20 November, 2024
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Prenderanno il via domani le celebrazioni della 659ª Festa di Sant’Antioco Martire, in programma da sabato 14 a lunedì 16 aprile, tra cultura, fede, tradizione, enogastronomia e spettacoli di intrattenimento.

Si parte alle 10.00, presso il Municipio (piano terra), con l’inaugurazione della mostra “Arte in Comune”, realizzata dai ragazzi delle classi seconda, terza, quarta e quinta E del Liceo Statale Emilio Lussu di Sant’Antioco, indirizzo “design”.

A seguire, alle 11.00, appuntamento nel Palazzo del Capitolo, in Piazza De Gasperi, con il taglio del nastro della mostra “Aetherium” dell’artista di fama internazionale Jacopo Scassellati (l’allestimento resterà in esposizione fino al 15 maggio). Jacopo Scassellati è definito dalla maggior parte dei critici uno dei più grandi giovani talenti italiani nella pittura e nella ceramica degli ultimi anni. Le sue opere oggi sono esposte in una prestigiosa galleria d’arte di Barbizon, a pochi chilometri da Parigi, e al museo Sanna di Sassari, nella mostra “Nel segno di Ares – Armi di guerra, frammenti di pace”.

La mattinata si chiuderà alle 12.00, ancora una volta in Municipio, presso la sala consiliare, con il conferimento delle Civiche Benemerenze (Premio Città di Sant’Antioco) agli sportivi antiochensi che nel 1990, con indosso la maglia dell’Olimpia Sant’Antioco, conquistarono la promozione nel campionato di serie A2 di volley nazionale. Un traguardo prestigioso che ha segnato la storia della pallavolo sarda: l’Olimpia fu infatti la prima squadra isolana a far parte dell’élite della pallavolo nazionale.

Alle 18.00, da Piazza Santa Maria Goretti, partirà la tradizionale processione de “Is Coccois”: pellegrinaggio verso la Basilica di Piazza De Gasperi per la tradizionale benedizione de “Is Coccois” offerti al Santo, che si terrà alle 18.30 con la santa Messa e la distribuzione del pane ai devoti.

Sempre alle 18.30, in Piazza Italia, verrà inaugurato un evento del tutto inedito: la prima edizione della Fiera Enogastronomica, con stand provenienti da tutta la Sardegna, vendita di prodotti tipici della tradizione ed esibizione dei gruppi folk presenti alla fiera.

La prima giornata di festeggiamenti in onore del Santo Patrono si concluderà alle 21.00, in Piazza Umberto, con la grande musica dei “Sud Sound System &Bag a Riddim Band”, formazione del Salento che muove tra sonorità “raggamuffin e dancehall reggae”, combinando ritmi giamaicani e sonorità locali, come l’uso del dialetto salentino e le ballate di pizzica e tarantella.

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Lunedì 22 gennaio sono riprese le attività dei “Nonni Vigili” all’ingresso e all’uscita dalla scuola primaria di via Lombardia, a Carbonia. Un’iniziativa che è stata successivamente estesa, nella settimana dal 19 al 24 marzo, nella scuola di via Roma. Dopo circa tre mesi di attività il bilancio è positivo, a tal punto che il comune di Carbonia e l’associazione Terza Età di via Lazio hanno deciso di implementare ulteriormente il servizio, estendendolo anche alla scuola di via Mazzini, dove i “Nonni Vigili” saranno operativi dal 16 al 21 aprile.
«La diversificazione delle attività dei “Nonni Vigili” in più istituti scolastici nasce dall’esigenza di tutelare l’incolumità dei minori negli orari di ingresso e di uscita dalle scuole, assistendo gli studenti, agevolando in particolare l’attraversamento della strada sia ai bambini che ai loro accompagnatori», ha affermato il sindaco Paola Massidda.
L’estensione del servizio dei “Nonni Vigili” è stata studiata appositamente dall’associazione Terza età d’intesa con il maggiore Andrea Usai, comandante della Polizia locale di Carbonia.

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Nuova dura presa di posizione di segretari della FP CGIL Giovanni Zedde, della CISL FP Claudio Nuscis e della UIL FPL Efisio Aresti, sulla «condizione economica e lavorativa che vivono i dipendenti AIAS del territorio».

«Abbiamo pensato tutte le volte di essere arrivati al punto più basso di questa vicenda – scrivono in un comunicato stampa i tre segretari sindacali di categoria – ma ogni volta ci siamo ricreduti: al peggio non c’è fine e le ultime vicende sono lì a ricordarcelo.

Ci riferiamo alla decisione di AIAS di licenziare altri cinque lavoratori della struttura di Cortoghiana. Ci riferiamo alla mancata corresponsione dello stipendio anche nel mese di marzo e al fatto che ad oggi sono passati ben 42 giorni dall’ultimo stipendio. Eppure tutto tace. Come se di questo dramma collettivo, che vivono quotidianamente e da anni i lavoratori AIAS e le loro famiglie, non importi a nessun altro che il Sindacato e tutti gli altri assistano da spettatori non paganti.»

«Non bastavano i continui acconti e le nove mensilità complessivamente dovute, non bastava essere amministrati da “imprenditori” che scaricano sui dipendenti il loro rischio d’impresa – aggiungono i tre segretari sindacali -, adesso i lavoratori vivono con terrore il loro ambiente lavorativo. Abbiamo chiesto che venissero installati nei Centri degli impianti di videosorveglianza proprio per fugare le paure dei lavoratori che temono di essere vittime di piccole o grandi vendette. Non saranno certo questi licenziamenti e quelli precedenti a far riguadagnare l’immagine all’AIAS.»

 

 

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Via libera della Giunta regionale alla rimodulazione degli interventi nel porto di Calasetta che pone in capo all’Amministrazione regionale l’attuazione in gestione diretta delle opere di sottoflutto, banchinamenti ed escavo dei fondali, finanziate per un milione di euro del Fondo di coesione sociale 2014-2020. Il comune di Calasetta, inizialmente delegato all’attuazione delle opere, ha infatti proposto che le stesse vengano gestite dall’Assessorato che già cura un primo intervento in fase di attuazione avanzata per 6 milioni di euro. Considerato che i due progetti prevedono opere sostanzialmente integrative, con la rimodulazione si intende garantire maggiore efficacia e rapidità dell’azione amministrativa.
Su proposta dell’assessore Luigi Arru sono state ripartite parzialmente le risorse destinate alle aziende sanitarie per la copertura dello squilibrio dei bilanci. Approvato il Regolamento per l’accreditamento dei degli enti formatori che saranno autorizzati a tenere i corsi per l’uso dei defibrillatori; l’esecutivo ha dato il via libera anche alla rideterminazione delle risorse per l’accordo integrativo coi medici di famiglia e all’assegnazione di 2 milioni 200 mila euro all’Izs per specifiche attività.
Su proposta dell’assessore Raffaele Paci è stato approvato lo Statuto dell’Agenzia Sarda delle Entrate.

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L’Agenzia nazionale per le erogazioni in Agricoltura (AGEA) ha firmato ieri sera il decreto 154 che manda in pagamento 5.672.031,66 euro per 1.504 domande presentate dalle aziende isolane sulle Misure del Programma di sviluppo rurale (PSR). Poco meno di 2,6 milioni soddisferanno 604 pratiche riguardanti la Misura sulla Difesa del suolo, mentre 191 domande sugli aiuti per l’agricoltura biologica saranno coperte da circa 1,2 milioni di euro.
Ci sono poi 806mila euro per le indennità compensative di 475 aziende operanti in zona montana o svantaggiata e 674mila euro destinati a 116 richieste di sostegno per le forestazioni e l’imboschimento. Gli ultimi 323mila euro, per 118 beneficiari, andranno invece al pagamento degli impegni sul Benessere degli animali.
Dall’1 gennaio 2016, momento di inizio in tutta Italia della nuova programmazione agricola 2014-2020, sono stati erogati per il mondo delle campagne isolano 321milioni 940mila 877,8 euro.

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La Giunta regionale ha approvato il disegno di legge un materia di governo idrogeologico del territorio. Il primo obiettivo è accorpare in una sola struttura le molteplici competenze in materia di assetto idrogeologico e governo della sicurezza idraulica e idrogeologica.
Le funzioni attualmente sono in parte attribuite all’assessorato dei lavori pubblici, all’Agenzia del distretto idrografico della Sardegna (nell’ambito della presidenza della Regione) e in parte non risultano ancora incardinate in capo a specifiche strutture. Il disegno di legge, costituito da 11 articoli, prevede che le competenze derivanti dall’accorpamento siano esercitate da un’apposita Direzione generale articolata in Servizi territoriali tenendo conto dell’omogeneità dei bacini idrografici. Viene inoltre aggiornato il riparto di alcune funzioni, sempre in materia di sicurezza idraulica e idrogeologica, tra Regione ed enti locali, stabilite dalla legge regionale 12 giugno 2006, n. 9, e dalla legge regionale 7 agosto 2007, n. 5, in linea con quanto operato in altre regioni.
In base al testo, approvato oggi dalla Giunta, la Regione ha competenza su tutti i corsi d’acqua principali dove sono presenti dighe e opere idrauliche di seconda categoria.
Resta inoltre la competenza della Regione (attualmente svolta dai Servizi territoriali opere idrauliche dell’assessorato dei Lavori pubblici) in materia di rilascio delle concessioni di derivazione di acque superficiali e acque sotterranee, queste ultime per portate superiori o uguali a 10 litri al secondo. È invece attribuita alle Unioni dei Comuni la competenza al rilascio di licenze di attingimento di acque superficiali e di autorizzazioni alla ricerca, estrazione ed utilizzazione delle acque sotterranee di portata inferiore a 10 litri al secondo e per usi domestici con il compito di provvedere all’accertamento e all’introito dei relativi proventi.
Alla nuova Direzione spetta anche il compito di individuare il reticolo idrografico regionale e, in tale ambito, i corsi d’acqua principali. Saranno inoltre ripartite tra Regione ed Enti locali le competenze relative all’approvazione degli studi di compatibilità idraulica e degli studi di compatibilità geologica e geotecnica previsti dalle norme di attuazione del Piano di assetto idrogeologico.
Un’altra novità riguarda la mappatura e il monitoraggio delle opere di mitigazione del rischio idrogeologico e delle infrastrutture di attraversamento o interferenti con il reticolo idrografico regionale attraverso un’apposita piattaforma telematica regionale.
Il disegno di legge ha avuto, lo scorso 28 marzo, l’intesa della Conferenza permanente Regione Enti locali e ora proseguirà il suo iter in Consiglio regionale.
«La finalità del disegno di legge – sottolineano gli assessori ai Lavori pubblici e agli Affari Generali e Personale, Edoardo Balzarini e Filippo Spanu – è quella di semplificare e fare chiarezza in un ambito importante e delicato per la vita dei cittadini. Vogliamo rafforzare l’azione di governo del territorio dal punto di vista dell’assetto idrogeologico, anche attraverso la definizione più precisa delle competenze in capo agli enti locali. E’ un ulteriore segnale dell’attenzione che la Regione rivolge agli aspetti legati alla prevenzione di gravi eventi in grado di mettere seriamente a rischio l’incolumità delle persone.»

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https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10216294333858921/

«Il Sistema regionale di Protezione civile si è dotato di uno strumento all’avanguardia che segna, dopo vent’anni, il passaggio alla nuova tecnologia. La Sardegna ha da oggi un radar meteorologico di ultima generazione, la più avanzata in Italia, e di grande importanza per il monitoraggio in caso di rischio idraulico o idrogeologico per precipitazioni intense.» L’ha detto questa mattina l’assessore della Difesa dell’Ambiente della Regione Sardegna, Donatella Spano, in occasione della presentazione, a Foresta Burgos, del nuovo radar di Monte Rasu, realizzato da Arpa Sardegna, Dipartimento Meteoclimatico.
L’apparecchio rappresenta la tecnologia più avanzata in Italia ed è firmata da Selex ES, azienda tedesca leader mondiale nella realizzazione di radar meteorologici, che fa parte del gruppo Leonardo Spa. All’incontro hanno partecipato il capo del Dipartimento nazionale della Protezione civile, Angelo Borrelli, il direttore del Dipartimento meteo di Sassari, Giuseppe Bianco, e, per il gruppo Leonardo, Lorenzo D’Ambra. Presenti inoltre il direttore della Protezione civile regionale, Graziano Nudda, e i sindaci del territorio.
«La difesa della vita umana è il nostro vero investimento – ha aggiunto l’assessore Donatella Spano -. Passo dopo passo, in questi anni abbiamo rafforzato tutto il Sistema di protezione civile innovando senza sosta, rafforzando i legami con i sindaci, i territori e la cittadinanza, portando la cultura dell’autoprotezione nelle piazze e nelle scuole anche grazie al contributo del volontariato. Lo abbiamo fatto anche cercando soluzioni innovative e ad alto contenuto tecnologico perché siamo convinti che la prevenzione sia la prima risposta per tenere al sicuro le popolazioni.»
«Il concetto di progettare e realizzare la prevenzione è fondamentale – dichiara il capo del Dipartimento nazionale della Protezione Civile Borrelli -, ed è frutto delle tragedie che hanno colpito il nostro Paese. Questo radar è una scelta importante per l’aumento di sicurezza dei nostri territori, che unito alla sinergia della comunità scientifica, struttura operativa fondamentale del sistema nazionale di protezione civile, è un esempio di come si possa passare dalle parole ai fatti.»
«Con il nuovo radar meteorologico dell’Arpas – ha proseguito il direttore del Dipartimento meteo Giuseppe Bianco – la Sardegna si è dotata di uno strumento altamente sofisticato che consentirà ai meteorologi in sala operativa di fornire alla Protezione civile Regionale informazioni fondamentali in occasione di eventi meteorologi avversi in corso. La gestione del radar sarà affidata ai tecnici in organico dell’Arpas che vantano, come pochi altri nel panorama italiano, un’esperienza quasi ventennale nell’utilizzo di strumenti particolarmente sofisticati. L’importanza del radar – prosegue Giuseppe Bianco – deve essere ricondotta all’attività di nowcasting (previsione fino a poche ore) e non all’attività previsionale usuale (da 1 a 3 giorni in avanti). Tale attività viene elaborata dal meteorologo in sala operativa attraverso l’utilizzo dell’eco-radar (strumento fondamentale per quest’uso) e con l’ausilio di dati dei satelliti meteorologici, dei rilevatori delle fulminazioni e della rete di stazioni meteorologiche fiduciarie. È grazie alla strumentazione disponibile che è possibile collocare la Sardegna al pari delle altre pochissime regioni dotate di tecnologie così altamente innovative a favore della Protezione civile.» 
Posto a 1.260 metri sul livello del mare in territorio di Bono, il nuovo radar di monte Rasu è un investimento per circa 2 milioni di euro, strategico nella fase di monitoraggio e sorveglianza degli eventi meteorologici in situazioni di crisi conclamata. In sintesi, risulta di grande utilità per dare indicazioni, 24 ore su 24 nelle fasi di allerta, sul nowcasting (ossia, ciò che potrebbe accadere nell’arco delle successive due-tre ore, mentre le normali previsioni meteorologiche vengono emesse ogni 24 ore). Lo strumento, basato sulle previsioni meteorologiche realizzate sulla modellistica, è parte fondamentale del sistema di allerta. Solo dopo l’aspetto previsionale possono, infatti, essere emanati gli avvisi di allerta meteo della Protezione civile. L’Arpas, attraverso il Dipartimento Meteoclimatico nell’ambito delle attività di Protezione civile, dopo un’attenta progettazione ha bandito una gara nel 2015 per sostituire il radar meteorologico installato nei primi anni ’90 dall’allora Servizio agrometeorologico regionale, poi confluito nella stessa Arpas. Una tecnologia che ora lascia il posto al nuovo radar.
Il nuovo radar di Monte Rasu è un radar meteorologico doppler a doppia polarizzazione in banda C, tipo METEOR 735C DP R 10 di produzione Selex ES GmbH, società facente parte del gruppo italiano Leonardo spa (ex Finmeccanica). Dotato di un trasmettitore basato su magnetron della potenza di picco di 400 KW e di un’antenna del diametro di 4,2 m, consente di individuare, quantificare e monitorare i sistemi nuvolosi capaci di generare precipitazioni sul territorio sino a una distanza massima di quasi 500 km dal sito di Monte Rasu. Si tratta di un prodotto di serie che costituisce naturale evoluzione della serie 635, su cui è basata l’intera rete radar nazionale del Dipartimento della Protezione Civile. Il software meteorologico di gestione del radar è il Rainbow5®, sviluppato dalla stessa Selex ES GmbH e riconosciuto internazionalmente come uno dei migliori software meteorologici disponibili sul mercato. Le immagini del nuovo radar meteorologico, oltre a essere rese disponibili sul portale del Dipartimento Meteoclimatico, parteciperanno al mosaico radar nazionale della Protezione civile. In particolare i dati del nuovo radar meteorologico di Monte Rasu, mosaicati con quelli del radar meteorologico della Protezione Civile di Monte Armidda e del radar meteorologico dell’Aeronautica Militare di Capo Caccia, contribuiranno a produrre un composito radar a scala regionale in grado di monitorare costantemente e capillarmente le precipitazioni su tutto il territorio della Regione Sardegna.
Il nuovo strumento rafforza l’efficienza della rete tra i radar della Sardegna, della Corsica e della Toscana, nata nel 2016 dall’accordo sottoscritto per costruire il “Composito” radarmeteorologico transfrontaliero Italia-Francia Marittimo (la Mosaïque in francese). Scopo del progetto è mettere a sistema la potenza degli strumenti di monitoraggio delle avversità meteorologiche attivi a cavallo della frontiera marittima italo-francese. Del “Composito” fanno parte sei postazioni di misura della precipitazione intensa: 3 sono operative in Sardegna, a Monte Armidda (della Protezione civile nazionale), a Monte Rasu (dell’Arpa), a Capo Caccia (dell’Aeronautica militare); 2 in Corsica, ad Aleria e ad Ajaccio (in costruzione) mentre in Toscana è operativa la postazione di Cima di Monte, sull’Isola d’Elba, del Consorzio LaMMA (Laboratorio di monitoraggio e modellistica ambientale per lo sviluppo sostenibile, consorzio pubblico tra la Regione Toscana e il Consiglio Nazionale delle Ricerche).

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Il presidente della Regione Francesco Pigliaru è intervenuto, questo pomeriggio, al T Hotel di Cagliari, al 4° Convegno Isola dell’energia – Sardegna leader del GNL nel Mediterraneo. 
«Siamo come maratoneti che vedono il traguardo consapevoli però che manca ancora qualche chilometro da percorrere – ha detto Francesco Pigliaru -. Sulla metanizzazione della Sardegna molto è stato fatto, anche grazie all’importante sostegno del Governo e alla fattiva e costante collaborazione con il MISE2» ha aggiunto Francesco Pigliaru, citando la strategia condivisa con l’Esecutivo nazionale con il Patto per la Sardegna firmato nel luglio 2016.
Il presidente ha ricordato che la Sardegna è fermamente impegnata nel processo di decarbonizzazione, come dimostrano gli investimenti della Giunta su efficienza energetica, smart grid, accumulo e mobilità elettrica. «Nel contempo – ha aggiunto Francesco Pigliaru – con altrettanta convinzione e determinazione gestiamo la transizione energetica all’interno della quale il metano, come avviene ovunque nel mondo, svolge un ruolo temporaneo ma fondamentale».
Francesco Pigliaru ha poi citato gli ultimi tasselli fondamentali, ovvero la realizzazione dei depositi autorizzati e dei rigassificatori, delle reti di distribuzione a partire dalla dorsale e del sistema tariffario che «deve prevedere condizioni analoghe a quelle prevalenti a livello nazionale».
In conclusione, la notizia della consultazione pubblica lanciata dall’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (ARERA) proprio sull’ipotesi per la definizione di un ambito tariffario specifico per la Sardegna, documento che analizza le varie fasi indicate nella Strategia Energetica Nazionale che dovrebbero condurre «alla graduale integrazione delle reti isolate e dei loro punti di alimentazione in un unico sistema gas sardo, con conseguente applicazione della disciplina generale prevista per il settore del gas naturale».

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Grazie all’accordo siglato con il Consorzio Costa Smeralda e con il patrocinio del Comune di Arzachena, Mirtò sbarcherà a Porto Cervo il 21 e 22 aprile. Le avverse condizioni meteo previste per questo fine settimana hanno spinto l’organizzazione a spostare di una settimana l’evento ma nello stesso tempo a raddoppiare le date per accogliere le richieste di partecipazione da parte di tantissimi rappresentanti l’artigianalità sarda.

Con l’Anteprima del Festival Internazionale del Mirto, la Costa Smeralda si appresta ad accogliere il meglio delle eccellenze sarde: per due giorni, dalle ore 10.00 alle ore 21.00, oltre 50 espositori sardi legati al mondo Mirtò proporranno i loro prodotti e la loro creatività.

La Cucina e il Mirto saranno sempre i grandi protagonista nei due giorni dell’evento:

La Cucina: dopo quella stellata dei grandi chef di fama mondiale, arriva a Porto Cervo l’arte culinaria figlia della cultura sarda, e che sarà la protagonista del programma televisivo di Rete 4Ricette all’Italiana” condotto da Davide Mangacci.  Due puntate del programma verranno infatti registrate proprio a Porto Cervo durante l’evento. Davanti alle telecamere ed a fornelli si cimenteranno chef sardi che proporranno in una avvincente sfida culinaria alcuni piatti tipici della Sardegna, in particolare del territorio gallurese. Un’apposita giuria sarà poi chiamata a decretarne il migliore.

Il Mirto: sarà altro grande protagonista nei due giorni dell’evento, con un’area espositiva interamente dedicata ai produttori sardi che, all’interno dei propri stand, presenteranno i prodotti ottenuti dalla lavorazione dei frutti della pianta spontanea simbolo della macchia mediterranea.

Ma non solo Cucina e Mirto: grazie a Mirtò, il Consorzio Costa Smeralda intende proporre iniziative che possano allungare la stagione turistica anche nei mesi di bassa affluenza turistica. Lo fa puntando sulla tradizione e sulla tipicità, rappresentata per l’occasione da molte aziende sarde del territorio come i produttori locali di olio e il “Consorzio del Vermentino DOCG”. Sempre in tema di tradizione, protagonisti saranno gli stilisti sardi, capaci di rappresentare in modo unico ed originale quella sartoriale isolana. Tra questi “Isole Faber”, team di stilisti associati molto conosciuti in ambito territoriale al quale va riconosciuto anche il merito di aver saputo trasformare la sartorialità sarda adattandola al contemporaneo mondo della Moda.

Sarà presente l’artigianato di eccellenza in grado di affermarsi nel mondo. Le famose “Pattadesi”, i coltelli di Max Manca Knivers di Pattada, sono un esempio di ciò che si potrà ammirare nelle due giornate dell’evento.

A conferma dell’indubbio valore attribuito all’evento, segnaliamo la presenza di alcuni produttori venuti da lontano con il marchio di qualità del Parco di Porto Conte.  

Per raccontare i due giorni di Porto Cervo sarà presente Sardegna Immaginare, magazine semestrale leader di settore nella diffusione in Sardegna e vera eccellenza sarda nell’immenso panorama dell’editoria nazionale, con numeri da far invidia a importanti testate italiane. Nello stand di Sardegna Immaginare sarà possibile ammirare alcune delle splendide ragazze in costume sardo protagoniste della campagna pubblicitaria dell’ultimo numero prodotto ed attualmente in vendita in edicola.

Il programma delle due giornate prevede l’alternarsi di esibizioni folkloriche, fortemente volute dal Consorzio Costa  Smeralda con l’obiettivo di far riflettere sulle proprie radici e per mantenere vive le tradizioni. Come per esempio gli antichi giochi della Sardegna, presentato in abiti poveri del ‘900 dagli alunni della Classe 3ª A della Scuola Primaria “Giorgio Asproni” di Gonnesa e guidati dalla docente Ornella Boschetto nell’ambito del progetto “GIOGUS ANTIGUS“, nato per far riscoprire e riportare in vita i giochi del passato del territorio “Sulcitano”.

Certa inoltre la partecipazione dei Mamuthones e Issocadores dell’Associazione Atzeni di Mamoiada, che arrivano a Porto Cervo reduci da successi e consensi in giro per il mondo anche grazie alla stretta collaborazione con Mirtò.

Alle 18,00, la Piazzetta di Porto Cervo, teatro dell’evento per l’intera giornata, ospiterà la presentazione del Festival Internazionale del Mirto, in programma a Olbia dal 17 al 20 agosto prossimo.  

Al termine della presentazione seguirà un concerto di  canzoni tradizionali.

Durante i due giorni dell’evento il Bar Sole in  Piazzetta, Il ristorante- bar Prince e il ristorante dell’hotel Luci della Montagna offriranno dei menù con i piatti della tradizione a prezzi compresi fra 18 e 25 euro. 

«Le avverse condizioni meteo ci hanno costretto a spostare di una settimana l’evento, ma saranno comunque due giornate intense che offriranno agli ospiti una vetrina delle eccellenze della Sardegna in un contesto unico come quello di Porto Cervo. Il Consorzio Costa Smeralda – commenta il direttore Massimo Marcialis – accompagnerà Mirtò quale veicolo promozionale per proporre prodotti e tradizioni  dell’Isola capaci di soddisfare ed emozionare anche chi frequenta location esclusive dimostrando che attraverso la semplicità e la tradizione si possono davvero sostenere i mesi di spalla allungando così la stagione turistica.»

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Ieri sera, nella sala polifunzionale di piazza Roma, l’Amministrazione Comunale, rappresentata per l’occasione dall’assessore dello Sport Valerio Piria, dall’assessore alla Cultura Sabrina Sabiu e dai consiglieri comunali Manolo Cossu, Maurizio Soddu, Silvia Pinna, Adolfo Lebiu, Giorgio Santoru e Marco Serafini, ha incontrato alcune associazioni sportive per raccogliere proposte, suggerimenti e consigli in vista dell’ottantesimo compleanno della città, le cui celebrazioni avranno inizio già in occasione della “Festa del Patrimonio” in programma il 19 e il 20 maggio in piazza Roma, per poi avere il proprio culmine in data martedì 18 dicembre 2018.
«È stato un incontro positivo in cui abbiamo illustrato ai presenti in cosa consisterà la “Festa del Patrimonio”, che farà da preludio al compleanno di Carbonia: un evento di vasta portata in cui ci avvarremo del contributo e della collaborazione delle associazioni sportive cittadine. Sono tante le proposte pervenute dal mondo dello sport locale, che ringraziamo per l’adesione all’iniziativa. Carbonia vanta un ricco patrimonio associazionistico che l’Amministrazione Comunale intende tutelare e valorizzare, anche attraverso il coinvolgimento fattivo in manifestazioni rilevanti per l’intera collettività», ha affermato l’assessore allo Sport Valerio Piria.
Si comincia quindi il 19 maggio con una serie di iniziative sportive che coinvolgeranno varie discipline: dalla ginnastica artistica al ju jitsu, dal kung fu alla mountain bike e alle moto.
Dopo i festeggiamenti del 19 e 20 maggio sono previste – cadenzate nel corso dell’intero anno – numerose attività culturali, artistiche, sportive, ludiche e teatrali, organizzate d’intesa con associazioni, gruppi e scuole.