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Il Consiglio regionale stamane ha approvato il bilancio di previsione triennale 2017-2019 e 2018-2020.
Il Consiglio ha iniziato l’esame dell’ordine del giorno affrontando come primo punto il documento relativo allo schema n. 5 delle norme attuazione che prevede l’istituzione del Collegio revisori dei conti.
Prima di procedere alla discussione del testo la consigliera del Pd Daniela Forma, sull’ordine dei lavori, ha chiesto che l’assessore dell’Agricoltura Pierluigi Caria possa riferire nel pomeriggio sulla situazione degli ippodromi sardi, per i quali si attendeva un decreto ministeriale che ne evitasse il declassamento.
Sempre sull’ordine dei lavori il capogruppo dei Riformatori Attilio Dedoni ha rilanciato il tema dei lavoratori del progetto lavor@bile che il presidente Gianfranco Ganau ha recentemente incontrato, per sollecitare un nuovo incontro con l’assessore che faccia chiarezza sulle motivazioni che ancora impediscono la copertura dei posti riservati agli invalidi se non in minima parte.
Il presidente Gianfranco Ganau ha accolto la proposta.
Ancora sull’ordine dei lavori, il consigliere Mariano Contu, dichiarando conclusa la sua adesione tecnica al gruppo Sardegna, ha annunciato il suo ritorno in Forza Italia.
Per Forza Italia Alessandra Zedda ha ricordato l’imminente scadenza della riorganizzazione delle strutture Aras e Anpa, i tempi stringenti e l’impegno di incontrare ancora l’assessore sia per fare il punto sulle attività gestionali che per verificare i contenuti del nuovo disegno di legge annunciato per il prossimo 7 maggio. Su questi argomenti, ha concluso, è opportuno sentire l’assessore Pierluigi Caria.
Iniziando la discussione sullo schema delle norme di attuazione che prevedono l’istituzione del Collegio dei revisori dei conti, il presidente della prima commissione Francesco Agus (Misto-Cp) ha affermato che, nella riunione congiunta della prima commissione e della terza commissione «è stata sentita la commissione paritetica per chiarire alcuni aspetti, sia sul raccordo Corte dei conti che sull’autonomia del Consiglio il quale peraltro non ha ancora una legge statutaria». Agus ha proposto infine un ordine del giorno nel quale, dopo il parere favorevole sulle norme di attuazione e l’istituzione del Collegio, si introducono alcune modifiche impegnando il presidente Pigliaru a sostenerle presso il Governo centrale.
Il capogruppo dei Riformatori Attilio Dedoni ha affermato di essere rimato in dubbio prima di aderire al documento «dopo aver sentito l’assessore Raffaele Paci in commissione che spesso ha dimenticato di difendere autonomia della Sardegna ritirando i ricorsi senza chiedere permesso al Consiglio ed anche in questa circostanza ha agito all’ultimo momento: non so quindi quale Raffaele Paci bisogna prendere per buono». So però, ha aggiunto, «che in questo caso ha sostenuto la posizione della Corte dei conti come aveva sostenuto la posizione dello Stato sugli accantonamenti nonostante la Val d’Aosta, fin dal 2015, ne abbia ottenuto la totale cancellazione dopo aver vinto un ricorso, con la motivazione che si paga la sanità; se è per questo anche la Sardegna se la paga eppure versa allo Stato più di 700 milioni l’anno di accantonamenti, per cui anche noi dobbiamo chiedere l’annullamento totale ed è strano che su questo tema le componenti più autonomistiche della maggioranza non si facciano sentire».
Il vice capogruppo del Pd Roberto Deriu ha paragonato il provvedimento al canto del cigno con il quale la terza commissione ha preso atto «dell’introduzione da parte dello Stato della ennesima misura di coordinamento della finanza pubblica che lo stesso Stato, con l’avallo della Corte costituzionale, utilizza da tempo come grimaldello per bypassare l’autonomia regionale, eppure si tratta di un dato strutturale molto preoccupante». La prima commissione, ha sostenuto, «si è lavata la coscienza con una osservazione quando ha detto che la commissione paritetica non sacrifica le prerogative dell’autonomia e quindi siamo tranquilli, mentre la terza ha sottolineato che il Consiglio regionale è una specie di parlamento e quindi nella prassi si è mosso quasi esercitando una autodichìa ed infatti ha precisato di voler tutelare questa autonomia; poi per non appesantire il procedimento abbiamo soprasseduto ammainando la bandiera, io almeno l’ho detto».
A nome della Giunta l’assessore della Programmazione Raffaele ha condiviso le deliberazioni delle commissioni congiunte comprese integrazioni e modifiche, precisando che «il Collegio dei revisori è fondamentale per trasparenza della Regione e non averlo ci priva di organo fondamentale per la nostra autonomia».
Successivamente il Consiglio ha approvato l’ordine del giorno proposto dal presidente della commissione Bilancio Franco Sabatini.
Dopo lo scrutinio il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis, recentemente eletto alla Camera dei deputati, ha annunciato le sue dimissioni dalla carica consigliere regionale dove, ha ricordato, «ho trascorso quasi cinque lustri scanditi spesso da passioni ed irruenze improntate sempre alla volontà di servire il popolo sardo». Forse non sempre riusciti nei nostri intendi, ha proseguito, «come testimoniano tante questioni ancora aperte come quelle di disoccupati, precari e poveri per i quali bisogna fare molto di più in Sardegna come a Roma». Pietro Pittalis ha infine ringraziato il presidente Ganau, tutti i consiglieri, il personale del Consiglio, il presidente della Giunta Pigliaru e tutto l’esecutivo ed i giornalisti delle testate sarde. Un ringraziamento particolare, infine, lo ha rivolto al gruppo di Forza Italia ed alla collega Alessandra Zedda, che sarà il nuovo capogruppo.
Il presidente Gianfranco Ganau ha formulato a Pietro Pittalis i migliori auguri di buon lavoro ed ha sospeso brevemente la seduta.
Alla ripresa dei lavori il Consiglio ha iniziato la discussione del Disegno di legge n.499 (Giunta regionale) ed il presidente ha dato la parola al relatore di maggioranza Franco Sabatini (Pd).
Sabatini ha ricordato che il provvedimento, che non comporta aumenti di spesa, ha lo scopo di recepire le indicazioni della Core dei conti sulla corretta contabilizzazione delle anticipazioni di liquidità all’interno del bilancio, attraverso la costituzione di un apposito fondo.
Alessandra Zedda (Forza Italia) ha auspicato che, al di là delle questioni tecniche, siano finalmente superate le difficoltà nella parifica dei bilanci della Regione da parte della Corte.
Per l’Esecutivo, l’assessore della Programmazione Raffaele Paci ha affermato che «la recente deliberazione della Corte dei conti ha tracciato un percorso preciso per inserire nei bilanci le anticipazioni di liquidità per cui abbiamo adeguato i bilanci 2017 e 2018 per evitare problemi interpretativi».
Successivamente il Consiglio ha approvato la legge, composta da 3 articoli e 15 allegati, con 45 voti.
Subito dopo l’Assemblea ha iniziato la discussione del disegno di legge n. 501 che prevede l’esenzione Irap per le Onlus nei limiti degli aiuti de minimis disciplinati dalla normativa europea.
Il relatore di maggioranza Franco Sabatini (Pd) ha sottolineato che la legge lascia invariati i saldi finanziari ed introduce alcune variazioni bilancio a parziale correzione della finanziaria 2018.
A nome della minoranza, Alessandra Zedda di Forza Italia ha osservato che «l’esenzione Irap per le Onlus sarde risale al 2004 libera da normativa Ue, quindi la modifica proposta è peggiorativa e potrebbe avere ricadute negative sulle Onlus; mancano poi indicazioni precise sulla platea dei beneficiari, la stima degli effetti finanziari e degli oneri sulla finanza regionale». Lo Statuto, ha aggiunto, «riconosce peraltro alla Regione il potere di introdurre agevolazioni fiscali che quindi potrebbero continuare fermo restando obbligo di notifica alla Ue ed inoltre, in generale, va tenuto conto che l’albo nazionale delle associazioni non è ancora completo per cui la legge appare un salto in avanti di dubbia efficacia, mentre sarebbe necessario accompagnare le Onlus verso il nuovo regime favorendone la crescita».
L’assessore della Programmazione Raffaele Paci ha comunicato che la Giunta ha presentato un emendamento per abrogare art.1 «proprio per sgombrare il campo da questioni interpretative, nel merito però deve essere chiaro che il de minimis sarà applicato in via amministrativa pena la responsabilità dei funzionari e delle stesse associazioni, e del resto non possiamo fare diversamente in base ad una legge dello Stato». Dal 2017, ha concluso Raffaele Paci, «c’è l’albo nazionale delle associazioni ammesse a questo beneficio che recepisce la riforma del codice del Terzo settore che definisce una platea più ampia consentendo quindi di inserire nuovi soggetti, così come stanno facendo tutte le Regioni: faremo i calcoli con esattezza e in finanziaria presenteremo un adeguamento dettagliato».
Per l’on. Gianfranco Congiu (PDS) “ci stiamo adeguando a un testo unico che ha avuto nel suo processo di gestazione una motivazione del tutto avulsa dal diritto dell’Unione europea. Caro assessore Paci, non posso accettare che la Sardegna si pieghi a un diktat nazionale, che se ne frega delle regioni che sul terzo settore hanno una disciplina propria. Noi siamo titolari di una prerogativa statutaria”.
L’on. Franco Sabatini, presidente della commissione Bilancio, ha detto che “è importante che la Giunta con l’assessore Raffaele Paci annunci il ritiro dell’articolo 1, ne riparleremo in commissione Bilancio quanto prima e non aprirei qui oggi ulteriori discussioni. Valuteremo se è necessario un disegno di legge regionale a favore delle onlus sarde”.
Sulla stessa posizione anche l’on. Attilio Dedoni (Riformatori), che ha detto: “Bene ha fatto l’assessore a ritirare l’articolo 1, non dobbiamo essere soggetti passivi ma tra coloro che mettono davanti a tutto gli interessi della Sardegna”.
L’Aula ha votato il passaggio agli articoli e la commissione e la giunta si sono espresse sugli emendamenti presentati.
Approvati l’emendamento soppressivo all’articolo 1 e poi di seguito l’articolo 1 bis, 1 ter, 1 quater. Approvato l’emendamento aggiuntivo 1 all’articolo 1 quinquies e poi l’articolo 1 quinquies.
Approvato a seguire anche l’articolo 2, l’articolo 3 e l’allegato 1 come modificato dall’emendamento 2.
Il Consiglio regionale ha approvato anche l’allegato 2 il testo definitivo della legge.
L’on. Agus, presidente della commissione Autonomia, ha illustrato il Dl 489 (interventi regionali in materia di protezione civile) e ha aggiunto: “E’ un tema sollecitato dall’assessore Spano nel corso di una seduta della commissione della scorsa settimana. Dobbiamo facilitare la procedura di adozione del piano regionale di protezione civile”.
Il presidente ha messo in votazione l’articolo 1 e poi il 2, il 3. A seguire è stato approvato anche il testo della legge.
Il presidente Gianfranco Ganau ha dichiarato conclusa la seduta per consentire nell’immediato l’apertura dei lavori della Giunta per le elezioni e in contemporanea quelli della Prima commissione.