salute di tanti pazienti.»

«Stiamo lavorando per risolvere i problemi – ha concluso Maddalena Giua – e la Direzione ATS ci sta supportando per garantire servizi di qualità ai cittadini di questo territorio.»

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alluvione
Nuove risorse per i territori della Sardegna colpiti dall’alluvione 2013.

«Oltre 4,7 milioni di euro di risorse residue saranno a disposizione dei comuni di Olbia, Padru, Galtellì e delle Province di Sassari e Nuoro per nuovi interventi di ricostruzione per i danni dell’alluvione 2013 – ha detto l’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano sul Piano che prevede l’utilizzo di cifre residue sulla contabilità speciale disposte, tra il 2013 e il 2016, per fronteggiare la situazione emergenziale e una prima ricostruzione -. Il Dipartimento nazionale di Protezione civile ha infatti dato il via libera al Piano degli ulteriori interventi connessi con l’emergenza, approvato lo scorso marzo in Giunta, un’azione necessaria per superare la situazione di criticità e dare gambe alla ripresa economica dei territori colpiti.»

Il Piano, approvato con delibera n. 13/30 del 13 marzo, prevede uno stanziamento totale di 4.777.241,28 euro sia per il completamento di interventi di ricostruzione già programmati che per nuovi interventi di ricostruzione, tutti relativi all’emergenza del 18 novembre 2013. Al comune di Olbia vanno 1,150 milioni di euro per il sistema di raccolta acque piovane (4° lotto). Padru riceve 700mila euro per i lavori di ricostruzione dei ponti sui corsi d’acqua di Neolti, Lerno, Sa Sulzaga. L’Amministrazione di Galtellì, con 200mila euro, potrà procedere al ripristino della strada comunale Su Gurgu ‘e Pontes. Sono due gli stanziamenti per la Provincia di Nuoro: 800mila euro per la bonifica e sistemazione generale della SP38 al km 23 e 730mila destinati alla manutenzione straordinaria delle SP26 e SP50. Per gli interventi urgenti di messa in sicurezza e recupero di edifici pubblici la Provincia Sassari (ex Olbia Tempio) ha a disposizione 12.200 euro. Forestas, infine, sarà il soggetto attuatore per l’azione di ripristino della viabilità rurale con una somma di 1.185.041,28 euro.