20 November, 2024
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Smeralda Holding promuove un’altra iniziativa per avvicinare allo sport le comunità di Arzachena e Olbia, mettendo a disposizione le sue strutture ricettive. Nella primavera 2018 Smeralda Holding aprirà le porte del prestigioso Cervo Tennis & Padel Club di Porto Cervo con la prima edizione dei Corsi di Tennis e Padel per Principianti, completamente gratuiti per 130 residenti dei comuni di Arzachena ed Olbia. 

Chiunque, senza limiti di età, desideri accostarsi a queste discipline avrà l’occasione di seguire gli insegnanti del Cervo Tennis & Padel Club per imparare i primi rudimenti del gioco, dalla corretta impugnatura della racchetta, alla giusta posizione in campo, dai diritti e rovesci più efficaci, alle prime partite.

Dopo i corsi di inglese della “Sardinia English Academy” – giunta alla V edizione con un totale di oltre 400 persone formate – e i corsi di golf al Pevero Club – lanciati per la prima volta quest’anno, con ottimi risultati in termini di partecipazione e gradimento – i corsi di tennis e padel per principianti arricchiscono l’ampio programma di iniziative denominato “Smeralda Holding per il Territorio”, attraverso cui la società del Gruppo Qatar Holding promuove attività finalizzate a sostenere la crescita della comunità in cui opera e a valorizzare le persone e le loro potenzialità.

«Realizzare progetti a supporto del territorio e della sua popolazione – spiega Mario Ferraro AD di Smeralda Holding – è un impegno imprescindibile nella visione di Smeralda Holding, da sempre. Nei prossimi mesi daremo seguito alle iniziative già sperimentate con successo e continueremo a implementare la nostra proposta per i residenti con nuove attività ludiche, sportive e di accrescimento personale. È il segnale di una doverosa attenzione nei confronti di chi vive in questa meravigliosa terra e contribuisce a renderla unica nel mondo.»

Sarà possibile candidare la propria partecipazione ai corsi di tennis e padel per principianti contattando la segreteria organizzativa di Smeralda Holding. I 130 posti disponibili saranno assegnati in base all’ordine cronologico con cui sarà presentata la richiesta di partecipazione.

Le lezioni inizieranno giovedì 12 aprile e termineranno martedì 12 giugno 2018.

Il corso prevede lezioni di gruppo con cadenza settimanale, della durata di un’ora, in programma nelle giornate di martedì e giovedì, dalle 14.30 alle 19.30. Per poter accedere ai corsi sarà necessario presentare un certificato medico di idoneità all’attività sportiva in corso di validità.

La partecipazione è completamente gratuita: Smeralda Holding sosterrà tutti costi, compresa la quota di iscrizione al Club.

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Sabato 7 aprile la F.A.S.I. (Federazione Associazioni Sarde in Italia), insieme al Comitato promotore di cui fa parte, ha aperto in tutta Italia la campagna di raccolta delle firme a sostegno della proposta di legge per l’inserimento del principio di insularità in Costituzione.

Nelle piazze delle città di Milano, Torino, Genova, Lecco, Roma, Vicenza, Firenze, Trieste, Pordenone, Pesaro e Piacenza, il tavolino per la sottoscrizione, allestito dal/dai Circolo/i dei sardi di ciascuna città, è stato attivo per tutta la mattinata e ha richiamato moltissimi cittadini che hanno chiesto maggiori informazioni sull’iniziativa, firmando la proposta di legge.

Vogliamo coinvolgere cittadini, associazioni, rappresentanti delle istituzioni in tutti i territori dove sono presenti i 70 circoli dei sardi.

Vivere in un’isola moltiplica i costi dei trasporti, dell’energia, delle reti infrastrutturali e crea problemi nella sanità, nell’istruzione e nella formazione, nel mercato del lavoro.

Con questa iniziativa gli isolani vogliono investire del problema della continuità territoriale l’intera comunità nazionale, convinti che il diritto alla mobilità di ciascun italiano debba essere garantito, qualunque sia la sede di residenza.

La raccolta delle firme andrà avanti nei prossimi 6 mesi, con l’obiettivo di raggiungere quanto prima il traguardo delle cinquantamila firme.

Una volta depositati i moduli, sarà possibile firmare per la proposta di legge presso il comune di residenza o rivolgendosi al circolo sardo che coordina in loco le attività di promozione.

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La Sardegna è una delle regioni modello per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati. Tutte le procedure adottate, in accordo con il Tribunale per i minorenni, sono state utilizzate come virtuoso riferimento dal legislatore nazionale.

«L’approccio olistico (che mette al centro dell’accoglienza il minore come persona) e l’affidamento a un tutore volontario – ha affermato la Garante – rispondono perfettamente a quanto a livello nazionale e internazionale è previsto per la tutela dei minori soli di tutto il mondo

In Sardegna, al 31 dicembre 2017, sono stati individuati 706 minori senza adulti di riferimento (di cui 687 maschi e 19 femmine). Il 95% ha un’età tra i 15 e 17 anni e i minori di 14 anni sono appena 37. La maggior parte arriva dalla Guinea e dalla Nigeria. La provincia che ne ospita di più è quella di Cagliari (36,26%) segue quella di Sassari (25,67%).

I dati sono stati illustrati nei giorni scorsi dalla Garante Grazia Maria De Mattei, nell’ambito del XXIV Corso Multidisciplinare di Educazione allo Sviluppo, organizzato a Cagliari dall’Unicef.

«Colgo l’occasione per ringraziare  ancora una volta i tanti cittadini sardi – ha detto Grazia Maria De Matteis – che, con straordinaria partecipazione e con spirito di abnegazione, hanno fatto e faranno da guida ai tanti ragazzi soli che arrivano nelle nostre città. Ora i tempi sono maturi per un ulteriore passo in avanti: attuare la norma che prevede il prolungamento del sostegno ai ragazzi non più minori ma ancora bisognosi di aiuto per una piena integrazione.»

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«Alla luce delle novità previste dal nuovo contratto abbiamo richiesto ai nostri direttori di presidio una revisione dei fabbisogni, finalizzata a un più equilibrato passaggio che riduca al minimo eventuali ricadute negative sul personale Secur attualmente utilizzato presso l’ospedale. E appena le certificazioni amministrative lo permetteranno, i nostri uffici sono pronti a erogare le competenze residue del 2017.»

Lo ha ribadito il direttore amministrativo dell’Aou di Sassari, Lorenzo Pescini, che nel fine mattinata di oggi, nella sede di viale San Pietro ha ricevuto i rappresentanti sindacali, Cgil, Filcams Cgil, Cisl, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil che hanno richiesto un incontro sulla questione Secur.

«Siamo pronti a garantire il pregresso ancora dovuto per le prestazioni di portierato se ci sono le condizioni per farlo, dando anche un’accelerazione ai percorsi di liquidazione», ha detto ancora il direttore amministrativo dell’Aou di Sassari.

Nei giorni scorsi il direttore amministrativo, sempre sulla questione Secur, aveva ricevuto una rappresentanza dei sindacati e dei lavoratori, assicurando loro l’attenzione dell’Azienda ospedaliero universitaria sulla vicenda ed informandoli delle azioni che la stessa avrebbe intrapreso.

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Dopo il cedimento di una parte del controsoffitto verificatosi nei locali del laboratorio analisi del presidio ospedaliero Santa Barbara di Iglesias, la direzione della ASSL di Carbonia ha diffuso una nota con la quale comunica che sono in corso gli accertamenti tecnici al fine di definirne le cause e i tempi per il ripristino dei locali. In via temporanea ed eccezionale, sino al completamento dei lavori, al fine di garantire la continuità delle prestazioni, le attività ed il personale del laboratorio di Iglesias, sono trasferiti presso il presidio ospedaliero Sirai di Carbonia.

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«Il reparto di terapia del dolore che si ritaglia nell’ospedale Brotzu potrebbe chiudere. Secondo quanto previsto dal piano di riorganizzazione dell’azienda il dipartimento sarebbe a rischio, con il possibile trasferimento ormai ad un passo. Si pensa ad un accorpamento con la struttura dell’Oncologico.»

Lo scrive, in una nota, il vicepresidente della commissione Salute Edoardo Tocco (FI), che si dichiara preoccupato per i possibili riflessi negativi sui pazienti.

«La cancellazione della divisione – spiega Edoardo Tocco – andrebbe ad allungare le liste d’attesa per le patologie, con il possibile incremento della mobilità sanitaria. Sarebbe un colpo devastante per il Brotzu. Si tenga conto che l’unità operativa è dotata di servizi all’avanguardia con un percorso assistenziale legato al dolore, procedure medico chirurgiche moderne e terapie per il dolore non oncologico. E’ quindi opportuno evitare la soppressione del reparto nell’ospedale di via Peretti – conclude Edoardo Tocco, che porterà il caso in commissione –, con la salvaguardia dei servizi essenziali all’interno del dipartimento.»

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Giovedì 12 aprile, a partire dalle 20.30 all’Auditorium Comunale nuovo e conclusivo appuntamento con “Musica tra Le Righe”, rassegna di musica da camera e incontri con il pubblico, organizzata dall’associazione culturale Ponticello con il patrocinio della “Fondazione di Sardegna” e della “Fondazione Giuseppe Siotto”.

Protagonisti della serata finale due affermati artisti: Gianmaria Melis (violino) e Giulio Biddau (pianoforte); il duo eseguirà musiche di  Debussy, Franck e Brahms.

Gianmaria Melis, primo Violino di Spalla della Fondazione Teatro Lirico di Cagliari dal 2009, comincia lo studio del violino sotto la guida di Paolo Marascia, proseguendo poi con George Mönche, Igor Volochine, Felice Cusano e Sergey Krylov.

Diplomatosi con il massimo dei voti al Conservatorio Statale di Musica “Giovanni Pierluigi da Palestrina” di Cagliari, premiato alla rassegna nazionale violinisti del “Premio Città di Vittorio Veneto”, perfeziona i suoi studi seguendo diverse masterclass con Nicolas Chumachenco e Thomas Brandis ed entra presto a far parte dei corsi per professori d’orchestra dell’Orchestra Giovanile Italiana, della quale sarà Primo Violino di Spalla per due anni; prosegue la sua carriera vincendo numerosi concorsi internazionali, come primo idoneo per violino di fila, tra cui quelli presso la Fondazione Arturo Toscanini di Parma, la Fondazione del Teatro Lirico di Cagliari, l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento.

Negli anni successivi viene regolarmente invitato a collaborare con varie orchestre come la Sinfonica Nazionale della RAI di Torino, I Pomeriggi Musicali di Milano, Filarmonica Toscanini di Parma, Teatro Carlo Felice di Genova (primo violino dei secondi, concertino dei primi violini), Galilei di Firenze (Primo Violino di Spalla, per i corsi di direzione d’orchestra di Carlo Maria Giulini), Sinfonica Haydn di Bolzano e Trento, Orchestra Sinfonica Siciliana (Primo Violino dei secondi), Fondazione Teatro Petruzzelli di Bari (Primo Violino solista), Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino (Primo Violino di Spalla); con alcune di queste ha partecipato a varie tournée suonando nelle più importanti sale in Europa e negli Stati Uniti. 

Giulio Biddau, nato a Cagliari nel 1985, ha intrapreso a dodici anni lo studio del pianoforte con Arlette Giangrandi Eggmann e si è diplomato al Conservatorio cittadino. Ha proseguito i suoi studi a Parigi sotto la guida di Jean Marc Luisada all’École Normale, dove ha ottenuto il Diplome Supérieur de Concertiste, e privatamente con Aldo Ciccolini. Si è perfezionato all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia nella classe di Sergio Perticaroli, per terminare il ciclo di studi alla Hochschule für Musik “Hanns Eisler” di Berlino con Fabio Bidini e a Parigi con Dominique Merlet.

 Ha tenuto numerosi concerti, suonando in Italia per istituzioni quali l’Accademia di Santa Cecilia a Roma, Festival Dino Ciani a Cortina, Teatro Verdi di Trieste, il Politeama di Palermo; in Francia alla Salle Cortot di Parigi, al Grand Theatre de Provence di Aix-en-Provence, a Pontoise, Nancy, Rouffach, Gerberoy e poi in Spagna al Palau de la Musica di Valencia e a Leon, in Germania, al Konzerthaus di Berlino, e ancora Slovenia, Regno Unito, Austria, Svezia, Cina (Oriental Art Center di Shanghai e Auditorium della Tsinghua University di Pechino), Argentina, Colombia, Cile e Australia. È stato diretto da Lawrence Foster, François-Xavier Roth, Tan Dun, Damian Iorio, Silvia Massarelli, Filippo Maria Bressan.

All’attività di solista ha sempre accompagnato la musica da camera, con famosi cantanti e strumentisti, fra cui il mezzo-soprano Monica Bacelli e la violinista Anna Tifu. Le sue esecuzioni di brani contemporane sono state trasmesse da Rai Radio3, France Musique, ABC Australia e la televisione giapponese NHK.

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«L’insularità è un limite ma può essere anche un vantaggio: la Sardegna può diventare la prima regione italiana carbon free. Al momento il 70 per cento dell’energia per l’Isola è prodotta da combustibili fossili, nella transizione sarà utile il metano, ma in 20-30 anni possiamo arrivare ad avere tutta l’energia da rinnovabili.»

Raffaele Paci, assessore regionale della Programmazione, ha inquadrato in questo obiettivo di medio-lungo termine, la volontà della Regione di finanziare progetti come il “Centro di Eccellenza sull’Energia Pulita” (Ceep), al centro del seminario organizzato dalla Sotacarbo.

L’incontro, che ha visto la partecipazione della popolazione locale e di alcune scuole del Sulcis, ha fatto il punto sui risultati raggiunti da Sotacarbo e sulle prospettive del progetto “Centro di Eccellenza sull’Energia Pulita” (Ceep), finanziato dalla Regione Autonoma della Sardegna con fondi Por-Fesr 2007-2013 per un totale di € 8.356.000.

Il presidente Sotacarbo Alessandro Lanza ha evidenziato come questo progetto sia un modello positivo per tutti gli attori coinvolti: «Il Ceep è nato con una differente giunta regionale, una diversa amministrazione comunale e con un diverso consiglio di amministrazione della nostra azienda. Che si sia riusciti a dare continuità e raggiungere i risultati attesi deve essere motivo di orgoglio e anche uno sprone a continuare».

Scopo originario del progetto, avviato il 1 gennaio 2014 e concluso lo scorso dicembre, era lo sviluppo di una infrastruttura di ricerca di eccellenza – intesa come insieme di apparecchiature d’avanguardia, personale qualificato e rete di collaborazioni – in grado di realizzare studi su tecnologie di conversione dell’energia a basse emissioni di anidride carbonica: gassificazione delle biomasse, separazione, riutilizzo e confinamento della CO2.

Il principale risultato del progetto Ceep sta nella realizzazione di alcune apparecchiature sperimentali avanzate per attività di ricerca sulle tecnologie di conversione dell’energia a basse emissioni di CO2. Tra queste:

  • impianto pilota fi gassificazione in letto fluido da 100 kW elettrici;
  • impianto di separazione della CO2 con sistemi a membrana;
  • impianto pilota per la produzione di combustibili liquidi da carbone, biomasse e soprattutto CO2;
  • laboratorio di elettrochimica;
  • laboratorio di analisi delle rocce.

Grazie al progetto Ceep, Sotacarbo ha potuto entrare a far parte del consorzio europeo Eccsel-Eric (the European Carbon Dioxide Capture and Storage Laboratory Infrastructure – European Research Infrastructure Consortium), rete europea di laboratori di eccellenza sulle tecnologie di separazione, utilizzo e confinamento della CO2 (Ccus, Carbon capture, utilization and storage). Alcune delle apparecchiature sperimentali realizzate nell’ambito del progetto Ceep sono state inserite tra le infrastrutture del consorzio.

Sempre grazie al Ceep, è stato rafforzato il ruolo di riferimento di Sotacarbo nel settore delle tecnologie Ccus, con la nomina (da parte di Miur e Mise) di due ricercatori come referenti italiani del Working Group sulle tecnologie Ccus del Set Plan, organo consultivo dell’Unione Europea sulle tecnologie per l’energia. Inoltre Sotacarbo è potuta entrare a far parte del consorzio europeo no-profit CO2 Value Europe, che si propone di promuovere lo sviluppo e la diffusione delle tecnologie di riutilizzo della CO2 come soluzione al contenimento dei mutamenti climatici. 

L’infrastruttura di ricerca ha inoltre consentito lo sviluppo di catalizzatori avanzati per la sintesi del metanolo da anidride carbonica e idrogeno prodotto da fonti rinnovabili, con prestazioni nettamente superiori a quelle riscontrate dai catalizzatori convenzionali.

Nel corso del progetto sono stati prodotti 18 rapporti tecnici finali sui risultati del progetto e 57 pubblicazioni scientifiche (di cui 12 su riviste scientifiche internazionali). Sono state inoltre organizzate quattro edizioni della Sulcis CCUS Summer School, scuola internazionale sulle tecnologie di separazione, utilizzo e confinamento della CO2, che negli anni ha visto una sempre maggiore partecipazione di docenti e studenti internazionali.

Per far ciò sono stati coinvolti 33 dipendenti Sotacarbo (con 15 nuove assunzioni) per circa 80.000 ore di lavoro complessive. Sono stati coinvolti 21 collaboratori esterni (tra enti, università e aziende).

Alberto Pettinau, responsabile del Progetto Ceep per Sotacarbo, ha sottolineato la continuità che lega il primo quadriennio di attività con quelle appena cominciate: «Lo sviluppo diretto del progetto consiste nel finanziamento, da parte della Regione, della seconda fase, avviata nel gennaio di quest’anno, che mira a un ulteriore potenziamento dell’infrastruttura di ricerca con l’integrazione delle apparecchiature sperimentali esistenti e la realizzazione di un nuovo laboratorio di faglia per lo sviluppo di sistemi avanzati di monitoraggio di siti per il confinamento della CO2».

La seconda fase del progetto Ceep prevede, inoltre, il rafforzamento delle collaborazioni internazionali già avviate, con la Heriot-Watt University di Edimburgo (Regno Unito) e il National Energy Technology Laboratory di Morgantown (Stati Uniti). 

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Emanuele Madeddu, 43 anni, originario di Iglesias, è il nuovo segretario generale della FILCTEM CGIL del Sulcis Iglesiente. Subentra a Francesco Garau, eletto recentemente segretario regionale della stessa categoria. Emanuele Madeddu arriva a ricoprire il nuovo incarico dopo un’esperienza maturata nella veste di coordinatore della stessa categoria nel Medio Campidano. E’ stato consigliere del Partito democratico nella provincia di Carbonia Iglesias.

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Il prossimo 14 aprile, grazie all’accordo siglato con il “Consorzio Costa Smeralda”, Mirtò sbarcherà a Porto Cervo con l’”Anteprima del Festival Internazionale del Mirto”. La Costa Smeralda, per l’occasione  accoglierà  alcune delle eccellenze sarde: oltre 50 espositori sardi legati al mondo Mirtò proporranno i loro prodotti e la loro creatività, dalle ore 10.00 alle 21.00: artigiani, chef, piccoli e grandi imprenditori sardi che con tenacia e passione non smettono mai di raccontare la propria terra.

La Cucina e il Mirto saranno i grandi protagonista dell’evento.

La Cucina: dopo quella stellata dei grandi chef di fama mondiale, arriva a Porto Cervo l’arte culinaria figlia della cultura sarda, e che sarà la protagonista del programma televisivo di Rete 4 “Ricette all’Italiana” condotto da Davide Mangacci. Due puntate del programma verranno registrate proprio a Porto Cervo, il 14 aprile, durante l’evento fortemente voluto dal Consorzio Costa Smeralda. Davanti a telecamere e a fornelli, si cimenteranno quattro chef sardi, che proporranno piatti tipici della Sardegna in particolare del territorio gallurese. Sarà poi una apposita giuria a decretarne il migliore.

Il Mirto: l’altro grande protagonista dell’evento, con un’area espositiva interamente dedicata ai produttori sardi che, all’interno dei propri stand, offriranno i prodotti ottenuti dalla lavorazione dei frutti della  pianta simbolo della macchia mediterranea.

Ma non solo Cucina e Mirto: la Costa Smeralda, con l’intento di proporre iniziative per allungare la stagione turistica che non sia solo mare, sarà una vetrina per le aziende del Consorzio del Vermentino DOCG e per i produttori locali di olio. E non mancheranno gli stilisti sardi, capaci di rappresentare in modo unico ed originale la tradizione sartoriale isolana. Tra questi “Isole Faber”, team di stilisti associati molto conosciuti in ambito territoriale al quale va riconosciuto anche il merito di aver saputo trasformare la sartorialità sarda adattandola al contemporaneo mondo della moda.

Così come sarà presente l’artigianato di eccellenza, in questo caso rappresentato dai coltelli di Max Manca Knivers, di Pattada, famoso nel mondo per le sue ineguagliabili Pattadesi.

Da segnalare, inoltre, la presenza di alcuni produttori con il marchio di qualità del Parco di Porto Conte.

Per raccontare l’evento di Porto Cervo sarà presente “Sardegna Immaginare”, magazine semestrale leader di settore nella diffusione in Sardegna e vera eccellenza sarda nell’immenso panorama dell’editoria nazionale, con numeri da far invidia a importanti testate italiane.

Il programma della giornata sostenuta dal Consorzio Costa Smeralda prevede l’alternarsi di esibizioni folkloriche, tra le quali spicca gli antichi giochi della Sardegna, presentato in abiti POVERI del ‘900 dagli alunni della classe 3ª A della Scuola Primaria “Giorgio Asproni” di Gonnesa e guidati dalla docente Ornella Boschetto nell’ambito del progetto “GIOGUS ANTIGUS”, nato per far riscoprire i giochi del passato.

Certa inoltre la partecipazione dei Mamuthones e Issocadores dell’Associazione Atzei di Mamoiada, che arrivano a Porto Cervo reduci da successi e consensi in giro per il mondo anche grazie alla stretta collaborazione con Mirtò. per tale occasione il bar Sole, Il ristorante /bar Prince e il ristorante dell’hotel Luci della Montagna offriranno dei menù a prezzi compresi fra 18 e 25 euro. 

Per l’occasione  il Bar Sole in  Piazzetta, Il ristorante- bar Prince e il ristorante dell’hotel Luci della Montagna  e il ristorente Petronilla offriranno dei menù con i piatti della tradizione  a prezzi compresi fra 18 e 25 euro. 

Alle 18,00, la Piazzetta di Porto Cervo, teatro dell’evento per l’intera giornata, ospiterà la presentazione del Festival Internazionale del Mirto, in programma a Olbia dal 17 al 20 agosto prossimo.  

Al termine della presentazione seguirà un intrattenimento musicale curato da Maria Giovanna Cherchi.

«Sarà una giornata intensa che offrirà agli ospiti una vetrina delle eccellenze della Sardegna in un contesto unico come quello di Porto Cervo. Il Consorzio Costa Smeralda – commenta il Direttore Massimo Marcialis – accompagnerà Mirtò quale veicolo promozionale per proporre prodotti realizzati nell’Isola, confermando che tradizione e semplicità possono non solo convivere con l’esclusività ma anche soddisfare il gusto e le esigenze del Jet Set internazionale, e contemporaneamente dimostrare che possono contribuire a sostenere i mesi di spalla allungando così la stagione turistica.»