18 July, 2024
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Il Circolo del Partito democratico di Sant’Antioco ha inviato una lettera appello all’assessore regionale della Sanità Luigi Arru (Partito democratico), con la quale chiede con la massima priorità ed urgenza di ascoltare l’urlo disperato dei cittadini e degli operatori sanitari del Sulcis.

«La situazione venutasi a creare in seguito alle misure poste in campo dalla riforma sanitaria – scrive la segretaria Monica Fois – ha assunto ormai i tratti di una piena e reale emergenza, per i cittadini del Sulcis e per medici e addetti ai lavori delle strutture ospedaliere. Ragionevolmente comprendiamo la necessità di misure di razionalizzazione delle spese sanitarie e delle risorse umane ad esse subordinate, ma allo stesso tempo riteniamo non sia accettabile che ciò si traduca nell’esistenza di più sedi non complementari tra loro che risultino inefficaci rispetto alle esigenze del cittadini del territorio interessato.»

«Non intendiamo in tale sede selezionare troppo nello specifico le singole inefficienze – aggiunte la segretaria del Partito democratico di Sant’Antioco -, ma sono tanti ed importanti i servizi che sono venuti a mancare o si sono resi insufficienti nella struttura ospedaliera del Sirai a Carbonia. Per tale motivo riteniamo opportuno e doveroso che lei valuti attentamente la possibilità di concentrare in un’unica sede la struttura dedicata ai servizi sanitari, affinché essa sia il più possibile operativa, qualificata ed organizzata e possa soddisfare tutte le esigenze divenute ormai emergenze che i nostri cittadini vivono nella quotidianità. Riteniamo altresì che tale sede, per ragioni geografiche possa essere quella di Carbonia, in quanto situata in posizione centrale ed equidistante nel territorio e, pertanto, più facilmente raggiungibile.»

«Certi della sua comprensione e collaborazione – conclude Monica Fois – attendiamo un suo riscontro con comunicato ufficiale, previo incontro con la segreteria del Circolo Pd di Sant’Antioco, da noi rappresentato, per discutere più attentamente la problematica esposta.»

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Sabato 14 aprile, alle 21.00, nello Spazio Fucina Teatro, La Vetreria – Pirri, Cagliari, nell’ambito della rassegna “APRILE ALLA VETRERIA-APRILE RESISTENTE”, organizzata da il Crogiuolo e Cada Die dal 6 al 29 aprile 2018, la Cernita teatro presenta “Storia di una piccola città”progetto Il lavoro mobilita _ abitare le storie, di Monica Porcedda. Alle ore 20.30, lo spettacolo sarà introdotto dallo storico Gianluca Scroccucon: Pietro Carta, Piero Deidda, Lucia Longu, Mariella Mannai, Luciano Sulas, Rosanna Sulas; costumi di Lucia Longu, Mariella Mannai e Rosanna Sulas; oggetti di scena realizzati da Luciano Sulas; disegno luci di Giampietro Guttuso; regia di Monica Porcedda.

«Una piccola città, appena uscita dalla guerra, si stringe tutta intera attorno ai minatori scioperanti per affermare il suo diritto di esistere.»

Una piccola Città deve sorgere in men che non si dica. E’ una “Città Macchina”, costruita a bocca di miniera, il sogno di emancipazione per molti giovani attratti dalla speranza di un lavoro e di una nuova vita. Ingegneri, operai, muratori, manovali in men di tredici mesi costruiscono strade e piazze e case e palazzi per accogliere migliaia di persone provenienti da tutta l’Italia. 

E’ una migrazione verso un diverso modo di “coltivare”, a 100, 200, 300 metri di profondità dove il frutto della terra non è appannaggio dei lavoratori, ma serve a “forgiare le armi della guerra e della pace” secondo le logiche dell’autarchia fascista.

Così, nel profondo sud della Sardegna, nasce Carbonia.

Ma, a soli dieci anni dalla sua fondazione, già mostra i segni della sua esistenza precaria quando i più economici carboni esteri mandano in crisi il settore estrattivo. E’ la fine. 

Da obiettivo e rifugio sicuro per la sua gente essa diventa una temuta arma di ricatto in mano all’Azienda proprietaria di tutta la città. 

Contro le misure repressive e provocatorie a danno soprattutto dei lavoratori che lottano per diffondere il posto di lavoro, il 7 ottobre 1948, il sindacato proclama lo sciopero. 

Al centro di questo lavoro non c’è una storia che si conclude risolvendo il conflitto che l’aveva originariamente suscitata, ma il conflitto stesso, ancora aperto, su una rinascita economica e sociale che in Sardegna non è mai avvenuta, al di là dei problemi di natura geografica ed economica derivanti dall’essere un’isola. 

La narrazione compie un salto nel passato per ripercorrere alcuni tra i problemi emersi nel dopoguerra nel Sulcis Iglesiente, problemi ancora oggi non risolti a fronte di una condizione economica e sociale che alimenta il disagio, problemi che non riguardano solo la Sardegna. 

Questo lavoro, infatti, rappresenta il tentativo di scavalcare il leitmotiv di “Sulcis Iglesiente territorio più povero d’Italia” per guardare oltre: basterebbe volgere lo sguardo poco oltre l’isola per fermarsi in mezzo al mare che in questi anni ha un bel sacco di storie da raccontarci. 

Così la storia di una piccola città come Carbonia, è solo un pretesto per raccontare una storia più grande, una storia universale di potere, di abusi, di fame ma anche di lotte quotidiane e, soprattutto, di tanta dignità.                                                                                                                Lo spettacolo  è stato oggetto di studio e interesse all’interno del seminario per studenti dei corsi di laurea triennale e specialistica in Lettere, Filosofia, Beni culturali, Lingue, Scienze dell’educazione Università degli Studi di Cagliari.

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«Invece che esaltare un servizio costoso e non ancora iniziato, la Giunta si occupi di rimediare subito all’evidente disparità derivante dall’elisoccorso previsto su Cagliari solo per mezza giornata, rispetto a quello giornaliero previsto su Olbia.»

Lo scrive, in una nota, il consigliere regionale Edoardo Tocco (Forza Italia), vicepresidente della commissione Salute.

«Ritengo un fatto positivo che l’isola di La Maddalena ed il territorio gallurese – rileva Edoardo Tocco – abbiano un servizio adeguato alle esigenze, ma sarebbe necessario porre le dovute attenzioni all’isola di San Pietro e al più ampio territorio del sud Sardegna, in forte sofferenza per i disagi dovuti a insularità e territori decentrati difficili da raggiungere via terra. Nonostante fatti gravi, avvenuti nei mesi scorsi a Carloforte circa il trasporto urgente via mare di soggetti in precarie condizioni di salute in ospedale, il servizio di elisoccorso regionale non solo non è ancora stato attivato da Elmas ma sarà previsto solo per mezza giornata. E’ del tutto evidente che ampliandolo a 24 ore, si coprirebbero giorno e notte, nel giro di una dozzina di minuti, anche i territori più distanti e disagiati come Carloforte – conclude Edopardo Tocco -, eliminando la palese disuguaglianza, prevista dal bando regionale, data dalla presenza della base di Olbia per La Maddalena.»

 

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Porte aperte, a Olbia, il 19 aprile, con il primo Open Day organizzato da IED Cagliari per i futuri creativi e i professionisti alla ricerca delle nuove forme del design. Un’occasione unica per vivere e conoscere da vicino i percorsi di formazione triennali Fashion Design, Product Design, Interior Design, Media Design e il mondo IED

IED Cagliari va in trasferta a Olbia per il primo Open Day fuori sede. Il 19 aprile, dalle 10.00 alle 14.00, all’Hotel Double Tree by Hilton (via Isarco, n. 5/7) lo staff costituito dai docenti e dagli studenti e dal team degli advisor sarà a disposizione degli studenti, delle scuole, dei genitori e degli aspiranti designer per fornire tutte le informazioni sull’offerta formativa per l’anno accademico 2018-19. Un’iniziativa nata per venire incontro a tutti coloro che per via della distanza e degli impegni di studio o lavorativi non hanno la possibilità di recarsi nel capoluogo sardo per poter conoscere da vicino i corsi triennali di Fashion Design, Product Design, Interior Design e Media Design, e prendere parte agli eventi organizzati a Villa Satta. Un primo passo in vista della prossima attivazione a Olbia di un apposito sportello informativo IED Cagliari, dedicato al centro e al nord della Sardegna.

Dopo i saluti di benvenuto e la presentazione del programma a cura della direttrice IED Cagliari Monica Scanu, i partecipanti saranno trasportati nell’affascinante mondo della moda con uno dei giovanissimi protagonisti tra i più apprezzati del momento: Umberto Sannino. Fashion stylist e docente IED di Cagliari e Milano – ha collaborato con importanti Maison come Ballantyne, Costume National, e per svariati progetti freelance, Moda Operandi, Ermenegildo Zegna, consulente per Taschen e Art Director per Noplace Magazine, porterà ai futuri creativi e ai professionisti olbiesi (e non solo) la sua esperienza formativa, professionale, culturale e relazionale. Tutto ciò che nutre gli occhi, la sua idea di stile, gli stimoli, la sua curiosità e il suo stato d’animo sarà raccontato da uno dei “trendsetter” più sofisticati, in questa giornata di orientamento dedicata alla città di Olbia, al Centro e al Nord Sardegna. Sannino illustrerà inoltre ai ragazzi e alle ragazze interessati al corso di Fashion Design quali possano essere gli sbocchi professionali a livello nazionale  e internazionale.

E ancora a seguire attraverso video e immagini lo staff in trasferta presenterà i corsi triennali. Saranno Maurizio Bosa, architetto, designer e docente IED; Monica Scanu, direttrice IED Cagliari, Omar Murgia, advisor IED Cagliari, e Umberto Sannino, a raccontare rispettivamente i corsi di Product Design, Interior Design, Media Design e Fashion Design. Come sempre i veri protagonisti dell’Open Day saranno gli studenti dell’Istituto Europeo di Design che porteranno le proprie testimonianze sull’esperienza formativa, professionale e umana e insieme al team  scolastico anche un po’ di mondo “made in IED Cagliari” e le atmosfere suggestive della splendida sede in stile liberty e del suo parco, Villa Satta. 

«Molto felice di essere nella mia città natale per il primo Open Day dedicato al Centro e Nord Sardegna. Lo IED si sposta per la presentazione dei suoi corsi triennali, tutti riconosciuti dal MIUR, e per dare nuove opportunità formative e professionali a tutti coloro che parteciperanno all’evento e che non hanno avuto finora la possibilità di raggiungerci a Cagliari, a Villa Satta», sottolinea Monica Scanu, direttrice IED Cagliari. 

L’Open Day è un’occasione unica per conoscere l’offerta formativa di IED, incontrare lo staff, gli studenti e i loro progetti, scoprire l’approccio IED, fondato sul valore della cultura, della passione, dell’impegno e sull’importanza dell’abilità pratica. 

L’evento a Olbia è aperto a tutti e la partecipazione è gratuita. Il 19 aprile è anche l’ultimo giorno utile per iscriversi con lo sconto del 15% sulla retta di frequenza (Very Early Bird).

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«Finalmente una buona notizia: intorno al disastro della sanità nel territorio scendono in campo i sindaci come avevamo più volte auspicato e sollecitato nei nostri documenti. Guardiamo con attenzione e considerazione alle iniziative che i sindaci vorranno assicurare nei prossimi giorni e nei prossimi mesi e le sosterremo pienamente.»

Lo scrive, in una nota, Francesco Loi, coordinatore dei Riformatori sardi del Sulcis Iglesiente.

«E’ da segnalare inoltre molto positivamente – conclude Francesco Loi – come tra il personale dell’azienda vi è una crescente iniziativa responsabile e consapevole di racconto di una situazione che condiziona pesantemente le loro professionalità e la possibilità di garantire prestazioni e servizi come sarebbe urgente e necessario garantire e che sono peraltro  previste sulla carta.»

«Abbiamo richiesto nei giorni scorsi un incontro alla direttrice dottoressa Giua – conclude Francesco Loi – e confidiamo che la nostra richiesta venga accolta quanto prima.»

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E’ una primavera all’insegna del golf per la Costa Smeralda. Dopo la straordinaria partecipazione del territorio ai corsi di golf organizzati da Smeralda Holding  per la comunità – sono stati circa un centinaio i principianti che hanno potuto avere i primi rudimenti di tecnica golfistica – il Pevero Golf Club ha ricevuto una delegazione di studenti del liceo scientifico G.M. Dettori ad indirizzo sportivo di Tempio Pausania e le scuole medie di Badesi ed Aggius. Come affermato dagli stessi professori, è stato un incontro molto interessante per i ragazzi che non solo hanno avuto l’opportunità di conoscere  alcuni aspetti sportivi ma anche quello di riflettere sulle opportunità professionali – gestionali, agronomiche, turistiche – che il golf può offrire per il loro futuro.

Relativamente al golf giocato, a partire da sabato 21 aprile sarà un susseguirsi di impegni importanti  per il club smeraldino. Sarà in scena il campionato regionale a squadre a cui prenderanno parte una centuria di golfisti provenienti da tutta la Sardegna che  tenteranno di strappare il titolo alla squadra di Is Molas, vincitrice lo scorso anno.

Clou del mese di aprile, nei giorni 27 e 28 aprile, sarà la classica Pro-am Costa Smeralda by TCI, una competizione che vedrà giungere sull’isola 144 giocatori agguerriti e divisi in 36 squadre formate da un giocatore professionista e da tre dilettanti ciascuna. Mentre i dilettanti gareggeranno per la classifica a squadre, i professionisti si contenderanno la prima moneta di un montepremi complessivo di 25.000 euro messo a disposizione da TCI, azienda leader nel settore dell’illuminotecnica.

«Queste – dice il direttore del Club, Marco Maria Berio – sono le risorse offerte dal golf: una affascinante ed antica disciplina sportiva, fatta di regole e cavalleria che potrebbe offrire a molti giovani nuovi percorsi professionale e sportivi  ma che già oggi, nella pur limitata offerta attuale dell’isola, consente di portare del turismo di qualità anche nella media stagione favorendo l’attività di alcune strutture ricettive.»

 

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La Giunta regionale vigili su ANAS ed informi il Consiglio regionale ed i Sindaci sullo stato di attuazione delle singole convenzioni che riguardano le infrastrutture viarie della Sardegna.

Il consigliere regionale Cesare Moriconi ha presentato oggi, come primo firmatario, un’interrogazione all’assessore dei Lavori pubblici per conoscere, considerati gli incredibili disagi e i disservizi derivanti da una gestione inadeguata della rete stradale ad opera di ANAS, l’ammontare dei finanziamenti affidati, alla stessa azienda, per progettazioni, manutenzioni e nuove opere viarie da realizzarsi in Sardegna, il loro stato di attuazione dettagliato per ciascuna delle convenzioni in essere.

L’interrogazione, nel ribadire, come affermato in altre numerose e precedenti iniziative dello stesso consigliere regionale, che l’attuale e inadatta gestione ANAS è generatrice di gravi ripercussioni di carattere economico e sociale, oltre che causa di precarie condizioni per la sicurezza degli automobilisti in tantissime delle strade dell’isola affidate in gestione alla stessa azienda, ha la finalità di conoscere non soltanto il valore finanziario complessivo dei lavori incaricati, ma anche i termini entro i quali verranno assolti gli impegni contenuti in  ciascuna delle convenzioni stipulate.

«E’ inaccettabile – dichiara Cesare Moriconi – la lentezza e l’incertezza che sta dietro ogni opera di ANAS, in un settore nevralgico come quello delle infrastrutture viarie dove la Sardegna registra un ritardo epocale ed il clamoroso primato negativo dell’opera più lenta al mondo, manco a dirlo firmato proprio da ANAS, denunciato nel 2016 dalla Corte dei Conti che ha calcolato, sul lotto numero 1 della SS 131, una velocità realizzativa pari a 5 millimetri al giorno e costi superiori di oltre il 60% rispetto a quelli previsti!!!»

«Occorre scongiurare – aggiunge Cesare Moriconi – che sull’imponente volume di finanziamenti e lavori già programmati sulle strade sarde, si verifichino altre vergogne simili. Per questo la Giunta regionale deve vigilare sullo stato di attuazione delle singole convenzioni che impegnano ANAS in Sardegna, informandone il Consiglio regionale ed i Sindaci di volta in volta interessati.»

Serve comunicare i tempi certi entro i quali opere fondamentali come la SS 195 che collega Pula con Cagliari, o la stessa SS 131, vedranno finalmente chiudere i loro eterni cantieri conclude Moriconi – così come è necessario chiarire i tempi di progettazione e realizzazione delle nuove opere viarie, tra le quali quelle incluse nel Patto per il Sud che annovera interventi attesissimi come gli 80 milioni per la connessione tra la SS 554 e la nuova SS 554 (superamento del “tappo” di Gannì); i 35,2 milioni per il collegamento Burcei-Maracalagoni-SS125; i 30 milioni per eliminazione degli incroci a raso della SS 554; i 30 milioni per il completamento della SS 195 con la SS 130 (lotto 2); i 90 milioni della circonvallazione Olbia; i 46,8 per la SS 128 al bivio Monastir-Senorbì; i 60 milioni per la circonvallazione Tempio; i 50 milioni per la SS 130 sulla tratta Cagliari-Decimo e diversi altri lavori stradali rispetto ai quali occorre tenere altissima la guardia”.

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«La vicenda del trasferimento del laboratorio analisi e microbiologia al Sirai di Carbonia è un colpo duro da metabolizzare per Iglesias e dintorni. Un trasloco forzato, provocato dal crollo del sottotetto nell’ospedale Santa Barbara, ma con la preoccupazione che lo spostamento della struttura possa diventare definitivo.»

A lanciare il grido d’allarme è il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale Gianluigi Rubiu.

«Auspichiamo che il cedimento strutturale non sia una giustificazione per ridurre ulteriormente il fabbisogno di prestazioni di specialistica per il territorio di Iglesias – aggiunge Gianluigi Rubiu che ha presentato un’interrogazione urgente all’assessore della Sanità -. Il laboratorio di analisi diventa un punto di riferimento essenziale per il funzionamento di diversi reparti. Si chiede che si attuino le procedure d’urgenza per le opere di messa in sicurezza del dipartimento al Santa Barbara. Non solo – conclude Gianluigi Rubiu -. E’ opportuno che si trovino altri spazi all’interno dello stesso presidio ospedaliero o, in alternativa, al Cto di Iglesias, tutelando così un servizio essenziale per i pazienti.»

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E’ giunta alla IV edizione, il “Bosa Beer Fest”, manifestazione brassicola regionale della Sardegna che i prossimi 24 e 25 aprile porterà nelle strade e nelle piazze della cittadina della Planargia 21 birrifici, di cui 15 sardi, 5 del resto d’Italia e 1 catalano, oltre 100 tipi di birre, prodotti agrogastronomici regionali e internazionali e programmi di intrattenimento per adulti e bambini.

L’appuntamento è stato presentato questa mattina a Cagliari dall’Associazione Culturale Sardinia4all, organizzatrice e curatrice dell’evento, dalla Conad, main sponsor, e da Confartigianato Imprese Sardegna, partner dell’evento, insieme ai consiglieri regionali Paolo Truzzu, Lugi Crisponi ed Alfonso Marras.

Martedì 24 la due giorni verrà aperta dal convegno internazionale sulla birra dal titolo “La birra artigianale in Sardegna nello studio dei ricercatori della Newcastle Business School”. Alle 10.30, presso il Museo delle Conce, via ai lavori con l’introduzione di Giampiero Carta, Responsabile Comunicazione Sardinia4All cui seguiranno gli interventi di Ignazio Cabras, docente di Business e Sviluppo Economico a Newcastle Business School, Northumbria University (Regno Unito), Stefano Mameli, segretario di Confartigianato Imprese Sardegna, Paolo Truzzu, Luigi Crisponi ed Alfonso Marras, consiglieri regionali della Sardegna.

Il 25 aprile, sempre al Museo delle Conce, dalle 17.30, presentazione del libro “Leggende Rossoblu” di Vittorio Sanna. L’autore conversa con Sandro Angioni.

Per i più piccoli saranno a disposizione il “Conad Children Village” e il “Bosa Beer Circus” con animazioni e giocoleria, i “live” allieteranno i presenti dal pomeriggio fino alla sera mentre la disco music Molella e di Sonik farà ballare giovani e adulti.

I visitatori, per la prima volta, a Bosa potranno usufruire del Biglietto Unico per visitare chiese e musei della città grazie alla partnership tra Bosa Beer Fest e le Coop. La Memoria Storica e L’Antico Tesoro.

Come nelle altre edizioni, a disposizione anche numerose strutture ricettive e la possibilità di praticare lo Yoga&Beer, escursioni in barca ed in Sup sul fiume Temo e due grandi spettacoli di musica e luci proprio in mezzo al fiume.

30 imprese, tanti dipendenti, un prodotto artigiano di elevata qualità e notevole varietà, grande entusiasmo. E’ questo il “mondo” delle imprese birrarie della Sardegna, cresciuto di ben 17 unità in soli 5 anni. Delle 30 realtà, 6 gestite da under 35 e 2 da donne, 12 si trovano in provincia di Cagliari, 7 ciascuna in quelle di Nuoro e di Sassari e 4 a Oristano.

«Come certificano i recenti dati – affermano Antonio Matzutzi e Stefano Mameli, presidente ed il segretario di Confartigianato Imprese Sardegna – il settore nell’Isola cresce di giorno in giorno. Un mondo, quello dei piccoli birrifici, che arricchisce il territorio sardo, dove qualità e artigianato sono le coordinate fondamentali in cui s’inseriscono metodo di lavorazione, materie prime impiegate nonché professionalità, passione ed eccezionale competenza dei maestri birrai artigianiQuindi – aggiungono il presidente ed il segretario – un vero e proprio fenomeno culturale e un settore in espansione, ricco di opportunità e buone prospettive, che Confartigianato Imprese Sardegna ritiene sia il volano di una crescita di filiera, evoluta e dinamica, con impatti e ricadute benefiche trasversali che vanno dal mondo dei coltivatori sino all’indotto del turismo enogastronomico ed esperienzialeNell’ultima Manovra finanziaria regionale – sottolineano Antonio Matzutzi e Stefano Mameli – anche la politica sarda ha certificato l’importanza delle imprese birrarie della Sardegna, approvando un emendamento, proposto dall’onorevole Truzzu, che stanzia 100mila euro per l’abbattimento di una quota di Accise. Anche questi segnali da parte della Regione – concludono il presidente ed il segretario – confermano come queste realtà rappresentino una eccellenza artigianale della nostra isola che va tutelata, valorizzata e supportata nella ricerca di nuovi mercati nazionali e internazionali, guardando oltre la produzione territoriale».

«Oltre al divertimento e alla degustazione della birra – affermano Antonio Marras e Giampiero Carta, rispettivamente presidente e responsabile della comunicazione dell’associazione Sardinia4all, esponendo il programma della 2 giorni – quest’anno vogliamo promuovere la birra come attività imprenditoriale. Per questo, da parte delle imprese produttrici, crediamo possa essere importante la partecipazione al convegno della mattina del 24, nel quale presenteremo uno studio condotto dai ricercatori della Newcastle Business School (Northumbria Univeristy) con l’intento di esplorare e analizzare lo sviluppo dei microbirrifici e delle birrerie artigianali in aree a forte vocazione e tradizione vitivinicola quali la SardegnaTramite focus groups con imprenditori locali – aggiungono Marras e Carta – ricercatori hanno analizzato i rischi e le opportunità d’impresa delle aziende brassicole sarde, il loro impatto sulle comunità locali nella creazione di opportunità economiche e nel promuovere il turismo, e altri aspetti riguardanti competizione/cooperazione con aziende vitivinicole operanti nel territorio. La birra può avere un impatto significativo in Sardegna – concludono i due organizzatori della Manifestazione – e offrire terreno fertile per varie attività economiche, nonché diventare incubatori importanti per lo sviluppo delle relazioni umane e del social networking. Lo studio intende colmare il vuoto di conoscenza, identificando e studiando i birrifici artigianali sardi come un importante esempio in un mercato tradizionalmente dominato dal vino

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Oltre 60 km di pura emozione nel sud ovest della Sardegna: da Portoscuso alle dune sabbiose di Piscinas.
Un Cammino dove il confine tra il mare e l’entroterra è segnato da un litorale tra i più belli e selvaggi dell’Isola: un susseguirsi di spiagge dorate, strapiombanti falesie sul mare, promontori granitici modellati dal vento, maestosi sistemi dunari tra i più estesi ed integri del Mediterraneo, testimonianze minerarie tra le più importanti in Europa.
A disposizione un supporto logistico che garantirà la migliore assistenza, l’uscita ed il trasferimento con comodi mezzi anche per chi non ha le giuste energie per completare l’Avventura.

Info e dati tecnici del percorso
Trovi tutto nella Guida La Costa delle miniere: 64 pagine di testi, schede, foto, cartine dettagliate e tracce GPS, durata media, quote, lunghezza, numero passi medio, impegno medio, consumo medio calorico.
Disponibile a € 9.90 nei migliori punti vendita, anche on line.

Programma

Venerdì 11
ore 19.00 – Aperitivo all’Iglesiente, a cura dal ristorante I dieci passi e della Cantina ARU

Sabato 12
ore 6.00 – Incontro ad Iglesias e conferma iscrizioni
ore 6.15 – Partenza per Portoscuso in Bus (Autoservizi Roberto Manca), con arrivo alle 6.45
ore 7.00 – Partenza per la 24ore

Domenica 13
ore 12.00 – Orario massimo di arrivo a Piscinas
ore 14.00 – Partenza per Iglesias con arrivo previsto alle 16.00

Incontro:
Iglesias, c/o Istituto Minerario, con parcheggi auto in prossimità

Ospitalità:
per chi preferisce soggiornare in loco venerdì 11 e domenica 13 sarà nostra cura segnalarti le migliori soluzioni a prezzi convenienti; questo ci permetterebbe di incontrarci la sera prima alle 19.00 ad
Iglesias per un piacevole Aperitivo all’Iglesiente, offerto dal ristorante I dieci passi e dalla Cantina ARU.

Pernottamento ad Iglesias presso le strutture ricettive del Consorzio Turistico per l’iglesiente con sconto del 10%.
INFO: 3483178065
info@ctiglesiente.it

Numero di partecipanti: max 38 persone

Quota di iscrizione:
entro il 20 aprile: 75 euro
entro il 7 maggio: 90 euro

Info, prenotazione e modalità di iscrizione:
l’iscrizione è valida a seguito del versamento della quota con bonifico e dell’invio della liberatoria: IBAN e documento da compilare ti saranno comunicati dopo la prenotazione.

Lino Cianciotto
347 6757476 – linocianciotto@naturalmentesardegna.org
Pierpaolo Putzolu
320 2355115 – iglesiasmt@yahoo.it

La quota comprende:
accompagnamento con guide ambientali escursioniste;
polizza assicurativa;
assistenza logistica con pulmino (Autoservizi Roberto Manca) per l’intera durata dell’esperienza e trasporto delle sacche personali;
trasferimento ad Iglesias per chi non ha le giuste energie per completare l’Avventura e decide quindi di non proseguire;
aperitivo all’Iglesiente, a cura dal Ristorante I dieci passi e della Cantina ARU.

Extra: T-shirt tessuto tecnico – 24ore Costadelleminiere: 15 euro
Polo tessuto tecnico – 24ore Costadelleminiere: 23 euro
(comunicare la taglia entro il 20 aprile 2018)

Info per i partecipanti:
ciascun partecipante dovrà provvedere alla personale scorta di cibo che, riposta in una piccola sacca personale, sarà trasportata lungo il percorso dal servizio di assistenza e resa disponibile lungo il tragitto, distanti tra loro mediamente 2 ore di cammino e 4 – 5 ore nel tratto notturno.
Ogni partecipante porterà con se nello zaino il telo termico, il kit medicazione, la torcia frontale con autonomia per almeno 8 ore.
Si consiglia un abbigliamento comodo e confortevole adatto alla situazione e scarponcini da trekking.
I partecipanti, oltre ad avere un allenamento adeguato all’impegno dell’escursione, devono essere in buono stato di salute generale e consapevoli della durata e delle caratteristiche del percorso.
In ogni caso devono saper gestire: eventuali problemi derivanti da avverse condizioni meteo, quali pioggia, vento, freddo, caldo, ecc; ed inoltre, gli aspetti fisici o mentali causati dall’ affaticamento, dai problemi digestivi, muscolari o articolari, comprese le piccole ferite.

L’evento non ha carattere agonistico per cui si chiede a ciascun partecipante di rimanere sempre nel Gruppo e di seguire le indicazioni fornite da Lino Cianciotto e Pierpaolo Putzolu.