18 July, 2024
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L’Amministrazione comunale di Calasetta ha organizzato la 4ª edizione della “Sagra del Pilau Calasettano” che si terrà dal 18 al 20 maggio 2018.

Rispetto allo scorso anno, saranno tre le giornate anziché due e tra le novità in serbo è prevista la partecipazione dell’attore showman Stefano Masciarelli che condurrà lo show-cooking del sabato pomeriggio e si esibirà in concerto il sabato sera.

Confermatissima la partecipazione di Tessa Geliso per la giornata di domenica; inoltre non mancheranno i laboratori del pilau, gli showcooking di chef professionisti e amanti della cucina, escusioni lungo la costa, escursioni in barca, trenino turistico, visite alla Torre Sabauda, Museo Macc e Cantina Sociale per degustare il Carignano.

Venerdì 18 maggio si terrà un workshop fotografico con Davide Cerati.

Saranno diverse le manifestazioni sportive presso il porto turistico, con esibizioni di free style, moto raduni, ciclo pedalate.

Il programma prevede inoltre un concerto del cantante Andrea Busonera e della band di Federica Urracci. 

I partner di questa edizione sono: “I Cagliaritani Pastificio dal 1963” e “Ichnusa”.

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L’assessorato regionale del Lavoro ha approvato l’elenco delle agenzie formative autorizzate all’organizzazione e all’erogazione di percorsi formativi per i lavoratori della Carbosulcis S.p.A.

La finalità dell’avviso è la certificazione delle competenze con riferimento alle Ada del Rrpq (Repertorio Regionale dei profili di qualificazione) e alle abilitazioni/patentini individuati da Carbosulcis SpA in raccordo con Aspal.

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989 donne prese in carico, e di queste 687 hanno avuto accesso alla struttura tramite il numero verde e 281, invece, attraverso accesso diretto. E ancora, oltre 3.000 prestazioni tra esami radiologici, esami istologici, visite di chirurgo plastico e visite di chirurgo senologo quindi visite fisiatriche, genetiche, oncologiche, psicologiche, radioterapista, senologia radiologica, anche per le pazienti in follow up nei cinque anni. Si tratta dei numeri realizzati della Smac, la senologia multidisciplinare aziendale coordinata, da quando questa ha iniziato a muovere i primi passi, il 5 giugno 2017. Si tratta di numeri che fanno della struttura un punto di riferimento per le donne.

Numeri che descrivono una realtà in crescita e dimostrano la forte attività del centro e la sinergia con le altre strutture aziendali. Un risposta doverosa a chi, con una lettera indirizzata al quotidiano La Nuova Sardegna, dipinge la Smac come un «fantomatico centro mai partito».

La Smac, nella sua prima fase situata al piano terra del palazzo Clemente, da ottobre è stata trasferita nella seconda stecca bianca, trovando una adeguata sistemazione in locali dedicati. Con l’atto aziendale la direzione strategica dell’Aou ha confermato all’interno del dipartimento Onco-ematologico la struttura semplice dipartimentale di Coordinamento Breast unit. A febbraio di quest’anno, inoltre, la direzione aziendale ha conferito al professor Gian Vittorio Campus l’incarico temporaneo di direttore della struttura “Coordinamento Breast unit”.

In questo percorso di assistenza multidisciplinare e multiprofessionale alle donne con patologia mammaria, a rappresentare un supporto costante è l’infermiera ‘case manager’ che si occupa: dell’accettazione della paziente, dell’acquisizione della documentazione, dell’inserimento dei dati delle pazienti nella piattaforma informatica dedicata, della prenotazione degli esami specialistici, delle visite di controllo.

Dal momento dell’attivazione della Smac, sono state continue e continuative le riunioni multidisciplinari con tutti i professionisti coinvolti. Una partecipazione ampia per discutere e decidere il migliore percorso diagnostico terapeutico e riabilitativo. Un’attività che vede impegnati nell’elaborazione delle migliori strategie, in linea con i protocolli nazionali e internazionali chirurghi, radiologi, psicologi, fisiatri, chirurghi plastici, radioterapisti, medici di medicina nucleare, anatomopatologi e infermieri.

«Resta una debolezza – sottolinea il direttore sanitario dell’Aou Nicolò Orrù – quella che ci vede impegnati nell’abbattimento delle liste d’attesa per gli interventi operatori che, nonostante l’attivazione di uno specifico progetto, sono ancora elevate.»

«Sicuramente – prosegue Nicolò Orrù – l’acquisizione del personale di anestesia e di sala consentirà un’azione mirata, per riportare ai tempi indicati dal ministero della Salute le procedure di intervento da realizzare una volta fatte le diagnosi istologiche.»

Per fare questo, l’Azienda ospedaliera sta anche valutando l’utilizzo di una sala dedicata agli interventi, sino all’abbattimento delle liste d’attesa. Una strategia che consentirebbe di dare risposte adeguate alle esigenze, con una presa in carico più veloce della paziente e la riduzione di trasferte oltre mare.

L’azienda, inoltre, dal 2017 ha avviato un progetto finalizzato alla riduzione delle liste d’attesa mediante prestazioni aggiuntive.

Con il “programma organizzativo Breast unit Sassari” nel 2017 le sedute aggiuntive in anestesia generale sono state 24 (5 di Patologia Chirurgica e 19 di Clinica Chirurgica) con un numero totale d’interventi pari a 66.

Le sedute aggiuntive in anestesia locale nell’anno 2017 sono state 6 di Clinica Chirurgica con un numero totale d’interventi pari a 37.

Per il 2018, le sedute aggiuntive eseguite in anestesia generale nel mese di febbraio sono state 2 con un numero totale d’interventi realizzati sino ad oggi pari a 78.

Le sedute aggiuntive eseguite in anestesia locale nel mese di febbraio sono state 5 con un numero totale d’interventi pari a 93.

Non esistono liste d’attesa, invece, per le urgenze. La conferma arriva dalla coordinatrice infermieristica della Smac. «Questa per noi è stata una conquista – afferma Leurdina Corongiu – ed entro le 72 ore riusciamo a dare risposte per le mammografie, le ecografie e la tipizzazione istologica. Inoltre, una volta in possesso del referto istologico, prendiamo in carico la paziente e la avviamo al percorso diagnostico terapeutico più opportuno».

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«Ritengo che non sia una priorità per i Sardi la modifica della legge elettorale che, peraltro, secondo il gruppo di Forza Italia, garantisce la governabilità ed assicura una maggioranza certa all’interno del consiglio regionale.»

L’appello arriva dal deputato di Forza Italia Pietro Pittalis: «Nessun mutamento, dunque, e nessuna furbata per accreditare partiti e persone che solo il voto popolare può legittimare».

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Ha assunto una configurazione azionaria definita la società Sideralloys Italia divenuta proprietaria degli impianti ex Alcoa di Portovesme per riavviarli alla produzione. Il 75% del capitale sarà controllato da Sideralloys, il 20% da Invitalia spa, società a intero capitale pubblico. Il Ministro Carlo Calenda ha proposto che il restante 5% sia assegnato gratuitamente ai lavoratori. Questa proposta è stata illustrata ai sindacati dal Ministro nel corso nel corso di una riunione cui ha preso il Presidente della Regione, Francesco Pigliaru, l’ad di Invitalia, Domenico Arcuri, il coordinatore del Piano Sulcis, Salvatore Cherchi e il presidente di Sideralloys, Giuseppe Mannina.

La partecipazione di Invitalia spa ha il significato di rafforzare l’azionariato e ribadire l’impegno del Governo e della Regione per il successo dell’operazione.

La partecipazione all’azionariato dei lavoratori, proposta ai sindacati, è per un verso il riconoscimento del ruolo svolto con grande determinazione per la difesa del lavoro e della produzione industriale. Per un altro verso si vuole sperimentare una rilevante innovazione nelle relazioni industriali e nella gestione dei grandi complessi industriali.

In cosa consiste l’innovazione? Il modello classico di gestione di una società per azioni è realizzato in Italia, attraverso un consiglio di amministrazione e un amministratore delegato (AD). L’innovazione proposta prevede la costituzione di un Consiglio di Gestione e di un Consiglio di Sorveglianza; rimane la figura dell’amministratore delegato. Un rappresentante dei lavoratori parteciperebbe al Consiglio di Sorveglianza, organo che ha poteri rilevanti in quanto, tra l’altro, nomina il Consiglio di Gestione e esamina e approva il bilancio.

I lavoratori sono azionisti in quanto dipendenti della Società, cioè acquisiscono e perdono il diritto in relazione a questa condizione.

L’innovazione riguarderebbe non solo la cosiddetta governance della società ma anche la rappresentanza dei lavoratori che diventerebbe anch’essa duale. Si avrebbe la rappresentanza sindacale con i compiti tipici della stessa e contestualmente, si crea un’Associazione fra tutti i lavoratori che ha il compito di gestire la partecipazione azionaria. Come detto, le azioni sono distribuite ai lavoratori gratuitamente sebbene abbiano un valore che il Ministro ha cifrato fra 750mila e un milione di euro. L’Associazione partecipa proporzionalmente alla distribuzione degli utili d’impresa da impiegare per finalità sociali decise dalla stessa associazione.

L’assetto proposto per la nuova società dell’alluminio rappresenterebbe  sperimentazione di notevole rilievo in un’azienda industriale. Infatti, se si eccettuano i casi del socio lavoratore nelle cooperative e altri casi molto peculiari, la figura del lavoratore azionista e il Consiglio di Sorveglianza praticamente non esistono in Italia sebbene la UE e la stessa legge italiana li rendano possibili anche con incentivi e all’estero, soprattutto in Germania, siano molto frequenti nelle grandi aziende. La storia italiana delle relazioni industriali e altre ragioni che è troppo complesso qui richiamare, hanno determinato una situazione diversa fra Italia e Germania. Non casualmente i sindacati alla proposta del Ministro, hanno reagito manifestando interesse e anche apprezzamento ma si sono riservati di dare una risposta dopo averne discusso al loro interno e in particolare con i lavoratori.

Deve registrarsi positivamente che i lavoratori del Sulcis Iglesiente dopo essersi imposti all’attenzione e al rispetto dell’opinione pubblica nazionale, per la battaglia sul lavoro,  sono ora al centro di una possibile sperimentazione di un assetto più avanzato delle relazioni industriali in Italia.

La risposta sarà data in una riunione già convocata dal Ministro e dal Presidente della Regione a Roma per il 3 maggio. In quella riunione saranno esaminate anche altre questioni di primaria importanza quali il piano industriale e gli ammortizzatori sociali per il secondo semestre.

Salvatore Cherchi

Coordinatore del Piano Sulcis

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L’assemblea ordinaria del Banco di Sardegna S.p.A. ha approvato oggi la relazione finanziaria annuale 2017 e la distribuzione di un dividendo complessivo di euro 3.099.583,86 milioni da attribuire come segue:

• alle azioni di risparmio (numero cedola 23) un dividendo unitario complessivo di 0,15 euro;

• alle azioni privilegiate (numero cedola 15) un dividendo unitario di 0,30 euro;

• alle azioni ordinarie (numero cedola 16) un dividendo unitario di 0,04 euro.

Il dividendo sarà messo in pagamento a partire dal 16 maggio 2018, con data “stacco” cedole il 14 maggio 2018 e record date il 15 maggio 2018.

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L’associazione culturale Sardinia4all presenterà domani, 12 aprile, in una conferenza stampa, nella sala gruppi del Consiglio regionale, il “Bosa Beer Fest 2018”, in programma il 24 e 25 aprile.

Il festival quest’anno prevede un convegno internazionale sulla birra, la presenza di 21 birrifici sardi, nazionali e internazionali, eventi gourmet, eventi live e numerose altre attività legate al mondo della birra.

Parteciperanno: Antonio Marras, presidente Sardinia4All, organizzatore dell’evento; Giampiero Carta, responsabile Comunicazione Sardinia4All; Stefano Mameli e Antonio Matzutzi, Confartigianato Imprese Sardegna partner dell’evento; Franco Fois, responsabile Conad – main sponsor dell’evento; e, infine, i consiglieri regionali Paolo Truzzu, Luigi Crisponi ed Alfonso Marras.

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Non si è ancora spento l’eco della battaglia della finale della terza edizione del Risiko Tour, vinto dal giornalista Manuel Scordo, che riparte giovedì un torneo itinerante del gioco di strategia da tavolo più amato in Italia.

I carri armati colorati si affronteranno tra Cagliari, Quartu e Selargius in dieci tappe.

Tutti i giovedì alternativamente al Capo Horn di Cagliari e al Kings’ Cross di Quartu ma con la novità del lunedì, per ragioni logistiche, al Risico RistoPizza di Selargius.

Dieci partite, tre scarti, semifinali e finale, con partite di poco più di un’ora e mezza, secondo la collaudata formula del Club ufficiale di Risiko di Cagliari, vicecampione nazionale nel 2017.

«La formula consente la partecipazione di tanti giocatori – dice Monica Corda, presidente del RCU Cagliari – sia esperti che esordienti, senza timore di perdere qualche appuntamento o subire qualche sconfitta al tavolo da gioco.»

Il vincitore di tappa riceverà un omaggio dal locale ospitante. I quattro finalisti del torneo invece dei bei premi. Il torneo è valido per il ranking 2018 dove i primi classificati iscritti al club potranno partecipare al Campionato nazionale a squadre.

La formula del Risiko Tour 4.0 prevede 10 gare ma solo sette valide (migliori punteggi) per la classifica finale. I classificati dalla seconda posizione alla tredicesima, disputeranno un turno di semifinale. I tre vincenti raggiungeranno il finalista di diritto (il primo classificato dopo le dieci gare).

Gli strateghi del gioco di guerra da tavolo più popolare in Italia, si ritrovano per la manifestazione itinerante di Risiko, giunta alla quarta edizione e organizzata dal  direttivo del RCU Cagliari. Torneo aperto a tutti gli appassionati del gioco ma anche a chi ha deciso di riprendere a giocare dopo tanto tempo o a chi è desideroso di avvicinarsi per semplice curiosità (dopo un briefing sul regolamento ufficiale che verrà effettuato alle ore 21 subito dopo l’iscrizione e prima della partita). La formula è collaudata: dieci partite con tre scarti dei punteggi più bassi, consentono la partecipazione anche a chi ha deciso di non impegnarsi tutti i giovedì e qualche lunedì fino al 24 maggio. Il Risiko Tour, è il secondo torneo dell’anno valido per il prestigioso trofeo ranking che verrà assegnato a dicembre. «L’invito è quello di partecipare numerosi – conclude Monica Corda – passare due ore lontani da tv e videogiochi, socializzare con persone che hanno la stessa passione».

L’appuntamento è quindi per giovedì 12 aprile. Il messaggio da trasmettere? «Non fate la guerra, giocate a Risiko!».

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Da oggi è possibile affidare al comune di Sant’Antioco le Disposizioni anticipate di trattamento (DAT), conosciute anche come Testamento biologico. Per procedere al deposito delle DAT e all’iscrizione nel registro comunale è necessario fissare un appuntamento, telefonicamente al numero 0781 8030245, o tramite e-mail scrivendo all’indirizzo: mario.cocco@comune.santantioco.ca.it . L’interessato (disponente), il giorno fissato per il deposito, dovrà presentarsi di persona, munito di un documento d’identità valido, delle DAT in busta chiusa e del modulo di richiesta di iscrizione al registro (scaricabile dal sito internet www.comune.santantioco.ca.it) che dovrà essere sottoscritto davanti all’ufficiale di Stato Civile.

L’operatore dell’Ufficio di Stato Civile non prende parte alla stesura delle DAT, né fornisce informazioni in merito al contenuto delle stesse. Coloro che necessitano di aiuto per la stesura possono rivolgersi alle associazioni di riferimento che si occupano del tema. Il deposito delle DAT è gratuito. Si consideri che è prevista la possibilità di ottenere la cancellazione dal registro e di ritirare le disposizioni anticipate di trattamento previa richiesta scritta presentata personalmente dal disponente all’Ufficiale di Stato Civile del Comune.

Le disposizioni anticipate di trattamento sono regolamentate dall’art. 4 della legge 219/2017, entrate  in vigore il 31 gennaio 2018. Per DAT – Disposizioni anticipate di trattamento – si intendono gli atti con i quali una persona maggiorenne e capace di intendere e di volere (in previsione di una eventuale futura incapacità a prendere decisioni in autonomia e dopo aver acquisito adeguate informazioni mediche sulle conseguenze delle proprie scelte) esprime le proprie intenzioni in materia di trattamenti sanitari, il consenso o diniego rispetto ad accertamenti diagnostici o scelte terapeutiche e l’eventuale nomina, con atto scritto, di una persona di fiducia che la rappresenti nel rapporto con il medico e gli ospedali. Si può quindi esprimere la propria volontà di accettare o rifiutare accertamenti e terapie in momenti della vita in cui non si sarà in grado di indicare consapevolmente tale opzione, secondo il principio che «nessun trattamento sanitario può essere iniziato o proseguito se privo del consenso libero e informato della persona interessata».

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I rappresentanti sindacali di FP-CGIL Roberta Gessa, FP-CISL Davide Pateri e UIL-FPL Fulvia Murru, hanno chiesto all’assessore regionale della Sanità Luigi Arru e al direttore generale ATS Sardegna Fulvio Moirano, l’attivazione delle procedure di risoluzione del contratto ATS/AIAS.

«Come è noto – si legge in una nota – l’Azienda AIAS è debitrice nei confronti dei suoi dipendenti di circa nove mensilità. Oggi, ad un anno esatto dall’impegno assunto dal Consiglio regionale con l’approvazione dello specifico ordine del giorno, la vertenza AIAS rimane irrisolta. Siamo a conoscenza che il contratto tra ATS ed AIAS per l’acquisizione di prestazioni di assistenza riabilitativa globale sanitaria e sociosanitaria stipulato nel 2017 è stato prorogato e scadrà il 30 aprile 2018. Allo stato, non ci risulta che l’ATS, nonostante il clamore delle vicende AIAS, abbia mai attivato le procedure di risoluzione del contratto previste nell’art. 16 bis, lettera d, del medesimo.»

FP-CGIL, FP-CISL e UIL-FPL, chiedono all’assessore Luigi Arru e al direttore generale Fulvio Moirano, «di attivare immediatamente le verifiche sul rispetto delle clausole contrattuali da parte dell’AIAS, e di valutare tutte le eventuali conseguenze».