19 November, 2024
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Numerosi cittadini, imprenditori e rappresentanti di associazioni hanno partecipato all’incontro pubblico svoltosi ieri pomeriggio nella sala polifunzionale del comune di Carbonia, nel corso del quale sono stati spiegati nel dettaglio i contenuti del “Bando Territoriale Sulcis-Competitività per le micro, piccole e medie imprese (NI-T1-T2)”. Le specifiche del nuovo bando sono state illustrate dal Direttore dell’Ufficio di coordinamento per l’attuazione del Piano Sulcis Gianni Pilia e dal coordinatore del Centro regionale di Programmazione-Gruppo Lavoro Competitività Antonello Piras.

«Siamo soddisfatti per la partecipazione della cittadinanza, che ha posto ai relatori quesiti le cui risposte sono state utili per chiarire i vari aspetti legati al nuovo bando. La nostra Amministrazione comunale, fin dal suo insediamento, è stata particolarmente critica nei confronti del Piano Sulcis, di cui ha chiesto a gran voce una rimodulazione. Questo bando è costruito in modo diverso rispetto a quelli passati e va nella direzione di un maggior soddisfacimento delle esigenze reali delle imprese», ha detto l’assessore delle Attività produttive Mauro Manca.
Le domande di partecipazione dovranno essere presentate dal 23 aprile al 31 dicembre 2018 con procedura a sportello.
La dotazione complessiva del bando ammonta a euro 10.000.000, suddivisi in alcuni settori, alcuni dei quali considerati prioritari: industria sostenibile (edilizia, energie, biotecnologie), turismo e agroindustria (vitivinicolo, ittico, erbe officinali).
A beneficiare del contributo saranno sia le nuove imprese che quelle già esistenti ed operanti nel territorio.
Sono ammessi i piani relativi a unità produttive localizzate nei 23 Comuni dell’ex provincia di Carbonia Iglesias. Gli interventi sono finalizzati alla creazione, allo sviluppo d’impresa, all’espansione della produzione, al riposizionamento competitivo e all’adattamento al mercato attraverso l’introduzione di soluzioni innovative sotto il profilo organizzativo, produttivo e commerciale.

 

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Sono in crescita le imprese sarde che partecipano alle gare di Abbanoa sugli appalti delle opere del Servizio idrico integrato (reti idriche, fognarie, lavori su impianti) e si aggiudicano i bandi. Ora si assiste ad una forte accelerazione della richiesta degli operatori di iscrizione all’albo del  “Sistema di Qualifica” che Abbanoa ha fortemente voluto, avviato e che sta utilizzando. Non un semplice albo fornitori. Previsto dal Codice degli Appalti (art. 36) è un elenco di Operatori Economici qualificati (imprese), attraverso cui il Gestore seleziona i partecipanti alle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori per importi complessivi di gara che non superano la soglia comunitaria (attualmente € 5.548.000,00).

Nel settore idrico la Sardegna è seconda in Italia sul fronte degli investimenti con 62 euro ad abitante nel 2017. Davanti solo la Toscana, dove la tariffa è superiore di due volte quella sarda. Nelle altre regioni si registrano 42 euro pro capite al Centro Italia, 39 euro pro capite al Nord,  11 euro pro-capite al Sud.

«La sfida di questi anni è quella dell’innovazione di processo e dello sviluppo tecnologico a supporto del servizio al Cittadino, condizioni che necessitano di aziende in grado di realizzare opere, anche ad alto valore tecnologico – spiega il direttore generale Sandro Murtas -. Ed è proprio l’affidabilità delle aziende che realizzano gli investimenti (nel 2018 il valore degli appalti avviati supererà i 358 milioni di euro), a rappresentare per Abbanoa un elemento imprescindibile. Non solo.  Abbanoa con l’istituzione di una programmazione annuale resa nota con eventi pubblici e ampio anticipo agli operatori economici – aggiunge Sandro Murtas –  sta agevolando le attività di programmazione, dimensionamento, organizzazione e relazione tra imprese, che non vengono colte “di sorpresa” da una concentrazione di appalti e possono meglio dosare le risorse per la predisposizione delle offerte di gara che sono, comunque, un costo da sostenere in logica di investimento, concentrandosi su quelle nelle quali possono eccellere o meglio competere.»

L’affidabilità e la solidità dei candidati viene misurata con un’attenta valutazione delle performance delle aziende relative alle prestazioni effettuate nell’ambito del servizio idrico (precondizione necessaria per candidarsi), oltre che dei requisiti tecnico-organizzativi che ne qualificano le competenze e la professionalità nelle diverse categorie. Il Sistema di Qualifica dei Lavori Pubblici è operativo esattamente da un anno e riguarda sei categorie di opere Generali/Speciali, individuate da Abbanoa come strategiche per gli appalti di LL.PP.

Sono numerosi i vantaggi per gli operatori economici iscritti al Sistema di qualifica:

Meno burocrazia, tempi ridotti

I tempi di appalto delle gare risultano decisamente più brevi: la tempistica di esecuzione del contratto è più corta e il lavoro, una volta vinta la gara, si può aggiudicare subito;

Maggiore trasparenza nelle procedure di affidamento

Al momento di indire le gare di appalto che rientrano nel Sistema di Qualificazione, sono individuate le imprese idonee, che vengono invitate alle procedure ristrette o negoziate, nel rispetto dei principi di non discriminazione, parità di trattamento, proporzionalità e trasparenza;

Principio di rotazione, partecipazione allargata

Tutti gli operatori economici qualificati sono invitati a partecipare alle gare d’appalto di lavori secondo il principio di rotazione applicato alle categorie di qualificazione;

Professionalità certificata, più chance

Essere ammessi al sistema di qualifica del Gestore significa essere dotati di tutti gli strumenti necessari per partecipare a determinate gare. Rappresenta, in altre parole, uno “stimolo” ad acquisire le certificazioni necessarie per specializzarsi e reggere la competizione con Imprese non solo nazionali ma anche, in diversi casi, internazionali.

Anche per i servizi di ingegneria e architettura legati alla realizzazione di nuove opere, per i quali esiste un albo apposito, Abbanoa si conferma il primo investitore in Sardegna. E’ quanto emerso dal “Monitoraggio dei bandi per la regione Sardegna” effettuato dal Centro studi Sardegna dell’Ordine degli ingegneri di Cagliari. Abbanoa è al primo posto per 42 bandi pubblicati: 13,1% sul totale dei bandi pubblicati in tutta l’Isola nel 2017 (seguita a grande distanza dai Comuni di Sassari e Oristano con 10 bandi ciascuno pari al 3,1%): percentuale destinata a raddoppiare nel 2018. “Determinanti per la crescita”, viene riportato nel dossier.

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Si svolgerà venerdì 20 aprile 2018, dalle ore 9.00, ad Arzachena, il corso di aggiornamento di Chirurgia Ortopedica dal titolo “Nailing School: l’inchiodamento endomidollare dell’arto inferiore”.

L’evento scientifico è organizzato dai direttori dei reparti di Ortopedia e Traumatologia di Nuoro e Olbia dott. Sebastiano Cudoni e di Sassari (Azienda Ospedaliera Universitaria) dott. Franco Cudoni e vedrà la partecipazione di oltre 80 specialisti ortopedici della Sardegna e alcuni relatori provenienti da Centri Ortopedici prestigiosi di Milano.

L’obiettivo è quello di confrontarsi sulle tecniche chirurgiche più moderne nel trattamento delle fratture semplici e complesse degli arti inferiori creando un momento didattico ed educazionale.

Attraverso la discussione verranno esaminate le diverse prospettive ed esperienze alternando lezioni e casi clinici.

L’evento scientifico, che si svolgerà all’Auditorium di Arzachena, si propone come momento formativo per la Rete Traumatologica della Sardegna con l’obiettivo di offrire ai pazienti cure tempestive e con alti standard chirurgici, nel rispetto delle linee guida internazionali.

Parteciperanno come relatori oltre ai due direttori Sebastiano e Franco Cudoni, il dott. P. Mela, il prof. A. Capone della Clinica Ortopedica di Cagliari, il dott. P. Dessì direttore Ortopedia del Brotzu, il direttore Ortopedia S.S. Trinità di Cagliari dott. M. Lombardo, il direttore Ortopedia San Martino di Oristano dott. A. Ruiu, il prof. Accetta dal Galeazzi di Milano e il prof. Bove dell’ospedale Niguarda di Milano.

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E’ severo il giudizio di Gianluigi Rubiu, capogruppo dell’Udc in Cobnsiglio regionale, sui risultati del piano LavoRas.

«Un’illusione per migliaia di disoccupati sardi in attesa di lavoro. E’ la linea di attività che si ritaglia all’interno del piano LavoRas sotto l’ombrello di un assegno formativo» denuncia Gianluigi Rubiu che, con un’interrogazione urgente, rimarca le contraddizioni del programma stilato dalla giunta Pigliaru: «I finanziamenti destinati agli assegni formativi – spiega l’esponente dei moderati – che ammontano a oltre 9 milioni di euro, sono destinati alla creazione di nuovi posti di lavoro meramente ipotetici. Dunque, i soldi dei contribuenti risultano mal spesi in quanto lo strumento non sembra offrire una reale prospettiva per l’occupazione». Una nuova araba fenice che si disperde nei rivoli del piano concepito per dare nuovi segnali ai giovani senza lavoro: «Questa misura – aggiunge Gianluigi Rubiu – risulta fuorviante ed illusoria per i migliaia di disoccupati sardi in attesa di lavoro, che sono indotti a ritenere che al termine del percorso formativo saranno assunti da un’azienda interessata all’acquisizione della figura professionale di nuova creazione. Solo promesse, perché nel programma Lavoras – conclude Gianluigi Rubiu – la scelta ricadrà poi sull’azienda interessata  all’assunzione, se individuata. E’ una nuova contraddizione di un piano destinato a diventare un flop».

 

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Mentre la data prevista per l’apertura del Mater Olbia con i primi ambulatori, metà giugno, almeno secondo le garanzie fornite dall’ambasciatore del Qatar, crescono le preoccupazioni per i ritardi che si registrano nel rilascio delle autorizzazioni. 

«Il problema sembrerebbe legato ad una questione nazionale ma la Regione non può restare indifferente.» È quanto hanno dichiarato il segretario regionale confederale dell’UGL Sandro Pilleri, e la segretaria territoriale di Sassari Ugl Sanità Antonella Tedde, incontrando i Lavoratori.

«L’avvio dell’importante struttura sanitaria, atteso dal 2015, avrebbe ripercussioni importanti non solo per la Gallura ma anche per tutta la Sardegna – hanno sottolineato Sandro Pilleri ed Antonella Tedde – I posti di lavoro diretti nel campo sanitario, circa 1.000 dipendenti fra medici, infermieri, tecnici, ricercatori, esperti in biotecnologie e informatici a quelli dell’indotto che arriverebbero con la costruzione dell’albergo per l’accoglienza dei pazienti e dei loro familiari e dalle altre infrastrutture, rappresentano un importante traguardo che non può essere più rimandato.»

«Chiediamo che la Regione Sardegna intervenga per accelerare le pratiche di avvio per dare il via libera ad un struttura che per l’alta professionalità degli operatori e con un supporto fondamentale per i piccoli ospedali isolani – concludono Sandro Pilleri ed Antonella Tedde – consenta di ridurre notevolmente i viaggi della speranza dei pazienti Sardi e benefici in termini occupazionali.»

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Il segretario nazionale del Partidu Sardu – Partito Sardo d’Azione, senatore eletto nell’Isola nella lista Lega-Psd’Az, Christian Solinas, formalizzerà in Aula le dimissioni dalla carica di consigliere regionale della Sardegna, sabato 28 aprile, nel corso dei lavori della seduta dell’Assemblea sarda, convocata per le celebrazioni di “Sa Die de sa Sardigna” e per l’approvazione dell’inno della Sardegna.

Dal 23 marzo scorso, giornata di insediamento del Senato della Repubblica, Christian Solinas ha formalizzato in Consiglio regionale la rinuncia all’indennità di carica.  

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“Mediterraneo: racconti di cultura e libertà” è il tema della diciassettesima edizione della Mostra regionale del Libro in Sardegna, in programma da giovedì 26 a domenica 29 aprile prossimi a Macomer negli spazi delle ex Caserme Mura.

La manifestazione, voluta dall’assessorato regionale della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, ed organizzata dal comune di Macomer con la collaborazione progettuale dell’AES (Associazione Editori Sardi), insieme al Centro Unla, a Verbavoglio Libreria Emmepì e con la collaborazione della Pro Loco di Macomer, verrà presentata a Cagliari nel corso di una conferenza stampa convocata per venerdì 20 aprile a partire dalle ore 10.00 presso i locali dell’assessorato regionale della Pubblica istruzione (viale Trieste 186, secondo piano), e alla quale interverranno l’assessore regionale Giuseppe Dessena, il sindaco di Macomer Antonio Onorato Succu, l’assessore comunale alla cultura Tiziana Atzori e la presidente dell’Aes Simonetta Castia.

La Mostra prevede un fitto programma di incontri con autori sardi e ospiti di caratura nazionale, concerti, spettacoli, mostre e progetti artistici e laboratori dedicati alle scuole. 

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«Troppe fanfare suonano a vuoto. E la questione dei diabetici sardi non è ancora totalmente giunta alla soluzione definitiva. E’ stato risolto solo in parte il problema, in quanto manca l’assegnazione  gratuita di sensori per il monitoraggio glicemico continuo sottocutaneo.»

Lo ha detto il vicepresidente del Consiglio regionale Antonello Peru, primo firmatario della proposta finalizzata a dotare di nuovi dispositivi i pazienti: «Occorre urgentemente perfezionare il percorso. È vero che, grazie alla Consulta regionale un piccolo passo avanti è stato fatto e, soprattutto per la spinta determinate dell’organismo, è arrivato il via libera alla fornitura gratuita del dispositivo “istantaneo flash free style” alternativo alle strisce per il controllo della glicemia. Dunqueaggiunge Antonello Peru – solo un’apertura è stata fatta da parte dell’assessorato della Sanità alla mozione approvata dal Consiglio regionale».

Manca ancora un tassello fondamentale. «Un pezzo importante relativo al problema del diabete in Sardegna – rimarca l’esponente degli azzurri – in quanto la mozione dell’assemblea regionale di via Roma sosteneva fortemente oltre i sensori flash istantanei anche la fornitura gratuita dei dispositivi sottocutanei per il monitoraggio continuo della glicemia. Strumenti utili a migliorare sensibilmente il compenso glicemico e ridurre le complicanze che altrimenti, con il tempo, andrebbero a deteriorare non solo la qualità di vita dei pazienti diabetici, ma anche le finanze della sanità pubblica. Invitiamo gli attori della politica a non creare false aspettative perché c’è ancora molto da fare – conclude Antonello Peru -. Auspichiamo, quindi, un ulteriore sforzo per completare l’impegno relativo al sostegno per poter dare un’adeguata qualità di vita ai diabetici».

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Il Consiglio regionale stamane ha approvato il bilancio di previsione triennale 2017-2019 e 2018-2020.

Il Consiglio ha iniziato l’esame dell’ordine del giorno affrontando come primo punto il documento relativo allo schema n. 5 delle norme attuazione che prevede l’istituzione del Collegio revisori dei conti.

Prima di procedere alla discussione del testo la consigliera del Pd Daniela Forma, sull’ordine dei lavori, ha chiesto che l’assessore dell’Agricoltura Pierluigi Caria possa riferire nel pomeriggio sulla situazione degli ippodromi sardi, per i quali si attendeva un decreto ministeriale che ne evitasse il declassamento.

Sempre sull’ordine dei lavori il capogruppo dei Riformatori Attilio Dedoni ha rilanciato il tema dei lavoratori del progetto lavor@bile che il presidente Gianfranco Ganau ha recentemente incontrato, per sollecitare un nuovo incontro con l’assessore che faccia chiarezza sulle motivazioni che ancora impediscono la copertura dei posti riservati agli invalidi se non in minima parte.

Il presidente Gianfranco Ganau ha accolto la proposta.

Ancora sull’ordine dei lavori, il consigliere Mariano Contu, dichiarando conclusa la sua adesione tecnica al gruppo Sardegna, ha annunciato il suo ritorno in Forza Italia.

Per Forza Italia Alessandra Zedda ha ricordato l’imminente scadenza della riorganizzazione delle strutture Aras e Anpa, i tempi stringenti e l’impegno di incontrare ancora l’assessore sia per fare il punto sulle attività gestionali che per verificare i contenuti del nuovo disegno di legge annunciato per il prossimo 7 maggio. Su questi argomenti, ha concluso, è opportuno sentire l’assessore Pierluigi Caria.

Iniziando la discussione sullo schema delle norme di attuazione che prevedono l’istituzione del Collegio dei revisori dei conti, il presidente della prima commissione Francesco Agus (Misto-Cp) ha affermato che, nella riunione congiunta della prima commissione e della terza commissione «è stata sentita la commissione paritetica per chiarire alcuni aspetti, sia sul raccordo Corte dei conti che sull’autonomia del Consiglio il quale peraltro non ha ancora una legge statutaria». Agus ha proposto infine un ordine del giorno nel quale, dopo il parere favorevole sulle norme di attuazione e l’istituzione del Collegio, si introducono alcune modifiche impegnando il presidente Pigliaru a sostenerle presso il Governo centrale.

Il capogruppo dei Riformatori Attilio Dedoni ha affermato di essere rimato in dubbio prima di aderire al documento «dopo aver sentito l’assessore Raffaele Paci in commissione che spesso ha dimenticato di difendere autonomia della Sardegna ritirando i ricorsi senza chiedere permesso al Consiglio ed anche in questa circostanza ha agito all’ultimo momento: non so quindi quale Raffaele Paci bisogna prendere per buono». So però, ha aggiunto, «che in questo caso ha sostenuto la posizione della Corte dei conti come aveva sostenuto la posizione dello Stato sugli accantonamenti nonostante la Val d’Aosta, fin dal 2015, ne abbia ottenuto la totale cancellazione dopo aver vinto un ricorso, con la motivazione che si paga la sanità; se è per questo anche la Sardegna se la paga eppure versa allo Stato più di 700 milioni l’anno di accantonamenti, per cui anche noi dobbiamo chiedere l’annullamento totale ed è strano che su questo tema le componenti più autonomistiche della maggioranza non si facciano sentire».

Il vice capogruppo del Pd Roberto Deriu ha paragonato il provvedimento al canto del cigno con il quale la terza commissione ha preso atto «dell’introduzione da parte dello Stato della ennesima misura di coordinamento della finanza pubblica che lo stesso Stato, con l’avallo della Corte costituzionale, utilizza da tempo come grimaldello per bypassare l’autonomia regionale, eppure si tratta di un dato strutturale molto preoccupante». La prima commissione, ha sostenuto, «si è lavata la coscienza con una osservazione quando ha detto che la commissione paritetica non sacrifica le prerogative dell’autonomia e quindi siamo tranquilli, mentre la terza ha sottolineato che il Consiglio regionale è una specie di parlamento e quindi nella prassi si è mosso quasi esercitando una autodichìa ed infatti ha precisato di voler tutelare questa autonomia; poi per non appesantire il procedimento abbiamo soprasseduto ammainando la bandiera, io almeno l’ho detto».

A nome della Giunta l’assessore della Programmazione Raffaele ha condiviso le deliberazioni delle commissioni congiunte comprese integrazioni e modifiche, precisando che «il Collegio dei revisori è fondamentale per trasparenza della Regione e non averlo ci priva di organo fondamentale per la nostra autonomia».

Successivamente il Consiglio ha approvato l’ordine del giorno proposto dal presidente della commissione Bilancio Franco Sabatini.

Dopo lo scrutinio il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis, recentemente eletto alla Camera dei deputati, ha annunciato le sue dimissioni dalla carica consigliere regionale dove, ha ricordato, «ho trascorso quasi cinque lustri scanditi spesso da passioni ed irruenze improntate sempre alla volontà di servire il popolo sardo». Forse non sempre riusciti nei nostri intendi, ha proseguito, «come testimoniano tante questioni ancora aperte come quelle di disoccupati, precari e poveri per i quali bisogna fare molto di più in Sardegna come a Roma». Pietro Pittalis ha infine ringraziato il presidente Ganau, tutti i consiglieri, il personale del Consiglio, il presidente della Giunta Pigliaru e tutto l’esecutivo ed i giornalisti delle testate sarde. Un ringraziamento particolare, infine, lo ha rivolto al gruppo di Forza Italia ed alla collega Alessandra Zedda, che sarà il nuovo capogruppo.

Il presidente Gianfranco Ganau ha formulato a Pietro Pittalis i migliori auguri di buon lavoro ed ha sospeso brevemente la seduta.

Alla ripresa dei lavori il Consiglio ha iniziato la discussione del Disegno di legge n.499 (Giunta regionale) ed il presidente ha dato la parola al relatore di maggioranza Franco Sabatini (Pd).

Sabatini ha ricordato che il provvedimento, che non comporta aumenti di spesa, ha lo scopo di recepire le indicazioni della Core dei conti sulla corretta contabilizzazione delle anticipazioni di liquidità all’interno del bilancio, attraverso la costituzione di un apposito fondo.

Alessandra Zedda (Forza Italia) ha auspicato che, al di là delle questioni tecniche, siano finalmente superate le difficoltà nella parifica dei bilanci della Regione da parte della Corte.

Per l’Esecutivo, l’assessore della Programmazione Raffaele Paci ha affermato che «la recente deliberazione della Corte dei conti ha tracciato un percorso preciso per inserire nei bilanci le anticipazioni di liquidità per cui abbiamo adeguato i bilanci 2017 e 2018 per evitare problemi interpretativi».

Successivamente il Consiglio ha approvato la legge, composta da 3 articoli e 15 allegati, con 45 voti.

Subito dopo l’Assemblea ha iniziato la discussione del disegno di legge n. 501 che prevede l’esenzione Irap per le Onlus nei limiti degli aiuti de minimis disciplinati dalla normativa europea.

Il relatore di maggioranza Franco Sabatini (Pd) ha sottolineato che la legge lascia invariati i saldi finanziari ed introduce alcune variazioni bilancio a parziale correzione della finanziaria 2018.

A nome della minoranza, Alessandra Zedda di Forza Italia ha osservato che «l’esenzione Irap per le Onlus sarde risale al 2004 libera da normativa Ue, quindi la modifica proposta è peggiorativa e potrebbe avere ricadute negative sulle Onlus; mancano poi indicazioni precise sulla platea dei beneficiari, la stima degli effetti finanziari e degli oneri sulla finanza regionale». Lo Statuto, ha aggiunto, «riconosce peraltro alla Regione il potere di introdurre agevolazioni fiscali che quindi potrebbero continuare fermo restando obbligo di notifica alla Ue ed inoltre, in generale, va tenuto conto che l’albo nazionale delle associazioni non è ancora completo per cui la legge appare un salto in avanti di dubbia efficacia, mentre sarebbe necessario accompagnare le Onlus verso il nuovo regime favorendone la crescita».

L’assessore della Programmazione Raffaele Paci ha comunicato che la Giunta ha presentato un emendamento per abrogare art.1 «proprio per sgombrare il campo da questioni interpretative, nel merito però deve essere chiaro che il de minimis sarà applicato in via amministrativa pena la responsabilità dei funzionari e delle stesse associazioni, e del resto non possiamo fare diversamente in base ad una legge dello Stato». Dal 2017, ha concluso Raffaele Paci, «c’è l’albo nazionale delle associazioni ammesse a questo beneficio che recepisce la riforma del codice del Terzo settore che definisce una platea più ampia consentendo quindi di inserire nuovi soggetti, così come stanno facendo tutte le Regioni: faremo i calcoli con esattezza e in finanziaria presenteremo un adeguamento dettagliato». 

Per l’on. Gianfranco Congiu (PDS) “ci stiamo adeguando a un testo unico che ha avuto nel suo processo di gestazione una motivazione del tutto avulsa dal diritto dell’Unione europea. Caro assessore Paci, non posso accettare che la Sardegna si pieghi a un diktat nazionale, che se ne frega delle regioni che sul terzo settore hanno una disciplina propria. Noi siamo titolari di una prerogativa statutaria”.

L’on. Franco Sabatini, presidente della commissione Bilancio, ha detto che “è importante che la Giunta con l’assessore Raffaele Paci annunci il ritiro dell’articolo 1, ne riparleremo in commissione Bilancio quanto prima e non aprirei qui oggi ulteriori discussioni. Valuteremo se è necessario un disegno di legge regionale a favore delle onlus sarde”.

Sulla stessa posizione anche l’on. Attilio Dedoni (Riformatori), che ha detto: “Bene ha fatto l’assessore a ritirare l’articolo 1, non dobbiamo essere soggetti passivi ma tra coloro che mettono davanti a tutto gli interessi della Sardegna”.

L’Aula ha votato il passaggio agli articoli e la commissione e la giunta si sono espresse sugli emendamenti presentati.

Approvati l’emendamento soppressivo all’articolo 1 e poi di seguito l’articolo 1 bis, 1 ter, 1 quater. Approvato l’emendamento aggiuntivo 1 all’articolo 1 quinquies e poi l’articolo 1 quinquies.

Approvato a seguire anche l’articolo 2, l’articolo 3 e l’allegato 1 come modificato dall’emendamento 2.

Il Consiglio regionale ha approvato anche l’allegato 2 il testo definitivo della legge. 

L’on. Agus, presidente della commissione Autonomia, ha illustrato il Dl 489 (interventi regionali in materia di protezione civile) e ha aggiunto: “E’ un tema sollecitato dall’assessore Spano nel corso di una seduta della commissione della scorsa settimana. Dobbiamo facilitare la procedura di adozione del piano regionale di protezione civile”.

Il presidente ha messo in votazione l’articolo 1 e poi il 2, il 3. A seguire è stato approvato anche il testo della legge.

Il presidente Gianfranco Ganau ha dichiarato conclusa la seduta per consentire nell’immediato l’apertura dei lavori della Giunta per le elezioni e in contemporanea quelli della Prima commissione.

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Sono state oltre cinquanta le Guide Ambientali Escursionistiche, provenienti da tutta la Sardegna, che hanno partecipato attivamente all’incontro formativo con il CNSAS della Sardegna, organizzato dal Coordinamento Regionale AIGAE – Associazione Italiana Guide Ambientali ed Escursionistiche, tenutosi oggi a Mamoiada, presso la Sala del Museo delle Maschere Mediterranee, ospiti della Cooperativa Viseras.

Obiettivo dell’incontro è stato la sicurezza in montagna e la prevenzione degli incidenti nelle attività outdoor: tematiche importantissime per coloro che accompagnano, per professione, i turisti e i fruitori della montagna.

Dopo un’ampia presentazione del Corpo e dei settori di competenza negli interventi di soccorso in ambiente impervio, il Direttore della Scuola Alpina del CNSAS è entrato in merito alle principali cause di incidente, analizzando le statistiche degli ultimi anni che hanno riguardato il territorio della Sardegna. E’ seguita, poi, la parte più operativa: ciò che si deve o non deve fare in caso di incidente in montagna, come attivare il Soccorso Alpino e la procedura da seguire in caso di recupero con elicottero.

L’evento è stato organizzato dal Coordinamento Regionale dell’AIGAE nell’ambito della formazione periodica per i propri associati, obbligatoria ai fine della maturazione dei crediti formativi necessari per far parte di tale Associazione di Categoria, l’unica riconosciuta dal MI.S.E. – ministero dello Sviluppo economico, per le attività di accompagnamento dei turisti in ambienti naturali, dalla montagna al mare, dai boschi ai sentieri costieri.

Le tematiche trattate sono fondamentali per coloro che fruiscono abitualmente del territorio montano con attività escursionistiche; in qualità di accompagnatori professionali, le Guide Ambientali Escursionistiche iscritte all’AIGAE, infatti, oltre alla gestione di un gruppo nella fruizione dell’ambiente montano, devono essere in grado di gestire anche un caso di incidente, ossia essere in grado si assistere inizialmente l’infortunato e saper attivare i soccorsi.

La promozione della sicurezza in montagna e la prevenzione degli incidenti nelle attività outdoor, oltre a far parte dei compiti istituzionali del CNSAS, rappresenta per l’AIGAE un importante passo nella preparazione dei propri associati all’esercizio delle attività in territorio montano e ambiente impervio.