18 July, 2024
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«Oggi la Regione ha a disposizione importanti risorse finanziarie che permettono un’adeguata manutenzione ed adeguamento strutturale delle principali opere del sistema idrico multisettoriale della Sardegna.»

Lo ha detto questa mattina l’assessore dei Lavori Pubblici, Edoardo Balzarini, riferendo in Aula consiliare in merito a una mozione sul tema Sistema Idrico Multisettoriale della Regione Sardegna. «Si tratta di una novità che non si è mai verificata dal secondo dopoguerra», ha precisato, ricordando i 50 milioni di euro previsti con il Patto per la Sardegna a cui si sono aggiunti 65 milioni di euro di finanziamento statale, per complessivi 115 milioni di euro; finanziamenti che permettono all’Ente Acque Sardegna, principalmente, di intervenire in 28 “grandi dighe” sottoposte alle verifiche di sicurezza del Servizio Nazionale Dighe. Tra queste anche la diga Cantoniera, con un finanziamento di 10 milioni di euro destinato alle verifiche statiche finalizzate a portare la capacità di invaso dagli attuali 364 milioni di metri cubi di acqua al limite massimo autorizzabile di 700 milioni circa. Attività analoghe si prevedono in altre dighe, come quella di Monte Lerno di Pattada che ha una potenzialità di 72 milioni di metri cubi ora limitata a 34. Edoardo Balzarini ha ricordato anche gli interventi per l’interconnessione tra bacini, come quello per il completamento del collegamento tra Tirso, Flumendosa e le aree del Sulcis: «Il quarto lotto dell’interconnessione, finanziato con 60 milioni di euro, per il quale Enas sta curando l’appalto per la progettazione».

Per l’assessore dei Lavori pubblici, il tema dell’acqua rappresenta l’asse portante della sopravvivenza e dello sviluppo economico dell’isola. A differenza di altre regioni di Italia la Sardegna, in quanto isola, ha un sistema di scambi idrici chiuso e utilizza per circa l’80% acque superficiali invasate. «Il sistema multisettoriale varato nel 2006 ha proprio l’obiettivo di garantire una gestione unitaria e solidaristica della risorsa idrica tra le diverse aree dell’isola e per i diversi usi, con priorità per gli usi civili. Non a caso accanto al gestore unico, Enas, che ha la responsabilità diretta delle infrastrutture, c’è la Regione che ha mantenuto la titolarità delle concessioni».

Edoardo Balzarini ha poi ricordato che «l’approvvigionamento idrico in Sardegna oggi è garantito da 40 dighe, principalmente “grandi dighe”, per alcune delle quali sono state affrontate le problematiche di collaudo e di verifica dei parametri di sicurezza. Proprio per garantire la sicurezza, in alcuni casi, le capacità di invaso possono essere limitate, e i collaudi avvengano per successivi livelli di innalzamento idrico che sappiamo essere limitati per la ridotta piovosità».

L’assessore ha precisato che i dati più aggiornati registrano una capacità di accumulo potenziale complessiva in Sardegna pari a circa 1 miliardo e 750 mila metri cubi d’acqua. A oggi risultano presenti circa 1.290 milioni di metri cubi, ossia il 73 per cento della capacità di invaso delle dighe sarde. «A fronte di un fabbisogno complessivo teorico di 700 milioni di metri cubi annui (di cui 450 per l’irriguo, 230 per il potabile e 20 per l’industriale) – ha detto Edoardo Balzarini – ci troviamo nella necessità non soltanto di programmare e realizzare opere per adeguare e potenziare gli invasi, ma anche di esercitare una capacità di gestione della risorsa idrica che sia quanto mai equilibrata e oculata, tenendo conto delle esigenze di un approvvigionamento primario idropotabile ma anche del mondo agricolo che rappresenta una componente importantissima dell’economia dell’Isola ed, inoltre, della regolazione pluriennale delle risorse idriche invasate».

«Per questo è stato attivato già da anni un sistema di monitoraggio presso la Direzione generale del Distretto idrografico e, sempre per questo, l’Autorità di bacino si riunisce periodicamente per monitorare i dati e lo fa sulla base dei tavoli tecnici attivati principalmente con gli utilizzatori del sistema idrico integrato e del mondo agricolo. Il Governo regionale – ha concluso Edoardo Balzarini – opera consapevolmente nella gestione delle risorse idriche disponibili e ha dimostrato di non essere insensibile a porre rimedio a questioni che si trascinano da tempo come quella della non adeguata manutenzione e adeguamento strutturale delle proprie dighe.» 

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Il Consiglio comunale di Sant’Antioco è stato convocato in seduta straordinaria, prima convocazione, per domani, mercoledì 11 aprile, con inizio dei lavori alle 19.00 e termine entro le 22.00, presso la Sala consiliare, per la trattazione del seguente ordine del giorno:

  • Interrogazione presentata dai gruppi consiliari “Genti Noa”, “Sant’Antioco Attiva”, “Insieme per Sant’Antioco” su: “Operazioni di imbarco armi destinate alla guerra nel porto di Sant’Antioco”;
  • Mozione presentata dal gruppo “Genti Noa” su: “Demanio marittimo – integrazione zone PIP”;
  • Mozione presentata dal gruppo “Genti Noa” su: “Interventi di messa in sicurezza e decoro urbano Piazza Alcide De Gasperi (Praccia’e Cresia)“;
  • Mozione presentata dai gruppi consiliari “Genti Noa”, “Sant’Antioco Attiva”, “Insieme per Sant’Antioco” su: “nomina componenti del Consiglio comunale nel Consiglio di Amministrazione della Pro Loco”.
  • Concessione civiche benemerenze. 

Si tratta del recupero della seduta saltata il 27 marzo per la mancanza del numero legale, convocata su richiesta dei consiglieri dei gruppi di minoranza, e disertata dagli stessi in segno di protesta, in aperta contestazione per l’orario di convocazione, le 12.30.

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Importante passo avanti nel percorso che porterà al trasferimento definitivo dei siti minerari di interesse turistico ai Comuni in cui sono situati. L’assessore regionale dell’Industria, Maria Grazia Piras, nei giorni scorsi ha fatto il punto con i Sindaci che hanno fatto richiesta di acquisizione, ricordando che importanti siti minerari sono già stati messi a disposizione e utilizzati in chiave turistica. Per passare dalla situazione provvisoria attuale ad una definitiva, nella quale sia stabilito cosa competa ad ognuno degli enti coinvolti, l’iter, ferma restando la centralità del Parco stabilita con delibera di Giunta nel 2014, prevede l’approvazione del Piano di gestione presentato dal Parco Geominerario, aggiornato dopo il confronto con Igea ed il via libera del Comitato tecnico-scientifico dell’ente.
«Al Parco Geominerario – ha precisato l’assessore Maria Grazia Piras -, è stata affidata dalla Giunta la gestione unitaria dei siti minerari, mentre Igea avrà la manutenzione e messa in sicurezza. Non appena il Comitato scientifico si pronuncerà, il Piano di gestione sarà approvato dalla Giunta e il percorso a cui si è lavorato in questi anni potrà dirsi definitivamente concluso.»
Contemporaneamente, secondo quanto spiegato dall’assessore dell’Industria ai Sindaci, è stato avviato l’iter che riguarda i Cammini nell’area del Parco Geominerario: Igea ha ultimato l’analisi dei percorsi e ne ha condiviso l’esito con il Parco. Anche in questo caso, sarà l’ente a predisporre il Piano gestionale, con le attività da mettere in campo in chiave turistica e i soggetti coinvolti.

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«Ancora criticità all’interno della Casa Circondariale di Bancali; questa volta, almeno, senza danni alle persone.»

A dichiararlo è il segretario generale Aggiunto dell’OSAPP, Domenico Nicotra, che rende nota la circostanza che il primo attore di questi eventi critici è sempre lo stesso detenuto alta sicurezza che questa volta ha “solamente” procurato danni alla stanza detentiva, che pare non sia di suo gradimento.

«È impossibile – conclude il sindacalista dell’OSAPP -, che ancora oggi si debba assistere ad episodi del genere e che fortunatamente questa volta non ha avuto ulteriore ripercussioni grazie all’importante operato dei Poliziotti Penitenziari.»

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aeroporto di Elmas
 Domani, mercoledì 11 aprile, alle ore 15.00, nella sala convegni dell’aeroporto “Mario Mameli” di Cagliari-Elmas, con un incontro pubblico inizia ufficialmente il percorso partecipativo che porterà alla definizione del Piano Strategico per lo sviluppo e la promozione turistica della Sardegna 2018-2021. Organizzati dall’assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio, con la collaborazione delle Camere di Commercio e degli aeroporti sardi, gli incontri sono aperti a tutti, operatori turistici e semplici cittadini, e hanno l’obiettivo di informare e coinvolgere nel percorso di lavoro che, nei prossimi mesi, porterà alla costruzione di una prospettiva condivisa di crescita del settore turistico e dell’intero territorio regionale.

«Vogliamo fortemente – dice l’assessore regionale del Turismo, Barbara Argiolas – la più ampia partecipazione non solo degli addetti ai lavori ma anche dei cittadini in questo processo di costruzione del piano “Destinazione Sardegna 2018-2021”. Il turismo è un settore trasversale che tocca tanti ambiti economici e ha bisogno di una pianificazione collettiva, di una visione condivisa e di obiettivi come destinazione che consentano alle amministrazioni e alle imprese di programmare il proprio futuro.»

Oltre all’assessore Barbara Argiolas, all’incontro parteciperà Josep Ejarque, che avrà il compito di coordinare il percorso di costruzione del Piano e della nascita di DMO-Sardegna, la nascente Destination Management Organization della Regione. All’appuntamento inaugurale di Cagliari seguiranno analoghi incontri ad Alghero, il 12 aprile, e Olbia, il 13 aprile. A questi tre incontri preliminari seguiranno nelle prossime settimane gli appuntamenti tematici territoriali che serviranno a raccogliere idee, soluzioni, i punti di vista di tutti.

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Venerdì 13 aprile, alle 11.30, all’Hotel Panorama di Cagliari, il segretario nazionale di “Energie per l’Italia” Stefano Parisi ed il responsabile regionale Tore Piana, terranno una conferenza stampa su programmi, idee, liste di “Energie per l’Italia” e alleanze nella prospettiva delle elezioni regionali del mese di febbraio 2019.

Alle 17.00, sempre all’Hotel Panorama, Stefano Parisi incontrerà amici e militanti di “Energie per l’Italia”.

       

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Giovedì 12 aprile, al Centro culturale “Il Lazzaretto” di Cagliari, si terrà il convegno di chiusura del sesto anno d’attività dello Sportello Appalti Imprese, l’iniziativa di Sardegna Ricerche che promuove la partecipazione delle imprese alle gare pubbliche e l’innovazione delle procedure d’acquisto degli enti pubblici della Sardegna.

La giornata, dal titolo “Verso una nuova governance degli appalti: la sfida dell’innovazione e i rapporti con il mercato”  è articolata in due sessioni: la prima farà il punto sulla situazione del settore a due anni dall’entrata in vigore del nuovo Codice degli appalti, e in  particolare sui processi di centralizzazione degli acquisti e sulle procedure che prevedono un maggiore ricorso al dialogo con il mercato.

La seconda sessione analizzerà il mercato degli appalti in Sardegna nel biennio trascorso, mettendo in risalto la competitività delle imprese locali su questo difficile mercato, ed evidenziando il ruolo dello Sportello e il rapporto con il mondo cooperativo.

I lavori saranno coordinati dal responsabile dello Sportello Appalti Imprese, Vincenzo Francesco Perra.

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Giovedì 12 aprile, alle ore 18.00, nella Biblioteca comunale di Carbonia, si rinnova l’appuntamento con l’archeologia e la storia intitolato “Carbonia Studia”, edizione 2018. L’evento è organizzato dal Sistema Museale del comune di Carbonia. La conferenza di giovedì sarà incentrata su un periodo che riveste capitale importanza per la Sardegna Sud Occidentale: il Medioevo.

Il prof. Giovanni Serreli, storico dell’ISEM-CNR e direttore del museo multimediale MudA, ripercorrerà le vicende che hanno segnato la storia della nostra isola dal X al XV secolo, avvalendosi del contributo di numerosi documenti, anche inediti, che testimoniano la vivacità della Sardegna del periodo. All’incontro interverrà l’assessore della Cultura del comune di Carbonia Sabrina Sabiu. Il coordinamento dell’iniziativa è a cura dell’archeologa Carla Perra, direttrice del Settore storico-archeologico del Sistema Museale del comune di Carbonia.

L’appuntamento sarà un’occasione per rivivere il medioevo sardo, ricostruendo le vicende di quattro stati sovrani, i Giudicati e la nascita del Regno di Sardegna, nell’ambito della Corona d’Aragona.

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La consigliera comunale Valentina Pistis (Cas@ Iglesias) ha presentato un’interpellanza sullo stato dell’attività di promozione della destinazione turistica della città di Iglesias

Dopo aver premesso che «con determinazione dirigenziale n. 2534 del 02.12.2016 si affidava, con assegnazione diretta, all’impresa tools srl il servizio di progettazione della “destinazione turistica della città di Iglesias” e che l’incarico sopraccitato è stato quantificato in euro 42.700,00 Iva inclusa e liquidato con successivo atto; considerato che la dott.ssa Barbara Argiolas da giugno 2010 (come da curriculum allegato alla determinazione) ricopre il ruolo di Amministratore e Project Manager e che la stessa è stata nominata nel frattempo assessore regionale del Turismo», Valentina Pistis interpella il sindaco o l’assessore competente per materia «per conoscere lo stato dell’attività di promozione della destinazione turistica della città di Iglesias; se l’offerta migliorativa prevista nel progetto è stata conseguita, in caso affermativo vorrei conoscere le risultanze del lavoro effettuato; il risultato dei questionari previsti dal progetto e il risultato della profilazione dei dati, l’analisi dei target e l’analisi swot; se il sito Visit Iglesias è protetto e da chi è stato registrato e in che data; e, infine, quale formazione è stata fornita al personale dell’info point, quando e i nominativi degli esperti».

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Il mondo della Pesca, dell’Acquacoltura e della attività in laguna della Sardegna si è riunito oggi a Olbia in una ricca giornata di confronto sul futuro del comparto isolano alla luce degli sviluppi dei mercati locali e internazionali. I lavori si sono svolti nel Museo Archeologico nell’ambito del convegno: “La filiera ittica in Sardegna. Stato dell’arte e prospettive“. All’iniziativa, organizzata dai Gruppi di azione costiera (Flag nord Sardegna, Flag Sardegna orientale e Flag sud occidentale), in collaborazione con l’Agenzia regionale Laore, l’AMA (Associazione mediterranea acquacoltori), l’API (Associazione piscicoltori italiani) e il Comune, hanno partecipato l’assessore dell’Agricoltura, competente anche per la pesca, Pierluigi Caria e la vice presidente della commissione Pesca del Parlamento europeo, Renata Briano.
Al mattino le attività sono state scandite da numerose relazioni dei rappresentanti territoriali dei pescatori, da studiosi delle università e da imprenditori del comparto. Nel pomeriggio invece si sono tenuti workshop più specifici.
Il comparto sardo. Con 1.709 chilometri di perimetro la Sardegna è la regione d’Italia con la maggiore estensione di coste, il 21,6% del totale nazionale, seguita dalla Sicilia con .1430 chilometri. Terza regione per numero di battelli, circa 1.350, dopo i poco meno di 3mila della marineria siciliana e i circa 1.500 della Puglia. Secondo i dati illustrati durante il convegno (fonte Camere di Commercio), sono circa 4.500 gli addetti del comparto isolano che con l’indotto superano le 12mila unità. I pescatori sardi lavorano anche su poco meno di 9mila ettari di lagune costiere produttive a fronte di circa 40mila ettari presenti in tutta Italia. In tali superfici si trovano molte eccellenze della pesca isolana: dai mitili (cozze, vongole, ostriche), ai crostacei, cefali, spigole, orate e anguille. Le attività di pesca nelle zone umide hanno garantito in questi anni la tutela e la salvaguardia degli ecosistemi e della biodiversità.