19 July, 2024
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Roberto Puddu, ex segretario della Camera del Lavoro CGIL del Sulcis Iglesiente, commenta molto positivamente le novità emerse l’altro ieri al ministero dell’Ambiente. con lo stralcio della centrale a carbone dal progetto della Rusal e l’accordo con Enel per la fornitura del vapore prodotto nella Centrale Grazia Deledda di Portovesme.

«Dopo lo sblocco della discussione da parte del ministro Calenda dello scorso 22 dicembre – scrive in un post su facebook Roberto Puddu – è stata ufficializzata la maggiore sinergia fra produttori industriali ed energetici con l’accordo Rusal Enel per la fornitura del vapore di processo. Merito della tenacia dei lavoratori, dei loro rappresentanti, dei deputati del territorio che, con altrettanta sinergia con il sindacato, la Regione le istituzioni locali, hanno prodotto risultati legislativi sui temi energetici e urbanistici, che sono la bella cifra politica della scorsa legislatura per la ripresa e lo sviluppo del lavoro. E ciò che più conta – conclude Roberto Puddu –, la reale e sempre più concreta possibilità di un orizzonte produttivo, economico, occupazionale, oltre che notevole riduzione di impatto ambientale, dell’intera filiera dell’alluminio.»

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Lo Speleo Club di Nuxis, con il patrocinio del comune di Nuxis, ha organizzato un’iniziativa Per non dimenticare i lavoratori morti nella miniera “Sa Marchesa” di Nuxis che si terrà sabato 21 aprile, alle 10.00, nel sito della miniera. Durante la cerimonia, alla quale è invitata tutta la cittadinanza, verrà inaugurato il monumento commemorativo in onore dei lavoratori morti.

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Un’autentica icona della canzone d’autore ed un protagonista di primo piano della scena jazzistica nazionale: Gino Paoli e Danilo Rea tengono banco questa sera (19 aprile) al Teatro Comunale di Sassari (con inizio alle 21.00) col loro concerto “Due come noi che…”. Il cantautore di Monfalcone, dove è nato nel 1934, ma genovese d’adozione fin dall’infanzia, e il pianista romano (ma vicentino di nascita, classe 1957) formano un sodalizio capace di incantare diverse generazioni grazie all’intesa ed alla perfetta alchimia musicale dei due artisti unite alla loro continua voglia di sperimentare e mettersi in gioco.

Accreditato di numerosi sold out su prestigiosi palcoscenici in Italia e all’estero, “Due come noi che…” si presenta come un concerto unico ed emozionante, a base di voce, pianoforte e improvvisazione, su una scaletta aperta che si rinnova di volta in volta: ci sono le canzoni più amate di Gino Paoli – da “Averti addosso” a “Il cielo in una stanza”, da “Vivere ancora” a “Perduti”, passando per “La gatta” e “Come si fa” – insieme a chicche dei cantautori genovesi, che per lui sono gli amici di una vita: “Canzone dell’amore perduto” e “Bocca di rosa” di Fabrizio De André, “Il nostro concerto” di Umberto Bindi, “Vedrai vedrai” di Luigi Tenco e “Se tu sapessi” di Bruno Lauzi; ma non mancherà l’omaggio alla melodia napoletana di cui Gino Paoli e Danilo Rea sono appassionati conoscitori, ed un assaggio del loro album più recente, “3”, uscito lo scorso settembre (dopo i successi dei precedenti “Due come noi che…”, del 2012, e “Napoli con amore”, del 2013): un disco dedicato alla canzone francese, altra grande passione condivisa dai due, con la loro versione di brani come “Ne me quitte pas” di Jacques Brel, “Avec le temps” di Léo Ferré, “La mer” e “Que reste-t-il de nos amours?” di Charles Trenet, tra gli altri.

I biglietti, a 30 euro, si possono acquistare online e nei punti vendita del circuito Box Office Sardegna, e a Sassari da TicketOk (via Tempio, 65; tel. 079 2822015 ) e Nuove Messaggerie Sarde (piazza Castello, 11; tel. 079 230028). Giovedì sera botteghino aperto al Teatro Comunale di Sassari, a partire dalle ore 19.00. Il concerto è presentato dalla cooperativa Forma e Poesia nel Jazz con il patrocinio del comune di Sassari. Domani, replica a Cagliari, per altra organizzazione.

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Con la solenne celebrazione eucaristica presso la Parrocchia di San Giacomo Apostolo, officiata dall’Arcivescovo Ordinario Militare per l’Italia S.E.R. mons. Santo Marcianò, unitamente all’Arcivescovo di Nuoro S.E.R. mons. Mosè Marcia ed ai cappellani militari isolani si è concluso ieri il pellegrinaggio militare interforze.

Ciò alla presenza dei sindaci del territorio di Galtellì, Nuoro e Orosei, del Generale Giovanni Domenico Pintus, comandante del Comando Militare Esercito Sardegna, dei comandanti regionali della Marina, dell’Aeronautica, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, nonché delle rappresentanze di Forza Armata, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Polizia Penitenziaria e Guardia Forestale e di numerosi fedeli delle comunità locali.

La funzione religiosa, importante momento di meditazione spirituale per tutti i pellegrini e i fedeli convenuti, è stata accompagnata dai canti tradizionali del coro di Orosei e dal coro polifonico interforze.

L’ultima tappa ha visto i pellegrini percorrere a piedi circa 22 chilometri, muovendo dal Santuario della Madonna del Rimedio di Orosei, all’abitato di Onifai, dal Santuario di Santa Brigida di Irgoli alla parrocchia del Santissimo Crocifisso di Galtellì, per poi concludersi ad Orosei lungo un percorso naturalistico contrassegnato dalle lussureggianti vallate sottostanti al Monte Tuttavista di Galtellì, alla cui sommità si staglia “Sa Preta Istampata” modellata nei secoli dal vento.

L’iniziativa è stata molto apprezzata e condivisa dalle comunità locali che, unitamente ai propri parroci e sindaci, hanno con costanza incontrato e bene accolto i pellegrini illustrando le singole peculiarità culturali storiche e religiose, dimostrando senso di accoglienza  con posti ristoro allestiti lungo il cammino.

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Degrado e abbandono sulle strade provinciali. E’ il grido d’allarme lanciato dal consigliere regionale dell’Udc Gian Filippo Sechi: «Sul tracciato che si allunga da Ploaghe a Codrongianus sino a Florinas, la provinciale 68, si disseminano buche e crepe di ogni tipo. Le criticità rappresentano delle insidie per automobilisti e centauri che percorrono la bretella – spiega Gian Filippo Sechi -. Altra situazione di emergenza è sulla carreggiata che si spinge da Ploaghe a Osilo. Una strada che si è trasformata in una vera e propria trappola». La provinciale 76 è poi rimasta un’incompiuta: «Un destino amaro – spiega Gian Filippo Sechi, che ha presentato un’interrogazione urgente nell’aula di via Roma -, perché il collegamento è utilizzato dall’universo degli operatori agricoli. Un tratto del percorso è poi ostacolato dalla presenza di un attraversamento ferroviario, che avrebbe dovuto essere soppresso favorendo una viabilità alternativa, poi seguito da uno sterrato lungo un chilometro con buche e voragini. Questa situazione produce gravi difficoltà al normale svolgimento delle attività produttive, con rischi per quanti percorrono la carreggiata. Sono già disponibili le risorse per un intervento di messa in sicurezza delle strade provinciali nel sassarese, ma sinora non è stata attuata nessuna opera – conclude Gian Filippo Sechi -. Dalla Giunta Pigliaru ci attendiamo risposte puntuali su un tema molto sentito dall’intero territorio sassarese, che da troppi anni lamenta infrastrutture carenti e degradate».

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Francesco Piu, cantante e chitarrista sardo presenta, in occasione del Record Store 2018, a Cagliari, il suo nuovo lavoro dal vivo edito dall’Appaloosa. Dopo svariati tour che lo hanno visto esibirsi in USA, Canada e nei migliori festival blues d’Europa, e dopo varie ed illustri collaborazioni e dopo una valanga di aperture di prestigio (John Mayall, Johnny Winter, Jimmie Vaughan, Robert Cray, Derek Trucks Band, Joe Bonamassa, Charlie Musselwhite, Robben Ford, Larry Carlton, Albert Lee, Fabulous Thunderbirds, Sonny Landreth…), Francesco torna nella sua terra a registrare questo concerto tenutosi ad Alghero, per la precisione all’azienda Nure situata a Santa Maria La Palma ad ottobre 2017. CD digipack in edizione limitata numerata per il RSD.

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Si annuncia come uno degli appuntamenti più attesi del prossimo Narcao Blues quello che il prossimo 18 luglio, nella serata inaugurale del festival (quest’anno alla sua edizione numero ventotto, in programma fino a sabato 21 luglio), vedrà di scena i Supersonic Blues Machine con un ospite del calibro di Billy F. Gibbons, chitarrista e voce dei leggendari ZZ Top.

Dopo il successo dei due album “West of Flushing, South of Frisco”, del 2016, e “Californisoul”, dell’anno scorso, i Supersonic Blues Machine approderanno a Narcao per un l’unica data in Sardegna del loro tour europeo. Il nucleo della band statunitense, formato dal bassista Fabrizio Grossi (ha lavorato con artisti come Steve Vai, Alice Cooper, Glenn Hughes, Dave Navarro, George Clinton, Slash e Paul Stanley, per ricordarne alcuni) ed il batterista Kenny Aronoff (noto per le sue collaborazioni con John Fogerty, Paul McCartney, John Mellencamp, The Smashing Pumpkins e Chickenfoot, fra gli altri), accoglie per questa serie di concerti nel Vecchio Continente diversi amici, come i chitarristi Kris Barras, stella nascente del rock-blues britannico, e Serge Simic, il tastierista Alex Alessandroni Jr, Francis Benitez e Andrea Grossi ai cori, e, appunto, Billy F. Gibbons: look inconfondibile – lunga barba bionda, occhiali da sole ed un cappello sempre in testa – il chitarrista e cantante texano (di Houston), classe 1950, è anche tra gli ospiti (Robben Ford, Eric Gales, Walter Trout e Steve Lukather) che impreziosiscono l’ultimo album dei Supersonic Blues Machine, “Californisoul”.

I biglietti per il concerto, al prezzo di 27 euro (più i diritti di prevendita), si possono acquistare sui circuiti Ticket Now e Box Office. Per informazioni, l’associazione culturale Progetto Evoluzione risponde all’indirizzo di posta elettronica infoblues@narcaoblues.it e al numero 0781 875071.

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La riapertura della Galleria Anglosarda, nell’ex compendio minerario di Montevecchio, chiusa da diversi anni, è un traguardo sempre più vicino, così come confermato dall’assessore regionale all’Industria, Maria Grazia Piras nella risposta all’ interpellanza del 2015 e all’interrogazione di giugno del 2016 della consigliera Rossella Pinna del Partito democratico.

Nel confermare gli impegni istituzionali, che hanno richiesto tempi tecnici di attuazione, l’assessore ha comunicato che sono state disposte le risorse finanziarie e già eseguiti gli interventi necessari a consentire le visite ai turisti all’interno della galleria.

«Esprimo soddisfazione e apprezzamento – afferma Rossella Pinna (Pd) –, per la positiva risposta, da tempo attesa. La Galleria Anglosarda, unica e particolarmente suggestiva, riconsegnata alle comunità locali è un patrimonio che appartiene alla loro identità, alla loro storia e che deve essere conservato, valorizzato e, soprattutto, “comunicato” con un’attenta politica di tutela. Si tratta di  un altro tassello che aggiunge un importante valore ai percorsi di visita dell’ex compendio minerario di Montevecchio tra i più interessanti della Sardegna, un indicatore più che positivo per creare nuove opportunità e individuare strade da percorrere per lo sviluppo ai fini turistici di un territorio particolarmente apprezzato.»

«Attualmente – aggiunge Rossella Pinna – l’assessorato sta lavorando alla definitiva applicazione della delibera di Giunta n. 34/10 del 2014, per definire le modalità di passaggio per la gestione e la sistemazione dei beni presenti nel sito, dalla Società Igea SpA al Parco Geominerario, che ha già acquisito la piena operatività. Nuovo ossigeno, in prossimità dell’avvio della stagione turistica – conclude l’esponente democratica – per un territorio pesantemente colpito dalla crisi economica, e che punta a diventare un importante polo di attrazione turistica.»

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Il Consiglio regionale tornerà a riunirsi sabato 28 aprile, alle 16.00, per le celebrazioni de Sa Die de sa Sardigna.  

La prima parte della seduta sarà dedicata all’esame della proposta di legge per l’adozione come inno ufficiale della Sardegna del brano “Su patriotu sardu a sos feudatarios” (meglio conosciuto come “Procurad’e moderare”) scritto dal nobile magistrato di Ozieri Francesco Ignazio Mannu durante i moti antifeudali del 1794.

Nella seconda parte si parlerà dei 70 anni dello Statuto di Autonomia. Sarà presente, per l’occasione, una folta delegazione della Fasi, la Federazione degli emigrati sardi. Sono previsti gli interventi del presidente del Consiglio Gianfranco Ganau, della presidente della Fasi Serafina Mascia e dei capigruppo. Chiuderà i lavori il presidente della Regione Francesco Pigliaru.

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La straordinaria storia di Francesca Sanna Sulis diventa uno spettacolo teatrale. Domenica 22 aprile, a Cagliari, alle ore 18,30, presso il Centro di Produzione per lo Spettacolo “Intrepidi Monelli” (Viale Sant’Avendrace, 100) andrà infatti in scena “Un dono prezioso”, opera musico teatrale dedicata alla figura di Donna Francesca, protagonista del romanzo di Ada Lai (Palabanda Edizioni) da cui lo spettacolo trae spunto.

Un altro importante omaggio che viene fatto all’incredibile ed affascinante vita di Francesca Sanna Sulis, testimonianza di eccellenza e di talento. Una figura complessa, da scoprire e rivalutare anche alla luce del suo impegno in favore dei diritti delle donne. Una nobildonna vissuta nel Settecento in Sardegna. Nata a Muravera nel 1716, morì a Quartucciu nel 1810, e fu un’importante imprenditrice della seta, benefattrice, abile comunicatrice e stilista famosa in tutta Europa. Alla sua morte lasciò tutti i suoi beni ai poveri con un Pio Legato. 

La rappresentazione che andrà in scena domenica prossima, nata da un’idea dell’associazione culturale “Casa di Suoni e Racconti” in coproduzione con l’associazione “La Fabbrica Illuminata” e la preziosa collaborazione di Palabanda Edizioni, è tratta dal libro di Ada Lai “La Straordinaria storia di Francesca Sanna Sulis, Donna di Sardegna”.

Uno spettacolo ispirato dall’incontro artistico tra il musicista e compositore Andrea Congia e l’attrice e cantante Elena Pau, grazie anche alle preziose ricerche dello studioso Lucio Spiga, ai componimenti dei poeti di Quartucciu Olata e Raffaele Piras, e al testo in versi di don Antonio Purqueddu dedicato alla coltivazione dei bachi da seta in Sardegna nel ‘700.